Escort SASHA RUSSA

Se avessi letto la rece su Diana del buon Balshoj (con cui abbiamo "condiviso" tante zarine, ricavandone spesso e volentieri esperienze molto simili) PRIMA del mio incontro con Sasha, probabilmente la scelta sarebbe caduta sulla puledra bionda: da un po' di tempo a questa parte, tendo sempre di più a privilegiare l'attitudine e la prestazione a letto alla pura bellezza fisica, e questo perché non riesco a farmi scaldare da una donna bellissima che si rivela al tempo stesso fredda a distaccata.
Ma in assenza di feedback su entrambe, mi lascio guidare nella cernita dal puro e semplice ormone, ovvero dalle foto che mi mettono maggiormente in subbuglio i cosiddetti "neuroni testicolari". E decido così di giocarmi una chance con la minore delle due sorelle (ebbene sì, come confermatomi direttamente dalla voce di Sasha, sussiste un tale legame di sangue tra queste due belle figliole di madre Russia).
Fissato il face-to-face tramite centralinista, raggiungo più tardi la location in Via Cossa (poco distante da Piazza Massaua). Sasha e Diana vivono in due appartamenti separati tra loro.
L'impatto con la soviet-girl mi sorprende positivamente (e non solo per il fatto di essere accolto con un bel bacio sulla bocca): la ragazza è meglio di quanto mi aspettassi, con un viso decisamente più bello rispetto all'annuncio (e con capelli che hanno un colore nero intenso, anziché castano chiaro). Fisicamente corrisponde a quanto si vede sul web, forse è leggermente più snella.
E cosa che non guasta affatto, è una ragazza simpaticissima, con un carattere molto solare, gentile e disponibile.
Fattore comunicazione: oltre al russo, Sasha parla qualche parola di inglese (molto poco, a dire il vero, l'uso del traduttore dello smartphone si rende necessario più di una volta).
Verso l'obolo e mi avvio verso il bagno: mentre mi lavo al bidet, lei fa (acrobaticamente) altrettanto usando il lavandino.
Rientro in camera da letto e si può dare il fischio di inizio, entrambi ancora in piedi, con preliminari infuocati che mi scaldano subito come un tizzone ardente: la zarina mi si avvinghia addosso come un koala nella stagione degli amori, limonandomi a più non posso tipo fidanzatina arrapata del liceo, mentre con una mano mi stringe forte a sé, e con l'altra va a ravanarmi meticolosamente i Paesi Bassi.
Si passa al "tutti giù sul letto", con lei messa sopra di me, e con il suo limone duro che non mi concede un attimo di tregua (di tanto in tanto, si diverte anche a mordicchiarmi e "tirarmi" il labbro inferiore). E mentre le nostre lingue continuano a socializzare, lei si struscia ininterrottamente sul mio uccello, spedendo definitivamente il mio ormone nello spazio siderale. Le sensazioni che la sua morbida e liscia pelle di ventenne trasmette al mio corpo sono ultra piacevoli.
Il bocca a bocca si interrompe solo per cedere la scena alla sua lingua birichina che va a spennellarmi e mordicchiarmi le orecchie, il collo e i capezzoli. Scesa giù all'altezza dell'obelisco, la fanciulla si esibisce in un ottimo BBj di vera Scuola Russa (molta bocca, poca mano), avvolgente, ben ritmato e abbastanza profondo. Il tutto arricchito da leccatine alle bolas e su tutto il perineo, fino ad arrivare ad un accenno di Anal Rimming.
La faccio girare nella posizione a 69, e comincio a leccarle per benino la deliziosa fighetta rosea. Proseguo con digitalizzazione con un paio di dita, la vagina è tutta un grondare di caldi umori. Al tentativo di infilarle anche un dito in Rai2, lei mi fa capire (molto garbatamente) che non gradisce.
Incappucciamento e vai con la samba, partenza con smorza frontale (con lei che è molto partecipe e dinamica) e a seguire una classica missionaria. Durante queste posizioni la sua lingua non manca mai dentro la mia bocca, ed è sempre lei a cercare insistentemente il bacio.
La faccio mettere a pecora e le assesto ancora un po' di stoccate (bella la visuale del suo lato B sodo), per poi avviarmi alla conclusione. Rimuovo la protezione e vado a deflagrare nella sua bocca, che incamera tutto e lavora stoicamente fino a quando non mi è rimasto più nulla da dare.
Mentre io rimango sul letto a riprendere fiato (ne ho davvero bisogno), lei va a sciacquarsi in bagno. Al suo ritorno, Sasha si sdraia accanto a me, e per qualche minuto buono rimane lì a coccolarmi e a baciarmi come la più dolce delle fidanzatine.
Uno di quegli incontri che si vorrebbero tramandare ai posteri, la cui riuscita è dovuta anche (e soprattutto) all'ottimo feeling reciproco che si è venuto a creare fin dall'inizio dell'incontro. L'unica nota molto stonata, e sgradita, è rappresentata dal ventello aggiuntivo che ho dovuto sborsare per venire in bocca, oltre al +20 già elargito per la succhiatura a crudo.
Elevato rischio reiterazione, il detto popolare "buon sangue non mente mai" ha trovato conferma una volta di più.
Sasha si fermerà a Torino fino al 6 dicembre.​