[RECE] Tania - OTR diurna - Colli del Sole (RM)

Registrato
19 Febbraio 2014
Messaggi
456
Reaction score
103
Località
"Tranzilvania, Tranzilvania bitteee!"
NOME: Tania
CITTA DELL'INCONTRO: Colli del Sole (RM)
ZONA: presso questo spiazzo (che poi è lei stessa ritratta in foto)
NAZIONALITA': rumena
ETA': circa 30 anni
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): bj, rai1
COMPENSO RICHIESTO: 30
COMPENSO CONCORDATO: 30
DURATA DELL'INCONTRO: 25'
DESCRIZIONE FISICA: viso interessante, fisico da ragazzina
ATTITUDINE: gentile e rassicurante

LA MIA RECENSIONE:

Tania e la sua amica passano la giornata intera su due sedie ai bordi della strada, dal mattino presto fino al tramonto o quasi, vestite come se stessero aspettando l'autobus per andare a fare la spesa.
L'amica è biondissima, più giovane e un poco più in carne: per questo preferisco Tania.
A 30 anni non si è più giovanissimi e questo vale tanto più per le mignotte. Chissà che non sopperisca alla mancanza di freschezza con l'esperienza acquisita.
Ha comunque un bel viso o tale lo è per me, di innata eleganza nei tratti benché solcati da qualche valle d'espressione.
Sottopanni – lo si intravvede – è magra, quasi filiforme, e di fronte alla magrezza difficilmente mi trattengo.
Come sale in macchina comincia a discorrere e parla e parla e parla mentre mi indica la direzione da seguire per raggiungere l'imbosco.
In realtà l'imbosco – come avevo intuito dalla loro posizione – di mio lo conosco benissimo per essermici appartato non so quante volte anni addietro con una delle pay che più mi è rimasta nel cuore e che più ho frequentato.
Mi piace comunque fare il finto tonto e lasciarmi dare direttive da Tania mentre si perde in lunghi discorsi su come deve comportarsi una brava lavoratrice come lei per non avere rogne dai proprietari dei terreni che usa per l'intimità necessaria ad una buona scopata.
È una strada affascinante per chi s'interessa del passato: a volte semplicemente sterrata, per un tratto è pavimentata con blocchi di tufo arancione e per lunga parte con schegge di basalto aguzze sopra cui, ai miei tempi, ho lasciato almeno un paio di copertoni.
Non sono mai riuscito a decifrare l'epoca cui possa risalire: se all'antichità o al Seicento o chissà a quando... magari all'altroieri.
Fortunatamente per un verso e sfortunatamente per un altro, Tania mi fa accostare ben prima delle pericolose scaglie: è un bene per la mia automobile ma un male per la mia tranquillità perché sono abituato a spazi più aperti verso cui gettare l'occhio vigile e scorgere per tempo qualche arrivo indesiderato.
Siamo a lato del laghetto di Lanza, un tempo frequantato da frotte di pescatori sportivi e oggi – almeno durante la settimana – praticamente deserto, che altro non è che l'inizio di uno dei numerosi valloni scavati dalle acque meteoriche che dal versante sud-occidentale dei Colli Albani si dirigono tutti perfettamente paralleli verso il mare fino a convergere all'altezza di Ardea.
Soltanto che l'inizio di questo vallone è stato chiuso con una diga artificiale tanto piccola che appena si nota così da formare un bacino allungato dai bordi irregolari.
È un luogo che amo, tanti sono i bei ricordi che mi legano ad esso e tanta è la tranquillità che vi si respira.
Tania parla e parla e parla e cerca di tranquillizzarmi sull'assoluta riservatezza del posto in cui mi fa fermare sostenendo che, se pure dovesse passare qualcuno, sarebbe senz'altro un mio collega con a bordo la sua collega.
E mi parla del suo lavoro, e mi parla dei suoi lavori precedenti, e mi parla di lei e chiede di me: potrebbe sembrare logorroica – un po' effettivamente lo è – ma è gentilissima, quasi squisita e direi anche interessante in qualche abboccamento.
Quasi mi impone di fare dei grandi e profondi respiri e di scivolare rilassato sul sedile che a farmi stare bene ci penserà lei: è lì con me per quello (oltre che per i trenta euro che le lascio sul cruscotto).
Con estrema calma si toglie le scarpe, i jeans, la magliettina, il reggiseno, le mutande, tutto insomma. È cosa rara che una stradale si spogli completamente nuda: dimostra la sua mancanza di fretta, la serenità che annette al suo imbosco e anche – aggiungo – un certo rispetto se non dedizione verso la controparte.
Posso così guardarmela tutta e complimentarmi con me stesso per la mia scelta perché, pur non essendo più una giovinotta, ha un corpicino che definirei da adolescente soprattutto per il bel sedere liscio liscio, per la piattezza totale dell'addome e in primis per il seno: due tettine che ambiscono a una seconda taglia senza raggiungerla con due capezzolini irti come spuntoni.
Copertomi, si destreggia in un orale rilassante chiedendomi di guidarla qualora non fossi soddisfatto ma io sono di poche pretese o forse eccessivamente curioso e generalmente (ovvero quasi sempre) lascio fare secondo l'estro della ragazza.
Mi godo dieci minuti buoni di bocchino lento, non particolarmente profondo la tenacemente palato-labiale, con le unghie a grattarmi l'esterno e l'interno coscia e i polpastrelli a maneggiarmi lo scroto.
Giramento pecoreccio (maledicendo la scomodità dell'auto nello scavallare da un sedile all'altro e per le capocciate che assesto al tettino) e tengo in palmo di mano i margini di quel bacino largo e ossuto, profondamente spaccato nel mezzo.
La possiedo ovinamente con piacere finché non vengo distratto dal passaggio di un ciclista (ma che cazzo ci fai qui, caro ciclista, sperso nel nulla sotto il sole aggressivo del meriggio?) che prima mi fa balzare in cuore in gola e poi mi fa smettere di spanzare e spanzarmi sul culo di Tania.
Queste cose mi smontano e non poco; Tania, da parte sua, avendo il sedile posteriore in faccia non si accorge di nulla se non che mi sfilo da lei e mi accascio al posto del guidatore col preservativo ancora sgonfio: Che succede, cosa non succede, stai sereno, stai rilassato, vieni qui, scopiamo da davanti...
Smonto di sedile e monto Tania face-to-face.
Così facendo, tra una ritrovata serenità e una moina, tra una spinta e l'altra vengo e mi tolgo il pensiero di chi passa o di chi non passa per quello sterrato.
Tania mi ripulisce per bene e riattacca a parlare ininterrottamente fintanto che non la scarico al suo posto dopo essere stato carinamente salutato con un bacetto a stampo: Ciao bella, occhio al sole che ti scotti le spallucce...
 
Registrato
15 Settembre 2012
Messaggi
143
Reaction score
9
Ciao Megabizzo. Sai per caso se nel territorio del comune di Aprilia e' ancora in vigore l ordinanza antilucciole e se c è asfissiante presenza di luci blu come a s. Palomba?
 
Commenta
Registrato
15 Settembre 2012
Messaggi
143
Reaction score
9
OK. Grazie) Sai come e'... di questi tempi tra ordinanze sindacali, regolamenti municipali e mo pure il daspo e' comunque è dovunque un rischio!!!
 
Commenta
Registrato
26 Gennaio 2013
Messaggi
86
Reaction score
3
Sai per caso se nel territorio del comune di Aprilia e' ancora in vigore l ordinanza antilucciole

Il luogo dove è la signorina è nel Comune di Aprilia,
questo significa che (quando l'ordinanza sindacale è "attiva") la tradizionale sanziona prevista è di 400 euro.
Attualmente l'ordinanza sindacale è scaduta il 24 Marzo 2018, lo scorso anno comunque è stata rinnovata il 30 Giugno 2017 ... conseguentemente prevedo che rimangono solo pochi giorni di "tranquillità".
A Santa Palomba (esclusivamente nella parte appartenente al Comune di Pomezia) il daspo è previsto solo per le signorine non per chi inzuppa il biscotto. Come era facilmente prevedibile, del daspo Pometino le signorine se ne stanno altamente fottendo :).



http://osm-estratti.wmflabs.org/estratti/Lazio/Latina/Aprilia
 
Commenta
Registrato
14 Ottobre 2010
Messaggi
372
Reaction score
173
Megabizzo, grazie per la recensione e per il trattato di geologia incorporato :pleasantry:.
Sono passato da quelle parti giustappunto l'altro ieri, ma percorrendo la strada da Santa Palomba in direzione Montegiove. All'incrocio di Via Campoleone Tenuta, ben oltre il ponticello, ho buttato un'occhiata lungo il rettilineo alla mia destra, ma ovviamente non ho visto nessuno, diversamente da come accadeva tempo addietro. Fino a qualche anno fa, infatti, le ragazze non stazionavano a ridosso del ponticello (particolare che apprendo da te e di cui ti ringrazio), ma lungo il tratto compreso tra il ponticello (con annesso Ristorantino omonimo) e l'incrocio di Via Campoleone Tenuta o proprio presso questo incrocio. A suo tempo feci anche una recensione di una certa Adele mai più vista con cui mi infrattai, credo, nello stesso imbosco descritto da te.
 
Commenta
Registrato
15 Settembre 2012
Messaggi
143
Reaction score
9
Megabizzo grazie per la preziosa e utilissima spiegazione. Allora meglio così, considerato che da alcuni articoli di stampa risultava che il daspo fosse applicabile anche ai clienti che, invece, in base a quanto dici, nel comune di Pomezia sarebbero soggetti solo alla sanzione pecuniaria.
 
Commenta
Alto