Agency Dianna - VE

Quando su un annuncio mi ritrovo delle foto come quelle di Dianna c'è poco da fare, l'ormone mi annebbia l'intelletto e non riesco più ad arginare l'uccello nei pantaloni ("Fammi uscireee!!!....Fammi uscire di quiiii!!!....La vogliooooooo!!!!!").
Decido così di procedere al booking attraverso questa Agenzia (da me poco considerata in passato, questo è il secondo incontro complessivo con una girl della VE): scambio veloce di WhatsApp in inglese, verifica della disponibilità e del rate, mi vengono quindi fornite le coordinate del rendez-vous (un Hotel 4 Stelle in C.so Vittorio Emanuele, vicino alla Stazione Porta Nuova).
Arrivo davanti all'Hotel con pochi minuti di anticipo, invio un altro WA e, tempo un paio di minuti, l'Agenzia mi manda il messaggio di risposta, che contiene informazioni molto precise sulla collocazione degli ascensori (e della reception, da bypassare...), e che ovviamente riporta anche il piano e il numero della stanza.
Raggiungo la stanza della ragazza, appena mi trovo davanti alla porta Dianna mi apre subito. Avviso ai punteruoli naviganti, tenete presente che il fisico di questa ragazza ha qualche chilo in più rispetto alle foto: il viso (molto bello) corrisponde bene, ma il fisico non è quello da strafiga/top-model immortalato sul web (che potrebbe risalire a 2-3 anni fa), ma piuttosto una corporatura decisamente più "normale", con fianchi leggermente larghi e un filo di pancetta; non ho comunque notato alcuna smagliatura cellulitica su cosce e culo (quest'ultimo, bello sodo). Nell'insieme, rimane una bella ragazza dall'aspetto piacevole (e ve lo sta dicendo un amante delle veline/modelle...).
Dianna indossa un vestito nero corto (saggia scelta: il nero slancia la figura...) e tacco alto. Sotto il vestito non indossa né mutandine né reggiseno
Le lascio il compenso pattuito (a questo giro decido di rinunciare al CIM, disponibile ma al prezzo di un oneroso extra di +50) e vado in bagno a darmi una veloce rinfrescata.
Rientro nella stanza e ritrovo la zarina vestita come l'ho lasciata: la faccio mettere in piedi davanti a me e, mentre le nostre bocche e lingue cominciano a socializzare, le infilo le mani sotto il vestito, le palpeggio il culo, le sditalino la passerotta, le accosto le dita alle labbra e me le faccio leccare. Dal canto suo, lei allunga una mano verso il pennuto e me lo sega delicatamente. Si sta creando un buon feeling, e l'atmosfera si sta scaldando sempre di più.
Il suo vestito nero vola all'aria, ed ecco Dianna che si gira di schiena e si abbassa a 90, agitandomi davanti il deretano (decisamente una bella visuale): dopo averle assestato un paio di sculacciate (favorisce l'afflusso di sangue verso le zone basse ), dedico qualche istante buono a strusciarle il salsicciotto (già duro come il marmo) tra le chiappe.
Ci fiondiamo sul talamo (per la cronaca: un comodissimo lettone a due piazze) e continuiamo a strusciarci e ad amoreggiare come due fidanzatini in calore. Reagisce molto bene quando viene accarezzata e baciata su tutto il corpo, in particolare sul seno. Mentre le accarezzo le gambe, avverto un po' di ispida ricrescita pilifera.
Oltre al viso, l'altra parte molto bella del suo corpo è rappresentata dai graziosissimi piedini: dopo averle tolto le scarpe, passo 5 minuti buoni a spupazzarmeli in tutti i modi possibili.
Il suo BBj è decisamente buono: la mano viene usata poco o nulla (e quando la usa, è per massaggiarmi i testicoli), al lavoro c'è quasi solo la bocca, che alterna succhiate dolci e profonde ad altre pompate più veloci e concentrate solo sulla cappella; il tutto è accompagnato da qualche isolato (e pregevole) slancio deep-throat e da un costante sottofondo di lingua sul cazzo. Risulta invece meno convinto il balls-licking, un po' troppo soft per riuscire a darmi un tangibile godimento.
Un bel po' di tempo lo dedico anche al Daty (sia nella posizione classica sia in quella a 69) che lei gradisce tantissimo, anche se non mi riesce di portarla al capolinea. Accetta senza patemi anche un paio di dita nella figa (su Rai2: solo digitazione esterna). Qualche difficoltà la incontro nel 69, in quanto lei tende a posizionarsi un po' distante dal mio viso, cosa che mi obbliga ad aiutarmi con cuscini vari (e ad allungare il collo come un contorsionista...) per arrivarle a portata di gnocca.
Indosso il condom d'ordinanza (senza aggiunta di gel, lei è già molto bagnata di suo) e passo a impolparle la figa (che mi è sembrata già piuttosto "navigata"): bene la smorzacandela, sufficientemente dinamica e accompagnata da piacevolissimi FK; benissimo la lunga missionaria, abbinata ad un limone profondo e ininterrotto (con travaso di saliva da una bocca all'altra), e con un valore aggiunto: la visuale stupenda dei suoi occhi, espressivi e dolcissimi; la faccio girare su un fianco, mentre la penetro la sento ormai fradicia di umori, lei gira la testa per trovare ancora il contatto con la mia bocca, contatto che ricerca anche attraverso le carezze. Ultima posizione a pecorina, lei si mette con le gambe ben allargate (e si gira anche per lanciarmi un'occhiata maliziosa...), riprendo a stantuffarla con una sequenza di colpi decisi, lei abbassa la schiena e si appoggia giù con la testa sui cuscini, mentre la sento emettere dei flebili mugolii di piacere che mi sembrano assai genuini (non solo l'occhio, anche l'orecchio vuole la sua parte...).
Ho dato fondo a tutto il munizionamento, tolgo il gommino e le riverso i miei caldi getti di piacere sulla schiena e sul sedere.
Passaggio in bagno per entrambi, a seguire un po' di gradevole social-time: Dianna parla un buon inglese, mi racconta un po' di sé e del suo lavoro in madrepatria (è originaria di San Pietroburgo, così mi dice), e mi chiede anche qualche dritta su ristoranti torinesi dove si mangia bene. Saluti finali e via.
Un incontro dal quale usciamo (io e il mio Coinquilino) soddisfatti e rigenerati (oltre che, ahimè, alleggeriti nel portafoglio): la valutazione finale di 4 stelle ci sta tutta.
Un'ultima info in chiusura: sul sito della Versailles risulta che domani è l'ultimo giorno di Dianna a Torino, a partire da venerdì dovrebbe spostarsi a Firenze (per 4 giorni).​