le donne tradiscono di piu'...cosa è cambiato?

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Glenda Cherubino

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Prendendo spunto da alcuni thread presenti sul forum...
ho pensato agli innumerevoli cambiamenti e a tutte quelle considerazioni sulla diversità di tradire fra i due sessi, ma cosa è realmente cambiato a livello sociale, antropologico?.....in cosa la donna, fra aspetti negativi e positivi, ha mutato e sta mutando nel suo approccio con il sesso? Quali sono le differenze rispetto all'uomo che la porta a vivere sessualmente con piu' libertà quello che, in precedenza, non le era concesso?
Partendo da un retaggio culturale che l'ha sempre messa nella condizione di subire in passato, oggi molte convinzioni sono cambiate e alcuni desideri trasgressivi e sessuali sono simili a quelli maschili.

prendo spunto da un articolo su cui mi sono soffermata....


Le donne tradiscono di più
Chi sostiene che gli uomini siano più inclini al tradimento per indole o per natura dovrà ricredersi.

http://ilcapoluogo.globalist.it/Detail_News_Display?ID=10758
 
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è cambiato che oggi c'è internet e anche loro possono visionare facilmente i video porno (che sono una tentazione)! :rofl:
 
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più che altro sta cambiando la concezione sociale per cui se a tradire è l'uomo, è sostanzialmente ritenuta una cosa normale, se lo fa invece la donna è considerato intollerabile (e pure punibile con conseguenze anche tragiche, purtroppo)
non a caso per la legge italiana l'adulterio femminile era considerato reato fino agli anni '60! qualche strascico l'avrà pure lasciato..
 
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Glenda Cherubino

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  • #5
più che altro sta cambiando la concezione sociale per cui se a tradire è l'uomo, è sostanzialmente ritenuta una cosa normale, se lo fa invece la donna è considerato intollerabile (e pure punibile con conseguenze anche tragiche, purtroppo)
non a caso per la legge italiana l'adulterio femminile era considerato reato fino agli anni '60! qualche strascico l'avrà pure lasciato..

vero Lexar ed è quanto ancora oggi emerge....non può esservi una così sostanziale differenza sul tradimento. Esso è tale e basta! sia che a commetterlo sia una donna sia che sia un uomo....visto che tanto se ne parla e se ne è parlato nel forum, dove traspare in modo evidente questa continua diversità di intenti.
inoltre, come scrivi....capita ancora oggi che la donna, qualche volta, ne subisce conseguenze tragiche.

 
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...sì in effetti è vero, pur essendo maschio e inconsapevolmente un tantino maschilista (ma perché ritengo le donne superiori agli uomini), dico che il tradimento dal punto di vista morale è uguale ma non è mai stato considerato così (cioè si è sempre ritenuto più grave il tradimento messo in atto dalla donna) per la questione della procreazione; se era (o anche è) la mogli a tradire e rimanere incinta il marito prendeva, come si suol dire, solo la colpa (della maternità), oltre a portare le corna ... se nessuno veniva a saper nulla bene, ma in caso contrario la frittata era fatta....
Da qualche decennio la liberazione sessuale ha reso le donne più autonome e sicure. Non dimentichiamo poi, e mi riferoisco a quanto detto prima, la mai troppo lodata (checché i cattolici più integralisti ne dicano) invenzione di aticoncezionali sicuri, che fanno sì che si possa vivere il rapporto sessuale(anche fedifrago) con maggiore serenità....

Già Ludovico Ariosto oltre cinque secoli fa...

S'un medesimo ardor, s'un disir pare
inchina e sforza l'uno e l'altro sesso
a quel suave fin d'amor, che pare
all'ignorante vulgo un grave eccesso;
perché si de' punir donna o biasmare,
che con uno o più d'uno abbia commesso
quel che l'uom fa con quante n'ha appetito,
e lodato ne va, non che impunito?
Son fatti in questa legge disuguale
veramente alle donne espressi torti;
e spero in Dio mostrar che gli è gran male
che tanto lungamente si comporti.

Ludovico Ariosto
Orlando furioso

canto IV
 
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c'è molta ipocrisia però nel tirare fuori il solito vecchio discorso: "se a tradire è un maschio, allora è un latin lover, se a farlo è una donna, allora viene ingiustamente considerata una puttana!". Per me questo è nazifemminismo di bassa lega. La parità deve esserci e deve essere rincorsa con affanno laddove latiti. Ma ci sono, almeno fino ad oggi, delle innegabili differenze BIOLOGICHE tra maschi e femmine, parecchi non vogliono metterselo in testa. I maschi tradiscono perchè si svegliano con la voglia di scopare, hanno voglia di donne, sempre, da quando aprono gli occhi al mattino fino all'ultimo minuto di coscienza serale. E' la biologia che scrive nel dna dei maschi: andate, spruzzate più che potete! Non è un caso se le donne hanno anche un'anatomia differente, predisposta ad accogliere, più che a distribuire. Con questo non voglio sminuire il piacere che una donna prova scopando: giustissimo e sacrosanto difendere il diritto all'orgasmo multiplo rosa. Ma trovo, francamente, una forzatura colossale questa "mascolinizzazione" delle donne che corre velocissima. La generazione sex and the city, con donne che in gruppetto, ai tavolini di un bar, bestemmiano, ruttano, con la sigaretta in bocca parlano di lunghezze di piselli a me sembra un'autostrada percorsa contromano. Magari è il futuro, ma io amo le donne sexy e lussuriose di natura, non per controfigura di un maschio sempre più in crisi. Evviva anche le differenze, altrimenti che gusto c'è a scoprire di giorno in giorno l'altra metà del cielo?
 
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tu hai ragione, l'istinto maschile è ancestrale...e l'istinto mi porterebbe a ragionare "da maschio"....le differenze esistono eccome....
purtuttavia se la vogliamo mettere sul piano etico (e forse non è questo il luogo adeguato), siamo tutti., uomini e donne, un po' cambiati dal tempo dei cacciatori-raccoglitori a questa parte...
certo, le donne sex and the city mi fanno paura, le trovo castranti
 
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vi faccio una rivelazione: esprimere il proprio punto di vista senza dare epiteti vari a chi la pensa diversamente agevola le discussioni :whistle3:
 
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Glenda Cherubino

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si evince che il tradimento, anche se giustamente Tommy mette in evidenza una componente biologica molto diversa fra uomo e donna, è comune a tutte le culture e che, nelle società avanzate, le donne tradiscono tanto quanto gli uomini.
I fattori in grado di contribuire sono diversi proprio a seguito anche di un' emancipazione e di un cambiamento del ruolo femminile nella società.
quali sono le paure e le conseguenze che ci vedete?

 
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alcune tra le mie amiche con cui sono piu in confidenza, mi han detto piu volte che la donna in fatto di desiderio sessuale è esattamente uguale all'uomo, soltanto che la stragrande maggioranza delle femmine non lo ammette.
cioè anche loro, come noi uomini, quando vedono un uomo che le piace pensano, dentro di loro, "io un pompino a questo glielo farei volentieri", oppure "mi farei scopare alla grande da questo" insomma, pensieri che di solito siamo noi maschietti che, oltre a farli, li esterniamo tra di noi senza problemi.
e invece a quanto pare no, pure le femmine li fanno, ma, di solito, se ne guardano bene dal dirlo
 
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...sì penso anche io, però poi intervengono vari freni inibitori....e forse non si accontenterebbero solo di un pompino.....ma vorrebbero non dico fidanzarcisi, ma insomma, un rapporto in cui ci fosse tenerezza ecc ecc....ecco che forse la differenza vien fuori...
 
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se veniamo all' articolo postato da Alycia devo dire che sono sostanzialmente d' accordo, il tradimento in un matrimonio spesso (non sempre), è l' effetto di un qualcos'altro, non la causa della rottura. Si tradisce per mille motivi.

Per quanto riguarda la tendenza a tradire in paragone all' altro sesso, sinceramente non saprei dire se è possibile fare un distinguo come caratteristica sessuale, non credo infatti che i maschi, o le femmine abbiano questa tendenza più spiccata.

Di sicuro, ma senza certezza scientifica, le donne tradiscono diversamente rispetto al maschio, se infatti l' uomo, spesso si trova con diverse partner solo per il gusto dell' atto, la donna tradisce con lo stesso molteplici volte.
In altre parole penso che sia più facile che un uomo cambi spesso partner con cui tradire, piuttosto che la donna che tradisce sempre con lo stesso partner.

Ripeto non è scientifica la cosa, ma sono convinto che se si andasse ad analizzare la situazione i numeri mi darebbero ragione.
 
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Nell'ombelico, a metà strada tra il tuo cuore e la
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Buongiorno, apro questo mio intervento con la vignetta sopra. L'ispirazione l'ho avuta leggendo una frase di Tommy87 "Non è un caso se le donne hanno anche un'anatomia differente, predisposta ad accogliere, più che a distribuire". Naturalmente è un modo scherzoso di approcciare il discorso e non una critica all'opinione di Tommy87 (che saluto). La mia chiave di lettura è un pò differente. Come in effetti la vignetta ci suggerisce, la "predisposizione" a ricevere da parte della donna c'è (ma non è che quella a "dare" manchi eh...), è il come che magari ha la sua importanza. Naturalmente tale esigenza la donna l'ha sempre avuta, ma l'ha dovuta tenere sopita a lungo. Questa riflessione si allarga, altrettanto naturalmente, al ruolo a cui la donna è stata relegatata fino a qualche decennio fa. In sintesi e senza mezzi termini, a metà strada tra l'angelo del focolare ed il sacco delle botte... Le conquiste sociali della donna, peraltro frutto di dure battagle e ancora, purtroppo, osteggiate da una mentalità spesso un filo (....) maschilista, hanno fatto si che tali conquiste hanno e stanno variando, e di molto, l'identità delle donne. Una nuova identità, coerentemente e francamente giusta, indirizzata verso una parità di diritti (e non solo di doveri). Le carriere scolastiche delle donne, oramai da diversi anni, si sono fatte sempre più consistenti (basta vedere la loro presenza nelle università, sempre più numerosa e in tutte le discipline), aggiungiamo a questo la necessità sempre più pressante che anche nell'ambito familiare la donna moglie/madre lavori per garantire un contributo economico, mantenendo, tra l'altro, le incombenze di una casa... Insomma, da una parte la donna è entrata nel mondo dell'istruzione e, di conseguenza, in quello del lavoro qualificato un tempo appannaggio solo degli uomini, elevando il proprio ruolo sociale, dall'altra deve (e sottolineo deve) tutt'ora combattere contro l'ipocrisia di un maschilismo duro a cedere gli spazi che, innegabilmente, si merita. Basta vedere il comportamento dei nostri politici per avere una chiara ed oggettiva idea di quanto ho espresso. Conseguenza di tutto ciò è un desiderio di libertà, di sdoganamento dai ruoli che la storia (e la religione... ) le ha affibiato, con il valore aggiunto che l'ostracismo perpretato nei loro confronti le ha rese più competitive e con il dente avvelenato nei confronti di noi ometti. Da quì ad arrivare al desiderio di manifestare gli stessi "desideri" e diritti che l'uomo si è arrogato per millenni, il passo è breve. E tra questi, ovviamente, non può mancare il desiderio di vivere una sessualità più completa, libera, che naturalmente si indirizza in tutte le direzioni possibili, sfociando, tra l'altro, anche nel "diritto" di tradire, sia mentalmente, che fisicamente.
Pari doveri, pari desideri, pari diritti... a rigor di logica non fa una grinza.
Credo che lo step successivo sia analizzare il tradimento come un atto non più perpretato in misura diversa da uomo e donna, ma paritariamente e, quindi, evidenziare quali siano le motivazioni che spingono a tale comportamento e le conseguenze, sia a livello personale che sociale.
Buona giornata.

Napiotta.
 
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Hawkeye

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c'è molta ipocrisia però nel tirare fuori il solito vecchio discorso: "se a tradire è un maschio, allora è un latin lover, se a farlo è una donna, allora viene ingiustamente considerata una puttana!". Per me questo è nazifemminismo di bassa lega.

Si rende noto che la linea della moderazione è la seguente:

Le proprie idee si possono portare avanti anche senza assegnare etichette all'altrui pensiero.
Chi la pensa diversamente non necessariamente è un ipocrita.

Tenerlo presente in futuro.
 
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Si rende noto che la linea della moderazione è la seguente:

Le proprie idee si possono portare avanti anche senza assegnare etichette all'altrui pensiero.
Chi la pensa diversamente non necessariamente è un ipocrita.

Tenerlo presente in futuro.

Ho ben evidenziato in tutto il post la limitazione di queste idee al mio solo pensiero. Nella stessa frase che hai sottolineato c'è l'espressione "per me".

Per me chi la pensa così è un ipocrita, lo riscrivo. Sono liberissimo di pensarlo. Peraltro ipocrita non è un epiteto considerato come insulto per la legge. Così come nazifemminismo, che è un neologismo fastidioso, ma vuol dire nazional-femminismo, non intende evocare in alcun modo immagini o scenari violenti.

Detto questo, comprendo l'esigenza di moderare, mi scuso se qualcuno si offende, ma ribadisco il mio pensiero con assoluta libertà.
;)
 
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