Sofia

il ted

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Sicilia
NOME INSERZIONISTA: Sofia
RIFERIMENTO INTERNET: https://www.escortforumit.xxx/accompagnatrici/Sofia-66624?from=regular_list
CITTA' DELL'INCONTRO: Catania
NAZIONALITA': Sofia
ETA': Sui venticinque
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: Conforme
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): FK, Daty, BJ o BBJ, Leccata di palle, Rai1 e Rai2, ecc...
SERVIZI USUFRUITI: FK, Daty, BBJ, Leccata di palle, Rai1 e Rai2
COMPENSO RICHIESTO: 250 (un'ora con l'extra del Rai2)
COMPENSO CONCORDATO: 250
DURATA DELL'INCONTRO: Un'ora
DESCRIZIONE FISICA: Alta, magra, tette belle morbide, culo perfetto
ATTITUDINE: Ottima
REPERIBILITA': facile (messaggistica tramite whatsapp)
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: Una decina di gradini (nell'androne delle scale), poi terzo piano con ascensore
TELEFONO: 3207603206

LA MIA RECENSIONE: Avete presente la scena più famosa del film ‘Le ali della libertà’? quando il protagonista del film, ingiustamente richiuso in prigione, finalmente riesce ad evadere e si ritrova di nuovo libero? È notte, sotto un diluvio torrenziale; lui ha strisciato nella merda per centinaia di metri, sbucato dalle fogne fino alla tanto sospirata libertà, e una volta fuori si spoglia, alza le braccia al cielo e ringrazia Dio o qualunque cosa ci sia lì sopra per quell’agognato momento... Ecco: ero uguale io quando sono andato in ferie l’altro ieri. Davvero!
La giornata era cominciata già interminabile: ero al lavoro da pochi minuti e già mi sembrava di essere lì da tre giorni filati. È sempre così! Quel tunnel pieno zeppo di merda sarà sembrato lungo chilometri al povero stronzo protagonista del film. È il desiderio! L’attesa del piacere non è affatto il piacere, come dice la pubblicità. È solo qualche bracciata in più nella fogna. L’orologio che non ne vuole sapere di andare avanti! Ma dicevo... È metà mattinata quando m’arriva un messaggio da Sofia. Ormai lo fanno tutte quelle del gruppetto: essendo un cliente, diciamo, fedele, mi scrivono quando vengono a trovarsi in città. Mi chiedono se ci voglio andare, a volte posso, altre no. Sono mica il figlio di Bill Gates! Di solito lo fanno quelle che ho già incontrato, e che quindi hanno conservato il mio numero; ma questa volta lo fa pure lei che non avevo mai visto prima. La cosa mi fa piacere, ovviamente. Le rispondo, come sempre (rispondo anche quando non posso andare), e organizzo un incontro per la sera stessa: bisogna festeggiare già da subito l’avvenuta libertà, mai perdere tempo...
Ed eccomi al solito posto, quindi. È sera, fuori c’è un freddo fottuto. La carta sembra già da subito malapigliata, con lei che mi dice di aspettare cinque minuti, ma che poi diventano dieci, quindici. Mi passo il tempo osservando la vita morente della zona, a quell’orario. La strada che sembra la Gerusalemme distrutta, tutta coperta d’immondizia: scatole, cartoni, plastica rotta, bottiglie. Persone ce n’è poche, meno ancora auto. Sono lì immerso nei pensieri alla Travis Brikle, quando mi richiama. Salgo.

Ormai parto da casa con la consapevolezza che sarà sempre una scopata coi fiocchi. Non mi creo tanti dubbi, ormai; le ho incontrate quasi tutte quelle del gruppetto (quelle che certamente esistono), me ne sono sfuggite solamente due: Roza (che mi sa che ha lasciato il gruppo) e Bella. E tutte le volte sono state delle trombate impareggiabili (non lo dico per fare pubblicità, è un dato di fatto. È come l’andare al cinema a vedere un film di Scorsese, ad esempio: sai già che sarà un capolavoro dellamadonna. Dubito ci sia qualcuno sulla faccia della terra che si chieda: «E se sarà una stronzata?») L’unica rogna è quella degli annunci civetta, del non sapere mai con certezza chi troverai una volta varcata la porta. Ero sicuro di trovarci Bella, infatti, non so perché. Invece è lei, ritta, nella penombra della stanza, dietro la porta. Alta, gli occhi vispi, in intimo nero, sui tacchi alti.

Nuda è un bel vedere: le tette sembrano più piccole rispetto le foto, il culo è sodo e morbido allo stesso tempo. Come tutte (eccetto Kristina), non parla l’italiano, sì che abbiamo parlato pochissimo durante tutto l’incontro. Le poco parole spiccicate in inglese. Le foto sono ovviamente patinate, ma davvero una cosa minima. Com’è nelle foto è nella realtà.
Una volta nudi come porcelli, comincia a succhiarlo prima inginocchiata per terra, messa in mezzo le mei gambe, io seduto sul bordo del letto, poi sul letto. Il pompino è lentissimo e profondo, fatto bene, con tecnica. Si concentra in modo viscerale sulle palle, se le lecca tutte, se le risucchia, se le passa in bocca. Le mani poggiate sul letto. È messa a pecora mentre lo succhia, e dallo specchio alle sue spalle posso vedere il culo messo in bella vista. Mi faccio già i peggio depravati propositi in merito, lei continua imperterrita, a lungo. Il primo shot è solamente in rai2: se lo unge, mi unge, ci entro tranquillamente, lei sdraiata sulla pancia, posizione che ho cominciato ad amare dalla volta che sono stato con Sasha, mesi fa. L’inculo ora piano, ora più forte, fino in fonda, a lungo; lei è tutta un concerto di da, da, si volta per cacciarmi la lingua in bocca, mi stringe una mano, muove il culo. Alla fine vengo, ansimando come un san bernardo. «One moment...» le dico. Rimango piantato dentro di lei ancora un po’. Lei ancora si muove, lenta, da... da...
Diversamente dalle altre volte la pausa tra un round e l’altro è stata pressoché nulla. Stiamo giusto qualche minuto sdraiati, a limonare come disperati, poi ricominciamo subito. Il secondo pompino è la copia del primo, sempre sopraffino, con tecnica. Non le do quasi il tempo di ungersi che c’entro subito dentro; lei fa un Oooo, con la bocca chiusa a O. Deliziosa. Il secondo shot comincia con una missionaria classica, in rai1. Lei sempre partecipe, si muove, mi spinge avanti per il culo, mi bacia; passo nuovamente al rai2, prima, diciamo, in missionaria (lei supina) e poi di nuovo con lei sdraiata sulla pancia, dove esplodo, anche questa volta, e sono tre (dopo Margo e Kristina), proprio sul limite del tempo concessomi.

Se i miei ricordi di chimica scopereccia sono esatti, dopo la dopamina, che regola il piacere, e l’ossitocina che regola l’eccitazione, sono le endorfine quelle che ci bombardano dopo l’orgasmo, e che ci danno quella sensazione di totale e inarrivabile appagamento. Lo so, per quanto possa essere bella la chimica, è un vero scempio ridurre il tutto, la sodomia selvaggia, i pompini famelici, le baisers volés, a un triste equilibrio di particelle e ormoni, ma è così che mi sentivo, salendo sulla tedmobile: quasi fossi fatto. Endorfine fino alla cima dei capelli. Potete capire quindi che non avevo altra scelta, se non quella di mettere Bullwinkle parte seconda a tutto volume alla radio, e partire nella notte, come Vincent Vega che, strafatto come una una pietà, va a prendere la nuova moglie di Marsellus Wallace per portarla fuori e farla divertire...
 

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e così anche Sofia non ti è sfuggita..... io l'ho incontrata al suo primo tour e che avrebbe continuato la carriera....... non c'erano dubbi...... il mestiere gli piace..... forse andrò a trovarla anch'io prima che parta....
 
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