SCHEDA TECNICA
CITTA DELL'INCONTRO: Lomazzo (CO)
ZONA: 45.691534,9.04222
NOME: Roxana di Iaşi
NAZIONALITA': ROM
ETA': 22 dichiarati, ma direi 24-25 stimati
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BJ, HJ
COMPENSO RICHIESTO: 30
COMPENSO CONCORDATO: 30
DURATA DELL'INCONTRO: 15'
DESCRIZIONE FISICA: alta ca. 1,65, con le curve al punto giusto, belle gambe e fondoschiena; seno dichiarato della 3° misura; viso più che carino, con occhi chiari e capelli biondi un po' mossi
ATTITUDINE: tecnicamente nella media, ma assolutamente demotivata; caratterialmente, ha una scorza dura temprata dalla strada, ma sotto sotto non sembra malvagia
LA MIA RECENSIONE:
Il mio vero obiettivo sarebbe la presunta
Elena, che ultimamente staziona allo sbocco di via Monte Rosa, ove in passato c'era Roxana. E' ancora più carina della collega (anzi, proprio bella, direi) e, come da rapida intervista, applica esattamente gli stessi rate su cui le ragazze di quella zona hanno fatto cartello. Però, avendola vista rientrare a piedi dalla vietta sterrata proprio di fronte, mi viene la pelle d'oca al solo pensiero di quanto sia rischioso appartarsi con lei. Alla fine, a pari rate, decido di girare l'angolo e di entrare nel distributore ENI, confidando sul fatto che Roxana disponga di una sede operativa un po' più appartata (ma il mio è più calcolo delle probabilità, che una certezza ...). Come già descritto nel thread generico della SP32, anche Roxana fa la sua più che degna figura: è messa di spalle proprio all'ingresso della stazione di servizio, rivolgendo alle vetture di passaggio i suoi asset migliori, ossia le gambe e il fondoschiena. Complice l'improvviso rialzo delle temperature, dalla cintola in giù indossa praticamente solo una
coulotte, per cui l'immaginazione non ha neppure bisogno di lavorare granché

Anche vista da davanti, si difende bene, perché ha un viso più che carino (anche se dai lineamenti che io trovo un po' spigolosi), impreziosito da due occhi chiari e coronato da capelli biondi mossi.
Mi affianco, la saluto e le domando il rate per un BJ conoscitivo, pur conoscendo già la risposta (dato che la scena è un
deja-50 vissuto non più di una settimana fa). O meglio, pur
credendo di conoscere la risposta, perché la ragazza riesce a stupirmi, sparando un 50 assolutamente inverosimile. "Eeeeeh? 50 per un pompino?", esclamo strabuzzando gli occhi. "Ah scusa, non ho capito che volevi solo un pompino. Allora sono 30", si corregge. Cerco di trattare a 20, ma so già che non c'è alcun margine di manovra, anche perché la sua "amica" Elena(?) è a non più di 5 metri che sta seguendo la scena. "Mi sembrano un po' tanti, 30, per un pompino ... Ma, almeno, ti fermi per tutto il tempo necessario a concludere? Non è che fra 5 minuti si deve già tornare indietro?", cerco di ottenere rassicurazioni al riguardo, conoscendo la fama missilistica del nutrito plotone che affolla i dintorni del distributore ENI. "Stai tranquillo. Ti faccio un pompino e ci mettiamo il tempo che ci vuole", promette lei. "Va be', se è così, andiamo", la invito a salire in macchina.
QUATTRO CHIACCHIERE, UNA PER VOLTA
Appena salita, ci salutiamo con una stretta di mano e ci presentiamo a vicenda, io col mio nome d'arte (non quello di reporter

e lei col suo (
Roxana, come immaginavo). Mi scruta un attimo e poi mi domanda: "Ma noi ci conosciamo già?". "Non credo - le rispondo - dove pensi di avermi già incontrato?". "Boh, non lo so", ci pensa un attimo Roxana. Nel breve tragitto verso lo showroom, la conversazione procede un po' a strappi, perché un po' armeggia con la borsetta e un po' è distratta da quello che succede attorno. Scopro così che è originaria di Iaşi. Mentre cerco di capire meglio dove si trovi questa cittadina (che è ancora una delle poche dove io non possa annoverare almeno un'amante, a pagamento s'intende

, Roxana scoppia in una risata. "Scusa, non stavo ridendo di te ma di quella ragazza - e indica la OTR più in carne fra quelle che stazione al vertice SE della rotonda - Non hai notato come tiene la pancia in dentro per sembrare più magra?". Poi, finalmente, mi risponde: "Non sai dov'è? E' vicina a Bacau". Informazione che mi è ancora meno utile, per cui mi toccherà cercare su Google Maps per capire di dove sia originaria (praticamente al confine con la Moldova). Mi riferisce poi di avere 22 anni e di essere in Italia da 6, il che mi fa in realtà supporre che si sia tolta qualche primavera rispetto a quelle registrate sul suo documento d'identità
Come da copione, ci infiliamo nella classica via con divieto di transito, al che le mostro immediatamente tutte le mie perplessità, dato che sono stato già multato proprio per la medesima infrazione al CdS. "Non preoccuparti, qui non arriva nessuno! Con quasi tutti i miei clienti facciamo addirittura fuori dalla macchina", mi rassicura. Mi appello al nostro santo protettore (perché l'imbosco è probabilmente uno dei peggiori a mia memoria) e finalmente parcheggio la vettura.
MI RIVELA PERSINO IL SUO VERO NOME ...
Quando è il momento di regolare le formalità burocratiche, mi accorgo di avere solo un paio di pezzi arancioni nel mio portafoglio. Come molte altre ragazze, appena le domando se abbia da darmi il resto, cerca subito di cogliere la palla al balzo, proponendo le più disparate estensioni del servizio. "Se vuoi, per 50, mi spoglio anche e poi ti faccio fare una bella pecorina fuori dalla macchina!", è la sua proposta davvero indecente (non tanto per la sostanza, quanto per il prezzo, dato che il normale rate per un BJ+RAI1 è praticamente standardizzato a 30 lungo tutta la Novedratese). "Ascolta, Roxana, già siamo parcheggiati in divieto di sosta e questo varrebbe una bella multa da 84 euro. Portarmi a casa anche una denuncia per atti osceni è l'ultima cosa che vorrei stasera!", la fermo subito. Alla fine, un po' delusa, estrae una piccola custodia di plastica trasparente, deve tiene i documenti e il denaro. Più che dalle banconote, il mio sguardo è però attratto dalla sua carta d'identità romena, una sorta di tessera plastificata che un po' ingenuamente rivolge proprio verso di me, mentre estrae il resto. Non faccio ovviamente in tempo a leggere tutti i dati, ma quel paio di secondi è sufficiente a focalizzare il mio sguardo sui due nomi di battesimo (L.A.), che un po' fanno rima con quello d'arte. Mi sono sempre domandato come quest'ultimo venga scelto (e chi sia il
copywriter, se il "pappone" o la ragazza stessa) e, una volta o l'altra, chiederò lumi a qualche OTR con cui sono più in confidenza ...
LA RECE VERA E PROPRIA
Incappucciato il fratellino, si china sul mio basso ventre e si mette all'opera. Il BJ è nella media (è cioè il classico su e giù con la testa, senza particolari squilli di tromba), ma è effettuato con buona intensità e pressione sull'asta. Dato che il rate (già caro, per gli standard della SP32) non prevede il benché minimo alleggerimento del suo vestiario, non ho granché da poter fare. Poiché mi scoccia rimanere del tutto inoperoso, le carezzo un po' la nuca e il collo e poi le massaggio la schiena. Successivamente, scendo verso i suoi glutei, saggiandone la consistenza, che è del tutto conforme a quello che la vista lasciava intendere

Allungandomi un po' verso destra, scendo a carezzarle un po' anche le cosce, ma l'accessibilità è notevolmente limitata dal fatto che lei sta lavorando seduta in torsione e che il bracciolo centrale è una specie di muro di Berlino, che ostacola gran parte dei movimenti.
Durante una breve pausa dei lavori, mentre lei si è risollevata, le scruto il
decolletè e le domando "Che taglia porti?". "Sono una terza bella piena. Però tu sei testardo e non hai voluto che mi spogliassi. Sicuramente ti saresti eccitato molto di più e a quest'ora sarei già riuscita a farti venire!", è la risposta di Roxana. "Magari sarà per la prossima volta ...", le butto lì. "Eh no, è la prima volta quella in cui si deve provare! Poi, se non ti trovi bene, al massimo cambi ragazza", è invece la filosofia di vita di Roxana. Dato che la discussione sta facendosi troppo profonda

, capisce che è forse meglio rimettersi all'opera. In questa seconda fase, l'azione di bocca è limitata a qualche sporadica calata sul mio fratellino, mentre il resto è falegnameria pura. Essendosi un po' rialzata col busto, posso scrutare meglio le operazioni e rimango abbastanza sorpreso dal suo modo di condurre l'HJ: anziché serrare il membro con l'intero palmo di una mano, tiene il pollice e l'indice di entrambe a diapason e li fa scorrere simultaneamente lungo i due fianchi. Tecnica curiosa, ma sicuramente inefficace, perché è ben lungi anche dal solo avvicinarmi al traguardo!
Dopo un po', si ferma di nuovo e si lamenta: "In macchina è davvero scomodo! Mi fa male tutta la schiena!". Scruto un attimo la sua posizione e la cosa non mi sorprende, perché non si è messa ginocchioni di traverso sul sedile del passeggero, ma ha effettuato l'intero HJ/BJ in torsione con la schiena. Ora mi sembra troppo tardi per proporle di cambiare posizione e quindi le domando: "Perché, avresti anche un appartamento?". Dato che non mi risponde, insisto per capire quale alternativa frulli nella sua testa. Finalmente, è chiaro cosa aveva in mente (cioè i 50 che non le ho dato

: "Te l'avevo detto all'inizio che avremmo dovuto farlo fuori dalla macchina! Saremmo stati molto più comodi!"
Capita la solfa, le dico che se vuole può pure fermarsi, perché non è certo mia intenzione massacrarla per portare a completamento un BJ o un HJ. Non se lo fa ripetere due volte e si risolleva, provvedendo rapidamente a pormi i fazzolettini per le pulizie di rito.
IL PESSIMISMO COSMICO DI ROXANA
Mentre armeggia senza troppa convinzione con il suo lettore mp3 (e io sto invece completando le brevi operazioni di pulizia), se ne esce con vero e proprio missile terra-aria: "
Che vita di m. che mi tocca fare!". La guardo un attimo, perché già in altre ragazze mi era sembrato di cogliere una certa disperazione per questo lavoro, ma lei è la prima che sento dare sfogo alla sua alienazione. Senza che io le domandi nulla, prosegue lei spontaneamente: "Oltre al dolore alla schiena, sapessi che mal di testa che ho!". "Ma ti è venuto adesso, perché ti ho fatto qualcosa che ti ha dato fastidio?", le chiedo. "No, no, ce l'avevo già", mi risponde. Quindi si volta verso i sedili posteriori, come a cercare qualcosa, e poi mi domanda: "Non è che avresti un po' d'acqua, perché ho una sete pazzesca?". Sconsolato, devo purtroppo dirle di no. Terminato questo breve quanto amaro social time, giunge il momento di riaccompagnarla allo showroom, operazione che è tanto breve quanto il tragitto che ci separa dal distributore ENI. In conclusione, credo che avesse proprio ragione Francostars:
Forse la ragazza in questione avrà dei problemi.
IL BUON SAMARITANO
Ci salutiamo e immediatamente mi dirigo alla volta di un altro distributore, per fare completare a una mia recente "fiamma" bulgara l'opera lasciata incompiuta da Roxana. Completato (finalmente nel vero senso del termine) il secondo giro di giostra, appena scarico Sara, mi accorgo che lì c'è un distributore di bibite e ripenso alla povera L.A. (sicuramente non al suo
alter ego Roxana ...). Investo un paio d'euri in altrettante bottigliette (anch'io comincio ad avere sete, dopo tutta quest'attività fisica

e mi dirigo verso oriente. Quanto transito da Lomazzo, lei è ancora lì, però vicina al muro perimetrale dell'area di servizio e apparentemente intenta a cambiarsi. La "punto" col muso della macchina, lei mi riconosce e, ridendo, mi domanda: "Cosa fai, mi schiacci contro il muro?". "Vieni qua, ché ho un regalo per te. In macchina sei stata davvero scandalosa e alla fine sono dovuto andare da un'altra ragazza! Però sono troppo buono e questa è per te", le dico, porgendole la bottiglietta. "Oh, grazie!", esclama L.A., con gli occhi che le brillano. Ci risalutiamo e mi riavvio finalmente verso casa, dopo una serata agrodolce. Quasi sicuramente, resterà un gesto assolutamente disinteressato, perché difficilmente tornerò da lei. Però, a volerci scommettere sopra (non più di un altro euro, però

, quella monetina insignificante che ho infilato nella macchinetta delle bibite sarebbe potuta essere uno degli investimenti più proficui della mia carriera
on the road ...