[RECE] Yulia - OTR - Lentate sul Seveso

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Età
40
Località
Milano - Brianza
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NOME: Yulia
NAZIONALITA': Russa
ETA': 21
SERVIZI OFFERTI: rai 1, bj (cabrio + 30) in motel
RATE DI PARTENZA: 100
RATE CONCORDATO: 100
DESCRIZIONE FISICA: velina, biondo tinta
ATTITUDINE: frettolosa

FISICO: 9
SERVIZI: 1
VOTO FINALE: 3


Correvano veloci le ore nella notte
a rimirar donzelle sul ciglio della strada
che da milan a como conduce.

Quand'ecco che a Lenate,
nella stradina accanto all'autolavaggio,
mi spuntano leggiadre
due chiome dorate.

Calmo ormone, niente sollazzo,
che oggidi' non ci sta il denarazzo.
Ma cammina cammina,
la bionda rimane nel cervello basso.

Ed ecco che mi fermo.
Le donzelle son li
di dorato crin coperte
una piu' giovin,
l'altra piu' matura.

Buonasera, o voi del luogo,
per caso ricevete in alberghetto?
Albergo? O si stranier,
cento fior per una mezzora di pace.

Un po caruccio a me pare
dico tra me e me stesso,
ma l'ormon, ahime', si sa
comanda sulla ragione.

Sali, andiamo,
dico io, e qui comincian
ad apparir fosche nuvole
all'orizzonte cristallino.

Dice lei, aspetti due minuti?
Certo, dico io, nessun problema.
Eppur tra me e me
s'accende la speranza
del carramba evitar.

Ecco, si avvicinan entrambe.
Scusa o straniero,
siamo di strada,
potremo portar l'amica mia
da una nostra amica?

Va bene, nessun problema,
tanto la strada e' quella.
E siamo li,
nella mia dolce vettura,
in tre, due bionde e me.

<<Ti va di star con entrambe?>>
"Quando, o gentil donzella?"
<<Sol 200 e stiam con te.>>
"Troppo o mia signora, di questi tempi,
sconticino? Io son giovan, mi venga incontro"
<<Beh, visto che sei giovan 180>>
"Nulla madama, mi spiace,
ma il danaro non basta"

E si va, io e la giovan donzella,
in quel del giovi a rilassare.
E qui, secondo segnal divino.
Coda, poi nessun in accettazione,
ed infine, colmo dei colmi, camere piene!
C'e' solamente, o signori,
una da 55, e non da 45.
Accetto.

E si va.
La donzelletta e' notevol invero,
corpo giovane, tonico e sodo al tatto.
Sorride, sempre simpatica. Bene.

Ma poi, ahime', che destin beffardo.
La donzelletta non passa dal bagno...
Brutta cosa.
Via di bocca, ma due minuti e dice
<<Salgo su?>>
"E sali" dic'io, deciso a consumar
e dimenticar la serata.
Neanche un minuto e lei
<<stai sopra tu?>>
"va bene" dic'io,
sempre meno maiale,
e sempre piu' santo e martire.

E pompa,
e pompa,
e rilassati,
niente scherzetti
da 5 minuti,
e patatrack....
La donzelletta,
con fare passivo,
incita a finire.
"Ma son passati 10 minuti"
mi lamento.
<<Eh, ma 10 minuti qui,
10 a venire, 10 a torna,
e la mezzora finisce>>
"COSA???" penso tra me e me,
"mo son ca..i tuoi"....

E pompo con violenza,
rabbia repressa,
si sfoga,
ma non l'effetto delle sue parole,
arriva in fretta,
ed ecco,
che l'affare s'ammoscia,
e l'imprecazione
si forma nella mia mente.
"Finisci di bocca" dico
e lei pompa,
rapida, come una forsennata,
cercando di anticipar la mia venuta.
Usando al contempo il cellular,
mandando messaggi chissa' a chi.

5 minuti passan lenti per me,
il trattamento mi ha agitato,
e la mia reazione dilata i tempi.
Ma alfin, vengo.

Dalla fretta la donzella
dei soldi avea dimenticato.
Ma in auto, glieli porgo.
E lei, con fare pietoso,
<<Siam stati 40 minuti,
dammi altri 20 altrimenti
son nei guai>>
"Cosa?" dic'io "gia' 100 son troppi"
E via di ritorno.
Lei ha il musetto triste,
telefona agitata,
quasi impaurita,
non so se vero o finto,
per rubar altri 20 denari.
Ma io non son un donatore,
e quindi le dico
"se ti picchian, ti sfruttan e non ti piace,
fatti aiutar, dal carramba devi andar"
Carezza sul viso, lei mi sorride,
ma finisce tutto,
sul ciglio della strada,
mentre, per niente rilassato,
penso a riportar a vossignori,
della mia storia la canzone.
 
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SCHEDA TECNICA

CITTA DELL'INCONTRO: Lentate sul Seveso
ZONA: 45.685898,9.110262
NOME: Yulia
NAZIONALITA': Russa
ETA': 21 dichiarati
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BJ
COMPENSO RICHIESTO: 50-30
COMPENSO CONCORDATO: 50-30
DURATA DELL'INCONTRO: 20'
DESCRIZIONE FISICA: capelli biondi tinti a caschetto, occhi neri, bel viso, altezza 1,65-1,70, buon fisico
ATTITUDINE: tecnicamente buona, un po' "oca giuliva" (ride in continuazione)

LA MIA RECENSIONE:

Era già un po' che l'avevo inserita nella mia wish list, dato che a mio personale parere è la più carina tra quelle che stazionano lungo questa breve appendice della Novedratese. Tuttavia, il traffico sempre molto intenso lungo la SS dei Giovi e la mia scarsa conoscenza del territorio mi avevano fatto desistere tutte le volte dal tentare l'approccio con lei. Mi ero limitato a un paio di passaggi radenti, per scrutarla meglio da vicino, ed entrambe le volte mi ero detto: "caspita, questa è davvero carina!". Molto spesso, però, la bellezza si coniuga a una certa propensione missilistica e la divertentissima rece del collega paride84 non aveva certo deposto a favore dell'attitudine della ragazza.

Stavolta, invece, il traffico è quasi inesistente e quindi si presenta un'occasione più unica che rara per effettuare il test drive. Al primo passaggio, però, trovo solo una pattuglia dei carabinieri ferma quasi di fronte, per cui la postazione dell'autolavaggio è completamente sguarnita (non ci sono né colei che conoscerò come Yulia né la sua collega un po' più matura). Dato che è ancora presto (è da poco passata l'1:00), decido di indirizzarmi verso lidi a me più noti, per fare visita a una delle mie conoscenze in loco.

Dopo la spedizione ad Appiano, sarei anche sazio, ma - come recitava una famosa pubblicità di qualche secolo fa - la mia non è proprio fame ma voglia di qualcosa di buono. L'ora è però molto tarda (sono quasi le 3:00), le strade sono sempre più vuote (non solo di macchine ma anche di OTR) e quindi sono dubbioso di trovarla ancora in postazione. Raggiunta la rotonda del Bennet, con scarsa convinzione mi indirizzo verso Lentate. Le prime centinaia di metri sono desolatamente vuote e mentalmente sto già pensando a un piano B,

quand'ecco che a Lentate,
nella stradina accanto all'autolavaggio,
mi spuntano leggiadre
due chiome dorate.


Beh, in realtà la chioma è una sola ed è proprio quella della donzella più giovane. La ragazza, che sta fumando distrattamente, mette ampiamente in mostra le sue belle gambe, indossando un paio di high heels e una minigonna non proprio adatta al semi-freddo autunnale. Sopra è più coperta, perché veste il classico giubbottino di simil-pelle, che occulta completamente le sue forme (ma, d'altra parte, è ottobre e non luglio ...). Un primo giro per fugare ogni dubbio (è bastato il suo sorriso a convincermi ...), un secondo per assicurarmi dell'assenza di minacce aliene e finalmente mi fermo per l'intervista. Il rate è il solito, il posto è "sicuro" (devo ancora sentirla una che dica il contrario) e quindi non ci vuole molto a pronunciare il fatidico "andiamo".

PIACERE, YULIA

Non appena sale in macchina, posso vederla da più vicino e confermare che è proprio carina, anche se non ha quella bellezza disarmante che lascia ammutoliti e quasi in imbarazzo. La sede operativa non è molto lontana, ma la mia vettura è indirizzata nella direzione sbagliata e la necessità di rimettersi sulla retta via dà il tempo per fare un po' di social time. "Ciao, come ti chiami?" domando. "Yulia" mi risponde con voce un po' nasale, che tradisce un evidente raffreddore in corso. "Piacere, io sono XXX" le dico, porgendole la mano. Prima tossisce, poi ricambia il mio saluto con tono simpatico: "Piacere!"

Parla discretamente bene l'italiano (ma ho sentito rumene che, dopo 3 mesi, se la cavavano decisamente molto meglio) ed è proprio spassosa da sentire. Il suo accento è davvero stranissimo (deve fare proprio fatica a pronunciare alcune sillabe della nostra lingua) e la sua attitudine è un po' da "oca giuliva", perché ride in continuazione.

Mi dice di essere originaria di una cittadina a circa 25 km da Mosca, di avere 21 anni e di essere in Italia da due. Non ho altre info su di lei, perché ha passato il paio di minuti di viaggio a spiegarmi il "terribile" decorso della sua mini-influenza, che - come tutti i raffreddamenti di stagione - le ha colpito naso, gola e bronchi. Anche se non sono medico, trovo più grave che dopo 1 settimana non sia ancora guarita, ma mia nonna non si sarebbe stupita della cosa, dato che veste troppo leggera per la stagione :)

LA RECE VERA E PROPRIA

La sede operativa si trova al termine di una stradina a fondo cieco, che a mio avviso presenta almeno un paio di difetti: (1) non è abbastanza lontana dallo stradone principale, che si può ancora vedere negli specchietti retrovisori, (2) è in una zona scarsamente illuminata, per cui non si può escludere che qualche burlone salti fuori dal nulla. Mostro le mie perplessità e Yulia se ne esce con un "Tranquillo, io sono russa", che inizialmente non riesco a decodificare. Sulla base di quello che mi dirà poi nel social time finale, credo che abbia voluto sottolineare il fatto di non essere albanese o rumena e quindi di non avere complici che si dilettano a rapinare i clienti e di non essere sottoposta a controlli troppo stringenti da parte delle forze dell'ordine. Probabilmente, lei e l'altra sua collega russa sono state ormai ben schedate dai CC e, non avendo creato grossi problemi di ordine pubblico, vengono lasciate operare senza eccessive interferenze (ma questa è una mia pura congettura).

Regolate le formalità burocratiche, si toglie il giubbetto, sotto il quale indossa una specie di body nero che lascia scoperta tutta la parte alta della schiena, e si solleva la minigonna, senza però abbassarsi i collant. Incappuccia il fratellino col famigerato profilattico rosso, si china sul mio basso ventre e si mette all'opera. Considerato che non è trascorsa più di 1 ora da quando ho dato fuoco alle polveri con un altra ragazza, riesce a riportare il mio membro al giusto turgore con buona rapidità. Alterna fasi di movimento oscillatorio più rapido ad altre in cui si concentra con più calma sul glande. Inizialmente, usa le mani solo per stimolarmi la sacca scrotale e per carezzarmi un po' la zona pubica e l'interno delle cosce. Da parte mia, non ho granché da poter fare, perché è quasi completamente vestita. Posso solo limitarmi a carezzarle la parte alta della schiena, le spalle e la nuca. Il tono muscolare è da vera atleta degli sport orizzontali e, come diceva il collega paride84, posso immaginare (ma solo immaginare, purtroppo) che sia soda anche altrove.

Più o meno a metà dell'opera, senza una vera e propria soluzione di continuità, il BJ si trasforma in un HJ. Rimane comunque semi-chinata davanti a me, con la sua testa proprio davanti al mio volto. Mi inebrio del suo profumo e intanto continuo a carezzarle la nuca, cosa che sembra gradire. Dopo un po', provo a cingerla con un braccio e a saggiare la consistenza del suo seno. Capite le mie intenzioni, si ferma un attimo e si abbassa sia il body che il reggiseno, per permettermi il contatto fisico diretto. Le proporzioni e la consistenza sono buone e quindi posso dilettarmi un po', mentre lei procede col suo lavoro. Solo quando insisto un po' troppo sui capezzoli, mi chiede di distogliere la mia attenzione da lì e di limitarmi a massaggiarle il seno.

Per la fase finale (che è ormai un HJ duro e puro), si risolleva e quindi, nonostante l'intralcio del maledetto bracciolo centrale, posso finalmente scendere verso le sue gambe e poi provare ad addentrarmi più in su. Anche sotto la cintola non sembra male, ma il giudizio non sarebbe obiettivo, perché la sua pelle è completamente avvolta dalle calze e non ho potuto stabilire un contatto diretto col suo corpo.

Il traguardo viene raggiunto dopo i 10-15' che normalmente sono concessi dalle OTR per completare un BJ.

ODIA LE RUMENE

Durante il breve viaggio di rientro allo showroom, le domando se disponga anche di un appartamento nei paraggi, dove poter fruire dei suoi servigi con maggiore calma. Mi dice di abitare a Milano (ma no loft) e mi elenca un paio di motel nei paraggi, il cui nome ho già dimenticato, avendo istantaneamente cassato l'opzione perché troppo costosa. Il suo rate, che corrisponde esattamente a quanto riportato da paride84, è però stratosferico (100/30 min) e non manco di farglielo notare, osservando che altre ragazze, per gli stessi soldi, si trattengono per 1 h.

Punta sul vivo, si lancia in un animato j'accuse contro rumene e albanesi. Pur limitata dalla sua modesta padronanza dell'italiano (le dico di usare pure l'inglese, se preferisce, ma mi dice di parlare solo russo), accusa le colleghe carpatiche e balcaniche di rovinare la piazza, offrendo servizi scoperti (ha parlato anche di RAI1, anche se mi pare molto strano) a 50 o addirittura solo a 30. Poco prima di scaricarla, prendo diligentemente nota della sua ultima invettiva: "E' per colpa loro se succedono sempre casini. E' per questo che i carabinieri sono sempre qua a controllarle" (ma, ad onor del vero, una volta ho visto una pattuglia dei CC che si è trattenuta lungamente anche di fronte alle due bionde russe).
 
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QUALCHE INFO IN PIU'

Dopo avere fatto la conoscenza di Vanessa, ritorno da Yulia, a quasi due mesi di distanza dalla mia ultima visita. Dato che la festività infrasettimanale e la fitta nebbia hanno falcidiato il numero delle OTR presenti (non più del 10-20%, rispetto al solito), sono rimasto decisamente sorpreso di vedere in postazione proprio lei e la sua collega (sedicenti russe), mentre latitava la maggior parte delle rumene. Scoprirò poi che non è (ovviamente) rientrata nel suo Paese natio per le festività e che sarà a Venezia per il Capodanno.

Riporto giusto quattro scarni commenti, a integrazione di quanto scritto in precedenza:

1. Ha finalmente spostato la sede operativa, in un parcheggio un po' più appartato e non direttamente esposto al vialone principale (qual era invece la precedente stradina a fondo cieco). Anche le rare volte che l'avevo trovata in attesa nel suo show-room, le mie perplessità sulla sua sede operativa mi avevano sinora fatto desistere dal tornare da lei (e, in questo frangente, ho corso il rischio solo perché non ho visto neppure 1/2 astronave aliena avventurarsi nella nebbia, in tutta la serata). Non che la nuova location sia impeccabile (ho fatto quasi tutto il percorso seguito dalla vettura di una persona ivi residente e ho lungamente temuto di essere pedinato da un'auto-civetta), ma quantomeno ho notato qualche passo avanti.

2. E' ovviamente guarita dalla terribile influenza che la affliggeva la scorsa volta :) Se non altro, un piccolo episodio accaduto nell'incontro precedente (e innescato proprio dal suo precario stato di salute) le ha fatto ricordare di me. Inizialmente, infatti, non mi ha riconosciuto (O: "Tu sei Giulia, vero?"; Y: "Come fai a sapere il mio nome?"; O: "Forse perché sono già stato con te una volta :)") e, solo dopo una decina di secondi di intensa attività delle sue sinapsi, si è ricordata di me (Y: "Ah, ma tu sei quello che ...!").

3. Avendo potuto scrutarla meglio rispetto alla scorsa volta (dato che la nuova sede operativa è più illuminata), confermo che i suoi lineamenti sono piacevoli ma non tali da lasciarti a bocca aperta per la bellezza inarrivabile. Dopo una rapida ricerca su Google di starlette con caschetto (bob-cut) finto biondo e occhi scuri, direi che potrebbe somigliare all'attrice della foto allegata (tale Carey Mulligan, a me peraltro sconosciuta):

Three-Sisters-Off-Broadway-Opening-Night-February-3-2011-carey-mulligan-19029027-1897-2560.jpg

Lineamenti a parte, sono rimasto davvero impressionato da quanto la pelle del suo viso sia vellutata e praticamente esente da rughe.

4. L'altra volta non mi ero sbagliato:

Mi inebrio del suo profumo e intanto continuo a carezzarle la nuca, cosa che sembra gradire

le piace proprio essere accarezzata sulla nuca! Mentre è intenta nel BJ, con la mia mano dapprima indugio un po' lì e poi scendo lungo la schiena. Lei si interrompe un attimo e mi dice "No, continua a carezzarmi sul collo, ché mi piace!". Addirittura, durante l'HJ finale, si appoggia con la testa sul mio petto e si fa "ipnotizzare" dal mio massaggio. Superfluo dire che, in tale contesto, è lei la prima a dimenticarsi dell'ultimatum che mi aveva appena posto ("ancora 1 minuto, non di più!") e va avanti a prendersi cura del mio fratellino per almeno altri 5 o 6 ;-)

5. Dovrebbe munirsi di profilattici di taglia un po' più grossa! Ad un certo punto del BJ, deve fermarsi perché il condom copre solo 2/3 dell'asta ed, essendo lo stesso ormai in tensione, non riesce a srotolarlo ulteriormente. Deve quindi rimuoverlo e sostituirlo con uno nuovo, che effettivamente sento un po' stretto ma che comunque riesce a svolgere sino in fondo. Con eccessiva piaggeria, lei attribuisce la colpa di questo piccolo incidente al mio fratellino ("hai il ca..o troppo grosso"), ma dato che il mio alter-ego mi risulta essere di taglia assolutamente normale, le dico che forse è giunto il momento di acquistare profilattici di calibro leggermente superiore (o magari di altra marca, visto che quelli attuali sono i famigerati di colore rosso).
 
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Julia è una certezza, davvero una splendida ragazza, solo che talvolta bisogna attendere un po' di tempo. Una volta l'ho portata in albergo spendendo 250 euro per un'ora e qualcosa di più per il frigobar. Lei si è rilassata e abbiamo parlato. Lei, da buona russa, dato che la serata era un po' scarsa è stata gentilissima. dopo circa 40 minuti lei era un po' "partita" e le ho chiesto la prestazione sessuale covered di bocca.Qui la particolarità: pompino scoperto eccezionale e dato che anche io avevo assaggiato liquori le ho chiesto di scopare senza: lei mi ha guardato e mi ha chiesto 50 euro in più. A questo punto le ho chiesto solo se con lo stesso prezzo mi faceva l'ingoio e lei ha accettato. non si è persa neanche una goccia
 
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ciao glusse,

è sempre interessante scoprire certi retroscena:

dato che anche io avevo assaggiato liquori le ho chiesto di scopare senza: lei mi ha guardato e mi ha chiesto 50 euro in più

quando lei stessa si era scagliata contro le albanesi e le rumene, a suo dire colpevoli di offrire proprio quel tipo di servizio:

accusa le colleghe carpatiche e balcaniche di rovinare la piazza, offrendo servizi scoperti (ha parlato anche di RAI1, anche se mi pare molto strano) a 50 o addirittura solo a 30

Visto che mi trovi perfettamente d'accordo sul fatto che:

Julia è una certezza, davvero una splendida ragazza
ma che difficilmente avrò a disposizione un budget per poter dire che:

l'ho portata in albergo spendendo 250 euro per un'ora e qualcosa di più per il frigobar

raccontami/ci un po' di più dei tuoi incontri con lei in motel. Com'è fisicamente, una volta spogliata di tutti i vestiti? In macchina, altre ad avere apprezzato la levigatezza della sua pelle, mi è sembrato che avesse un bel seno e che fosse soda come poche altre. Però, con la postura da contorsionista che le ragazze devono assumere per praticare il BJ, è sempre molto difficile valutare l'armonia complessiva della silhouette...

La rece del collega Paride84, anche se non più freschissima (e relativa a momenti in cui gli affari per le OTR erano decisamente migliori), mi ha sempre lasciato il dubbio che la ragazza potesse poi rivelarsi eccessivamente frettolosa e svogliata a sintonizzare RAI1, per cui alla fine ho sempre desistito dall'investire - anche solo per una volta - la fiche da 100+50.

Grazie anticipatamente per un tuo feed-back!
 
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UNA NOTTE PIENA DI EMOZIONI - PARTE II

Non posto una rece vera e propria, ma solo un breve aggiornamento sull'aria che tira anche dalle parti di Lentate (imminenza delle elezioni -> pattugliamenti più frequenti?).

Dopo avere fatto la conoscenza di Alessia di Appiano (e non solo di lei, purtroppo ;-)), decido di fermarmi da Yulia, per cercare di salvare la serata.

E' evidente che anche a Lentate la situazione è molto tesa per le poche OTR che sono rimaste in postazione. Quando vi arrivo, pure lì c'è una vettura dei CC che sta perlustrando la SS dei Giovi, per verificare che la situazione sia tranquilla. Mi concedo anch'io un paio di vasche a scopo conoscitivo e, concluso che con ci sono altre alternative (sono già le 2:40, peraltro), mi fermo da Yulia + collega. Quando accosto, si vede che entrambe sono un po' nervose e, inizialmente, nessuna delle due mi dà corda. Poi, forse un po' per la mia insistenza e un po' perché mi riconosce, Yulia accetta di salire e si procede verso la sua sede operativa (dopo l'esperienza fatta non più di 1 ora prima, stavolta mi assicuro che non sia una ZTL ;-)).

Domando a Yulia perché sia così nervosa e mi spiega che è tutta la serata che i CC stanno pattugliando la strada, rendendo pressoché impossibile il lavoro a lei e alle colleghe. Sembra che non abbiano fatto nessuna multa (anche se è probabile che mi abbia mentito per tranquillizzarmi) ma che, fermandosi spesso davanti al suo showroom, scoraggino i clienti del procedere all'approccio. Le chiedo nuovamente conferma se posso stare tranquillo e lei, a mo' di sigillo papale, sentenzia: "Hai mai avuto problemi, quando sei venuto con me?". Anche se la serie statistica è ancora relativamente corta, la risposta è effettivamente negativa ...

Durante il BJ (che è fatto con la consueta maestria) è come una vedetta sempre all'erta: ogni volta che sente il rumore di un'auto in avvicinamento lungo la strada, si ferma e si contorce per guardare fuori dal finestrino e cercare di capire se si tratti di un'autovettura delle FFdO.

Ad un certo punto, per metterla un po' più a suo agio, le dico che la prossima volta magari andremo in motel e le chiedo quale sia il rate. Come già sapevo, mi conferma che è "100 per mezz'ora" e, tanto pour parler, le butto lì se si possa fare per 80. Inizialmente, denotando una padronanza dell'italiano ben superiore a quella che mi ricordavo, mi racconta la simpatica "parabola del supermercato" (sullo scaffale c'è quello che ti piace ma costa 100, oppure quello che ti piace un po' meno e costa solo 80). Poi, quando io accenno invece alla "parabola dei due supermercati" (magari ce n'è un altro, dove la stessa cosa che ti piace costa 80 anziché 100), diventa una vera e propria iena (lei, in realtà, si definisce solo "nazionalista") nei confronti delle rumene e delle albanesi. Mi spiega che, nei suoi tre anni di presenza a Lentate, non ha mai praticato un rate inferiore a 100/30' e, in buona sostanza, accusa le sue colleghe carpatiche/balcaniche di dumping. Con questa politica di "prezzi stracciati", loro non riescono a fatturare più di 300 a sera, mentre lei incamera molto di più. Dato che l'argomento è già uno di quelli che la fanno infervorare di più e che stasera è molto agitata per quello che evidentemente deve esserle successo nelle ore precedenti, lascio cadere il discorso e la lascio rimettere all'opera.

Almeno con Yulia, tutto si conclude più o meno tranquillamente, senza alcun transito di astronavi aliene nei paraggi. Però, non l'ho mai vista così nervosa e agitata ...
 
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JULIA E' SEMPRE A LENTATE, MA LA SUA TESTA E' ALTROVE ...

Qualche sera fa, dopo avere vagato un po' avanti e indietro lungo la SS dei Giovi (e individuato i nuovi soggetti di maggiore interesse: la "amica" di Vanessa in via Settembrini, quella che dovrebbe chiamarsi Cristina in via Machiavelli e la bionda davanti alla Giovi Viaggi), decido che è finalmente giunto il momento di aprire la stagione "Novedratese 2013/14". Il primo ballo è ovviamente dedicato a quella che è (stata, temo di dover dire, sulla base di quanto accadrà nei 20 minuti successivi) la mia prediletta, lungo quel tratto di strada: Julia.

Transito due o tre volte, per studiare meglio la situazione e assicurarmi di non avere nessuno immediatamente dietro di me, e noto subito che Julia non degna della benché minima attenzione le vetture di passaggio, completamente ipnotizzata dal monitor del suo telefonino. Quando finalmente mi decido ad accostare e svolto in viale del Popolo, la vettura che arriva dalla direzione opposta mi precede. Fortunatamente, la loro conversazione è breve ed è presto il mio turno. Più attento a scrutare le retrovie che non la bionda fanciulla, abbasso il finestrino e mi chino verso il lato del passeggero, in modo da poterla vedere meglio. "In macchina sono 30", mi ripete meccanicamente. "E, invece, per un lavoretto solo di bocca, sono 20, giusto?", le domando. Ricevuta la sua conferma, sempre abbastanza asettica, la invito a salire.

Si accomoda e mi saluta con un "Buonasera!", che all'apparenza è molto caloroso (neppure un'annunciatrice della TV avrebbe potuto intonarlo così bene) ma in realtà nasconde un certo distacco. Ricambio il suo saluto con altrettanto entusiasmo di maniera e le domando: "Ma non mi hai riconosciuto, Julia?". "Sì, ti ho riconosciuto", risponde, senza che dal suo tono di voce traspaia alcuna emozione particolare, né in positivo né in negativo (in realtà, credo che di primo acchito non si fosse ricordata di me, essendo ormai trascorsi quasi 5 mesi dal nostro ultimo incontro). Dopo questo brevissimo scambio di battute, si volta indietro e continua a scrutare l'inizio della via, mentre ci allontaniamo nella direzione opposta. "Qualcuno ci sta seguendo?", le domando un po' preoccupato, visto quanto era accaduto l'ultima volta che ci eravamo incontrati in macchina. "No, no, tutto a posto", mi tranquillizza, senza però staccare lo sguardo dal lunotto posteriore. Poco dopo riceve una telefonata e si intrattiene brevemente, in italiano, con una voce maschile, che immagino essere un suo cliente fidelizzato oppure uno di quei "cavalieri serventi" che sono sempre a disposizione delle signorine della notte. "Ma avevi già un altro appuntamento? Vuoi che ti riporti là e torni più tardi?", le chiedo, già preoccupato che l'incontro possa essere frettoloso. "No, no, tutto a posto", mi rassicura una seconda volta.

Quando noto che la sua attuale sede operativa è il medesimo viottolo dove avevo avuto il piacere di conoscere la Vigilanza Ecologica, avanzo le mie perplessità: "Ma sei sicura che questo parcheggio sia tranquillo?". "Lo sai com'è: nessun parcheggio è tranquillo, se i CC vogliono venire a cercarti ...", è la risposta - che non fa una grinza - di Julia. Mi assicuro che non vi siano divieti di transito/sosta/fermata o cartelli delimitanti il perimetro del Parco e mi inoltro nella stradina, seguendo fedelmente le sue indicazioni.

In una posizione tutto sommato riparata dalla vista delle macchine di passaggio, diamo inizio alle danze. Evito di descrivere i dettagli erotici della vicenda, perché il tutto avviene seguendo più o meno il consueto copione. La variante è però in agguato: dopo qualche minuto, squilla il telefono e Julia inizia a conversare con una voce femminile, stavolta in russo ("Da" e "Niet" sono le uniche parole che capisco, forse perché non ho visto abbastanza film di James Bond sulle spie venute dal freddo :-)). Nel mentre, la fanciulla cerca di mantenere il fratellino in caldo con un po' di lavoro di falegnameria. Poi, avviene il capolavoro: mentre ascolta la sua collega, Julia si china sul mio basso ventre e, proprio nel momento in cui le toccherebbe replicare, si caccia in bocca il mio membro! Non ci mette però molto a capire che non si può parlare con la bocca piena, per cui si risolleva un attimo, dice quello che deve dire alla sua "amica" (un "ti richiamo dopo", immagino) e poi si rimette all'opera.

Da lì in avanti, posso sperimentare quello che potrebbe definirsi "flautus interruptus": più o meno ogni minuto, quello che immagino essere il suo interlocutore maschile di prima le manda un messaggino. Di conseguenza, il telefonino trilla e vibra sulla plancia della mia vettura, Julia interrompe le operazioni e si mette a leggere il breve messaggio, condendo il tutto con un sorrisino. Con una qualunque altra ragazza, mi sarei risollevato le braghe e l'avrei ricondotta allo showroom. Trattandosi di quella che è stata la mia prediletta lungo la Novedratese, la prendo con più filosofia, limitandomi a un: "Ti vedo un po' distratta, stasera ...". Più che arrabbiarmi, mi diverto a seguire la fitta corrispondenza (unilaterale, a dire il vero ...) che si sussegue, approfittando del fatto che Julia legge i messaggini quasi del tutto china su di me.

Fortunatamente, a ogni interruzione, il quarto uomo che sta nel campo accanto a noi aggiorna i minuti di recupero sul tabellone luminoso (+1, +2, +3, +4, +5 ...). L'indefinito allungarsi della durata del match mette un po' in crisi Julia, che deve interrompere il BJ per stanchezza e dare inizio a un intenso lavoro di falegnameria. Il colpo da fuoriclasse avviene quando siamo ormai in zona Cesarini e l'incontro sembra destinato a chiudersi con un incolore 0-0: "Facciamo così - esclama la fanciulla, sfilando d'impeto il condom e sollevandomi la camicia sino al petto - E' sicuramente il profilattico che ti da fastidio e non ti fa venire!". In effetti, i fatti le danno ragione: bastano una ventina di secondi di energica manipolazione scoperta del mio fratellino e il COB è presto servito! E' superfluo dire che il body sia il mio e non il suo ;-) Col senno di poi, posso ringraziare i miei numi tutelari che non si sia trattato di un COF o, addirittura, di un CIM (anche se non mi ritengo così snodato da poterci riuscire :-))

Pulizia con i fazzolettini (il telefonista compulsivo non lascia un attimo di tregua ai due atleti neppure mentre sono negli spogliatoi a rivestirsi ...) e si riparte verso il suo show room. Ora Julia ha finalmente il tempo di rispondere all'infilata di messaggi che le sono arrivati e dunque è una sfinge silente, durante il viaggio di ritorno. Mentre cerca l'ispirazione, le domando incuriosito: "Ma è il tuo ragazzo?". "No, no ...", è la sua risposta un po' distratta, perché sta digitando la risposta che il suo interlocutore stava agognando da almeno una decina di minuti. Quando il parto è compiuto, mi mostra il telefonino e mi domanda: "Si scrive così?". Pensando al fatto che lei sia doppiamente in difficoltà (perché le sono stranieri non solo la lingua ma anche i caratteri latini), ridendo le dico: "No, non si scrive così!" e le correggo l'ortografia. Ciò fatto, siamo arrivati allo stop di via del Popolo. Ci congediamo e mi riavvio verso casa, pensando che - a questo punto - è decisamente necessario trovarsi una nuova prediletta lungo la Novedratese (anche se la mia vera favorita, almeno un paio di spanne sopra, sta in realtà lungo la SS 525, dalle parti di Bergamo ...).

Quando la testa (e magari anche il cuore ...) stanno altrove, il mestiere più antico del mondo diventa sicuramente il più difficile del mondo, per le povere ragazze che si trovano in questa situazione ...
 
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