Siamo sempre lì: una svedese figlia di svedesi ma nata e cresciuta in Italia diventa di fatto italiana.
Ma volendo anche un'armena o una georgiana che, di fatto, corrispondono tutti ai "fenotipi" italiani.
Ora, se uno fosse a conoscenza a priori che in tutti i tre casi (svedese, armena, georgiana) sono figlie appunto di stranieri venuti in Italia, sarebbe ancora disposto a chiamarle italiane?
E badate, io sono per chiamarle tranquillamente italiane (sulla base del mio primo post dove scrivevo che per me vale soltanto quello che riporta la carta d'identità e/o il passaporto), ma sulla base del principio "Sono bianche e cresciute in Italia" ciò è ancora vero?
O meglio, è ancora vero è sufficiente che "siano bianche e cresciute in Italia" per definirle italiane?
Faccio una provocazione: secondo me per molti sedicenti italiano la risposta è no. Specialmente per l'armena e la georgiana. Ma alla fine anche per la svedese.
Ma volendo anche un'armena o una georgiana che, di fatto, corrispondono tutti ai "fenotipi" italiani.
Ora, se uno fosse a conoscenza a priori che in tutti i tre casi (svedese, armena, georgiana) sono figlie appunto di stranieri venuti in Italia, sarebbe ancora disposto a chiamarle italiane?
E badate, io sono per chiamarle tranquillamente italiane (sulla base del mio primo post dove scrivevo che per me vale soltanto quello che riporta la carta d'identità e/o il passaporto), ma sulla base del principio "Sono bianche e cresciute in Italia" ciò è ancora vero?
O meglio, è ancora vero è sufficiente che "siano bianche e cresciute in Italia" per definirle italiane?
Faccio una provocazione: secondo me per molti sedicenti italiano la risposta è no. Specialmente per l'armena e la georgiana. Ma alla fine anche per la svedese.