[RECE] Esther (ROM) - OTR notturna - Appiano Gentile

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SCHEDA TECNICA

CITTA DELL'INCONTRO: Appiano Gentile
ZONA: 45.744104,8.982581
NOME: Esther
NAZIONALITA': Romania
ETA': 27 dichiarati
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BJ
COMPENSO RICHIESTO: 25
COMPENSO CONCORDATO: 25
DURATA DELL'INCONTRO: 20'
DESCRIZIONE FISICA: altezza media, un po' più in carne della collega Michela, capelli biondi, viso un po' tondo ma carino
ATTITUDINE: buon impegno, tecnica-base, molto chiacchierona

LA MIA RECENSIONE:

Il mio obiettivo iniziale era provare la presunta Alessia, una ragazza minuta che staziona a queste coordinate (45.746739,8.981247) e di cui avevo letto buone recensioni altrove. Al mio arrivo in zona (credo fosse già l'1:30), è però monopolizzata da un gruppetto di persone (alcuni ragazzi/ragazze che girano con una vecchia autovettura con targa VA e che spesso vedo trattenersi con le OTR; non credo siano "pappa" ma membri di una qualche onlus anti-sfruttamento) e tale rimane per lungo tempo. Quando finalmente si libera, vengo anticipato da un collega e alla fine scompare definitivamente dai radar.

Dato che la scena è ormai decisamente sguarnita e non sono saggio come il collega Wlly_McTell ("passo spesso di li ma per fortuna non mi sono mai fatto ingannare dall'avvenenza delle due Ragazze bionde che stazionano una di fronte all'altra"), decido di ritestare la più esperta delle due girls che, a mo' di Scilla e Cariddi, presidiano l'uscita dell'ultima rotonda di Appiano (l'altra è Michela-più-veloce-di-Bolt).

Accosto, mi faccio confermare che sia ancora all'opera e non già sul punto di levare le tende e poi le chiedo il rate per un semplice BJ (ri)conoscitivo, visto che l'incontro precedente risale ormai a quasi un anno fa e i ricordi nella mia mente sono svaniti quasi del tutto. Spara 30 come la collega, le chiedo se si possa fare per 20 e alla fine concordiamo a metà strada.

Appena salita in macchina, ancor prima di passare alle reciproche presentazioni, se ne esce con un "ma come sei gentile!". Dato che non ho praticamente aperto bocca se non per chiederle il rate, non le ho aperto la portiera e non le ho neppure fatto un baciamano, rimango interdetto e le chiedo il motivo di cotanto entusiasmo. Mi spiega che è rimasta piacevolmente sorpresa dal fatto che le avessi chiesto se stesse ancora lavorando, mentre gli altri colleghi vengono subito al dunque e domandano "quanto vuoi?" . Ovviamente non le dico che la mia domanda era principalmente finalizzata a capire se mi avrebbe liquidato in 5 minuti, perché già in attesa della "corriera" per Milano.

Finalmente ci presentiamo (il suo nome è Esther e abita Cinisello Balsamo). Quattro chiacchiere veloci sul bollino svizzero e raggiungiamo la sede operativa, che è davvero lì vicino e che condivide con la collega più giovane.

LA RECE VERA E PROPRIA

Regolati gli aspetti burocratici, ha inizio il BJ. L'estrazione del profilattico dalla confezione diffonde immediatamente effluvi di fragola all'interno della mia macchina. A differenza della collega, non si semi-denuda nella parte inferiore, ma rimane completamente vestita (una sorta di maglietta a maniche lunghe elasticizzata, microgonna e collant luccicosi), limitandosi a togliersi le scarpe (un paio di high-heels con peep-toe).

Si inginocchia di traverso sul sedile del passeggero e quindi si cala sul mio membro, per infilare il profilattico. Le sue mani sono letteralmente gelate, per cui il fratellino perde un paio di taglie all'istante e un brivido freddo si diffonde dalla zona pubica a tutto il mio corpo. Le dico di fermarsi un attimo, le chiedo di porgermi le mani e gliele friziono un po', per scaldarle. Prima di mettersi finalmente all'opera, mi chiede se preferisca "lento o veloce". Le dico di provare ad alternare entrambe le velocità e quindi il lavoretto orale ha finalmente inizio.

L'impegno è senz'altro buono, la tecnica non prevede invece grandi varietà di mosse (a parte i cambi di ritmo e un paio di accenni di massaggio ai gioielli di famiglia). Nel frattempo, posso carezzarle l'interno coscia e i glutei (dove il tutto è però mediato dalla presenza delle calze) e la parte bassa della schiena e l'addome (dove invece la mia mano riesce a infilarsi tra i suoi capi d'abbigliamento e a stabilire il contatto epidermico). Quando provo a saggiare la consistenza del seno, mi scontro con un paio di coppe a balconcino super-rinforzate, per cui mi astengo da ogni giudizio, perché riguarderebbe Wonderbra o Playtex e non Esther.

Più o meno a metà dell'opera, mi chiede il permesso di aiutarsi con un po' di HJ (evidentemente, qualche purista del BJ deve averle fatto una lavata di capo al riguardo, ma nel mio caso so che non riuscirebbe mai ad arrivare al risultato nei tempi stretti a disposizione, senza l'"aiutino da casa"). Da qui in avanti, alterna HJ e BJ e accenna ancora un massaggio scrotale. Con un'ultimo frenetico HJ mi porta in dirittura di arrivo, riprende con il BJ e taglio la linea del traguardo in bocca (ma ovviamente incappucciato).

UN PO' DI SOCIAL TIME

Esther mi dice di avere 27 anni, di essere rumena e di essere in Italia da 1 anno. Quando le rivelo la mia età, dice di non crederci, al che le spiego che probabilmente mi ha visto solo nella semi-oscurità della macchina. A questo punto mi acceca mezzo accendendo la luce di cortesia, controlla meglio e poi conferma la stessa versione di prima (ma sta mentendo spudoratamente, per fidelizzarsi un cliente ...). Questo breve intermezzo è il pretesto per informarci sui rispettivi stati civili. Mi dice di essersi sposata giovane, appena diventata maggiorenne, e di avere poi dato alla luce un pargolo. Si è quindi separata dal marito e ora lavora OTR per mantenere la famiglia, mentre l'erede viene accudito dai suoi genitori in Romania.

Esther è davvero una chiacchierona e solo l'arrivo allo showroom interrompe il suo profluvio di parole (insomma, l'esatto contrario rispetto a quella sorta di frigidaire della sua collega più giovane). Ci congediamo e faccio rotta verso casa, perché sono ormai le 3:15.
 
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WILLY_MCTELL

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..... Al mio arrivo in zona (credo fosse già l'1:30), è però monopolizzata da un gruppetto di persone (alcuni ragazzi/ragazze che girano con una vecchia autovettura con targa VA e che spesso vedo trattenersi con le OTR; non credo siano "pappa" ma membri di una qualche onlus anti-sfruttamento) e tale rimane per lungo tempo. Quando finalmente si libera, vengo anticipato da un collega e alla fine scompare definitivamente dai radar.
Confermo...si tratta di volontari di un'organizzazione onlus dedita alla salvaguardia della salute delle Ragazze che lavorano sulla strada...il loro intento principale è quello di sensibilizzarle sui controlli medici da effettuare periodicamente...oltre alla macchina targata VA si muovono anche con un furgone bianco abbastanza datato...a loro va tutta la mia stima per l'opera che svolgono...

Dato che la scena è ormai decisamente sguarnita e non sono saggio come il collega Wlly_McTell ("passo spesso di li ma per fortuna non mi sono mai fatto ingannare dall'avvenenza delle due Ragazze bionde che stazionano una di fronte all'altra")


Riconfermo...la zona non attrae le mie attenzioni...vuoi per la tenacia con la quale i Puffi presidiano la zona...vuoi perchè le due Ragazze mi danno l'idea del ''rocket'' pronto al lancio...onore a te Oscartr per la temerarietà dimostrata in entrambe le occasioni :)
 
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Riconfermo...la zona non attrae le mie attenzioni...vuoi per la tenacia con la quale i Puffi presidiano la zona...

Sarà per la tarda ora a cui di solito frequento la zona, ma negli ultimi 12-15 mesi ricordo di avere incrociato solo una volta un posto di blocco della PL a Cirimido (45.695086,9.011417), che sembrava esplicitamente finalizzato a intercettare e a bloccare eventuali clienti con OTR a bordo.

Per il resto, ricordo un paio di posti di blocco della PS a Lomazzo (ma era appena successo un incidente che probabilmente aveva coinvolto un collega ripartito un po' troppo brillantemente dalla banchina stradale) e dei CC proprio alla rotonda ove stazionano Esther e le colleghe, ma finalizzati al normale controllo-documenti, il che mi sembra del tutto normale, visto che lo scopo finale è tutelare anche la nostra sicurezza.

Magari può capitare che ogni 1-2 h passi una vettura dei CC impegnata nel suo giro di ronda, ma non mi è mai sembrato che avessero precise disposizioni di avventurarsi in campagne esplorative per parcheggi e stradine agresti... Ovviamente è fondamentale non essere pizzicati allo showroom (come è successo alcune settimane fa a un collega, che poi è stato lungamente trattenuto nella piazzola ove stazionano Natascha e Ludmilla = 45.755053,8.988113), ma non penso che i CC contesterebbero la violazione di eventuali ordinanze sindacali o regolamenti di PL. Bisogneebbe però chiedere un parere a un luminare come Francostars ...

Per confronto, mi è sembrata molto più presidiata la SS525 tra Bergamo e Osio Sotto.

vuoi perchè le due Ragazze mi danno l'idea del ''rocket'' pronto al lancio...onore a te Oscartr per la temerarietà dimostrata in entrambe le occasioni :)

Non sono così coraggioso come mi dipingi! Confermo appieno la tua impressione per Michela. Esther mi è sembrata invece molto più alla mano, anche perché fisicamente è qualche gradino sotto la collega e quindi può tirarsela un po' meno. Il prossimo obiettivo è capire se l'appartamento di Cinisello sia a mero uso-abitazione (e quindi assolutamente off-limits per eventuali clienti) o se invece sia a uso promiscuo (e dunque sia possibile tentare un'esperienza indoor, mettendo comunque sul piatto non più di 80 fiches). Per scoprirlo, devo però approfondire la conoscenza e quindi giocarmi altri 25 in un nuovo BJ. Senz'altro, mai rischierei RAI1 in macchina né opterei per l'opzione motel, visto che ho recentemente testato una perla (anzi, una "Perlettina", come l'ha definita un collega) per "soli" 80 e nella mia personalissima scala di giudizio Esther non vale sicuramente (80 o 100) + 54.

Per inciso, credo di avere individuato Mariana. L'ho vista nel salire verso Appiano (ma, come scritto nella rece, stavo puntando un obiettivo diverso), mentre di ritorno verso casa non era già più in postazione.
 
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WILLY_MCTELL

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Ciao Oscartr...probabilmente l'orario nel quale perlustri la zona non ti permette di osservare quello che vedo io intorno alle 22/23...
I controlli sono concentrati nella zona Fenegrò-Limido Comasco...i Puffi radunano tutte le Ragazze in un punto per poi passare ai controlli di routine...penso sia solo un modo per far desistere le stesse a frequentare la zona...per il momento pare non funzionare ma a lungo andare...purtroppo nella rete finisce anche qualche Collega come mi è capitato di vedere...occhio quindi...
Appiano Gentile è una zona ad alto rischio...è stato il primo paese della zona ad adottare la contravvenzione da 400 ghinee...da quel momento il mio subconscio non mi fa stare tranquillo...più che altro passo di li per ''rifarmi gli occhi''...ma nulla più...quando giunge il momento di concretizzare vado a trovare Mariana...è un periodo che mi prende bene...più avanti chissà...tornerò a caccia di novità...sport nel quale non mi so destreggiare con disinvoltura...abitudinario nella vita...ovviamente abitudinario nel punteraggio :)
:bye:
 
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I controlli sono concentrati nella zona Fenegrò-Limido Comasco...i Puffi radunano tutte le Ragazze in un punto per poi passare ai controlli di routine...penso sia solo un modo per far desistere le stesse a frequentare la zona...per il momento pare non funzionare

Sembrerebbe proprio di no, visto che neppure due ore dopo sono tutte lì, in bella mostra nei loro show-room!
 
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Sembrerebbe proprio di no, visto che neppure due ore dopo sono tutte lì, in bella mostra nei loro show-room!
Le FF.OO. non hanno proprio nulla d'altro di più importante da svolgere. Io spero ancora in un'eventuale bella pioggia di ricorsi da parte di chiunque abbia subito sanzioni ingiuste. Voglio vedere se di conseguenza le acque relative si calmeranno.
 
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LA MIA PRIMA VOLTA (QUASI) FREE CON UNA PAY

Essendo trascorsi ormai due mesi dal fattaccio (e avendo pagato nel frattempo il fio per la mia veniale infrazione al CdS), decido di riaffacciarmi sul "fronte occidentale", spingendomi nuovamente sino ad Appiano e Oltrona.

UN BREVE CENSIMENTO DELLE NOVITA' ...

Non dico che ci sia l'en-plein, ma mi pare che - partendo da Lentate e dirigendosi verso ovest - almeno 3/4 delle postazioni siano regolarmente occupate e che le ragazze presenti siano le stesse con cui avevo familiarità (con alcune solo visiva, con altre anche di altra natura :-)) sino alla mia ultima trasferta in zona. Tra le più popolari, posso sicuramente citare l'assenza di Remina e della sua amica, al parcheggio delle piscine di Cermenate, che è assolutamente deserto.

Transitando per Lomazzo, all'altezza del distributore ENI vedo:

1) Biondina davvero notevole, allo sbocco di via Ada Negri (45.691534,9.042198), che rivolge ai passanti due gambe e un fondoschiena da applausi, fasciati in un paio di fuseaux dotati di numerosi fori d'aerazione, che lasciano poco spazio all'immaginazione :). Non penso si tratti di una novità, ma più probabilmente della Roxana già recensita dai colleghi vidsen e kito, che ha fama di essere un discreto missile. L'ultima rece è però abbastanza vecchiotta (più di 1 anno fa), per cui la ragazza potrebbe essere anche un'altra, nel frattempo.
2) Iulia in compagnia di un'altra ragazza, all'angolo sud-est della rotonda immediatamente successiva (45.691401,9.040377). Durante il viaggio di ritorno, farò una breve divagazione, per scrutare meglio quest'ultima (rimasta nel frattempo sola), notando che i suoi lineamenti sono molto simili a quelli di Iulia (che sia la sorella minore o una parente?). L'abbigliamento è però molto sciatto e tutt'altro che provocante, perché staziona in tuta dell'Adidas e sneakers.

Prima di spingermi in direzione di Oltrona, alla rotonda del Motel Dream decido di svoltare a destra e di compiere una breve digressione verso Guanzate, avendo letto della presenza di alcune girls interessanti. Per la cronaca, vedo:

1) Biondina con i capelli lisci e abbastanza lunghi e dal viso davvero carino, di età stimabile tra i 20-25 anni (in uno degli slarghi tra qui = 45.731728,8.993691 e qui = 45.730388,8.997041, sul lato destro in direzione Guanzate).
2) Ragazza in BMW station wagon, dai capelli scuri (se non ricordo male), al parcheggio del centro sportivo di Guanzate (45.728261,9.002207). Il mio istinto mi dice che sia una OTR, anche perché cosa ci fa una ragazza "normale" all'una di notte in quell'area di sosta?

Mi rimetto all'esperienza dei colleghi Willy_McTell, bionsen e kito, che sembrano bazzicare più spesso di me tali paraggi, per sentire se hanno qualcosa da raccontare sulle suddette ragazze (non ho trovato alcuna rece su di loro, se si esclude l'ipotetica Roxana).

... MA ALLA FINE PREFERISCO L'USATO SICURO :)

Alla fine, memore della simpatia e del buon grado di impegno di Esther, decido di fermarmi da lei (non prima di avere verificato che la situazione nei paraggi sia tranquilla :-)). Concordato il solito rate di 25 per un BJ in macchina, ci indirizziamo verso la sede operativa. Le racconto subito di quanto mi è accaduto un paio di mesi fa e quindi le chiedo di recarci in un posto diverso dalla vietta agreste che lei e Michela erano solite usare lo scorso inverno (e che pure è ZTL, come quella dove ero stato "pizzicato" con Alessia). Esther mi indirizza verso un'altra location, che riconosco essere quella dove ci eravamo appartati durante il nostro primissimo incontro (e anche con la sua ex-"allieva" Giovanna). Prima di entrarci, mi accerto che non vi siano cartelli di divieto di transito o di sosta (ma non saprei dire se la cosa sia un bene o un male, perché l'assenza di un pretesto per staccare la multa-base da 84 Euro potrebbe di fatto obbligare le FFdO a comminare la sanzione-monstre da 400 o 500 Euro ...)

Strada facendo, ho già l'impressione che sia meno ciarliera del solito e penso che la cosa dipenda dal fatto che pure lei è meno rilassata che in passato, avendo sicuramente ricevuto qualche visita da parte dei CC mentre era appartata con altri clienti. Prima di iniziare a spogliarmi, appoggio i pezzi filigranati nel vano porta-oggetti davanti al cambio e le dico "sono lì", ma lei non li raccoglie subito, perché è intenta a reclinare il sedile del passeggero, come se dovessimo sintonizzare anche RAI1. Mentre mi sto preparando per il BJ, mi sorprende anche il fatto che si abbassi sotto le ginocchia i collant luccicosi e le mutandine, cosa che non aveva mai fatto in occasione dei precedenti incontri (in cui pure mi aveva sempre intrattenuto solo di bocca e di mano). Quasi al termine dei preparativi, finalmente mi rivela il motivo per cui è più taciturna del solito: "Lo sai che stasera mi hanno rapinato?". All'inizio sembra che non abbia molta voglia di parlarne, tanto è vero che scarta subito il profilattico e si mette in posizione per il BJ, disponendosi ginocchioni di traverso sul sedile del passeggero.

Quasi non facciamo in tempo a iniziare, che subito devo interromperla, dato che da un'abitazione in fondo alla via esce una coppia (un ragazzo e una ragazza), che sta incamminandosi verso di noi. Risollevo i pantaloni rapidissimamente e anche lei si rimette seduta e riprendiamo a parlare un attimo, attendendo che i due ci passino accanto e salgano sulla loro macchina, per poi andarsene.

(omissis)

L'OCCASIONE FA L'UOMO LADRO ...

Al termine della parte strettamente erotica (che non ho riportato, per non ingolfare il thread di fatti sempre ripetitivi), c'è un po' di tempo per un breve social time. Mentre si risolleva, Esther mi dice di avere un discreto mal di testa e mi fa cenno di toccarla sulla nuca, dove è stata colpita dal suo aggressore. Le scosto un po' la sua chioma bionda e sento che effettivamente è apparso un bel bernoccolo. "Ma perché non vai in un bar a farti dare un po' di ghiaccio?", le domando. "No, quando vado a casa, ci metto un po' di minestrone", mi risponde. "Minestrone??? Cos'è, un rimedio della nonna?", le chiedo, decisamente incuriosito da questo nuovo trattamento contro i bozzi. "No, è che tiro fuori la busta dal freezer - mi replica ridendo - ed è come mettere il ghiaccio :)"

Inizia quindi a raccontarmi della rapina:

"Era un ragazzo italiano, che sembrava anche assolutamente perbene. Ha pagato regolarmente, abbiamo fatto tutto quello che dovevamo fare e, alla fine, mi ha chiesto se potevo fargli una sega. Quando gli ho detto che avrebbe dovuto pagarmi un extra perché mi fermavo ancora con lui, mi ha detto che se la sarebbe fatta da solo e mi ha chiesto di uscire un attimo dalla macchina (probabilmente pensava che la OTR sarebbe scesa lasciando la borsetta a bordo, N.d.R.).

Sono scesa e poco dopo è uscito anche lui e, nel buio, ha cercato di strapparmi la borsetta di dosso. Ho provato a scappare, ma - avendo le scarpe coi tacchi - mi ha ripresa subito e mi ha colpito in testa, facendomi cadere e prendendomi la borsa. Tra l'altro, ho perso anche le scarpe mentre cercavo di correre e mi sono pure infangata tutta (e, nel frattempo, mi mostra il suo piede destro, col collant smagliato e sporco di terra).

Più che altro mi dà fastidio di avere perso il telefonino, perché avevo dentro i numeri di tutti i miei clienti. E per fortuna che avevo dentro solo le fotocopie dei documenti e non il passaporto originale, dato che avevo appena speso 2.000 Eur per rifare il visto (mi dirà che è di nazionalità ucraina, mentre ero convintissimo che fosse rumena!). Poi, non potendo tornare a casa, perché devo attendere il passaggio che ci riaccompagnerà tutte assieme, mi sono fatta dare una borsetta e quattro profilattici dalla mia amica e mi sono rimessa al lavoro
". Se non altro, la sua serata è stata risollevata da un nostro collega elvetico, che le ha lasciato la bellezza di 100 CHF.

Quindi, mi racconta che anche la sua amica Michela è stata vittima di una rapina, persino più cruenta. Pure lei è salita sulla macchina di un ragazzo italiano, una Citroen. Peccato che, non appena si sono fermati nella sede operativa, dall'anfratto dietro il sedile del passeggero (ove si era nascosto sotto la giacca) è saltato fuori il complice, che le ha puntato un coltello alla gola e l'ha obbligata a consegnare la borsetta.

Per chiudere l'angolo della cronaca nera, per il futuro le suggerisco di cercare di memorizzare la targa dell'autovettura su cui sale, di non opporre assolutamente alcuna resistenza al suo aggressore (perché non si sa mai fino a che punto sia disposto a spingersi) e poi di denunciare immediatamente l'accaduto ai CC. Se la macchina non è rubata, lo rintracceranno molto facilmente ...

... MA NON IL SOTTOSCRITTO

Quando giunge il momento di ripartire, Esther - talmente presa dai suoi racconti o rintronata dalla botta presa - si è persino dimenticata di risollevare il sedile del passeggero. Glielo faccio notare e, mentre provvede, se ne esce con un "stasera proprio non ci sono con la testa!". La riconduco quindi al suo showroom e ci congediamo cordialmente, come al solito.

Mentre ho già passato la rotonda e sono accanto al distributore ENI, do un'occhiata nella macchina, per assicurarmi che non abbia dimenticato fazzolettini e profilattici, e - sorpresa sorpresa - mi accorgo che i tre pezzi filigranati sono ancora lì dove li avevo appoggiati! Rifletto un attimo sul da farsi (anche perché sarebbe la prima volta che riesco a ottenere una prestazione free da una pay :-)), ma alla fine mi convinco che ha omesso di raccogliere l'obolo solo perché era davvero rintronata dalla botta presa (e quindi sarei al limite della circonvezione d'incapace). Alla prima rotonda, decido quindi di fare marcia indietro e di tornare da lei.

La trovo sotto la pensilina, sul lato dove di solito staziona la sua amica Michela. Accosto e abbasso il finestrino.

- "Ciao, come mai sei ancora qui?", mi domanda
- "Credo che tu abbia dimenticato qualcosa", le dico, mostrandole i sottili foglietti di carta filigranata

Esther arrossisce tutta e mi risponde: "Stasera sono proprio stordita!". Ritira il "regalino" (stavolta lo si può davvero considerare tale :-)) e mi ringrazia: "Sei sempre gentilissimo!!". Rimpiango di non essere musulmano (perché, dopo questo fioretto, mi attenderebbero le mie 100 vergini in Paradiso ...) e mi dirigo verso Lentate, col programma di reincontrare anche la "prediletta" Yulia, che pure non rivedo dalla stessa sera del "fattaccio".
 
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Le due donne vicino Guanzate sono: la prima si fa chiamare Giulia dai capelli biondi, 25 anni dichiarati e romena di nazionalità espressa dalla stessa; la seconda, che staziona su una bmw blu scura, si fa chiamare Elvira, dice di avere 37 anni e di essere anche lei della Romania.
Purtroppo, ho sentito dalla prima succitata che anche qualche settimana fa lei stessa è stata rapinata con uno sprai al peperoncino e per sua fortuna solo di 20 euro. Spero che questi criminali vengano presi al più presto possibile.

Anch'io ho avuto diverse occasioni nelle quali ho dovuto ritornare dalle mie amiche a ridare i soldi, che queste si erano dimenticate di chiedermi. Ricordo anni fa che una mia dolcissima amica russa di Mosca a Castelfranco Emilia (MO), che si faceva chiamare Cristina, nata nel 1978, non mi ha chiesto subito il relativo denaro, visto che mi conosceva da parecchio tempo. Quando stavo per rientrare a casa a Bologna, sulla tangenziale di questa città mi sono accorto che il 50-20 per la suddetta meretrice era ancora nel cassetto della mia vettura. Di conseguenza, ho fatto un'inversione tra le prime uscite/entrate di questa autostrada cittadina, sono ritornato al posto di Cristina, ma questa non era più presente. Una sua collega mi ha riferito che la citata donna era tornata a casa, poiché non stava tanto bene. Sono ripassato la notte successiva e Cristina era sul posto di lavoro. Subito le dato i relativi soldi dovuti e questa mi ha ringraziato infinitamente, poiché pensava di aver perso questi e non di averli dimenticati. Da quel momento è diventata con me molto tenera ed affettuosissima. Quando dopo tre mesi dovevo lasciare l'Emila per aver finito il mio lavoro in questa, Cristina mi ha detto che avrebbe smesso con tale mestiere e si sarebbe trovata un marito per avere un figlio. Questo compagno avrei potuto essere io, se non fossi stato così troppo pessimista. In effetti, non ho mai voluto riaccompagnare a casa per paura di essere accusato di favoreggiamento dell'altrui prostituzione.
 
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WILLY_MCTELL

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Mi rimetto all'esperienza dei colleghi Willy_McTell, bionsen e kito, che sembrano bazzicare più spesso di me tali paraggi, per sentire se hanno qualcosa da raccontare sulle suddette ragazze (non ho trovato alcuna rece su di loro, se si esclude l'ipotetica Roxana).

Ciao Oscartr...per quanto riguarda le Ragazze che stazionano tra Appiano e Guanzate ti riporto il 3D da me aperto su Adriana...anche se lo conosci già :)
http://community.punterforum.com/[rece]-adriana-otr-serale-appiano-gentile-co-vt106596.html
Le altre le conosco solo ''di vista''...
Mi spiace per la Ragazza rapinata...non so se è un caso ma non è la prima volta che sento di fatti simili accaduti in quella zona....dovranno fare molta attenzione...e non dimenticare mai che le OTR ''sgamate'' prima di salire sull'auto memorizzano la targa...così almeno le FDO hanno qualcosa di concreto per ''combattere'' lo sfruttamento della prostituzione :)
Ciao Oscartr :)

P.S.
Confermo che la Ragazza che staziona su una Audi grigia con targa ROM al parcheggio del cimitero di Guanzate è una OTR...si chiama Elvira...
 
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CITTA DELL'INCONTRO: Appiano Gentile
ZONA: 45.744104,8.982581
NOME: Esther
NAZIONALITA': non più Rumena, ma Ucraina di L'viv
ETA': ora dovrebbero essere 29
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BJ + RAI1 (smorzacandela, mission, pecorina) + HJ finale
COMPENSO RICHIESTO: 80
COMPENSO CONCORDATO: 80 (+54 di camera)
DURATA DELL'INCONTRO: 60' da piazzola a piazzola
DESCRIZIONE FISICA: alta ca. 1,65, leggermente in carne ma non grassa, capelli biondi, viso un po' tondo ma carino
ATTITUDINE: buon impegno e partecipazione in tutte le posizioni ; molto chiacchierona

LA MIA RECENSIONE:

L'incontro è di qualche settimana fa, ma ho preferito riferire prima delle mie vicissitudini con le new entries di Lomazzo. Solo un lungo viaggio in aereo mi ha dato finalmente il tempo di vergare il racconto, non prima di essermi assicurato che nessun italiano sedesse vicino a me e allungasse un po' troppo il suo sguardo sul monitor del mio portatile :). Il volo dev'essere stato più lungo del previsto, perché ne è uscito una specie di romanzo storico, che spero non sia tedioso come i Promessi Sposi ;)

Reduce da una serata non troppo lontano da Lomazzo, decido che posso spingermi sino a quella che per me è la provincia più lontana dell'impero (non il mio, ovviamente ...) e tentare di attraccare col mio naviglio nelle sempre pericolose rade di Appiano Gentile. Da qualche settimana, lì è ricomparsa Esther, con cui mi ero trovato bene, prima che abbandonasse per circa 1 anno la scena italiana, presa dai suoi impegni familiari. Non è sicuramente tra le più belle OTR che abbia incontrato, ma come feeling e simpatia ha poche uguali e quindi era un po' che volevo togliermi lo sfizio di incontrarla in motel. Ciò che mi ha sempre frenato è stato il prevedibile salasso, dato che allora mi aveva parlato di un rate di 100 (ma per un'ora), cui sommare la tariffa della camera.

Non appena vedo terra, lei è lì sulla banchina (non quella del porto, ma quella della strada :)). Faccio un paio di vasche, sperando che il traffico si diradi, ma il flusso di macchine è davvero troppo intenso, per rischiare di fermarsi. Quando ripasso, è scomparsa e quindi devo temporeggiare almeno una mezz'oretta, studiando un po' le new-entries di Appiano e spingendomi persino sino a Lurago/Fenegrò, giusto per ingannare l'attesa. Quando rientro dal mio cazzeggio, è già scoccata la mezzanotte e, fortunatamente, la mia Cenerentola non se n'è andata lasciando la sua scarpetta sul ciglio della strada. Con ancora maggior soddisfazione, il traffico è ora più rado e quindi posso finalmente accostare e accoglierla a bordo.

UNA PROPOSTA CHE LA FARA' CONTENTA

Esther mi guida quasi in automatico verso il suo imbosco più pericoloso. Prima di arrivarci, getto il sasso nello stagno, domandandole se disponga di un appartamento o, in alternativa, di un motel d'appoggio. "Non ho un'appartamento, però se vuoi possiamo andare in albergo. Proprio perché sei tu, posso fare 80", mi propone. "Per fortuna che sono io - penso tra me e me - Altrimenti mi avresti fatto 70 :)". Tengo però queste riflessioni per me e poi le domando: "Ma, per 80, quanto possiamo rimanere? Mezz'ora?". "Anche di più", mi rassicura Esther. "E l'albergo, invece, quanto costa?", la incalzo. "Qui al Dream, che è molto bello, 54". L'esborso non è da poco ma, almeno una volta, vorrei togliermi lo sfizio di andare con lei in camera. Oltretutto, sono giusto 6 in meno di quanto avrei nel portafoglio e quindi, vinte le ultime titubanze, le do l'Ok al cambio di programma: "Fammi strada, perché io non so dov'è l'hotel".

"Allora gira indietro alla rotonda e poi vai sempre dritto per un po'. C'è da guidare una manciata di minuti e allora iniziamo a scambiare quattro chiacchiere. Le domando se abbia per caso intenzione di dotarsi di un loft nei pressi di Appiano. Mi conferma che sta muovendosi in tal senso, ma che l'appartamento verrebbe usato solo per abitarci e non anche come scannatoio di lavoro. Vorrebbe infatti rendersi indipendente dal taxi che prende ogni sera da Milano, perché la corsa di A/R costa 60 Euro, con sconti progressivi in funzione del numero di passeggeri. In effetti, non è proprio a buon mercato, ma credo che un tassista munito di licenza ufficiale non chiederebbe meno di 200 per coprire la stessa tratta ...

SI VARCANO I CANCELLI

Arrivati al motel, Esther estrae una carta d'identità italiana nuova di zecca e propone di andare lei a registrarci alla reception. "Come vuoi", e le consegno il mio documento. Dopo un paio di minuti torna con la chiave della camera, la sbarra si alza e possiamo dirigerci verso la nostra alcova d'amore. "Ho visto che hai un documento italiano. Quindi sei residente qui?", le domando. Esther mi spiega di essere inizialmente venuta in Italia come badante, invitata da una zia che le aveva detto che la lingua italiana è praticamente identica all'ucraino e che quindi non avrebbe avuto problemi ad ambientarsi. "Col cavolo che sono uguali: ci saranno forse due parole simili! - la smentisce Esther ridendo - Però la signora che dovevo accudire era una gran chiacchierona e quindi ho imparato velocemente la vostra lingua". "Com'è stata, invece con l'alfabeto? In Ucraina usate i caratteri cirillici, giusto?", sono sempre più curioso. "Ancora adesso faccio un po' di confusione, perché alcune lettere sono uguali ma si pronunciano diverse. Diciamo che riesco a leggere abbastanza bene ma faccio una gran fatica a scrivere", come prevedevo.

Dopo questa breve digressione linguistica, abbiamo aggirato l'ala dell'edificio rivolta verso la provinciale e siamo arrivati in fondo all'insenatura interna, dove si trova la nostra camera. Parcheggio davanti alle scale (la privacy lascia alquanto a desiderare, perché lì manca un comparto schermato sui lati) e spegno la macchina. Esther mi tira il freno a mano e possiamo scendere. Il tempo di recuperare portafoglio e cellulare e lei sta già aspettandomi davanti alle scale. "Finalmente ti vedo in piedi!", mi dice ridendo, mentre inizia a salire verso la camera. La seguo una manciata di gradini sotto e quindi ho proprio il suo fondoschiena, avvolto nella coulotte che è solita indossare, giusto davanti ai miei occhi. Come avevo già visto al suo showroom, non è esattamente una velina, ma è in carne al punto giusto, senza che la si possa definire grassa.

GLI SPOGLIATOI, FINALMENTE

Apre la porta e siamo finalmente dentro. Le sue high heels devono essere alquanto scomode, perché è la prima cosa che si toglie, perdendo una buona spanna di altezza e abbassandosi a ca. 1,65. "Hai visto che bella?", mi magnifica la camera, che effettivamente è abbastanza sfarzosa, senza peraltro essere troppo kitsch. Sopra il letto e sul muro che delimita il bagno ci sono gli immancabili specchi che permettono ai due amanti di potere esservare le operazioni da ogni angolazione. "Io preferisco venire qui - continua il suo ragionamento - Anche se alcuni clienti, per spendere un po' meno, mi chiedono di andare a quello di Lomazzo". "Ma non è un po' lontano da Appiano? Ci metterai una vita ad arrivarci ...", sono un po' perplesso, pensando che venga usato solo dalle sue colleghe che operano là. "No, ci vogliono un paio di minuti (sic)", mi sembra un po' ottimista Esther, mentre si sfila il giubbotto e lo appoggia alla spalliera della seggiola. Nella camera deve esserci una luce ultravioletta, perché la sua canottiera rosa diventa improvvisamente fluorescente. Lentamente ci spogliamo entrambi (lei tiene addosso un paio di mutandine e un reggiseno a balconcino coordinati, mentre io rimango nudo come mamma mi ha fatto) e ci dirigiamo verso il bagno. Denudatasi anche sotto, è il suo turno di iniziare le abluzioni. Dopo avere lavato le zone intime, riempie il bidet di acqua e si dà una rinfrescata anche ai piedi. "Ti si erano gonfiati?", le chiedo, notando che le sue estremità - dalle ginocchia in giù - appaiono un po' gonfie. "No, è che nel posto dove aspetto c'è un sacco di sabbia e mi si è infilata da tutte le parti e mi dà fastidio", mi spiega Esther. "Ma i capelli non sono tutti tuoi, vero?",le domando, notando che le punte hanno una consistenza e riflessi che sembrano un po' diversi da quelli delle radici. "Sì, me li ero schiariti ma il parrucchiere deve avere sbagliato qualcosa, perché poi si sono sfibrati tutti e ho dovuto tagliarli. Ci sono rimasta malissimo, perché avevo dei capelli bellissimi! Poi ti faccio vedere una foto sul cellulare", compiange la sua chioma originale.

Mi lavo anch'io e, quando la raggiungo in camera, sta già aspettandomi accovacciata sul lettone. "Bello, è bello... Ma, il reggiseno, non te lo togli?", le domando ridendo. "I miei clienti me lo dicono spesso che sembro un po' stupida, ma un po' mi vergogno a farlo vedere - mi risponde con fare un po' civettuolo - Sai, ho allattato mio figlio sino a due anni e non è più sodo". "Non fa niente, mi farebbe piacere vederti completamente nuda", la rassicuro, cosicché se lo slaccia e - tenendo inizialmente un avambraccio a coprirsi le mammelle - lo rimuove e lo appoggia sul comodino. Finalmente rinuncia anche a quest'ultimo gesto di pudore e posso vederla completamente nuda. I seni, più o meno di una seconda taglia, sono effettivamente un po' sgonfi e cadenti verso il basso; il resto della silhouette, pur non avendo il tono muscolare di chi pratica sport (tranne quelli orizzontali :)), è gradevole alla vista e sembra avere il giusto livello di burrosità che la renderà piacevole al tatto.

IL RISCALDAMENTO PRE-PARTITA

Mi siedo di fianco a lei, la carezzo un po' e poi mi sdraio proprio in mezzo al lettone. "Vuoi cominciare subito?", mi domanda. "Massì, dài ... Al limite, continuiamo a chiacchierare un po' dopo ...", le do il benestare a procedere, visto che il social time è stato già abbastanza prolungato (e io non sono certo uno di quelli che si fiondano direttamente sulla preda come un polipo :)). Estratto il profilattico, Esther si inginocchia accanto a me, incappuccia il fratellino e poi si china col busto sul mio basso ventre, per dare inizio a un buon BJ. Essendosi disposta appena di sbieco rispetto a me, ho tutta la schiena e i suoi glutei a mia disposizione, per cui inizio subito a massaggiarla, partendo dalla nuca e scendendo verso il basso. Avendo una carnagione sostanzialmente pallida, la sua pelle è ancora molto liscia e dunque piacevole al tatto. Dopo un po' di su è giù abbastanza tranquillo, la bionda si ferma e mi dice: "Non esagerare con le coccole: altrimenti mi rilasso troppo e rischio di addormentarmi!". Non appena si è chinata di nuovo sul mio fratellino, la prendo alla lettera e infilo la mia mano tra le sue cosce, risalendo sino a percepire il contatto con le labbra della sua vulva. Mentre lei ricomincia col BJ, più energico rispetto a prima, gliele divarico delicatamente e inizio a strofinarle avanti e indietro per un po'. Poi mi sfilo da lì e, avendo i suoi seni un po' più accessibili, provo a manipolare quello che ho più vicino a me. La consistenza non è molto soda, come si era visto quando si era tolta il reggipetto, per cui preferisco concentrarmi sul capezzolo, che stringo tra l'indice e il medio e inizio a strofinare sino a farlo diventare turgido. A questo punto, anche la mia asta ha raggiunto la giusta consistenza ed Esther si rialza di nuovo, domandandomi: "Ma poi non te l'ho chiesto: stavolta facciamo anche fi.a? O solo di bocca, come al solito?". "No, no, è solo in macchina che non mi fido e mi accontento di un lavoretto di bocca ...", le lascio intendere che stasera è la volta dell'all in.

HA INIZIO IL MATCH

"E come ti piace di più?", mi chiede. "Non ho preferenze particolari ...", le mento, visto che gradirei parecchio lo smorzacandela, che la maggior parte delle ragazze non ama concedere. "Be', allora facciamo come piace a me e ti vengo sopra", mi propone Esther, con mio sommo giubilo. Si dispone a cavallo del mio basso ventre e si infila con cautela la mia asta nel suo orifizio vaginale. Si inarca completamente all'indietro e, puntellandosi con i palmi delle mani rovesciati sulle mie gambe, inizia la sua galoppata. Regge così per un minuto scarso, che trovo alquanto piacevole e durante il quale cerco di ricambiare la cortesia, carezzandole l'interno delle cosce. Riprende un attimo fiato, strofinandosi pube contro pube e poi cambia di posizione, flettendo invece il busto in avanti e ancorandosi alle mie spalle. Mentre mi cavalca con rinnovata energia, ho il suo busto a portata di tentacoli e quindi i miei palmi risalgono il suo addome, manipolano un po' i suoi seni e vanno infine a cingere le sue scapole. La bionda si ferma di nuovo un attimo per riprendere fiato e commenta: "E' bellissimo per una ragazza, quando viene coccolata così mentre fa sesso". Non so fino a che punto crederle, ma cerco di cogliere la palla al balzo: "Allora, andiamo avanti ancora un po' :)". Esther non si fa pregare e ripete altre due brevi sessioni di cow girl, prima inarcata all'indietro e poi completamente flessa in avanti.

TUTTI NEGLI SPOGLIATOI A BERE IL TE' E SI RIPARTE

"Vedo che sei stanca. Cambiamo?", le domando. "Va bene. Come vuoi fare?", mi chiede a sua volta. "Ti vengo di sopra io", le propongo, mentre ci siamo già sfilati l'uno dall'altra e dobbiamo solo invertire le rispettive posizioni. Divarica le sue gambe, il mio pene è di nuovo nella sua vagina e si riparte. Inizialmente sono un po' sollevato, ma subito le domando: "Ti dà fastidio se mi appoggio completamente e ti abbraccio?". "Non preoccuparti, se fai qualcosa che mi dispiace, ti tiro uno schiaffo :)". Mi calo del tutto sul suo busto e la cingo stretta, aspetto una manciata di secondi, non arriva alcun ceffone ;) e quindi comincio il mio movimento pelvico avanti e indietro. Come mio solito, un po' le massaggio il collo e un po' le carezzo la nuca e la fronte, ansimandole anche nell'orecchio. Esther sembra a sua volta rilassata, perché anche lei mi cinge stretto, muovendo le sue mani lungo la mia schiena. Partendo dalla nuca, scende piano piano lungo il dorso e arriva infine ai glutei, che strizza voluttuosamente (probabilmente nel tentativo di accelerare la mia eiaculazione): "Che bel culetto che hai!". "E' assolutamente off-limits!", devo stopparla immediatamente, prima che si faccia prendere da strane idee (anche se non credo che disponga di ammennicoli più o meno pericolosi nella borsetta).

SI VA AI SUPPLEMENTARI

"Pensavo che fossi lungo solo in macchina. Ma vedo che anche qui non vieni mai!", comincia a essere un po' allarmata. "Se ti va, proviamo a cambiare ancora posizione", le propongo, per cercare di portare l'incontro almeno ai tempi supplementari, se non addirittura ai rigori. "Da dietro, giusto?", ha capito bene Esther, mentre ci sfiliamo di nuovo e si prepara a disporsi a gattoni sul letto. Inizialmente si mette con le gambe completamente serrate, il che mi lascia alquanto perplesso: "Forse dovresti allargarle un po'". "Ah, preferisci così ...", e le divarica, rendendo finalmente la sua vulva ben visibile. "Mi raccomando, non sbagliare il buchetto - mi redarguisce, proprio mentre si inarca con la schiena verso il basso e il suo orifizio anale diventa perfettamente visibile - Altrimenti ti tiro uno schiaffo :)". "Non preoccuparti", la tranquillizzo, mentre spingo la mia asta nella sua vagina. Sono già sudato come un cammello in mezzo al deserto (ho dimenticato di dirlo prima, ma il termostato della camera è regolato sui 25°C), ma le blocco la vita tra le mani e ricomincio a stantuffarla. Procedo così quasi sino all'esaurimento delle forze e poi devo fermarmi, grondante di sudore. Mi spiacerebbe però fermarmi qui, per cui cerco di nuovo di ipnotizzarla, strusciando il mio pube contro il suo e massaggiandole intensamente la schiena, a salire dai lombi sino alle scapole. Il mio diversivo sembra sortire qualche effetto, perché Esther non fischia la fine dell'incontro ma si lascia andare a un "Che bello!", che di nuovo non so quanto sincero. "Se vuoi, dopo ti massaggio ancora un po'", le butto lì, prima di dare inizio all'ultima sessione di spinte pelviche. Credo di reggere così non più di un altro minuto e poi devo veramente arrendermi, perché sono in preda ai crampi ai glutei e, osservandomi nella specchiera, riconosco me stesso avvolto in una maschera di sudore.

I CALCI DI RIGORE

"Mi arrendo! Ti va di finire di mano?", invoco la lotteria dei calci di rigore. Mi sdraio sfinito sul lettone ed Esther si accovaccia di nuovo accanto a me, rimuovendo il profilattico: "Secondo me è lui che è troppo stretto e non ti fa godere". "Senz'altro non sono molto sensibile, per cui è sicuro che col condom provo ancora meno piacere", le do ragione, visto che sono davvero ben poche le volte che sono riuscito a tagliare il traguardo col mio fratellino accolto nel caldo tepore di una vagina e non sottoposto a un energico lavoro di falegnameria. Di questa fase ricordo ben poco, se non i bicipiti di Esther gonfiati da quest'ultimo sforzo e i nostri corpi riflessi nello specchio sopra il lettone. Poi, in modo quasi liberatorio, la bottiglia di champagne viene stappata e la schiuma si riversa sul mio corpo, madido di sudore. "Bravissima!", mi complimento con lei e sono più che contento di consegnarle la coppa, che ha vinto più che meritatamente.

SI VA NEGLI SPOGLIATOI PER LA DOCCIA

Ancora quattro carezze reciproche e poi ci alziamo dal lettone, per procedere verso il bagno. Mentre lei inizia a sciacquarsi le parti intime nel bidet, mi osservo nello specchio e mi rendo conto di essere davvero impresentabile. "Dovrei quasi fare una doccia ...", le butto lì. "Non c'è problema, usala pure! Tanto non siamo di fretta", mi concede un paio di minuti. Mi do una veloce sciacquata con l'acqua calda ed Esther è così cortese da porgermi anche l'asciugamano. Ora mi sento decisamente più in forma e possiamo finalmente lasciare il bagno, per tornare in camera. Chi più e chi meno, entrambi eravano vestiti quando avevamo varcato la soglia e purtroppo ora è il momento di reindossarli e di abbandonare la stanza.

LA CONFERENZA STAMPA FINALE

Mentre lei continua a raccontarmi dell'Ucraina (è originaria delle campagne vicino a L'viv, città prossima al confine con la Polonia), scendiamo alla macchina e ci ripresentiamo alla reception, dove le consegno il denaro per pagare il motel e provvede di nuovo lei a ritirare i documenti. La sbarra si apre e possiamo uscire dal cortile. Prima di ripartire, le domando però di vedere la sua foto con la chioma ancora intatta. Estrae il suo cellulare (che è ovviamente un modello da pochi euro) e, scartabellando nell'archivio delle immagini, mi mostra un ritratto a busto intero, dove si vedono i suoi lunghi capelli arrivarle appena sopra la cintola. Esaudita questa mia curiosità, mi accingo finalmente a ingranare la prima marcia e a ripartire verso il suo showroom. Prima che il semaforo diventi definitivamente verde, c'è però un'ultima pratica da sbrigare: "Ma, il regalino, non me lo fai?", mi domanda Esther. "Ah, scusa! Mi sono fatto talmente prendere dalle chiacchiere, che me ne sono dimenticato! - devo rispondere un po' imbarazzato e provvedo a regolare gli aspetti burocratici.

Segue breve discussione sugli scenari geopolitici in Ucraina e siamo finalmente alla sua piazzola (in realtà, si farà lasciare sul lato opposto, dove la sua collega sta attendendo sotto la pensilina). Ci scambiamo il bacetto della buona notte ed è giunto davvero il momento di congedarci. Quando mi rimetto in marcia, è passata più o meno un'ora dal momento in cui l'avevo ospitata sulla mia vettura. Inverto la marcia alla successiva rotonda e, con la stessa nostalgia di chi dice addio al week-end per rituffarsi in una nuova settimana di lavoro, osservo lei e la sua collega che chiacchierano ridendo e riprendo la direzione di casa. Incontro piacevole ma che difficilmente avrà un seguito, perché allo stesso costo si riescono a fare due giri di giostra, lungo il boulevard de l'amour di Bergamo :(
 
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