RIFERIMENTO: http://cagliari.bakecaincontrii.com/don ... gf20821921
CITTA DELL'INCONTRO: Cagliari (Quartu)
NOME INSERZIONISTA: Vanessa
NAZIONALITA': lei dice spagnola, secondo me è dell’est
ETA': lei dice 23, io direi 28
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: è lei, ma le foto sono di due anni fa. Ha due/tre chili in più e di viso è un po’ sfiorita
SERVIZI OFFERTI: Fa tutto coperto tranne baciare (ma insistendo…)
RATE DI PARTENZA: 100
RATE CONCORDATO: 130 ghinee, per 69 e culo
DESCRIZIONE FISICA: alta, bionda, pelle chiara, terza piena naturale. Fianchi larghi e spalle un po’ strette, figura Botticelliana direi, gambe lunghe. Viso carino ma un po’ cavallino.
ATTITUDINE: partecipe
REPERIBILITA': facile
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: ascensore
32753185XX
Circa due anni fa.
Bellezza di provincia, 177 cm di carni compatte e pelle perfetta, non troverete un pelo fuori posto. Scordatevi le tristi lardellate e rifatte a noi note, questa non ha un cazzo di smagliatura o traccia di cellulite. Profumo ottimo, presto vi verrà voglia di slapparla in ogni anfratto. Vi accoglie con una vestaglietta trasparente e un sorriso spietato: niente fronzoli o gimkane, si mostra e si apre candidamente, sbattendovi in faccia la sua solida polpa. Resistete e ribassate. Fa tutto blindato, si lascia pogare energicamente dove volete senza perdere sorriso e infoio, pecorina bagnatissima. Inutile girarci intorno, se ben disposta vi piega il cazzo e vi sovrasta. Da sdraiare ancora una volta, prima che qualche rognoso conterraneo le rovini l’umore.
L’altra sera.
Come dicevo due anni fa, Vanessa ha una pelle strepitosa, liscia, fresca, perfetta. Pare metallo. Il culo è fantastico, le chiappe sono grandi e toniche dalla cute setosa e profumata; il rapporto vita fianchi magnifico. Inspiegabile la solidità di quel culone, probabilmente fa sedute di crioterapia o impacchi gelati ogni mattina. Me la immagino col culo a mollo in un secchio ricolmo di ghiaccio. Pagherei oro per essere il cubetto di ghiaccio più curioso e insinuante, quello che si squaglia per primo. La passera è invece un’opera d’arte, ci sarebbe da farne un calco e metterlo sulla mensola del camino. Viene voglia di leccarla a prima vista, cosa che ho prontamente fatto andando contro le mie abitudini, ma in questo caso sarebbe stato un delitto non farlo. Ha un atteggiamento un po’ indisponente che però mi ha eccitato, facendomi venire in mente un modo simpatico di insegnarle le buone maniere, prontamente messo in pratica di lì a breve.
Sarebbe stato bello ribaltarla nel lettone, rotolarci, lottare e giocare per poi abbracciarci e fare l’amore uno sull’altra.
E invece no! Ho preferito tenerla bloccata a novanta gradi per tutto l’incontro: leccata e sodomizzata senza che si muovesse di un centimetro. Inizialmente sembrava intrigata dalla situazione. Le ginocchia rigorosamente serrate enfatizzavano i tre etti di passera ed il buco del culo rotondo, la schiena con tutta la muscolatura in tensione era arcuata e sostenuta dalle belle braccia, i tendini risaltavano nello sforzo di rimanere ferma e i glutei apparivano ipertrofici, molto più gonfi e duri di quanto sarebbero stati in condizioni di riposo, talmente bombati da risultare quasi deformi, come se li guardassi attraverso un grandangolo. La vita stretta poi regalava un’impugnatura ergonomica. Insomma in quella posizione faceva un figurone. Vanessa godeva nel farsi leccare il culo nonostante si sentisse scomoda e godeva molto di più nel farselo penetrare nonostante fosse ancora più scomoda, e c’era da crederle, un pistone infuriato le stava stantuffando il buco. Quindici minuti ad allargarle le chiappe sono stati sufficienti per toccarle tra le cosce gocce di piacere. Appena mi sono reso conto del suo stato ho percepito delle forti contrazioni anali sul glande e tempo quattro secondi sono esploso dentro di lei, restituendole insieme agli spasmi il ritmo per i suoi gemiti.
L’ho lasciata più cordiale e serena di quando ero entrato, sebbene fosse un po’ stropicciata e dolorante, palesemente provata dalla terapia d’urto. Sono i rischi del mestiere, tesoro. Sicuramente era la brutta copia della Vanessa che ha aperto la porta, avrà impiegato un bel po’ per tornare quella di prima. Sull’uscio mi ha confessato che per quella sera non avrebbe più lavorato.
CITTA DELL'INCONTRO: Cagliari (Quartu)
NOME INSERZIONISTA: Vanessa
NAZIONALITA': lei dice spagnola, secondo me è dell’est
ETA': lei dice 23, io direi 28
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: è lei, ma le foto sono di due anni fa. Ha due/tre chili in più e di viso è un po’ sfiorita
SERVIZI OFFERTI: Fa tutto coperto tranne baciare (ma insistendo…)
RATE DI PARTENZA: 100
RATE CONCORDATO: 130 ghinee, per 69 e culo
DESCRIZIONE FISICA: alta, bionda, pelle chiara, terza piena naturale. Fianchi larghi e spalle un po’ strette, figura Botticelliana direi, gambe lunghe. Viso carino ma un po’ cavallino.
ATTITUDINE: partecipe
REPERIBILITA': facile
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: ascensore
32753185XX
Circa due anni fa.
Bellezza di provincia, 177 cm di carni compatte e pelle perfetta, non troverete un pelo fuori posto. Scordatevi le tristi lardellate e rifatte a noi note, questa non ha un cazzo di smagliatura o traccia di cellulite. Profumo ottimo, presto vi verrà voglia di slapparla in ogni anfratto. Vi accoglie con una vestaglietta trasparente e un sorriso spietato: niente fronzoli o gimkane, si mostra e si apre candidamente, sbattendovi in faccia la sua solida polpa. Resistete e ribassate. Fa tutto blindato, si lascia pogare energicamente dove volete senza perdere sorriso e infoio, pecorina bagnatissima. Inutile girarci intorno, se ben disposta vi piega il cazzo e vi sovrasta. Da sdraiare ancora una volta, prima che qualche rognoso conterraneo le rovini l’umore.
L’altra sera.
Come dicevo due anni fa, Vanessa ha una pelle strepitosa, liscia, fresca, perfetta. Pare metallo. Il culo è fantastico, le chiappe sono grandi e toniche dalla cute setosa e profumata; il rapporto vita fianchi magnifico. Inspiegabile la solidità di quel culone, probabilmente fa sedute di crioterapia o impacchi gelati ogni mattina. Me la immagino col culo a mollo in un secchio ricolmo di ghiaccio. Pagherei oro per essere il cubetto di ghiaccio più curioso e insinuante, quello che si squaglia per primo. La passera è invece un’opera d’arte, ci sarebbe da farne un calco e metterlo sulla mensola del camino. Viene voglia di leccarla a prima vista, cosa che ho prontamente fatto andando contro le mie abitudini, ma in questo caso sarebbe stato un delitto non farlo. Ha un atteggiamento un po’ indisponente che però mi ha eccitato, facendomi venire in mente un modo simpatico di insegnarle le buone maniere, prontamente messo in pratica di lì a breve.
Sarebbe stato bello ribaltarla nel lettone, rotolarci, lottare e giocare per poi abbracciarci e fare l’amore uno sull’altra.
E invece no! Ho preferito tenerla bloccata a novanta gradi per tutto l’incontro: leccata e sodomizzata senza che si muovesse di un centimetro. Inizialmente sembrava intrigata dalla situazione. Le ginocchia rigorosamente serrate enfatizzavano i tre etti di passera ed il buco del culo rotondo, la schiena con tutta la muscolatura in tensione era arcuata e sostenuta dalle belle braccia, i tendini risaltavano nello sforzo di rimanere ferma e i glutei apparivano ipertrofici, molto più gonfi e duri di quanto sarebbero stati in condizioni di riposo, talmente bombati da risultare quasi deformi, come se li guardassi attraverso un grandangolo. La vita stretta poi regalava un’impugnatura ergonomica. Insomma in quella posizione faceva un figurone. Vanessa godeva nel farsi leccare il culo nonostante si sentisse scomoda e godeva molto di più nel farselo penetrare nonostante fosse ancora più scomoda, e c’era da crederle, un pistone infuriato le stava stantuffando il buco. Quindici minuti ad allargarle le chiappe sono stati sufficienti per toccarle tra le cosce gocce di piacere. Appena mi sono reso conto del suo stato ho percepito delle forti contrazioni anali sul glande e tempo quattro secondi sono esploso dentro di lei, restituendole insieme agli spasmi il ritmo per i suoi gemiti.
L’ho lasciata più cordiale e serena di quando ero entrato, sebbene fosse un po’ stropicciata e dolorante, palesemente provata dalla terapia d’urto. Sono i rischi del mestiere, tesoro. Sicuramente era la brutta copia della Vanessa che ha aperto la porta, avrà impiegato un bel po’ per tornare quella di prima. Sull’uscio mi ha confessato che per quella sera non avrebbe più lavorato.