NOME: Ana - Anna
CITTA DELL'INCONTRO: Vertemate con Minoprio
ZONA: 45.721961, 9.071199 - SP ex SS35 dei Giovi
NAZIONALITA': Albanese
ETA': 21
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BJ – Rai1
COMPENSO RICHIESTO: 30
COMPENSO CONCORDATO: 60
DURATA DELL'INCONTRO: 15min
DESCRIZIONE FISICA: Altezza 165 circa, fisico snello da velina, bel viso capelli fluenti neri, seconda di seno
ATTITUDINE: volitiva, diffidente, se la tira un po’
LA MIA RECENSIONE:
Avevo adocchiato Ana quest’estate quando sfoggiava vestitini rosso e neri molto fetish che mettevano ben in risalto il suo splendido corpo, ma prima dell’altra sera ero stato rimbalzato malamente per due volte perché durante l’intervista avevo osato chiederle se si spogliava un po’…
La ragazza mi sembrava comunque molto caricata, sicuramente per l’indubbia bellezza. Serata di pioggia passo e vedo la luce accesa dell’abitacolo della sua auto, un’utilitaria scura parcheggiata all’ingresso di una fabbrica, con lei intenta a sistemarsi lo chignon, mi scatta la voglia di ritentare l’approccio… Il tempo di invertire la rotta alla rotonda e trovo un collega che me la soffia.
Girovago valutando le alternative, che non mancano, fino a quando dopo oltre mezz’ora la ritrovo fuori dall’auto con un grosso ombrello, veste leggings in similpelle nera che esaltano la siluette delle belle gambe e fianchi e toppettino nero traforato… accosto e saluto, rate standard e l’invito a salire. Chiede conferma e mi dice di aspettare un attimo che posa l’ombrello.
Sale e si presenta piacere sono Ana, e poi mi chiede subito l’età. Lei è giovanissima, ventunenne ed è in Italia da sei-sette mesi. Mi complimento per come ha imparato la nostra lingua, poi quando mi dice che è albanese capisco anche il perché… Ahh le albanesi dico con un sospiro, sembra curiosa di sapere cosa penso delle sue connazionali… ho qualche amica albanese, mi piacciono, ma una mi ha deluso parecchio… non siamo tutte così mi risponde senza cercare di approfondire.
Arriviamo intanto all’imbosco un parcheggio abbastanza tranquillo che già conoscevo, il primo slot è occupato da una collega, ci dirigiamo sul lato opposto e in prossimità della fermata mi prende il volante ed indirizza l’auto. Mi racconta di aver imparato a guidare all’età di 14 anni, caspita! e di guidare meglio di molti uomini… La ragazza è volitiva e pecca un po’ di modestia…
Chioso un po’ sulla ‘erre’ moscia albanese che mi intriga ma che nel suo modo di parlare non è comunque molto marcata. La ragazza è molto organizzata dispone subito un sacchettino di plastica usa e getta sul cruscotto e lo modella a forma di secchiello e si prepara con il condom in mano… Ci guardiamo negli occhi sorride, immagino tu voglia le rose… e sì mi dispiace ma non ci conosciamo… per carità prima o dopo fa poca differenza immagino che gratis tu non me la conceda… Porgo due banconote azzurre, lei riceve ma non si sogna nemmeno di darmi il resto.
Le confesso che prima vorrei vedere ed accarezzare il suo bel culetto ma con una mano cerca di aprirmi la patta dopo averla toccata fugacemente, allora la agevolo liberando il fratellino. Tra le dita tiene il preservativo, è rosso mi dice con un sorrisetto quasi a dire (mia interpretazione) lo so che non ti piace ma mi dà più sicurezza questo…. Lo srotola sul glande, è stretto e spesso e lo sfregamento mi provoca anche dolore, scusa… e poi comincia subito a darsi da fare con buona intensità. Io intanto cerco di insinuare una mano sotto i stretti leggings par accarezzarle i glutei sodi come ci si aspetta da una ventunenne. L’operazione non è agevole quindi tento di arrivare alle tette, le accarezzo il pancino scoperto, infilo la mano sotto il top tutto traforato e arrivo al reggiseno che è del tipo con il ferretto… rinuncio… Ana deve ritenersi soddisfatta del turgore del mio fratellino perché ben presto mi propone si scoparla, in realtà quella sera non ero molto in forma e non ero ancora pronto al coito… Si mette in ginocchio sul sedile, abbassa i leggings fino alle ginocchia scoprendo il bellissimo culetto e mi avvicino per baciarlo… no! mi intima… solo un bacio sulla chiappetta protesto, ahh allora sì, e comincio ad accarezzare la sua pelle chiara e levigata… Mi invita di nuovo a prenderla, io le spiego che preferirei continuare ad accarezzarla e a godere del suo bel corpo ma lei mi ribatte che chi va da lei non per scoparla non ha buone intenzioni e con movimenti lenti e con tono severo si riveste. Intuisco che ciò sia dettato da diffidenza e che il fatto di trovarsi con i leggings calati alla mercé di uno sconosciuto la faccia sentire in condizione di non potersi difendere… le chiedo se ha già avuto brutte esperienze ma per fortuna no…
Cerco di non far naufragare l’incontro chiedendole di mostrarmi le tette, mi scruta e mi dice le mie tette sono già ‘fuori’… intuisco che è una questione di soldi, supplemento di 20 rose, in anticipo, per la visione delle sue tettine… Si solleva top e reggiseno e spuntano due gemelline, seconda taglia, veramente ben disegnate, pelle bianchissima, morbide con capezzoli puffy tenerissimi. Vorrei baciarli ma non gradisce così come non gradisce essere accarezzata sul viso. Si ricompone con movimenti lenti con sguardo severo e fine delle trasmissioni. Raccoglie i rifiuti utilizzando il sacchettino e nel frattempo le confesso di averla cercata anche due giorni prima ma dopo una vana attesa di un ora avevo desistito. Quel giorno sono stata più volte in motel… e a mia domanda mi rivela che la tariffa è di 100 rose per 60 minuti compresi i trasferimenti; dato che l’albergo non è proprio vicinissimo il tempo effettivo di gioco si riduce a poco più di 30’. Anche oggi ti ho aspettata per un po’… se uno paga posso rimanere in macchina anche un’ora mi risponde con tono quasi malizioso.
Abbiamo modo di scambiare altre due chiacchere, le chiedo che studi abbia fatto e mi racconta di essere architetto urbanista… però 21 anni e già laureata! Ma che nel suo paese, e non solo il suo, dopo la laurea devi fare un tirocinio gratuito di due anni… e con un sorrisetto conclude ma io gratis non lavoro…. L’avevo capito cara… Mi dice che i suoi colori preferiti sono il nero e il rosso… per che squadra tifi le chiedo? Non per una squadra ma per la bandiera del mio paese, patriottica la ragazza! Tento di pronunciare il nome nella sua lingua Shqipëria, mi corregge la pronuncia, poi le snocciolo le quattro parole albanesi che conosco, sicuro di non essere mai stato in Albania? Le dico che mi piacerebbe vederla coi capelli sciolti, ripassa quando non piove, perché quando piove li raccolgo altrimenti diventano e mi fa un gesto con le mani per cercare di farmi capire.
Mentre la riporto alla sua auto sotto una pioggia battente mi invita a tagliare una rotonda (di quelle solo disegnate senza cordoli), autista provetta è così che si guida? In Albania si fa così non c’è nessuno… Meno male che ti sei messa la cintura… solo perché non smette di bippare! Allo stop un cartello mi indica destra obbligatoria, immagino che mi vuoi far girare a sinistra… sì gira a sinistra! Raggiungiamo la meta, scende e apre l’ombrello guarda caso a spicchi rossi e neri.
CITTA DELL'INCONTRO: Vertemate con Minoprio
ZONA: 45.721961, 9.071199 - SP ex SS35 dei Giovi
NAZIONALITA': Albanese
ETA': 21
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BJ – Rai1
COMPENSO RICHIESTO: 30
COMPENSO CONCORDATO: 60
DURATA DELL'INCONTRO: 15min
DESCRIZIONE FISICA: Altezza 165 circa, fisico snello da velina, bel viso capelli fluenti neri, seconda di seno
ATTITUDINE: volitiva, diffidente, se la tira un po’
LA MIA RECENSIONE:
Avevo adocchiato Ana quest’estate quando sfoggiava vestitini rosso e neri molto fetish che mettevano ben in risalto il suo splendido corpo, ma prima dell’altra sera ero stato rimbalzato malamente per due volte perché durante l’intervista avevo osato chiederle se si spogliava un po’…
La ragazza mi sembrava comunque molto caricata, sicuramente per l’indubbia bellezza. Serata di pioggia passo e vedo la luce accesa dell’abitacolo della sua auto, un’utilitaria scura parcheggiata all’ingresso di una fabbrica, con lei intenta a sistemarsi lo chignon, mi scatta la voglia di ritentare l’approccio… Il tempo di invertire la rotta alla rotonda e trovo un collega che me la soffia.
Girovago valutando le alternative, che non mancano, fino a quando dopo oltre mezz’ora la ritrovo fuori dall’auto con un grosso ombrello, veste leggings in similpelle nera che esaltano la siluette delle belle gambe e fianchi e toppettino nero traforato… accosto e saluto, rate standard e l’invito a salire. Chiede conferma e mi dice di aspettare un attimo che posa l’ombrello.
Sale e si presenta piacere sono Ana, e poi mi chiede subito l’età. Lei è giovanissima, ventunenne ed è in Italia da sei-sette mesi. Mi complimento per come ha imparato la nostra lingua, poi quando mi dice che è albanese capisco anche il perché… Ahh le albanesi dico con un sospiro, sembra curiosa di sapere cosa penso delle sue connazionali… ho qualche amica albanese, mi piacciono, ma una mi ha deluso parecchio… non siamo tutte così mi risponde senza cercare di approfondire.
Arriviamo intanto all’imbosco un parcheggio abbastanza tranquillo che già conoscevo, il primo slot è occupato da una collega, ci dirigiamo sul lato opposto e in prossimità della fermata mi prende il volante ed indirizza l’auto. Mi racconta di aver imparato a guidare all’età di 14 anni, caspita! e di guidare meglio di molti uomini… La ragazza è volitiva e pecca un po’ di modestia…
Chioso un po’ sulla ‘erre’ moscia albanese che mi intriga ma che nel suo modo di parlare non è comunque molto marcata. La ragazza è molto organizzata dispone subito un sacchettino di plastica usa e getta sul cruscotto e lo modella a forma di secchiello e si prepara con il condom in mano… Ci guardiamo negli occhi sorride, immagino tu voglia le rose… e sì mi dispiace ma non ci conosciamo… per carità prima o dopo fa poca differenza immagino che gratis tu non me la conceda… Porgo due banconote azzurre, lei riceve ma non si sogna nemmeno di darmi il resto.
Le confesso che prima vorrei vedere ed accarezzare il suo bel culetto ma con una mano cerca di aprirmi la patta dopo averla toccata fugacemente, allora la agevolo liberando il fratellino. Tra le dita tiene il preservativo, è rosso mi dice con un sorrisetto quasi a dire (mia interpretazione) lo so che non ti piace ma mi dà più sicurezza questo…. Lo srotola sul glande, è stretto e spesso e lo sfregamento mi provoca anche dolore, scusa… e poi comincia subito a darsi da fare con buona intensità. Io intanto cerco di insinuare una mano sotto i stretti leggings par accarezzarle i glutei sodi come ci si aspetta da una ventunenne. L’operazione non è agevole quindi tento di arrivare alle tette, le accarezzo il pancino scoperto, infilo la mano sotto il top tutto traforato e arrivo al reggiseno che è del tipo con il ferretto… rinuncio… Ana deve ritenersi soddisfatta del turgore del mio fratellino perché ben presto mi propone si scoparla, in realtà quella sera non ero molto in forma e non ero ancora pronto al coito… Si mette in ginocchio sul sedile, abbassa i leggings fino alle ginocchia scoprendo il bellissimo culetto e mi avvicino per baciarlo… no! mi intima… solo un bacio sulla chiappetta protesto, ahh allora sì, e comincio ad accarezzare la sua pelle chiara e levigata… Mi invita di nuovo a prenderla, io le spiego che preferirei continuare ad accarezzarla e a godere del suo bel corpo ma lei mi ribatte che chi va da lei non per scoparla non ha buone intenzioni e con movimenti lenti e con tono severo si riveste. Intuisco che ciò sia dettato da diffidenza e che il fatto di trovarsi con i leggings calati alla mercé di uno sconosciuto la faccia sentire in condizione di non potersi difendere… le chiedo se ha già avuto brutte esperienze ma per fortuna no…
Cerco di non far naufragare l’incontro chiedendole di mostrarmi le tette, mi scruta e mi dice le mie tette sono già ‘fuori’… intuisco che è una questione di soldi, supplemento di 20 rose, in anticipo, per la visione delle sue tettine… Si solleva top e reggiseno e spuntano due gemelline, seconda taglia, veramente ben disegnate, pelle bianchissima, morbide con capezzoli puffy tenerissimi. Vorrei baciarli ma non gradisce così come non gradisce essere accarezzata sul viso. Si ricompone con movimenti lenti con sguardo severo e fine delle trasmissioni. Raccoglie i rifiuti utilizzando il sacchettino e nel frattempo le confesso di averla cercata anche due giorni prima ma dopo una vana attesa di un ora avevo desistito. Quel giorno sono stata più volte in motel… e a mia domanda mi rivela che la tariffa è di 100 rose per 60 minuti compresi i trasferimenti; dato che l’albergo non è proprio vicinissimo il tempo effettivo di gioco si riduce a poco più di 30’. Anche oggi ti ho aspettata per un po’… se uno paga posso rimanere in macchina anche un’ora mi risponde con tono quasi malizioso.
Abbiamo modo di scambiare altre due chiacchere, le chiedo che studi abbia fatto e mi racconta di essere architetto urbanista… però 21 anni e già laureata! Ma che nel suo paese, e non solo il suo, dopo la laurea devi fare un tirocinio gratuito di due anni… e con un sorrisetto conclude ma io gratis non lavoro…. L’avevo capito cara… Mi dice che i suoi colori preferiti sono il nero e il rosso… per che squadra tifi le chiedo? Non per una squadra ma per la bandiera del mio paese, patriottica la ragazza! Tento di pronunciare il nome nella sua lingua Shqipëria, mi corregge la pronuncia, poi le snocciolo le quattro parole albanesi che conosco, sicuro di non essere mai stato in Albania? Le dico che mi piacerebbe vederla coi capelli sciolti, ripassa quando non piove, perché quando piove li raccolgo altrimenti diventano e mi fa un gesto con le mani per cercare di farmi capire.
Mentre la riporto alla sua auto sotto una pioggia battente mi invita a tagliare una rotonda (di quelle solo disegnate senza cordoli), autista provetta è così che si guida? In Albania si fa così non c’è nessuno… Meno male che ti sei messa la cintura… solo perché non smette di bippare! Allo stop un cartello mi indica destra obbligatoria, immagino che mi vuoi far girare a sinistra… sì gira a sinistra! Raggiungiamo la meta, scende e apre l’ombrello guarda caso a spicchi rossi e neri.