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LOMBARDIA
Ho appena finito di leggere un interessantissimo libro scritto da un noto giornalista che illustra la biografia di uno dei piu' famosi playboy italiani degli ultimi decenni,Beppe Piroddi.
Rivela scorci e retroscena del jet-set internazionale,relazioni amorose vissute con donne da sogno,da Odile Rodin a Jaqueline Bisset,tra Costa Azzurra,Stati Uniti e Costa Smeralda.
Uno degli episodi che mi ha piu' incuriosito e' stata la lite,avvenuta al Casino' di Cannes, tra un'attricetta americana,Kirsten Gille,ed una fotomodella che si contendevano l'"amore" del noto playboy.
Il commento di Piroddi e' stato che pochi uomini possono vantarsi di essere stati involontari protagonisti di un episodio del genere,che comunque "segna " per sempre la vita di un uomo.
Piu' avanti nella narrazione,pero' ,Piroddi riferisce che periodicamente faceva regali costosissimi alle sue amanti,tipo bracciali di oro e diamanti valutati decine di milioni,e comunque dal contesto della narrazione si evince che lui e gli altri play-boy suoi amici,come il famoso Gigi Rizzi,venivano concupiti dalle attricette dell'epoca e dalle aspiranti top-model per poter avere accesso tramite loro agli ambienti esclusivi che loro frequentavano,con la possibilita' di essere presentate e quindi di poter agganciare i personaggi del jet-set internazionale che avevano la possibilita' di "aiutarle" nelle loro "carriere" e di contribuire al loro "menage"(in cambio,ovviamente,di piccoli favori di carattere squisitamente personale).
A questo punto non ho potuto fare a meno di considerare fra me e me che ,pur tenendo conto delle debite proporzioni,e senza voler enfatizzare le mie esperienze,io sono stato protagonista almeno 3 volte di questo tipo di episodi,2 volte in Somalia ed una volta in Libia.
1)Al Club Blu Marlin di Mogadiscio,nel 1988:
Siamo a pranzo al ristorante del club,io e Akimo,una delle mie amanti somale "storiche".
Entra nella terrazza del ristorante,che si affaccia sull'oceano indiano,Dahabo,l'amante fissa di Yulka,gestore del club ed ex pugile professionista,romano.
Si ferma vicina al nostro tavolo e fissa negli occhi la mia ragazza....le fa cenno con la testa di seguirla....Akimo posa lentamente il tovagliolo e si alza....
"Cosa fai ?"
"Sug ya ,abboe"(aspetta qui,amore)
Si dirigono all'angolo opposto della terrazza,e fronteggiandosi si tirano su il Dira',scoprendosi le gambe,e se lo annodano intorno alla vita.
Attacca per prima Akimo,con un calcio...poi e' il corpo a corpo,si tirano i capelli,si graffiano la faccia,si strappano i vestiti....il tutto contornato da urla e stilli"Shermuta weyn"(grande puttana),"Abbaus"(scopa papa')....
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Per capire cosa aveva causato la lite,bisogna sapere il retroscena:
a)Dahabo era stata la mia prima ragazza somala......l'avevo incontrata appena arrivato a Mogadiscio,un anno prima,mentre Yulka l'aveva temporaneamente scaricata perche' era arrivata sua moglie dall'Italia per una breve vacanza.
b)Dopo la dipartita della moglie,Yulka l'aveva ripresa in casa in pianta stabile....pero' un paio di volte ci eravamo incontrati di nascosto.
c)Una settimana prima di questo episodio,Dahabo mi aveva avvisato tramite il suo autista che voleva parlarmi:ci icontriamo a Medina , uno slum di Mogadiscio.....mi racconta le presunte infedelta' di Akimo....mi porta in giro per la capitale e mi fa vedere le case dove si incontrerebbe con i suoi amanti.
d)Io ero innamorato pazzo di Akimo....le contesto le presunte infedelta',naturalmente tacendo le fonti......terribile litigata,la sbatto per tutta la casa,accorrono i guardiani che vanno ad avvisare Oio Fadumo(la mamma di Akimo).
Arriva Fadumo,mentre la figlia piange disperata rinchiusa in una stanza.Non batte ciglio....conosce bene sua figlia,e non si stupisce piu' di tanto .....entra nella stanza di Akimo ed i lamenti cessano.....quando esce mi dice "Va da lei...",poi rivolta ai guardiani" Soba,so so..gid sero"(andiamo via..chiudete la porta).
Il tutto finisce come al solito,con scopate interminabili.
e)Akimo aveva capito che l'unica che avrebbe potuto tradirla era Dahabo,e le aveva fatto sapere tramite uno dei nostri guardiani che voleva una spiegazione.
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Attirato dalle urla arriva Yulka,che per separare le contendenti si mette a schiaffeggiare Akimo;lo raggiungo di corsa e lo aggancio al collo allontanandolo dalla mia ragazza,al che si rivolta come un serpente e mettendosi in guardia fa per allungarmi un destro......siccome il destro di un peso medio mi sarebbe risultato un po' indigesto,istintivamente mi abbasso afferrandogli il braccio proteso in avanti e lo ribalto dietro di me calciandolo sul ventre con le gambe(in gioventu' ho fatto judo' agonistico per 5 anni).
Yulka atterra sui tavolini del ristorante rovesciandone 3 con relative sedie....si rialza con il volto stravolto dall'ira e dalla sorpresa.....evidentemente mi aveva sempre sottovalutato.....ma a me piace un comportamento anonimo e sotto le righe,per poter giocare di contropiede all'occorrenza.
Si lancia a testa bassa contro di me ,che lo ingaggio con una mossa di sacrificio....lo aggancio al collo e gli cado sopra buttandolo a terra,mentre tento una leva con la sinistra.....ma lui mi martella la testa di pugni col braccio rimasto libero.
A quel punto intervengono i camerieri che ci separano e ci bloccano .....ma lui schiumante di rabbia ordina loro di lasciarlo e,prima che lo blocchino di nuovo,riesce a piazzarmi una scarpata di striscio in faccia.
Mi rialzo un po' stralunato...ho perso gli occhiali,ho un sopracciglio spaccato col sangue che mi cola sull'occhio....Akimo sta piangendo lì vicino,piena di graffi e con il dira' stracciato....la esorto ad affrettarsi verso l'uscita ,ma sul vialetto che porta al cancello c'e'Dahabo che raccoglie una pietra e sta per lanciarla alla sua rivale....mi metto davanti per ripararla e allargando le braccia in segno di pace le urlo "BESS ABBAIO !! "(adesso basta amore !)......lei esita un attimo poi scoppia in singhiozzi e lascia cadere la pietra....scappiamo fuori e mentre stiamo per salire sul mio Suzukino ci raggiunge uno dei camerieri di Yulka(loro tifavano per me),che,di nascosto dal suo capo,ha raccolto i miei occhiali,miracolosamente quasi intatti,e me li restituisce.
Piu' tardi,a casa di Akimo,mi medica con le erbe sua mamma,Oio Fadumo,mentre i fratelli fanno a gara nel darmi consigli su come dare una lezione a Yulka.....uno mi vuole accompagnare al SUQ Al Bakara,a comprare un'arma....un'altro mi vuole regalare uno sferrapugni....naturalmente rifiuto,nonostante molti dei miei girino armati,come del resto quasi tutti a Mogadiscio...


2)Al Club 54 al Lido di Mogadiscio nel 1989:

Faria ed Ayanne se n'erano andate nel pomeriggio....avevano bofonchiato qualcosa a proposito del nipotino malato,ricoverato all'ospedale Banaadir in fin di vita....mi ero offerto di accompagnarle,ma avevano preferito andare a piedi nella vicina Gidka Soddonka fino al posteggio dei taxi.
Faria era il mio amore ed Ayanne la sua amichetta del cuore...da qualche settimana erano alloggiate a casa mia.
Verso sera ,prevedendo che la loro assenza si sarebbe prolungata,avverto Ahmed,il guardiano,che sarei tornato tardi....lui mi strizza l'occhio e mormora a mezza bocca di andare a dare un occhio al Club54...messo alle strette,ammette di aver sentito Ayanne dire a Faria che un suo amico italiano l'avrebbe aspettata in serata al Club.
Non ci credo,ma decido comunque di andare a mangiare qualcosa al ristorante del 54,al Lido.
Mi siedo da solo a un tavolino del ristorante terrazza,proprio sopra la disco,e mi bevo una birra analcolica in attesa che sia pronto lo shish kebab.
Sul tardi,quando gia' da un pezzo imperversa la musica sparata a tutto volume sulla pista da ballo sottostante,faccio scostare il soldato di guardia alla scala a chiocciola e scendo nella bolgia della disco.
Mi aggiro tra i salottini che circondano le piste,ed in uno di questi,su un divanetto ,nella semioscurita',vedo Faria seduta sulle ginocchia di un suo amico....anche lei mi vede ,ma fa finta di niente e non si muove.....Ayanne ,seduta su un divanetto adiacente ,mi fissa in attesa di una mia reazione.....altre comuni amiche sedute nei paraggi,al corrente della nostra situazione, interrompono il chiacchiericcio per vedere come evolve la cosa.
Non voglio creare una rissa,così con aria indifferente mi allontano girando attorno alla pista....al bancone del bar c'e' Jamila,una splendida ed esile gazzella nera che finora non ho ancora avuto l'occasione di conoscere bene....le offro qualcosa da bere,accetta,2 parole e le propongo di venire da me a passare la notte....naturalmente acconsente.
Mentre finiamo il drink e ci accingiamo a lasciare il locale,arriva Ayanne che apostrofa bruscamente Jamila....(ma a questo punto devo inserire una breve digressione per spiegare chi e' veramente Ayanne;piccoletta e robusta,sopperisce alla scarsa avvenenza con una grinta ed una determinazione eccezionali....fa da guardia del corpo a Faria,in tutti i sensi,ed anche i maschi che la conoscono la temono perche' sa tener testa fisicamente a qualsiasi uomo......vivono in simbiosi , le due ragazze,e mettono in comune tutto,dividendosi le mansioni;Faria scopa e prende i soldi,Ayanne la protegge ed amministra gli introiti....sono anche un po' lesbiche.......dormono insieme,fan la doccia insieme....Ayanne la lava,e fa anche la parte attiva nel sesso.....la notte ,dopo aver scopato con me nella mia stanza,Faria se ne va a dormire insieme ad Ayanne,e la mattina le trovo lì addormentate...Ayanne e' venuta a sapere che io la chiamo "Uarabe",cioe' iena,e mi odia per questo....).
Prendo per un braccio Jamila e cerco di farmi seguire fuori dal Club,dicendole di non curarsi di Ayanne ,ma lei mi dice di aspettare e la raggiunge:la discussione assume toni sempre piu' accesi....la mia conoscenza della lingua somala mi basta a capire che Ayanne sta diffidando Jamila dal seguirmi,dicendole che appartengo a Faria,ma lei la liquida con noncuranza e ritorna verso di me.
Non riesce a far 2 passi che Ayanne la carica a testa bassa e la butta a terra tempestandola di manrovesci....anche se Jamila e' piu' alta,soccombe e scoppia in singhiozzi mentre Ayanne,prima di andarsene, la avverte che tornera' a finirla se viene con me.
Mi precipito ad aiutarla a rimettersi in piedi,ma lei mi allontana urlandomi che io lo sapevo e che dovevo avvertirla....mi fa pena veramente....ha il viso graffiato e pieno di lividi,e piange a dirotto.....protesto che io veramente le avevo detto di non cagare Ayanne,ma lei si rifiuta di ascoltarmi e si fa accompagnare al taxi dal poliziotto che nel frattempo e' accorso,richiamato dalle urla.
Mi accosto al bancone del bar e ordino whiskie e coca.....i capannelli di ragazze somale che avevano fatto circolo attorno durante la rissa,lentamente si sciolgono....si allontanano occhieggiandomi e mormorando tra loro.......
(effettivamente,come scrive giustamente Beppe Piroddi nel suo libro,in quei momenti si prova una sensazione strana e inebriante).
Solo 3 ragazze rimangono a due passi da me fissandomi e parlottando tra loro.....2 le conosco...una me l'ero anche portata a casa mesi prima.....ma quella che attira la mia attenzione e' la loro amica,una ragazzina molto magra ,vita strettissima ,caviglie e gambe sottilissime,culo e seno prorompenti,faccino da gazzella ....due labbra gonfie e tumide,da mangiare.....sembra timida ,ma mi guarda fissa mentre sorseggio il mio drink.....improvvisamente si decide,mi viene davanti e mi chiede nel suo italiano stentato perche' e' successa quella rissa....le rispondo con noncuranza che non lo so....lei mi punta l'indice sul petto e mormora fissandomi negli occhi"...tu lo sai...".
Si chiama Asha...."Asha Yar",aggiunge sorridendo provocante,"perche' sono piccola .....".
Le dico che se viene a casa con me le racconto tutto....mi fa cenno di aspettare un attimo e va a parlottare con le sue amiche.
Tornano tutte insieme.....vogliono venire tutte e 3 a casa mia....prendere o lasciare.....Asha mi stringe una mano e mi fissa negli occhi....accetto la sfida ed il rischio....................................................................e' così che e' cominciata la mia storia con Asha Yar,una delle esperienze piu' belle che ho vissuto in Somalia.


3)A Tripoli,nel 1992.


Wilma si era rifiutata di venire al party ,perche' avevo invitato anche le altre infermiere dell'ospedale di Tajura,compreso Imelda,la sua caposala....oltreche',naturalmente ,le altre filippine dell'ospedale di Zwara,mie vecchie amiche.
Lei era abituata a fare la primadonna ,ma non voleva guastarsi con la sua caposala.
Così,approfittando della sua assenza,mi faccio presentare Imelda,che fino ad allora conoscevo solo di vista,e per buona parte della festa ballo insieme a lei,tra i mormori e gli sguardi invidiosi delle altre infermiere.
Mi si avvicina Ricky,il mio segretario(anche lui filippino,ovviamente),e mi avvisa che Wilma ha telefonato che vuole venire......(in realta' era stato lui ad avvisarla che era in pericolo).
Comunque gli dico di andarla a prendere all'ospedale.
Mentre continuo a spupazzarmi Imelda,che tra l'altro e' decisamente ghiotta e intrigante,torna Ricky ....mi sussurra all'orecchio che Wilma mi aspetta nella mia villa.
Mi congedo dagli ospiti con un pretesto,e dico a Imelda di aspettarmi.....conto di andare a salutare Wilma e di tornare al party fra poco....incarico il mio chief accountant di fare gli onori di casa in mia assenza.
In casa trovo la mia filippina preferita gia' pronta a letto.....ha il broncetto...fa la ritrosa.....dice che le ho rovinato la reputazione nel suo posto di lavoro....fa la gelosa(in realta' ha solo paura di essere soppiantata da Imelda nel mio letto).
Poi si mette a fare la porcellina......non l'ho mai vista metterci tanto impegno per farmi arrapare....e' insaziabile,mi concede "ad abundantiam" di tutto e di piu'......il tempo passa....mi rendo conto che ho fatto tardi.....mi rimetto in sesto rapidamente e ritorno al party: in tempo per rendermi conto che buona parte dei convitati se ne e' gia' andata,compresa,purtroppo,Imelda e le altre infermiere di Tajura.
Wilma rimane con me fino al mattino seguente.....non era di turno quella notte.
Sul tardi la faccio riaccompagnare da Ricky all'ospedale......quando torna ,mi informa che la sua camera era stata messa a soqquadro,tutti i suoi vestiti strappati,e soprattutto alcuni documenti sottratti.......cosa che avrebbe potuto compromettere il rinnovo del suo visto di lavoro in Libya.
Infatti,alla successiva scadenza ,probabilmente anche per intervento di Imelda,non le e' stato rinnovato il contratto di lavoro,ed ha dovuto tornarsene a Metromanila.


IN CONCLUSIONE,ritengo che sicuramente l'ambiente in cui si muoveva Beppe Piroddi era decisamente piu' elevato di quello in cui mi muovevo io............le sue donne erano indubbiamente piu' famose delle mie,ma le differenze finiscono qui.
E,come per lui,queste esperienze rimarranno indimenticabili anche per me.
 
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