La prima casa delle bambole Hot a Torino

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A Torino la prima casa delle bambole hot

Si chiama Lumidolls, si trova in un’anonima abitazione del quartiere Mirafiori

Oggi è la giornata internazionale del benessere sessuale, istituita dall’Organizzazione mondiale della sanità nel 2010. Ieri nella periferia Sud di Torino ha aperto il primo bordello di sole bambole in Italia: Lumidolls. Le due notizie sono in contrasto o vanno a braccetto? È questo il sesso del futuro a cui dobbiamo prepararci?
Intanto, facciamo chiarezza su Lumidolls: situato in un’anonima piazzetta di Mirafiori, all’interno di un altrettanto anonimo palazzo grigio, per accedere alle stanze bisogna prenotare in anticipo sul sito. È completamente legale, e fa parte di un franchising europeo. Si paga sul posto, a un receptionist che si occupa anche delle due ore di pulizia della bambola. All’ingresso si può scegliere una delle tre stanze e una delle sette bambole disponibili. Alcune hanno il seno molto prosperoso, altre lineamenti asiatici. Ci sono Kate, Molly, Arisa e così via. C’è anche un bambolo: Alessandro. Mezz’ora costa 80€, un’ora 100€. Bisogna togliersi catenine e braccialetti, e mettere il preservativo. Così richiedono le regole. Discrezione, privacy e anonimato garantiti. Meno garantito è il piacere: le bambole hanno uno scheletro metallico, mentre la carne e la pelle sono in gomma termoplastica. Non stanno in piedi da sole, non si muovono. Insomma, bisogna impegnarsi. O essere parafiliaci, che non è una malattia, né un crimine: il termine si usa quando si hanno pulsioni sessuali nei confronti degli oggetti.
A Lumidolls sono arrivate tante critiche quante prenotazioni. C’è chi sostiene che sia una depravazione, o che spinga a ridurre il partner a un oggetto. Ma poi il fenomeno incuriosisce uomini, donne, coppie. Per provare o per passione. Per solitudine, come faceva Ryan Gosling nel film Lars e la ragazza tutta sua, o per goliardia. Insomma, dall’addio al celibato all’ideale del sesso futurista.

Ma la verità è che di futuro non si può parlare davvero: siamo ancora lontani dal «Future sex» di cui scrive Emily Witt nel suo libro sulle avanguardie della sessualità. Male, perché forse il mondo ha bisogno di più robot sessuali animati e meno sfruttamento della prostituzione e massaggi con il «finale felice». Bene, perché sdoganare la bambola Kate può scatenare un avvenire terribile. La violenza (molte bambole vengono distrutte), la perdita di sentimenti verso persone reali, la deriva simil-pornografica, soprattutto tra i giovani. O per evitare, più prosaicamente, scene come quelle di Woody Allen e il suo esorcismo a un enorme seno di silicone in Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso.

L’Organizzazione mondiale della sanità per promuovere la giornata del benessere sessuale usa questo slogan: “Let’s talk about it”, parliamone. Ecco, dobbiamo parlarne, con tutti i dettagli. E forse anche provare, giocare, scoprire. Da soli e in coppia. Togliere i tabù, ma non imitando i modelli sbagliati né auto-assolvendo ogni peggiore comportamento. Perché è meglio che la libertà sessuale ci deluda nei fatti piuttosto che ci illuda nei pensieri. E perché il sesso può essere pulsione di plastica, ma è soprattutto felicità reale.

http://www.lastampa.it/2018/09/04/cultura/...W1L/pagina.html
 
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Per carità, a chi piace ci vada pure. De gustibus (direi ben poco in questo caso...)... Ma la cosa che mi fa incazzare è che queste case di bambole (e lo stesso discorso vale per quella appena aperta in Russia) vengono aperte anche allo scopo di incentivare gli uomini a non andare con le pays in carne ed ossa. Insomma, un chiaro intento anti-prostituzione, e che non aiuterà minimamemte quelle poverette che si prostituiscono sotto costrizione. Leggete questa pagina del blog di Sara Gandolfi, abolizionista arrabbiata. Tra i vari interventi, vi è quello di un/a frustrato/a antiprostituzione, il cui nickname è cidercreek, consiglia agli uomini di trombarsi una bambola, invece che una donna vera. E la Gandolfi gli dà anche ragione! https://27esimaora.corriere.it/arti...-e-il-diciottenne-uomini-che-pagano-le-donne/
Mai ne proverò una, nemmeno se me la offrissero come regalo di compleanno
 
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allora... se uno lo fa per pura fantasia sessuale... buon per lui, oppure xchè purtroppo ha vergogna o ha difetti estetici che lo imbarazzano, forse potrebbe essere una soluzione (placebo).
sostituire una persona con 30/40 kg di silicone, secondo me è una grossa cazzata, d'altronde le bambole gonfiabili con fattezze umane esistono da svariato tempo....de gustibus..
ancora + grossa se intesa come disincentivo alla prostituzione....
(che tra l'altro, trombarsi la plastica,non costa neanche poco....)
io rimango fedele alla vecchia scuola: fica di carne (molta) e con pelo....
 
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Certo che non si può proprio fare più un cazzo in questo paesone bigotto zeppo di frustrati e pervertiti che poi penso stiano tutti ai comandi.
 
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nautilus 70

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Sempre stato un paesone bigotto. Dagli anni ottanta Mediaset, seguita poi dalla Rai, ci ha abituato a vedere belle fighe seminude sul piccolo schermo, ma la mentalità di base è rimasta quella degli anni cinquanta... che poi era già retrograda allora.
 
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Alcune somigliano molto a delle escort :preved: 41911323_1988766971185133_2033348005960089600_o.jpg 41748037_1988766954518468_8866308912794566656_o.jpg 41810136_1988766957851801_4582543278049591296_o.jpg
 
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quarantotto!

Bilancio del pomeriggio: alla ricerca di una mezz'oretta di svago ho telefonato a 48 numeri della mia lista della spesa.
Tra squilli a vuoto, chiusura repentina della comunicazione, classiche bidonature, tipe che si sono spostate in un'altra città, segreterie telefoniche, numeri disattivati, numeri occupati, tipe che sono tornate nei Carpazi per qualche giorno, tipe con l'agenda satura, tipe che 'oginolavoro'... le uniche che hanno risposto sono state due anziane cinesi, effettivamente sempre sul pezzo ma purtroppo impraticabili.
Insomma non nego che dopo un pomeriggio intero di esplorazioni fallite, preso dalla disperazione tirellicola, pensando pure all'elemento di novità, magari un pensierino alla soave bambola disponibile h24 lo farei.
 
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uno spazietto tra il 1° ed il 47°
Gira e rigira tocca tornare dalla vecchia Federica? :nea:

Ho comunque sentito un'intervista al gestore torinese e pare che la chiusura sia parecchio pretestuosa sul piano della legittimità. Insomma contano di riaprire dopo una piccola fase istruttoria.
 
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80 euro all'ora è il rate...io non ci andrei mai..mi sembrerebbe di trombarmi un cadavere...fecero vedere un servizio alle iene di un un bordello di bambole in germania, dove la iena le doveva provare...a me fece senso a vederle....
 
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ice

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Rispetto l'opinione di tutti, ma continuo ad essere tradizionalista!
Ma vogliamo metter il calore che da una partner vera, in carne ed ossa e che magari ricambia i giochi con partecipazione e voglia.
Viva le donne vere, adorabili creature con tutti i loro pregi e difetti, mille volte!!!!!!
 
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