Quando penso
che non mi innamorerò, ormai, più
che non soffrirò, ormai, più
per amore
mi sento un morto
a cui batte il cuore
lo stesso,
un defunto in permesso,
un estinto in licenza
di senescenza,
un vivo provvisorio,
un morto renitente
alla leva dei trapassati.
Non accadrà più niente
degno d’esser notato:
gli appuntamenti mancati
il cellulare spaccato
per un moto di gelosia
l’incontrarsi per via
del sesso mercenario
scriversi una lettera
musicarla
cantarla
bruciarla
ridere di desiderio
piangere di non si sa
odiare l’orologio, la societÃ
e tutti gli altri uomini
che mi impediscono
di vedere Lei.
Ora posso soltanto
arrabbiarmi, perdonare
ricordare, ogni tanto,
dimenticare,
ghignare,
chiavare, ogni tanto,
ma non più innamorarmi
a lungo.
Sono già un fungo
spoglia
salma,
miseri resti
son questi.
Chiedo l’onore delle armi:
sono stato tanto innamorato
non potrò più innamorarmi.
che non mi innamorerò, ormai, più
che non soffrirò, ormai, più
per amore
mi sento un morto
a cui batte il cuore
lo stesso,
un defunto in permesso,
un estinto in licenza
di senescenza,
un vivo provvisorio,
un morto renitente
alla leva dei trapassati.
Non accadrà più niente
degno d’esser notato:
gli appuntamenti mancati
il cellulare spaccato
per un moto di gelosia
l’incontrarsi per via
del sesso mercenario
scriversi una lettera
musicarla
cantarla
bruciarla
ridere di desiderio
piangere di non si sa
odiare l’orologio, la societÃ
e tutti gli altri uomini
che mi impediscono
di vedere Lei.
Ora posso soltanto
arrabbiarmi, perdonare
ricordare, ogni tanto,
dimenticare,
ghignare,
chiavare, ogni tanto,
ma non più innamorarmi
a lungo.
Sono già un fungo
spoglia
salma,
miseri resti
son questi.
Chiedo l’onore delle armi:
sono stato tanto innamorato
non potrò più innamorarmi.