Che cosa spinge a cercare nuove avventure? Per me è la ricerca di nuove sensazioni, di ispirazioni, di attimi possenti che possano restare nella memoria. D’Annunzio affermava che il piacere è il maggior strumento di “conoscimento del mondo, perchè chi ha più goduto più conosce rispetto a chi ha più sofferto”. Ecco, per me ogni incontro, si spera, mi cambia un poco, mi trasforma, mi fa conoscere il mondo attraverso me stesso. Per questo sovente amo i “dinner date”, per conoscere la fanciulla, per creare intrigo, condivisione, anche solo per poche ore, anche solo nella finzione teatrale che spesso rivela più di quanto appaia.
L’altra sera il Teatro voleva una trama diversa. Avevo bisogno di carne, di pura carne, di un amplesso che fosse puro godimento. Per questo approfitto della presenza a Roma di Susan, una abbastanza nota pornostar Ceca. Nota sopratutto per le sue performance molto spinte, doppie e triple penetrazioni, gangbang notevoli, pissing e molto altro di cui ignoro persino il nome. So bene che molte pornostar quando si danno alla nobile arte del meretricio non raggiungono alti livelli. Fa niente, l’idea di lei mi è sufficiente, giacché non incontriamo una donna per quello che è ma per quello che ci permette di immaginare.
Arrivo puntuale, lei mi fa attendere pochi minuti, qualche difficoltà a districarmi tra porte ed ingressi ma niente di grave, arrivo, la vedo, è lei. In questo caso non ci sono dubbi su chi avrei trovato, ci sono decine di video in rete che la ritraggono da ogni prospettiva. Occhialetti da segretaria, appare comunque più giovane e carina di quanto pensassi. L’appartamento è semplice, molto semplice, troppo semplice. Direi leggermente sciatto, poteva scegliere meglio visti anche i rate non economici. In cucina una pentola di brodaglia verde, un tavolo ed un divano umilissimi, tristi, da famigliola piccolo borghese. Porto come mio solito una bottiglia di prosecco, che lei apprezza, e così’ brindiamo e facciamo due chiacchiere. Lei è’ simpatica, molto giocosa, il ghiaccio si rompe.
Il bagno e’ poco pulito, per fortuna arrivo sempre dopo un lungo bagno ristoratore, profumato all’Acqua di Parma, non ne ho particolare bisogno. Un po’ meglio la camera da letto, egualmente umile ma comunque decente.
Lei gioca, canta, prova a gorgheggiare l’unica canzone italiana che conosce: “Felicitaaaaaa”, ti prego lascia stare. Comincia un BBJ piacevole, lungo, pieno di umori, giochiamo col prosecco, che riempie le sue tettine e la mia panza, lecchiamo, ridiamo. Niente di sconvolgente comunque, pochi affondi, ma piacevole comunque. Poi qualche posizione solita, poi l’anale, che risulta tutto sommato meno “aperto” del previsto, nonostante nei video abbia accolto anche due notevoli pezzi insieme. Peccato non si possa degustare la di lei fonte dei piacere, ma pazienza. Lei è molto tentata dal mio luogo oscuro, prova a metterci un ditino, lascio fare per pochissimo, poi la fermo: sono un tradizionalista. Lei ride, ci riprova più volte raccontando cosa si sarebbe potuto fare “con un grande dildo”. No, mia cara, non ho la mente così aperta. E nemmeno altro soggiungo.
Qualche gridolino, qualche mugolio, ma per fortuna non eccede, e quando lo fa è per giocare alla pornostar, si ride ma ci si diverte anche. Piacevole anche la smorza anale, con lei che si regge dietro, la visione è notevole, merita qualche foto e pure un video, che lei accetta senza problemi. Un ricordo per la vecchiaia.
Inspiegabilmente non accetta CIM, ma me lo aveva detto, termino quindi a cavalcioni sulle sue spalle, direttamente sul visino e sui capelli. “Sorridi mia cara” e lei sorride e riceve l’attestazione del mio compiacimento.
Lei è piacevole, anche se la gradazione di “perversione” è assai minore di quanto si potesse pensare. Ma anche questo in parte era previsto.
Finiti i giochi, mi reco in bagno, per rinfrescare il gonfalon selvaggio. Ma sbaglio la direzione del miscelatore, esce acqua bollente, rischio di lessarlo, mi scotto una chiappa. E ridiamo di cuore sul rischio corso, immaginando cosa avrei dovuto dire Al pronto soccorso: “Sono stato in un appartamento di una escort e mi brucia il real augello”. Torno fuori, vado in trattoria e sorrido.
L’altra sera il Teatro voleva una trama diversa. Avevo bisogno di carne, di pura carne, di un amplesso che fosse puro godimento. Per questo approfitto della presenza a Roma di Susan, una abbastanza nota pornostar Ceca. Nota sopratutto per le sue performance molto spinte, doppie e triple penetrazioni, gangbang notevoli, pissing e molto altro di cui ignoro persino il nome. So bene che molte pornostar quando si danno alla nobile arte del meretricio non raggiungono alti livelli. Fa niente, l’idea di lei mi è sufficiente, giacché non incontriamo una donna per quello che è ma per quello che ci permette di immaginare.
Arrivo puntuale, lei mi fa attendere pochi minuti, qualche difficoltà a districarmi tra porte ed ingressi ma niente di grave, arrivo, la vedo, è lei. In questo caso non ci sono dubbi su chi avrei trovato, ci sono decine di video in rete che la ritraggono da ogni prospettiva. Occhialetti da segretaria, appare comunque più giovane e carina di quanto pensassi. L’appartamento è semplice, molto semplice, troppo semplice. Direi leggermente sciatto, poteva scegliere meglio visti anche i rate non economici. In cucina una pentola di brodaglia verde, un tavolo ed un divano umilissimi, tristi, da famigliola piccolo borghese. Porto come mio solito una bottiglia di prosecco, che lei apprezza, e così’ brindiamo e facciamo due chiacchiere. Lei è’ simpatica, molto giocosa, il ghiaccio si rompe.
Il bagno e’ poco pulito, per fortuna arrivo sempre dopo un lungo bagno ristoratore, profumato all’Acqua di Parma, non ne ho particolare bisogno. Un po’ meglio la camera da letto, egualmente umile ma comunque decente.
Lei gioca, canta, prova a gorgheggiare l’unica canzone italiana che conosce: “Felicitaaaaaa”, ti prego lascia stare. Comincia un BBJ piacevole, lungo, pieno di umori, giochiamo col prosecco, che riempie le sue tettine e la mia panza, lecchiamo, ridiamo. Niente di sconvolgente comunque, pochi affondi, ma piacevole comunque. Poi qualche posizione solita, poi l’anale, che risulta tutto sommato meno “aperto” del previsto, nonostante nei video abbia accolto anche due notevoli pezzi insieme. Peccato non si possa degustare la di lei fonte dei piacere, ma pazienza. Lei è molto tentata dal mio luogo oscuro, prova a metterci un ditino, lascio fare per pochissimo, poi la fermo: sono un tradizionalista. Lei ride, ci riprova più volte raccontando cosa si sarebbe potuto fare “con un grande dildo”. No, mia cara, non ho la mente così aperta. E nemmeno altro soggiungo.
Qualche gridolino, qualche mugolio, ma per fortuna non eccede, e quando lo fa è per giocare alla pornostar, si ride ma ci si diverte anche. Piacevole anche la smorza anale, con lei che si regge dietro, la visione è notevole, merita qualche foto e pure un video, che lei accetta senza problemi. Un ricordo per la vecchiaia.
Inspiegabilmente non accetta CIM, ma me lo aveva detto, termino quindi a cavalcioni sulle sue spalle, direttamente sul visino e sui capelli. “Sorridi mia cara” e lei sorride e riceve l’attestazione del mio compiacimento.
Lei è piacevole, anche se la gradazione di “perversione” è assai minore di quanto si potesse pensare. Ma anche questo in parte era previsto.
Finiti i giochi, mi reco in bagno, per rinfrescare il gonfalon selvaggio. Ma sbaglio la direzione del miscelatore, esce acqua bollente, rischio di lessarlo, mi scotto una chiappa. E ridiamo di cuore sul rischio corso, immaginando cosa avrei dovuto dire Al pronto soccorso: “Sono stato in un appartamento di una escort e mi brucia il real augello”. Torno fuori, vado in trattoria e sorrido.
