[RECE] Natalia la Burger Queen (ALB) - OTR Notturna - Lentate s.S (MB)

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SCHEDA TECNICA

CITTA DELL'INCONTRO: Lentate sul Seveso (MB)
ZONA: 45.691992, 9.103561 (allo sbocco della vietta tra il Burger King e il Bennet, mattonella che fu di Regina)
NOME: Natalia
NAZIONALITA': albanese di Valona
ETA': 25 dichiarati
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BJ+HJ, poi BBJ+HJ
COMPENSO RICHIESTO: 20+20
COMPENSO CONCORDATO: 20+20
DURATA DELL'INCONTRO: circa 20 minuti
DESCRIZIONE FISICA: alta attorno all'1,65, fisico snello e proporzionato, capelli castano chiari mossi e raccolti in una specie di codino/chignon, viso un po' particolare ma gradevole, occhi scuri, seno N/V (ma probabilmente di una 2° taglia)
ATTITUDINE: arte orale da perfezionare, ma che ha sortito il risultato ; ragazza tranquilla, quasi signorile, che però parla ancora poco l'italiano

LA MIA RECENSIONE:

Dopo il Giro delle Tre Province descritto nel thread generale (mmm, forse in quella di Varese non siamo entrati, perché Oltrona è ancora sotto Como :)), riprendo la strada di casa e ripasso da Lentate. Il richiamo della branda sarebbe forte, ma quello della bionda le è ancora di più e così, quando arrivo alla rotonda del Bennet, punto verso Cermenate e poi torno indietro, per scrutare meglio la Signora in Rosso che staziona allo sbocco della vietta tra il Burger King e il supermercato. Probabilmente la tipa è lì da diverse settimane, ma da altrettanto tempo manco dalla Provinciale dell'Amore e quindi è per me una new entry.

Rispetto al look un po' pecoreccio di Mirabella o di Bora, la Burger Queen ha un non so che di signorile, col suo abitino rosso elasticizzato che la arriva a mezza coscia e con i suoi sandali dorati. Sarà alta più o meno 1,65, ha un fisico snello e proporzionato, il viso sembra carino e i capelli biondo scuro/castano chiaro sono raccolti in una specie di codino alto/chignon.

Quando finalmente mi decido di accostare per l'intervista, mi viene soffiata da un primo collega, che si apparta con lei nelle retrovie. Da lì è una escalation di mezzi motorizzati, passando dall'utilitaria al macchinone da cummenda, al punto che mi sento quasi in imbarazzo a fermarmi da lei con la mia macchinetta da impiegato delle poste. Mi è persino inutile fermarmi ad aspettarla al parcheggio del Bennet, perché non ho neppure il tempo di riaccendere la macchina e già il prossimo avvoltoio si fionda sulla preda. Se non altro, un accurato cronometraggio del time-to-fuck (o -to-blow) permette di determinare un'assenza media dalla mattonella di quasi 15 minuti, tempo che mi fa quasi dubitare che possa essere schipetara o rumena.

Alla fine, la terza volta è quella buona: mentre lei smaltisce la monnezza nel sacchetto dell'OTR, esco sgommando dal parcheggio del Bennet e mi piazzo allo stop, pronto a difendere la posizione con le unghie e con i denti. La signorina non deve avere ancora un lungo cursus honorum sul miglio d'oro, perché impiega almeno 30 secondi a capire che sto aspettando proprio lei e non un panino al drive in del Burger King. Oltretutto, quando finalmente mi si avvicina, arriva il classico trenino di 10 macchine da Cermenate e ci mancherebbe solo che fra di loro vi sia anche una vetturetta a bande rosse o verdi ...

Tutto nella norma dopo il primo scambio di battute (ormai lo so che non devo chiedere all'oste se il vino della casa sia buono, ma anche la biondina spergiura di avere un retrobottega tranquillo) e quindi la invito ad accomodarsi a bordo.

NATALIA, LA SIGNORA IN ROSSO

Il tragitto è abbastanza breve, ma è comunque istruttivo, perché mi permette di conoscere retrovie del borgo di Lentate che mi erano ancora del tutto sconosciute. La signorina si presenta come Natalia, si scusa per il suo italiano ancora un po' approssimativo, ma ha lasciato Valona per Milano da meno di 3 mesi. In realtà, mi parrà poi di capire che questa non sia la sua prima presenza nel Bel Paese, ma la sua padronanza della nostra lingua è ancora troppo vacillante, per potere approfondire la questione. Giusto per completare la scheda tecnica, dichiara 25 anni, che possono essere credibili. I lineamenti sono un po' particolari (come spesso capita con le schipetare) ma comunque gradevoli, gli occhi sono scuri (almeno color nocciola, se non proprio neri) e anche la tinta naturale dei capelli dev'essere un castano ben più scuro della tonalità schiarita che si può vedere dalla strada. La chioma sembra mossa, se non addirittura un po' riccia/crespa, ma è raccolta in un codino/chignon, per cui sarà ben poco d'intralcio nelle operazioni. Il segno particolare di Natalia sono due belle labbra carnose.

Regolati gli aspetti burocratici, la fanciulla mi dice che saprà trovare il birillo anche nell'oscurità e dunque posso spegnere quasi definitivamente la luce di cortesia. In realtà, un secondo dopo la bustina del condom (ancora sigillata, per fortuna!) cade chissà dove e dunque mi tocca riaccendere i fari e chiamare il soccorso alpino e speleologico, per ripescare il blister dal profondo anfratto fra il tunnel centrale e il sedile del passeggero.

LA RECE VERA E PROPRIA

Recuperato il prezioso contenuto della bustina di alluminio, può calare finalmente l'oscurità e, illuminati solo dalla mezzaluna che splende nel cielo di questa notte d'agosto, posso farmi cullare dall'arte amatoria di Natalia. L'esordio non mi ha entusiasmato (ha divaricato il condom con le dita e poi l'ha calzato a schiocco sul mio compare semi-addormentato, sortendo se non altro il risultato di risvegliarlo brutalmente ...), ma poi la fanciulla dimostra di essersi già abbastanza impratichita, in queste settimane di apprendistato al Bennet. Un po' di bocca, un po' di mano, il fratellino si allunga di qualche centimetro e il condom può essere srotolato un altro po' verso il basso. Questa procedura viene ripetuta un paio di volte e finalmente si completa la cerimonia dell'alzabandiera. Che, per la cronaca, non è accompagnata dall'esecuzione dell'inno di Mameli, perché il sottoscritto è decisamente stonato e Natalia non ne conosce il testo. Oltretutto, non ricordo il colore del condom, ma - se anche fosse stato della classica tinta rosso-gommone - avrebbe al più ricordato il drappo schipetaro e non certo il nostro tricolore.

Il BJ si protrae a lungo, per cui fra le doti di Natalia vanno certamente menzionate la pazienza e la perseveranza, ma non è caratterizzato da mosse pirotecniche, perché la fanciulla si limita a muoversi su e giù con la testa, all'apparenza concentrandosi soprattutto sulla sommità dell'asta. Analogo movimento alternato (e con perseveranza del tutto paragonabile) viene compiuto anche dai miei tentacoli, che dapprima sollevano il suo abitino sino alla cintola e poi si distendono in tutte le direzioni possibili. Natalia, infatti, si è disposta ginocchioni sul sedile del passeggero e dunque c'è solo l'imbarazzo della scelta. L'unico appunto (non da poco) che mi sentirei di muoverle è che avrebbe dovuto togliere i suoi sandali con tacco 12 incorporato, perché ho sentito almeno un paio di volte la punta degli stiletti raschiare contro le modanature della portiera!

Così, mentre Natalia lucida il mio compare, mugugnando ininterrottamente e profferendo qualche "Dai, amore!", ho modo di saggiare la consistenza del suo fisico, che non è per nulla malvagia. Non è marmorea come un'Alina la karateka, ma è comunque snella e ha un buon tono muscolare, come dovrebbe essere per una fanciulla della sua età. I glutei sono abbastanza piccoli e dunque possono essere agevolmente manipolati dai miei tentacoli, mentre esploro il suo lato B. Dopo qualche minuto, li ritraggo da sopra e li intrufolo da davanti (sapientemente, il bracciolo è stato reclinato all'indietro, per non intralciare le operazioni ;)), per prendere confidenza con il lato A. La fessura del piacere è protetta dal perizoma, che Natalia non ha tolto, per cui posso solo intuire il rigonfiamento delle grandi labbra, che mi limito a strofinare per un po' dall'esterno. Allo stesso modo, anche i seni (che immagino medio/piccoli, vista la sua corporatura) sono protetti da un'armatura medievale, per cui alla fine trascorro la maggior parte del tempo a carezzare l'interno delle sue cosce snelle, spingendomi ogni tanto su verso la zona pubica.

UNA TELEFONATA DA VALONA

Quando è ormai trascorsa una decina di minuti, Natalia mostra i primi segni di insofferenza, perché il "Dai, amore" diventa un "Dai, amore, il tempo!". Io fingo di essere rumeno e di non capire l'italiano, facendole cenno di insistere ancora un paio di minuti. Per ammansirla e farla rilassare un po', riprendo a carezzarle il collo, la nuca e la zona delle tempie (da dove era partita la mia esplorazione, all'inizio delle danze). Per tutta risposta, Natalia torce la testa verso di me e la strofina contro la mia mano (che ora è serrata tra il suo capo e la spalla), osservandomi in modo voluttuoso e accennando anche qualche bacetto a distanza con le sue labbra carnose. Dato che la bocca è intenta a lanciarmi pegni d'amore, è evidente che il lavorio che accade ai piani bassi sia da ascriversi soprattutto alle sue mani ;)

Sono quasi sorpreso di quanto Natalia sia paziente, ma l'idillio viene presto interrotto dal trillo di un cellulare, che purtroppo non è il mio ma il suo. E' sicuramente una chiamata trans-adriatica a cui non si può non rispondere, perché la fanciulla si interrompe ed estrae lo smartphone privato, per controllare chi la stia cercando. Breve messaggio via WA per tranquillizzare il "fidanzato" (o la amica/chioccia di turno, che dovrò capire chi sia ...) e poi Natalia è di nuovo tutta per me. Ma solo per dirmi che il tempo è scaduto e che, se voglio proseguire, occorre integrare il rate.

MI RACCOMANDO, NON SBORRARMI IN BOCCA!

Sparo basso, proponendo di aggiungere un foglietto rosso alla collezione che già gonfia il suo borsellino, ma a Natalia sembra piacere di più l'azzurro. "Mi pare un po' tanto, 20, per un semplice HJ ...", mi mostro un po' scettico. La fanciulla di Valona è completamente irremovibile sul lato finanziario, ma assai più mobile - qual piuma al vento, oserei dire - su quello della prestazione: quello che doveva essere un HJ conclusivo senza troppe pretese diventa non solo un BJ ma addirittura un BBJ. "Però non mi devi sborrare in bocca!", puntualizza almeno tre volte Natalia. Cerca anche di spiegarmi perché il CIM le sia sgradito, il suo italiano limitato non glielo consente, ma non ci vuole molto a intuire che la cosa le faccia proprio schifo. Il BBJ è una pratica dalla quale di solito mi astengo (ma la hanno "carpita" al massimo un paio di volte), ma la signorina mi sembra particolarmente attenta all'igiene e non deve avere assaggiato ancora moltissimi cetrioli crudi, per cui accetto la proposta, giurando che mi sfilerò un attimo prima di vedere la bandiera a scacchi.

Il borsellino di Natalia si gonfia, il mio si sgonfia e finalmente si può ripartire. La signorina rimuove il condom (che, a questo punto, mi pare di ricordare bianco e non rosso), effettua un'accurata pulizia del birillo con una salviettina umidificata e poi si rituffa su di lui, lavorando stavolta in torsione. Onestamente, non ho percepito una grandissima differenza tra il BJ e il BBJ, per cui o Natalia ha dei profilattici sensazionali, o non ha arretrato per bene il prepuzio oppure deve decisamente migliorare la pressione esercitata sull'asta e mulinare di più la sua linguetta. Dopo un paio di minuti si rimette ginocchioni e posso così ricominciare a massaggiarla e a carezzarla con più comodità, sia sul lato A che sul lato B. Ciò che ogni tanto mi allarma è che, quando sente il rumore di una macchina in lontananza (credo che, non troppo lontano, passi proprio la superstrada), si irrigidisce all'istante e osserva con nervosismo malcelato lo specchietto retrovisore.

Il BBJ dura più o meno 5 minuti e poi la signorina di Valona si arrende, facendo capire di avere la muscolatura della bocca indolenzita. Ci tiene però a onorare il rinnovo contrattuale che abbiamo firmato poc'anzi ("tu hai pagato e mi spiace se non vieni!") e quindi propone di completare le operazioni con una vigorosa smanacciata dell'asta. Alla fine, il mio compare è stato trastullato dalla sua boccuccia carnosa per almeno una dozzina di minuti, al netto delle pause, e dunque non ho nulla in contrario a un epilogo di falegnameria, anche perché siamo nel cuore della terra dei mobilieri brianzoli :)

SE ARRIVANO, TI FANNO LA MULTA E SONO TANTI SOLDI!

Mentre Natalia mi mostra quanto sono tonici i suoi bicipiti, io continuo a carezzarla e a massaggiarla in lungo e in largo. Come prima, quando il palmo della mia mano inizia a sfiorarle il capo, lei si torce verso di me e ci si struscia contro, lanciandomi sguardi voluttuosi e qualche bacetto. Si fanno però sempre più frequenti gli sguardi che indirizza allo specchietto retrovisore e, a un certo punto, la biondina si fa più esplicita: "Dai, amore, se rimaniamo troppo, poi arriva la polizia!". So già quale potrebbe essere l'effetto collaterale della comparsa di una navicella aliena, essendo assiduo lettore del ns. ministro della giustizia Francostars, ma per scrupolo chiedo comunque lumi a Natalia. "Lo dico per te ... - mi gela il sangue - Se arrivano, ti fanno la multa e sono tanti soldi! Dai, amore, concentrati!".

Come dicevano i saggi, uomo avvisato, mezzo salvato. Dalla tolda di comando viene allora lanciato alla sala macchine l'ordine perentorio di mettere i motori a tutta e, non più di un minuto dopo, un paio di fiotti del mio caldo seme vanno a imbrattare la mia maglietta, prima che Natalia riesca a intercettare il resto col fazzolettino che aveva preparato alla bisogna. La fanciulla è ancor più premurosa di rimediare al mio errore balistico di quanto lo fosse di salvarmi le terga dai verzii, perché dà subito una rapida strofinata alla zona del misfatto. Poi mi passa un gran numero di salviettine e lascia che provveda io alla lindatura di fino, oltre che alla pulizia delle zone intime. Il tutto viene poi raccolto nella classica pallottola destinata al riciclo differenziato e, quando siamo rivestiti per bene, si può ripartire alla volta della sua mattonella.

PERO' LA CAMERA LA OFFRI TU ...

Dato che la fanciulla sarebbe più da assaporare su un comodo giaciglio, le domando se disponga di un loft nelle vicinanze, per essendo quasi certo che la risposta sarà negativa. Mi spiega che al momento è ospite da un'amica a Milano e che sta cercando una sistemazione più nei paraggi, ma magari sono solo le classiche dichiarazioni di circostanza, un po' come quelle dei calciatori e degli allenatori nel dopo-partita :) In ogni caso, il rate in motel è più che onesto (100 / 1 ora), anche se non ho approfondito in quale istante venga fatto partire il cronometro. "Però la camera - puntualizza Natalia - la offri tu ...". La volta che riesco a scroccare a una delle girls una sistemazione bed & breakfast al vicino Motel Blue, offro da bere a tutti :D

Chissà, se troverà davvero un appartamento nei paraggi di Lentate, un'oretta con lei potrebbe anche starci. Al motel un po' meno, perché il rate complessivo si fa un po' troppo oneroso. Per il momento, mi accontento di riconsegnarla alla sua mattonella (lei resterà fino alle 3) e di riprendere la strada di casa, perché si è fatto davvero tardi.
 
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