[RECE] Mihaela - OTR - Montecatini Terme (PT) - Via Nievoletta

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Località
Toscana
SCHEDA TECNICA La scheda tecnica rappresenta la raccolta dei dati fondamentali per l'individuazione del soggetto del racconto. E' indispensabile compilare tutti i campi proposti. Pubblica il racconto della tua esperienza seguendo QUESTA GUIDA

CITTA DELL'INCONTRO: Montecatini Terme (PT)
ZONA: Via Nievoletta
NOME: Mihaela
NAZIONALITA': rumena
ETA': 30
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): bbj, rai1, cob
COMPENSO RICHIESTO: 50
COMPENSO CONCORDATO: 50
DURATA DELL'INCONTRO: 40 minuti
DESCRIZIONE FISICA: bionda, alta
ATTITUDINE: esperta, ma partecipe il giusto.

LA MIA RECENSIONE: Avendo un cinquantello da spendere e una voglia di fica insopprimibile, decido di fare un tour senza troppe pretese nella nota città termale. Faccio un po' di su e giù e individuo questa tipa con capelli biondi, alta, belloccia. Mi eccito e così tiro il cazzo ritto fuori dalla cerniera dei pantaloni, tenendolo seminascosto da un lembo della camicia. Poi mi avvicino, abbasso il finestrino e intervisto. Per 50 accetta il bbj+rai1, affare fatto. Salita in macchina le chiedo camporella dirigendomi subito sulla Camporcioni dove conosco dei posti adatti allo scopo. La tipa però mi dice che proprio ieri ha beccato una multa di 500 euro dai vigili urbani, in quanto sarebbe entrata in vigore un'ordinanza che vieta l'esporsi sulla strada. La cosa mi ha messo un po' di strizza perchè ho pensato che il carico e lo scarico della ragazza potessero essere sgamati dai suddetti, con conseguenze nefaste anche per il cliente. La tipa mi propone quindi di andare a casa sua allo stesso prezzo. Accetto di buon grado e aerivati alla rotonda in località "Gallo" faccio il giro e torno indietro verso il centro. E' proprio in quel momento che mi scatta una fantasia.
Io: "Mi fai un pompino mentre guido?"
Lei: "Certo".
Scosto il lembo della camicia scoprendo il pisello già ritto alla sola idea e lei, senza scomporsi, si mette a pecorina sul sedile del passeggero e mi si butta sul cazzo. Un pompino triplo con avvitamento carpiato incrociato. Coeffeciente di difficoltà 3.2. Un pompino olimpico.
Mi infoio come un cane in quella situazione pornografica, solo che il mio braccio arrivava a malapena a manovrare il cambio, dovendo passare l'arto sotto il suo corpo. In uno stato di eccitazione confusionale, con lei che mi puppava, speravo di non trovare nessuno che mi intralciasse la strada. Arrivato alla rotonda del Palamadigan percorro la medesima alla velocità di 30 km/h con la quarta marcia inserita. Non riuscivo a scalare. A momenti mi si spegne il motore per quanto era imballato. Non capivo un cazzo, se mi fermavano i carambas, mi ritiravano la patente per guida in stato di ebbrezza. Non per l'alcool, ma per eccesso di ormone. Arrivato alla rotonda Martiri dei Lager una Mini con quattro balordi ventenni mi taglia la strada e per poco non faccio il patatrac. Inchiodo con difficoltà e la tipa sbatte la testa sul volante. Mi scuso e di comune accordo riteniamo che sia meglio proseguire la pompa a casa.
Piccolo imprevisto. Per arrivare alla location siamo costretti a passare in una strada interdetta, vale a dire una di quelle che il Comune di Montecatini Terme ha chiuso con quelle maledette transenne. Meno male che i volontari non c'erano. Arrivato sotto al palazzo mi faccio un flash. Il palazzo è un noto trombodromo dove ho fatto diverse trombate fin dai primi anni 90. La cosa mi sdegna un po', ben sapendo che quel trombodromo è stato oggetto di diversi controlli da parte delle FDO. Ad ogni modo parcheggio (unica automobile nell'area) e scendiamo dall'auto. La ragazza inizia a ridere, in quanto sono sceso dall'auto con il cazzo fuori dalla cerniera dei pantaloni. Non me ne importava nulla; a cazzo di fuori l'ho seguita fino al portone e poi fino all'ascensore, con il rischio di essere visto da qualche inquilino. Ero troppo galvanizzato, l'atteggiamento da sporcaccione depravato, mi procurava scariche di adrenalina.
Entrati in ascensore noto alcuni particolari del passato che mi ero dimenticato. L'interno della cabina era inciso da tutte le parti. Sia le parti in legno, sia le parti in plastica, sia le parti metalliche. Parolacce dappertutto, scolpite con mazzi di chiavi e sicuramente anche da temperini e coltelli. Cazzi disegnati dappertutto e varie scritte in rumeno e albanese, in italiano leggevo solo il classico "viva la figa". Viva la fantasia dico io. Mi ha colpito il fatto che neanche una svastica era scolpita. Ne avessi trovata una sarebbe stato più tranquillizzante.
Arrivati al pianerottolo esco dall'ascensore sempre a cazzo di fuori, incurante che ci fosse qualcuno ad aspettarci dietro le porte scorrevoli. Altra sorpresa. La tipa fa per aprire la porta del suo appartamento e nel contempo osservo la porta dell'appartamento accanto. Era sfondata e tutta rattoppata con nastro adesivo da pacchi, quello marrone per intendersi.
Io: "E questo cosè?".
Lei: "Appartamento di mia amica. Suo ragazzo un poco incazzato e porta sfondato".
Eccoci, intuisco che è bene non far troppo rumore, altrimenti qualcuno mi avrebbe cignato.
Al contrario delle parti condominiali la location è apparsa in ordine e pulita. Angolo cottura, bagno e letto matrimoniale nascosto da una tenda. C'era pure l'aria condizionata accesa. Mi spoglio nudo solo con i mocassini addosso e chiedo l'uso del bagno per darmi una rinfrescata. Accessori puliti con dotazione del solito rotolone. Presente anche un rotolo di carta igienica sul letto di lavoro, ad uso per le sintetiche pulizie di rito.
Mi sdraio sul letto con la testa appoggiata al muro e le gambe divaricate. Lei continua il pompino lasciato poco prima al volante, rigorosamente scoperto. Lavora senza mai staccarsi. Godo appieno quando le chiedo di staccare la mano. Però è più forte di lei, dopo un minuto lo maneggia ancora. La faccio mettere supina e la bacio in ogni dove. Evita l'FK che cerco più volte. Ammetto di non essermi lavato i denti e forse avevo una fiatella che sapeva di merda di cavallo. Non importa, mentre la bacio lei cerca l'uccello e mi sega. L'amico fritz ha gradito anche perchè durante la fase statica non ha mai perso consistenza. La tipa allunga il braccio sul comodino, prende il cartoccio e mi gomma. Non la faccio respirare, tutto prosegue con un unica posizione. Missionaria e via, trovo il ritmo e la sintonia, non cerco altre varianti. Al momento di venire mi levo il gommolo e lei mi sega fino a farsi sgoccioalre sulla pancia. Prendo la carta igienica sistemata sul letto e ci puliamo. Dopo un uso ulteriore del bagno lei si sdraia nuda sul divano e dopo breve social time mi dice che non vuole essere riaccompagnata: per quella sera basta e vuole rimanere a casa. Esco dal palazzo, ricordandomi stavolta di chiudere l'amico fritz in bottega.
 
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