Lara (Linda) - Cagliari – Bakecaincontrii

Registrato
27 Agosto 2010
Messaggi
4.535
Reaction score
21.904
RIFERIMENTO: http://cagliari.bakecaincontrii.com/don ... 9q27151323
CITTA DELL'INCONTRO: Cagliari
NOME INSERZIONISTA: Linda o Lara o Laura, a scelta
NAZIONALITA': Brasiliana
ETA': 23/25
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: Sì
SERVIZI OFFERTI: fk, bbbj, anal, cim
RATE DI PARTENZA: 70
RATE CONCORDATO: 100
DESCRIZIONE FISICA: alta, imponente, grossa, bel viso allegro e simpatico
ATTITUDINE: alla mano, cordiale, semplice
REPERIBILITA': facile
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: qualche scalino
34257843xx

Tempo di crisi, ci si arrabatta con quello che c’è. Crisi anche di gnocca buona e di qualità, e allora viva la quantità.
Mi sembra di rivivere i racconti dei nonni, di quando c’era la guerra e si conviveva quotidianamente con la fame. La ciccia, intesa come obesità, significava salute e vigore, ma veniva perlopiù vista come simbolo di benessere, aveva infatti il suo bel significato sociale.
La carne si mangiava raramente e spesso le bestie venivano ingozzate all’inverosimile prima di essere macellate. Del maiale non si buttava via niente. E anche noi, in qualche modo, di maiale parleremo.
Quella sera avevo i miei buoni motivi per essere allegro, per me era tempo di festa e di giubilo.
Quale occasione migliore per abbattere il maiale più grasso?
Avevo visto l’annuncio di questo bestione e sentendomi ispirato da alcune foto che lo ritraevano in posizione plastica telefonai. La voce era molto gradevole, con una leggera inflessione toscana. Mi sparò 100 rognoni per tutta la giostra e mi sembrò un buon affare, sebbene a me interessasse solo il bersaglio grosso. Infatti l’idea di sprofondare in quel culone assurdo mi tormentava da settimane, così alla fine mi decisi.
La sua tana era lontana, decisamente fuori mano, e l’idea di incocciare un culo di quelle dimensioni in un posto così isolato non mi faceva stare troppo tranquillo. Io e lui da soli e tutto il mondo fuori, circostanza decisamente a rischio. Possedere in un’unica soluzione una quarantina di chili di culo era una sfida da far tremare i polsi perfino al più esperto dei toreri. C’era infatti un qualcosa di minaccioso nella sua grandezza, qualcosa di simbolico da sfidare e domare anche dal punto di vista psicologico. Ero un po’ inquieto e mi imposi di affrontare la situazione con lo spirito del temerario, lo stesso che pervase il capitano Achab ed il suo rampone in quella insensata battaglia contro il mostro bianco.
Io invece volevo tornare vivo da questo safari, col mio burroso trofeo da esporre in salotto come una testa d’alce. Sì lo so, suona molto borghese ma è un’immagine che mi regala una grande soddisfazione. Mi vedo con una vestaglia da camera seduto in poltrona davanti al camino acceso, la pipa in una mano e nell’altra un bicchiere di cognac, intento ad ammirare compiaciuto i miei trofei di caccia, i miei culi appesi alle pareti.
Quella sera volevo tornare a casa con una preda dalle dimensioni mostruose, non proprio il mio target ma quella tipologia mancava dal mio inculario e la lacuna andava colmata.
Finalmente equipaggiato di una carabina dal calibro considerevole arrivai alla sua tana.
Devo confessare che quella sensazione avventurosa alla Emilio Salgari evaporò quasi del tutto quando fui al suo cospetto, per essere sostituita da una più prosaica urgenza di tipo mercantile.
Ed infatti, appena intravidi il culo in tutta la sua maestosità pensai subito a concludere un buon affare. La tipa fortunatamente non si rimangiò la parola data al telefono.
Avete presente quelle occasioni da centro commerciale? Quelle che offrono televisori da centinaia di pollici a pochi euro? Ecco, mi ritrovai davanti ad una situazione simile: dimensioni esagerate ed inutili a costi stracciati. In verità pensai che di inutile nel sesso o è tutto o è niente, e così tra il vedere e il non vedere alla fine feci il mio acquisto.
Mentre ci spogliavamo, rimuginai tutto felice sulla bontà dell’affare. Se un bolide simile l’avessi acquistato al chilo mi sarebbe costato una pupilla, ed invece l’avevo portato via per una cifra ragionevole. Veramente tanta roba. E poi di ottima fattura, bello solido. Ti aspetteresti un ammasso di lardo, ed invece no, duro come il marmo e talmente coriaceo che per separare le chiappe stavo per andare in auto a prendere il crick. Per fortuna che mi aiutò lei. Ma andiamo con ordine.
Dopo essersi lavata la ragazza ha subito iniziato con un gran bacio, ha il piercing nella lingua ed è stato piacevole sentirlo. Nel mentre si lasciava toccare il seno, morbido e inaspettatamente acerbo, ovviamente rispetto alla sua figura. L’orale è stato magnifico, lei è parecchio vorace nel farlo e considerata la mole non poteva essere altrimenti. Succhiotti alle palle, risucchi, affondi e mugolii, veramente molto brava. Nel mentre ne ho approfittato per esplorare il culo che con mio sommo stupore appariva stretto e ostile.
Ad un certo punto come abbiamo cambiato posizione mi sono ritrovato a pochi centimetri dalla sua patata e pensando che volessi leccarla me l’ha offerta, o forse voleva proprio che la leccassi. Ragazzi non ce l’ho fatta, non son riuscito nemmeno a guardarla. Era una patata gigante, troppo per me. Non sapevo come declinare quella proposta senza offenderla, perché me la stava presentando come una succulenta prelibatezza, cosa che per alcuni estimatori potrebbe anche essere. Finsi un malessere, come quando viene presentata una pietanza nauseante e per non mancare di rispetto alla padrona di casa si increspano le narici e si porta la mano allo stomaco mimando una indisposizione.
No grazie, ieri ho mangiato pesante, mi scusi signora ma preferirei tenermi leggero.
Volevo passare subito al secondo e nell’attesa mi dedicai al suo culo come fosse un contorno. Ecco, un insalatina verde era quello che ci voleva e così mi misi a brucare intorno, d’altra parte la verdura è sempre un piatto salutare, sempre che sia ben lavata. Così era per fortuna, anche se man mano che la zona si scaldava incominciavano a salire odori molto forti, e più si scaldava e più si levavano esalazioni intense. Cazzo, sembrava un suffumigi fatto con la gnocca.
Poi la misi a pecora e timidamente mi avvicinai al mostro. Ero a pochi centimetri da lui e lo osservavo incuriosito da ogni angolazione, effettivamente ero un po’ troppo vicino ed esposto al pericolo di un suo attacco. Stavo dando a me stesso prova di grande incoscienza, ma lui era così grande e fiero da indurmi ad abbandonare ogni remora. Liscio, lucido, levigato, stava là chiuso in attesa che mi avvicinassi ulteriormente ed io, sentendomi coraggioso, mi accostai piano piano con l’intenzione di toccarlo. Quello mi osservava immobile valutando ogni mia mossa. Certamente doveva aver sentito il mio respiro sulle chiappe perché con uno scatto ferino fece un balzo e si aprì per divorarmi. Mi mise letteralmente il culo in faccia e mi inglobò. Oblomov scomparve. D’altra parte era quello che volevo no?
Gnam!
Amici, vi siete mai trovati con la testa dentro l’oblò della lavatrice a rovistare nella biancheria? Ecco, io ero in una situazione simile, ma molto più scomoda ovviamente.
Signori, ecco a voi una variante del facesitting!
Non durò molto, solo pochi secondi perché oltre non era possibile. Diciamo che non mi sentivo proprio a mio agio.
Preferii passare alla penetrazione e non fu affatto facile, coefficiente di difficoltà anale elevatissimo.
Era molto stretta e, come detto, le chiappe ostacolavano l’ingresso. Dopo vari tentativi ed intermezzi orali per ricaricare la carabina, finalmente andai a segno domando il bestione e portandomi a casa la sua cotenna. Infatti una volta dentro decisi a mio piacimento inclinazioni e traiettorie, anche se devo ammettere che non capitò spesso che riuscissi ad infilarlo in tutta la sua lunghezza.
Infine, ormai ammansita, pretesi che il gran finale fosse nella sua bocca e così, tra schizzi e sputi, arrivai al termine di questa difficilissima prova.
 
Registrato
14 Gennaio 2010
Messaggi
6.398
Reaction score
117
Località
Toscana
Recensione magistrale.

MATRICE
 

Allegati

  • linda-lara-laura cagliari bakecaincontri.zip
    92,3 KB · Visite: 404
Commenta
Registrato
12 Dicembre 2010
Messaggi
84
Reaction score
5
Località
Dietro l'angolo
Eh la madonna quanto burro!
Mi prendono male 'ste donnacce, anche se il rischio di indigestione di latticini in questo caso credo non sia da sottovalutare...
 
Commenta
Alto