Naomi - Cagliari - bakecaincontrii.com

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http://cagliari.bakecaincontrii.com/don ... qw18789327

CITTA DELL'INCONTRO: Cagliari
NOME INSERZIONISTA: Naomi
NAZIONALITA': Si spaccia per brasiliana
ETA': 28/30
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: insomma, foto patinate, in realtà è molto meno avvenente
SERVIZI OFFERTI: Tutto tranne cim
RATE DI PARTENZA: 70 normale, 100 completo
RATE CONCORDATO: 100 (la seconda volta è scesa a 80)
DESCRIZIONE FISICA: Mulatta scura, poderosa e imponente. Viso insignificante
ATTITUDINE: tranquilla, tendente allo scazzo
REPERIBILITA': ottima
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: nessuna, ma credo abbia cambiato ufficio
32074612XX

La tipa in questione non è dama da sfoggiare ad un vernissage ma d’altra parte il motivo per cui ho bussato alla sua porta era di ben altra natura, bisogna tenerne conto. La sua fisicità è volgare ma può eccitare, perfetta per del buon sesso casereccio e grossolano. In ogni caso è quella delle foto, anche leggermente peggio. Purtroppo non sono in grado di fornire dettagli precisi sul viso poiché appena varcata la soglia mi sono concentrato esclusivamente sul culo, il quale a mio parere rispecchia l’archetipo di deretano che ogni impalatore desidera sfidare: liscio, consistente, grande, implume, teso, abbastanza duro, resistente, elastico, profumato e un po’ rozzo. Quest’ultima la più erotica tra le caratteristiche elencate.

Subito le ho suggerito di acquattarsi a novanta gradi sul bordo del letto ma senza togliersi i quattro stracci che indossava, che a quelli ci avrei pensato io. Mi sono abbassato all’altezza del suo enorme culo bruno e lentamente l’ho spogliato, lasciandolo in perizoma. Dopo ho iniziato a sfilare anche quello. E’ venuto via agevolmente sino a bloccarsi all’altezza del solco tra i glutei muscolosi; ho dovuto tirare forte per farlo scendere e ancora più forte per scollarlo dal buco. A quel punto mi sono fermato in contemplazione estatica per alcuni lunghissimi secondi, poi con mani e bocca ho iniziato a saggiare la consistenza di quel tamburo gigantesco: granito, in quella posizione risultava durissimo e maestoso. Deve aver fatto saltare tanti di quei frenuli che un po’ mi ha intimorito. Mi sono immaginato una mesta colonna di prepuzi moribondi, tutti sconfitti da quella creatura impenetrabile. Ho provato ad aprirlo ma niente, è rimasto immobile col perizoma penzolante dalle chiappe, simile ad un topo morto tra le fauci di un gatto. Staccata anche quell’ultima parte di tela mi si è parato davanti il culo nudo, imponente ed indifeso come un mostruoso mollusco sgusciato. E finalmente vulnerabile. Mi sono immerso tra quelle due maracas colossali, guardiane poste a protezione di un nucleo profumato e dalla temperatura lavica. In quel centro ho indugiato, incominciando a penetrarlo con le dita. Con un sobbalzo la tipa al di là del culo ha spagnoleggiato qualche lamentela, l’ho udita appena, il tanto necessario per stamparle cinque dita sulla chiappa sinistra e riprendere con più decisione ad allargarle il pertugio, ormai aperto e visibile, immagine del tutto conforme all’interno di un kiwi.

Consapevole di non poter prolungare quella agonia senza provocare una sua piccata reazione, mi son convinto che l’arma vincente al cospetto di tanto avversario non potesse essere unicamente la forza, ma bensì molto più efficace si sarebbe rivelata l’adulazione. Ho deciso pertanto di utilizzare la bocca come nuovo espediente, rivolgendo a Naomi le lusinghe della parola e al suo sfintere quelle della lingua. Oramai la serratura aveva iniziato a cedere e tenutala sotto controllo con due dita ho freneticamente iniziato a spogliarmi. Una volta nudo le ho infilato con dolcezza la durlindana scoperta tra le labbra, come se la stessi imboccando, ma rimanendo sempre ben attento con le mani a non cessare il lavorio sul versante anale. Sensibile alla blandizia come molte donne, Naomi aveva ormai ceduto la cassaforte al suo avversario che fintosi alleato era prossimo a conquistarne il contenuto. Lei stessa, a questo punto divenuta complice e causa prima del proprio tracollo, appassionatamente forgiava con la bocca lo strumento per la sua sottomissione, il grimaldello per la più chiusa tra le serrature umane, il piede di porco per lo scasso finale del suo corpo.

Di lì a poco sua maestà il culo sarebbe stato pesantemente trebbiato.
 
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  • Creatore Discussione
  • #5
Una seconda recensione non si può fare però non aspettarti molta disinvoltura nel prenderlo in culo.
 
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