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Idid_2013) - trovo una splendida in baretto di LK Metro, si bevicchia, purtroppo non spiccica una parola di inglese ma me la vorrei portare a casa. Concordiamo per barfine, LT e tutto quanto; tuttavia anche con l’aiuto di un’amica provvidenziale si viene a sapere che sarei dovuto passare a ritirarla verso la mezzanotte, che ora era troppo presto (effettivamente non sono uno proprio da discoteca, ed il mio giretto cacciatorio iniziava verso le 18) ed inoltre la mattina successiva (alle 5!) sarebbe dovuta andare, secondo la traduttrice, a Ko-larn, ad accompagnare un tizio, a casa sua ... boh?!
Molto a malincuore ho lasciato perdere. Non avevo più molta voglia di cercare e m’era vento in mente un sorrisetto visto poco prima ... così ho acchiappato Bee, in un baretto in Soi Diana (uno dei pochi del quale ho ricordato il nome: Hearth Beat), sempre vicino all’area di LK Metro. Non propriamente bella, caruccia e piuttosto avanti con l’età ma, mooolto contenta e riconoscente per la scelta.
Effettivamente tranquilla e gentile, come in genere preferisco, ma con qualche segno di maternità. In ogni caso s’è fatta parecchia roba, col massimo della partecipazione. Credevo di avere sperimentato ormai tutto, tranne il narghilè, ma Bee 08126216xx mi ha fatto provare l’esperienza dell’HJ infinito: siamo andati al cinema: 1st class service al Central Festival, solita trafila: aria condizionata a manetta, coperta, poltroncione formato jumbo, telecomando per trasformarle in lettini e ... a trasformazione avvenuta, mi si è spianata amorevolmente addosso. Io ero piuttosto scarico ed ho rocciosamente resistito ad una specie di seghetta, fatta sotto alla coperta, per tutte le due ore della proiezione (che proiettavano? boh!).
Credevo fosse già un formidabile esempio di dedizione. Poi invece (dopo un liberatorio bumbum nella vasca-doccia) tutta la notte, nel sonno e nel dormiveglia, la sua manina grattinava, massaggiava, tastava, coccolava ... insomma una dedizione capace di superare ogni fantasia.
Saluto del mattino con un BBJ all’altezza, condito da ogni porcaggine e gentilezza, di appena un’oretta ...
Un’ultima noterella. Probabilmente Bee non se n’era accorta, ma la luna aveva iniziato la sua nuova fase calante ed abbiamo dunque trovato sulle sue mutandine e sul lenzuolo qualche piccola macchia color ruggine. Niente paura, guardiamo, constatiamo con pari sorpresa (insomma, queste sono delle attrici navigatissime, ma suppongo che lei fosse sincera). Poi acchiappo al volo un asciugamano, e lo bagno ad un’estremità, a mo’ di straccio, per dare una bonificatina al lenzuolo.
Mentre arrivavo di gran carriera sventolando questo straccio, forse in modo un po’ troppo alla bersagliera, nell’attimo nel quale passavo davanti a Bee, lei ha avuto una reazione inequivocabile: a pelle mi è sembrata troppo istantanea e spontanea per non essere autentica. Si è fatta piccola piccola e, riparandosi con le mani ha messo su un’espressione terrorizzata, come se si aspettasse da me di essere presa a frustate asciugamanose (o insomma ad asciugamanate frustanti)!
Naturalmente mai mi sarebbe neppure passata per la testa un’idea del genere.
Sono rimasto evidentemente molto sorpreso ma ciò mi ha fornito un indicatore piuttosto lampante di quello che potrebbe essere il tipo di rapporto che hanno comunemente queste donne con alcuni dei loro uomini e clienti.
Molto a malincuore ho lasciato perdere. Non avevo più molta voglia di cercare e m’era vento in mente un sorrisetto visto poco prima ... così ho acchiappato Bee, in un baretto in Soi Diana (uno dei pochi del quale ho ricordato il nome: Hearth Beat), sempre vicino all’area di LK Metro. Non propriamente bella, caruccia e piuttosto avanti con l’età ma, mooolto contenta e riconoscente per la scelta.
Effettivamente tranquilla e gentile, come in genere preferisco, ma con qualche segno di maternità. In ogni caso s’è fatta parecchia roba, col massimo della partecipazione. Credevo di avere sperimentato ormai tutto, tranne il narghilè, ma Bee 08126216xx mi ha fatto provare l’esperienza dell’HJ infinito: siamo andati al cinema: 1st class service al Central Festival, solita trafila: aria condizionata a manetta, coperta, poltroncione formato jumbo, telecomando per trasformarle in lettini e ... a trasformazione avvenuta, mi si è spianata amorevolmente addosso. Io ero piuttosto scarico ed ho rocciosamente resistito ad una specie di seghetta, fatta sotto alla coperta, per tutte le due ore della proiezione (che proiettavano? boh!).
Credevo fosse già un formidabile esempio di dedizione. Poi invece (dopo un liberatorio bumbum nella vasca-doccia) tutta la notte, nel sonno e nel dormiveglia, la sua manina grattinava, massaggiava, tastava, coccolava ... insomma una dedizione capace di superare ogni fantasia.
Saluto del mattino con un BBJ all’altezza, condito da ogni porcaggine e gentilezza, di appena un’oretta ...
Un’ultima noterella. Probabilmente Bee non se n’era accorta, ma la luna aveva iniziato la sua nuova fase calante ed abbiamo dunque trovato sulle sue mutandine e sul lenzuolo qualche piccola macchia color ruggine. Niente paura, guardiamo, constatiamo con pari sorpresa (insomma, queste sono delle attrici navigatissime, ma suppongo che lei fosse sincera). Poi acchiappo al volo un asciugamano, e lo bagno ad un’estremità, a mo’ di straccio, per dare una bonificatina al lenzuolo.
Mentre arrivavo di gran carriera sventolando questo straccio, forse in modo un po’ troppo alla bersagliera, nell’attimo nel quale passavo davanti a Bee, lei ha avuto una reazione inequivocabile: a pelle mi è sembrata troppo istantanea e spontanea per non essere autentica. Si è fatta piccola piccola e, riparandosi con le mani ha messo su un’espressione terrorizzata, come se si aspettasse da me di essere presa a frustate asciugamanose (o insomma ad asciugamanate frustanti)!
Naturalmente mai mi sarebbe neppure passata per la testa un’idea del genere.
Sono rimasto evidentemente molto sorpreso ma ciò mi ha fornito un indicatore piuttosto lampante di quello che potrebbe essere il tipo di rapporto che hanno comunemente queste donne con alcuni dei loro uomini e clienti.