ANAGRAFE DELL'ANNUNCIO
Numero di telefono: 3463527005
Riferimento internet (link):
Bologna: ? NUOVA RAGAZZA? ARRIVATA IN CITTÀ? Super Tetona Top Class le emozioni non si rifiutano.SI VIVONO!Unica indimenticabile.
Conformità dell'annuncio: Come sempre
Città dove è avvenuto l'incontro: Bologna
DATI DELL'INSERZIONISTA:
Nome della girl/escort: Chin Chin (Cin Cin) e Sofia
Nazionalità: Cinese
Età apparente: 35
Descrizione fisica: minuta ma graziosa
Attitudine: Gentile ma pare non maiala
Reperibilità: Buona
DATI RELATIVI AL SERVIZIO
Compenso richiesto: 100
Compenso concordato 100
Servizi offerti: massaggio la signora, tutto la ragazza
Servizi usufruiti: kiss, massaggio, duo, hj, bbj, daty, rai1
Durata dell'incontro: 1ora
DATI RELATIVI AL LUOGO DELL'INCONTRO
Facilità di parcheggio: dipende dagli orari
Igiene dei locali: buona
Presenza di barriere architettoniche: piano terra
LA MIA RECENSIONE
Serata dominata dall’indecisione. Pur essendo l’autunno la mia stagione preferita, mi sovvengono alcuni versi di uno sconosciuto…..è arrivato l’autunno, quante emozioni…...anche dagli alberi cadono i maroni…..
Contatto telefonicamente Lucia, colei che governa il ristorante in Via Fellalese, luogo più volte recensito a questi numeri 3338728490 / 3295678546. Le chiedo se posso incontrarla, evitando le ragazze del luogo, divenute ultimamente assai pericolose. Mi risponde che è già uscita, ma se voglio ci sono due ragazze brave al “ristorante”.
<<Sono le ore 21 e tu mi hai detto che è l’orario migliore per peccare con te, evitando le ragazze.>>
<<Devo sapele plima!>>
<<Ah, ah, ah, hai sempre una scusa nuova!>>
<<Andale lagazze, io pala lolo fale piano con te, blave, blave! Tutto bello!>>
Rifiuto, in fondo non ero tanto interessato più di tanto a incontrare Lucia e assolutamente contrario ad incontrare le ragazze. Come confermato da recenti recensioni, ormai recarsi in quel luogo è come attraversare un campo minato.
Allora tento con un altra conoscenza che un tempo rispondeva al numero 3889808029 e ora invece al 3511713569. La signora si fa chiamare o chiavare col nome di Angela. Negli ultimi tempi si spacciava per manager e sempre meno per puledra. Mi reco camminando nella serata autunnale verso Via Algardi, ma appena giunto Angela mi afferma telefonicamente che ha dovuto abbandonare quel luogo, perché brutto e caro!
<<Vicini non vuole cinese!>>
<<Forse hanno subito capito cosa succedeva nell’appartamento!?>>
Attualmente sta cercando un alloggio per riprendere le lezioni di mandarino. Le chiedo se gli andrebbe di “uscire” dalla tana per degnare di attenzioni il mio membro. Mi risponde che non è possibile. Si trova in casa con alcune sue amiche.
<<E’ uguale per me! Io vengo a trovarti, ci abbandoniamo sul divano o sul letto e le tue amiche se si annoiano a guardare, possono partecipare!>>
<<No possibile, c’è anche amico!>>
<<Allora usciamo io e te, ci godiamo la serata e poi ci godiamo reciprocamente!>>
Mi dice che parlare in “italiano” con me al telefono da diversi minuti, sta in qualche modo insospettendo le sue amiche, che la stanno osservando in maniera a lei poco gradita. Non so’ se continuare ancora a fare il “coglione” o se riattaccare, ma poi lei mi chiede:
<<Tu già stato con me?>>
<<Certo, altrimenti come potrei avere il tuo numero? Pensi che l’abbia trovato sulle pagine gialle? Inoltre ricordo una pompa meravigliosa!>>
<<Tu matto! No possibile ola, c’è amiche!>>
<<Esci! Scegli tu la siepe o la panchina dove consumare!>>
Mi promette di organizzarsi nei prossimi giorni, la saluto e smetto di fare il “cretino”.
<<Ok, scusami se ti ho fatto arrabbiare e se ti ho rubato qualche minuto.>>
<<No allabiale, c’è amiche!>>
Provo allora a tornare in zona San Donato, dove giorni or sono ho raccolto alcune informazioni.
Arrivo e cerco un parcheggio per recarmi al "porcheggio". Il luogo è sotto a un portico a piano terra.
Sono lo ore 22, alle due estremità dello stesso portico ci sono due bar, per il resto invece tutto tace.
Sono ormai davanti alla porta, ma nessuno mi risponde al telefono. Giro i tacchi e mi levo dai piedi. Poi penso, che non ha senso aver fatto tutta questa strada senza riprovare. Al secondo tentativo ottengo risposta.
<<Plontooo!>>
<<Ciao, è forse tardi! Torno, se preferisci, un altro giorno!>>
<<No, no, no taldi!>>
Ride e mi snocciola una battuta sul denaro e sul lavoro.
Attendo un minuto e nell’oscurità vedo avanzare una figura che si sbraccia nel salutarmi. Sorride nell’avvicinarsi verso di me. Deduco che abiti da un altra parte.
<<Io allivata, eh, eh, oggi fleddo!>>
<<Verso mezzogiorno c’era comunque un bel sole.>>
<<Dentlo caldo.>>
<<Non mi preoccupo per la temperatura esterna, il calore, voglio supporre, che me lo darai tu.>>
<<Dentlo caldo.>>
Non aggiungo altro ed entro. Un piccolo corridoio che da l’accesso (mi pare) a tre appartamenti. Quello in fondo è dove vengo fatto accomodare. Piccolo appartamento abbastanza tenuto. C’è un separè ripiegato e una piccola mansarda, forse per gli eventuali giorni di traffico intenso.
Dice di chiamarsi Chin Chin (Cin Cin) e le faccio notare che con un nome simile sarebbe idonea ad abitare a Brindisi!
La signora sorride ad ogni frase pronunciata sia da me che da lei. Mi chiede cosa voglio e mi sorge il dubbio che in quel piccolo appartamento facciano soltanto massaggi. Però giorni prima, avevo capito che si poteva andare oltre. Forse un malinteso o forse le solite fandonie che vengono spesso raccontate dalle signore o signorine cinesi.
Le rispondo che vorrei sentire cosa mi viene proposto.
<<Io fale massaggio, poi alliva amica, massaggio quattlo mani, poi lei fale tutto.>>
<<Ehm, avrei due domande.>>
<<Plego, dile..>>
<<Quattro mani sono ben 20 dita, vero? Ma più che tutto vorrei sapere cosa mi è consentito fare in questo contesto? Posso partecipare o devo solo stare fermo?>>
<<No capito domanda quattlo mani! Ih, ih, ih, celto anche tu fale!>>
Mi invita a denudarmi, ma uno scemo è sempre tale e allora le dico:
<<Sono timido e mi vergogno!>>
Mi palpa il pacco.
<<No paula amole, io vicino a te!>>
Insiste che io mi tolga tutto, perché dopo potrò farmi la doccia.
Comincia a massaggiarmi mentre mi trovo in prona posizione. Il perineo è la parte più cercata dalle sue mani. Massaggia abbastanza bene, ma non riesco a godermi a pieno il momento. Non amo particolarmente i massaggi ma cerco comunque di rilassarmi. Suona il telefono. Lo ignora.
<<Rispondi se vuoi, potrebbe essere una offerta telefonica vantaggiosa con tanti gigabyte o eventualmente è il ministro dell’economia cinese che vuole parlarti.>>
<<No, scusa, io lispondele. Amica allivata. Polta chiusa, lei fuoli, ih, ih, ih!>>
Cerco di girami per vedere l’amica, la quale è vestita come se andasse a fare una gita in montagna in China style. Il viso è carino. Spero che non sia una di quelle giovani orientali che credendosi fiche se la “tirano” e si atteggiano a chissà cosa. Ma una volta denudata capisco che quello che potrebbe tirarsela, forse sono io. La ragazza ha più pancia che culo, ahimè! Volendo potrebbe essere comodo interagire con lei se ci si trova entrambi in piedi. Hai accesso comodamente dallo stesso lato del corpo, al viso, al seno e al culo! Ah, no, dimenticavo, si tratta della pancia.
Giunge poi da parte della signora il fatidico:
<<Gilale!>>
Chin Chin dopo un altra breve sessione di massaggio, mi accarezza il viso e mi si avvicina mormorandomi:
<<Ola tu fale sesso, và bene amole?>>
Mi indica la ragazza, ma io non sono sicuro che mi divertirò più di tanto. Non mi riferisco all’aspetto ma bensì all’atteggiamento che non mi convince nemmeno quel minimo.
<<Tlanquillo. Lagazza blava.>>
Mi sarei sorpreso se mi avesti detto il contrario!
Senza indugi o presentazioni la ragazza si butta sul pistolino, inizialmente sento i denti, ma poi migliora leggermente il blow job. Nulla comunque che ti faccia dire: <<Woah.>>
Mi accorgo che al soffitto è collocato uno specchio, dove noto un ventre dimentico del six-pack. Si tratta indubbiamente del mio. Poi noto un gigantesco uovo accucciato sul mio pene. In questo caso si tratta della forma assunta dalla ragazza.
La suddetta valutando lo scarso risultato del suo ciucciare, passa per pochi secondi alle palle, poi si stacca mettendomi il culo di fianco. Mi da l’impressione di non volermi concedere il 69. Mi offre una tetta invitandomi a toccargliela. Mi vede indeciso e allora mi prende la mano e se la colloca sul punto indicato. Non ha un brutto seno, ma pare che oltre a quello non sia concesso altro. Tutta questa strada per una misera tetta?
Le bacio una spalla e tento di avvicinarmi alle sue labbra mentre la distendo. Non lo faccio perché mi porti particolarmente piacere, ma solamente per capire ancora meglio l’atteggiamento della ragazza. Lei si volta di scatto per evitare il possibile bacio.
Sussurro: <<Non preoccuparti non è indispensabile che mi baci!>>
Le chiedo come si chiama e mi risponde con l’unico sorriso della serata.
<<Io Sofia.>>
<<Oh, Sofia, che scoreggia e scappa via!?>>
<<Sì, sì, Sofia.>>
Scendo oltrepassando la pancia con la stessa convinzione di un escursionista (da distesa è più percorribile) e giungo nei pressi del monte di venere. Lei è irrigidita e tiene le gambe distese e serrate. Non demordo e continuo ugualmente nelle mia ricerca. La stuzzico e dopo qualche minuto la sento gemere. Continuo. Lei sembra cedere. Allarga le gambe, gliele accarezzo, si bagna, le titillo l’ano. Ansima e mi afferra il pistolino, che durante il risveglio della ragazza ha acquistato miglior consistenza. Lei si gasa, è convinta che questo inturgidimento sia esclusivamente merito suo. Accompagna il cunnilingus con i movimenti del bacino. Si inarca, sbatte la testa a destra e a sinistra e tenta di spingermi via, ma senza convinzione.
Poi mi incappuccia, ma non riesco ad entrare. La sua vagina pare davvero stretta, ma anche il mio membro avverte la poca convinzione del suo padrone. Tento e ritento ma non riesco ad accedere.
Si alza dal letto e và a chiamare Chin Chin…..salute! La quale rapidamente giunge.
<<Cosa sucesso?>>
<<Mi dispiace, ma con questa signorina non mi diverto!>>
<<Penso io!>>
Chin Chin…...salute, si dedica al membro. Riesce contemporaneamente ad accarezzarmi: gambe, petto, perineo, maroni e prepuzio, senza dimenticare di ciucciarne la sommità. Il mio pene si è maggiormente inturgidito. Per un attimo penso che non è il mio, che me lo abbiano prestato e Chin Chin continua nel suo maneggiare e succhiare. C’è da chiedersi nel frattempo cosa stia facendo quell’inutile persona che risponde al nome di Sofia? Niente o quasi niente. Mi appoggia la solita tetta sulla mano e in via eccezionale sembra anche disposta a farsela piluccare. Fingo di volerla baciare e lei si scosta. Sussurro di nuovo: <<Non è così importante, anzi….>>
Ma laggiù, più in basso, le cose sembrano andare decisamente meglio!
<<Brava Chin Chin, orgoglio di tutta Brindisi.>>
Io non sono mai stato in quella città sita nella pianura salentina, ma la signora me lo chiederà lo stesso più volte nel corso della serata.
Giunge il momento e Chin Chin mi urla:
<<Tu fantastico! Fantastico!>>
<<Io?>>
Lo ripete ancora. Probabilmente ha imparato da poco questa parola e ne va fiera oppure la sua innata gentilezza le suggerisce di farlo.
La ragazza deliberatamente ignorata da tutti e due si allontana, probabilmente per digitare qualche stupido gioco sul suo cellulare.
Mi rivolgo a Chin Chin:
<<Sei in gamba, ma non offenderti se ti dico che la presenza di quella ragazza è stata a mio avviso inutile!>>
Abbassa il capo con una triste smorfia.
<<Tutti dicono così!>>
<<Allora perché la chiami? Ah, capisco per aumentare il cachet!>>
<<No, io penso che due donne, piace più!>>
<<A volte succede, a volte no! Questo è uno di quei casi!>>
<<Capito, dispiace.>>
<<La prossima volta (se ci sarà) vorrei fare qualcosa solo con te! E’ possibile? Fino a dove puoi arrivare?>>
<<Va bene, io faccio lungo massaggio e poi finile con questo!>>
Me lo dice indicandomi la lingua.
<<Già, capisco...>>
<<Io fale sconto a te!>>
Mi viene offerta, come promesso, la doccia a anche la possibilità di farmi lavare, che comunque declino.
La signora sempre col sorriso acceso (ha ben capito che sorridere è gratis, ma può aiutarti nel gradimento) mi asciuga e mi copre di piccoli baci sul viso ma non sulle labbra. Conversa piacevolmente senza mai contraddirti, come una vera dama di compagnia.
Vista l’evidente tendenza da parte delle ragazze e delle signore a proporre rapporti privi di protezione, le chiedo con un giro di parole se tra i visitatori la richiesta è frequente o meno. Mi risponde subito:
<<Sì, anche culo!>>
<<Ovvero…..?>>
<<Vuole tutto anche culo senza!>>
Mi domanda se con la ragazza ho indossato il condom.
<<Certo.>>
Sostiene comunque che al giorno d’oggi esistono le cure. Le faccio notare che in certi casi i farmaci aiutano ma non risolvono.
Rimane sorpresa e sconcertata.
Poi torna a sorridere e vuole aiutarmi a rivestirmi. Mi chiede se ho mai avuto una chinese girlfriend. Le rispondo che in qualche occasione mi è stato proposto di uscire assieme ad alcune ragazze, ma non ho mai voluto approfondire.
<<Se vuoi consiglio, io aiutare.>>
<<Grazie, sei gentile, ma a dire il vero non ero venuto nella tua dimora ne per massaggi ne per consigli, ma piuttosto per celebrare l’anno del maiale….scusa…!>>
Lei non si scompone e continua ad accarezzarmi e a sorridere, condendo il momento con qualche bacio talvolta fin troppo casto. Mi fa altre domande ma poi mi lascia guadagnare l’uscita.
Và detto che lei non mi ha mai voluto far capire che era ora di uscire, è sempre stata gentile, ma io ero già saturo di tutto. Le ricordo che non vorrei mai più vedere quella inutile svanita di Sofia. Sorride di nuovo.
Mima un gesto con la mano come per indicare una persona antipatica.
<<Sì, lascia stale lei...>>
Eccomi fuori, di nuovo sotto al portico, vuoto e semibuio. Uno dei due bar citati prima si trova di fronte al punto dove ho lasciato l’auto. Funge anche da cibo d’asporto. Il locale è frequentato in quel momento solo da uomini. Vedo le bariste, trattasi di due ragazze cinesi. Tutto chiaro.
In quella zona i luoghi gestiti dalla minoranza dominante sono come ben sappiamo assai numerosi. Mentre le alcove adibite alle cino maialate sono davvero decine.
Ho volutamente tralasciato altri irrilevanti particolari, perché credo di avervi abbondantemente seccato i maroni con questo racconto.
Un Saluto a tutti voi.