Incuriosito dall’annuncio, e visto che era da un po’ che non svolgevo il mio hobby, chiamo la signorina e prendo appuntamento per il pomeriggio della giornata seguente.
All’appuntamento mi trovo davanti un residences di fascia alta, in una nota zona della città, dove al secondo piano (raggiungibile con un comodo ascensore) mi apre la porta una ragazza a dir poco stupenda.
Due occhi verdi, capelli alle spalle con una coda di cavallo corta ma carina.
Mi offre un caffè che fa davanti ai miei occhi con una moka, parliamo del più e del meno e mi racconta di avere 28 anni ed una laurea in sociologia.
Dal modo in cui si esprimeva, non posso dire di nutrire dubbi, ragazza di cultura, molto raffinata ed educata.
Purtroppo durante la conversazione inutile dirlo mi cadeva l’occhio sui seni, piccoli ma molto carini.
Era in completino sexy davanti a me che sorseggiava la bevanda.
Previo passaggio in bagno, anche se ero fresco di doccia.
Ci spostiamo in camera, iniziano le danze.
Leggerò FK, mentre lei mi spoglia delicatamente, per giungere al mio fratellino che con molta maestranza inizia a far eccitare con la mano.
Lei ricambia l’FK, e poi si lascia baciare delicatamente su collo e spalle.
Si lascia spogliare, tranne le mutandine e inizia con un profondo BBJ, credo uno dei migliori mai avuti da una pay.
Alla volta ci sdraiamo sul letto ed inizia una 69.
Nel momento che mi mette la sua patata su di me, ha ancora le mutandine, nello spostargliele: sorpresa, un fantastico piercing subito sopra il clitoride, accompagnato da dei piccoli tatuaggi che raffiguravano dei fiorellini.
Iniziò a leccarla con passione mentre lei fa dei forti e precisi affondi sul mio fratellino.
Le dico di girarsi, gommata iperveloce self-service e via di missionaria.
L’astiennza e il BBJ fatto a regola mi fanno capitolare in pochi minuti, dato che i suoi gemiti erano veramente ben fatti. Inoltre mi fissava negli occhi e proferiva parole: scopami, si di più... oddio impazzisco.
Rapida ripulita con salvietta, passaggio in bagno e ancora 15 minuti di buon social di livello.
Verso obolo, bacetti e saluti.
Peccato che vada via da Verona, era da tornarci assolutamente.
All’appuntamento mi trovo davanti un residences di fascia alta, in una nota zona della città, dove al secondo piano (raggiungibile con un comodo ascensore) mi apre la porta una ragazza a dir poco stupenda.
Due occhi verdi, capelli alle spalle con una coda di cavallo corta ma carina.
Mi offre un caffè che fa davanti ai miei occhi con una moka, parliamo del più e del meno e mi racconta di avere 28 anni ed una laurea in sociologia.
Dal modo in cui si esprimeva, non posso dire di nutrire dubbi, ragazza di cultura, molto raffinata ed educata.
Purtroppo durante la conversazione inutile dirlo mi cadeva l’occhio sui seni, piccoli ma molto carini.
Era in completino sexy davanti a me che sorseggiava la bevanda.
Previo passaggio in bagno, anche se ero fresco di doccia.
Ci spostiamo in camera, iniziano le danze.
Leggerò FK, mentre lei mi spoglia delicatamente, per giungere al mio fratellino che con molta maestranza inizia a far eccitare con la mano.
Lei ricambia l’FK, e poi si lascia baciare delicatamente su collo e spalle.
Si lascia spogliare, tranne le mutandine e inizia con un profondo BBJ, credo uno dei migliori mai avuti da una pay.
Alla volta ci sdraiamo sul letto ed inizia una 69.
Nel momento che mi mette la sua patata su di me, ha ancora le mutandine, nello spostargliele: sorpresa, un fantastico piercing subito sopra il clitoride, accompagnato da dei piccoli tatuaggi che raffiguravano dei fiorellini.
Iniziò a leccarla con passione mentre lei fa dei forti e precisi affondi sul mio fratellino.
Le dico di girarsi, gommata iperveloce self-service e via di missionaria.
L’astiennza e il BBJ fatto a regola mi fanno capitolare in pochi minuti, dato che i suoi gemiti erano veramente ben fatti. Inoltre mi fissava negli occhi e proferiva parole: scopami, si di più... oddio impazzisco.
Rapida ripulita con salvietta, passaggio in bagno e ancora 15 minuti di buon social di livello.
Verso obolo, bacetti e saluti.
Peccato che vada via da Verona, era da tornarci assolutamente.
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