[RECE] Jasmine (POL) - OTR notturna - Osio Sotto

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SCHEDA TECNICA

CITTA DELL'INCONTRO: Osio Sotto
ZONA: 45.613897,9.593805
NOME: Jasmine
NAZIONALITA': POL (o ROM?)
ETA': non chiesto, ma direi < 25
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BJ, RAI1
COMPENSO RICHIESTO: 30
COMPENSO CONCORDATO: 30
DURATA DELL'INCONTRO: <15' lordi
DESCRIZIONE FISICA: altezza media, fisico apparentemente buono, bionda, occhi chiari
ATTITUDINE: meglio trincerarsi in un "no comment"

LA MIA RECENSIONE:

Manca poco alle 5 del mattino e stavolta la via dell'Amore è davvero del tutto sguarnita (lungo tutta la direttrice Bergamo-Osio, credo di non aver contato più di 5-6 girls ancora in postazione, tre delle quali sono le black davvero un po' troppo in carne che stazionano all'ultimo svincolo/rotonda dopo l'Eden). Quale nota di colore, posso menzionare la presenza a Lallio (alla maxi-forma di Grana) di una bionda dal capello corto mosso, apparentemente sulla trentina, che immagino essere una celebrità della zona, perché almeno un paio di colleghi si trattengono a chiacchierare cordialmente con lei, senza peraltro caricarla. Forse la famosa Erika?

Spiace però rientrare con il colpo ancora in canna e quindi decido di approcciare l'unica che mi pare presentabile, una biondina che staziona a Osio Sotto lungo la corsia nord, alle coordinate indicate. Faccio il giro dell'isolato e mi fermo allo stop della via laterale, attendendo che si avvicini. E' vestita in modo tale da celare completamente il suo fisico (pantaloni bianchi + giubbotto autunnale), per cui il mio è un vero e proprio atto di fede.

Mi conferma che è ancora operativa, le chiedo il rate per un semplice BJ, mi propone 30, che cerco di ridurre a 25. Lei rimane esitante per qualche secondo, sembra che stia per dirmi di sì e invece alla fine mette sul tavolo l'extension a "boccaf..a" per 30 (generosa concessione, direi ...). Non essendoci altre alternative in vista, accetto e pronuncio il fatidico "andiamo". Lei getta la sigaretta e si accomoda.

Dice di chiamarsi Jasmine, di essere in Italia solo da un paio di mesi (il che collima con la precedente rece di Buko) e di essere polacca (ma secondo me è più facile che sia rumena, visto che parla già un italiano molto fluente). Nel suo curriculum riporto anche una breve presenza in Germania e in Spagna (5 mesi).

Il social time è tanto breve quanto lo è il tragitto verso la sede operativa, che è esattamente come l'ha descritta il collega Buko (credo che basti una bindella da 10 m, per misurare la distanza tra la strada statale e il parcheggio ...). Per inciso, nella medesima area di sosta staziona già la sua "amica", con un collega. Cerca di tranquillizzarmi sul fatto che la zona sia sicurissima, ma d'altro canto mi riferisce di non aver lavorato "un ca..o" sino a mezzanotte, dati i continui pattugliamenti della PL. Data la pericolosità della location, le dico che consumerò il solo BJ, rinunciando a RAI1. Per curiosità, le domando se disponga di un appartamento nei paraggi, ma mi dice che, al limite, si può fare in motel.

Già al momento delle formalità burocratiche, rimango a bocca aperta. Non appena le passo le banconote, le scruta una a una con estrema attenzione e poi le raschia con l'unghia, probabilmente per assicurarsi che non si tratti di quelle del Monopoli. Le dico che non faccio il falsario di mestiere e che quindi può stare tranquilla al riguardo. Armeggia brevemente con i suoi due telefoni (parla nella sua lingua in quello "privato", riservato ai familiari, e in italiano in quello "pubblico", dedicato ai clienti) ed è pronta a partire.

Riguardo al BJ, l'unico elemento degno di menzione è il rapido scorrere del tempo. Lei non si spoglia e non fa neppure granché per mettersi comoda, visto che tiene addirittura la borsetta in mezzo alle gambe. L'abbigliamento è il classico cipolla-multistrato (credo di avere contato: perizoma + body + maglia aderente + giubbotto) per cui non c'è praticamente 1 cm2 di pelle scoperta.

Allo scoccare del 5° minuto (secondo il mio cronometraggio non ufficiale) / 12° minuto (secondo il suo), il tempo è scaduto. Per completezza di recensione, menziono solo il fatto di non essere neppure riuscito a raggiungere la piena erezione.

Mi passa un paio di fazzoletti per le pulizie di rito e rimango sorpreso per la seconda volta, visto che mi dice di provvedere personalmente allo smaltimento dei rifiuti. Se non altro, ho poi separato diligentemente la carta dal lattice (il profilattico è un Pamitex alla banana, per gli intenditori), meritandomi un encomio per la raccolta differenziata.

Quando lasciamo il parcheggio, il collega (che è arrivato prima di me) sta ancora trastullandosi con la sua "amica", per cui o Jasmine è davvero un missile oppure il collega ha acceso un mutuo per potersi permettere una sosta così lunga ...

A questo punto, l'unico rammarico è che, nel mare magnum del mega-thread della SS 525, mi sia sfuggita la precedente rece di buko, che allego per completezza. Ne posto una separata, sperando di prestare un utile servizio ai colleghi del forum.

ciao a tutti, ieri sera nonostante non avessi molta voglia di "concludere" mi sono ritrovato a fare un giro sulla nostra statale preferita.
Visto il periodo pensavo di trovare il deserto invece erano numerose le presenze anche se con qualche eccezione
( ad es.Katya, Perlettina, Bianca).
In tutte le 2 ore di giri non ho incontrato neanche una macchina nemica...be' buono!
Da segnalare che, durante i miei numerosi passaggi, ho visto spesso Carla in attesa dei clienti (cosa rara visto che spesso non staziona in strada + di 5 min...) Come detto però non ero troppo in forma e non mi andava di giocarmi il budget di 70 o + euro con lei, decido quindi di provare una nuova per un semplice BJ.

Vado nel tratto Osio-Eden, ci sono diverse presenze (7-8 girls) mediamente piacevoli.
Dopo alcune interviste decido di provare Jasmine che stazione con una collega poco dopo l'edicola dir Eden.
lei da lontano sembra una grande figa ma da vicino mostra un viso non esageratamente bello.
Bionda, alta 1,70. tette una seconda circa (che non scopre...) bel culetto.
La intervisto e noto che da vicino il viso non è perfetto (pelle unta, naso non fantastico...) ma visto che ho notato essere la più richiesta e caricata,speravo significasse alta qualità nel servizio e invece la prestazione sarà poco convincente.
Anyway concordiamo 20 rose per BJ (ne voleva 30 ma poi ha ceduto...) e mi porta dietro alla zona carico dove ci sono i box del palazzo!
Inoltre non so se per la qualità del BJ troppo leggero, per il tipo di condom extra spesso o perchè ero preso male io ma non ho sentito praticamente nulla!
Mi dice che volendo ospita a casa per 100 rose...no grazie!

In breve:
fisico: 7
viso: 6
prestazione 4,5
luogo imbosco 4
 
Ultima modifica:
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oscartr, mi spiace molto del pacco subito e specialmente che la mia rece "nascosta" nel mega thread non ti abbia aiutato a evitare la brutta esperienza. Prometto che la prox volta apro una discussione apposita per evitare situazioni del genere!
 
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JASMINE IN APPARTAMENTO

SCHEDA TECNICA

CITTA DELL'INCONTRO: Osio Sotto
ZONA: 45.615451,9.595522 (nuove coordinate)
NOME: Jasmine
NAZIONALITA': ROM di Bucarest e dintorni
ETA': 20 dichiarati, ma direi almeno 22-23
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BJ, HJ, RAI1 (mission e pecos)
COMPENSO RICHIESTO: 80
COMPENSO CONCORDATO: 80
DURATA DELL'INCONTRO: ca. 45-50' lordi
DESCRIZIONE FISICA: altezza dichiarata 1.63, fisico sostanzialmente magro e sodo (qualche primo segno di cedimento sui glutei), seno a pera 2° taglia un po' cadente, capelli biondi tinti di media lunghezza, bel viso impreziosito da occhi chiari
ATTITUDINE: stavolta ci ha messo buon impegno (anche se recita un po' troppo la sua parte); non estremamente loquace, ma ci si può parlare

LA MIA RECENSIONE:

L'ultima cosa che mi sarei aspettato, dopo il disastro dello scorso ottobre, era di ritrovarmi qui a raccontare di un mio secondo incontro con Jasmine, per di più in appartamento! Talvolta, però, la memoria gioca brutti scherzi e bisogna proprio dare ragione a chi ha coniato il motto "mai dire mai" ...

CHI TROPPO VUOLE, NULLA STRINGE

L'obiettivo conclamato della serata è fare la conoscenza della rediviva Monica/Veronica, ma quando mi presento lungo la SS 525 (sono quasi le 2:30) è già troppo tardi per i suoi orari di servizio. Faccio in tempo a scrutarla attentamente una prima volta, tentare di fare inversione alla prima rotonda utile e di fiondarmi il più rapidamente possibile al suo showroom, ma vengo preceduto da un collega e da lì in avanti la più bionda delle bionde non riapparirà davanti al Benaglia frutta (come, d'altro canto, la dirimpettaia di vicolo Michela e la loro collega mora il cui nome non conosco).

A questo punto, bighellono un po' lungo la SS 525 indeciso sul da farsi. In zona Bergamo / Lallio, non ci sono né Anna né la Emma che avevo incontrato un paio di settimane fa. A Dalmine, vedo quella che dovrebbe essere Claudia "dell'ENI davanti al Blockbuster", ma la trovo un po' troppo in carne per i miei personali gusti estetici, per cui tiro dritto. Anche stasera, di Juliette le Perlettin nessuna traccia (mentre al ponte dell'autostrada compare per un po' donna Mercedes, che suppongo essere sua cugina). In zona "paninaro e dintorni", le presenze sembrano rimpolparsi di settimana in settimana: complice il freddo quasi invernale (ci sono più o meno 10°C, nonostante la bella notte di luna piena), tutte le ragazze sono però ben coperte e quindi nessuna di loro mi stuzzica l'appetito. Alla rotonda poco prima dell'edicola di Osio Sotto rivedo la coppia bionda + mora (quest'ultima mi stampa un bel sorriso tutte le volte che passo) che mi aveva già incuriosito settimana scorsa:

Passata la rotonda, un paio di fanciulle - tra cui una bionda che mi sembra carina - in uno spiazzo sulla sinistra (45.615451,9.595522)

e mi appunto di tornare da loro, almeno per un'intervista, se non dovessi trovare nulla di più travolgente. Alla fine, mi convinco che la serata un po' di magra potrebbe essere l'occasione perfetta per il mio primo incontro con Corina di Bergamo, per cui inverto la rotta e mi dirigo all'estremo opposto della statale dell'amore. Quando arrivo là (sono passate da poco le 3), la ragazza è appena salita sulla sua utilitaria e sta per tornarsene a casa, per cui anche questa opzione sfuma. Nel distributore che c'è poco prima, arrivando da Lallio, vedo la BMW Serie 1 gemella di quella della Perlettina e mi ricordo che quest'ultima mi aveva dato il numero di cellulare di tale Sara, che dovrebbe essere appunto la conduttrice di tale vettura. Mi avvicino per scrutarla meglio, ma non mi entusiasma, per cui mi dirigo verso Lallio, nella vana speranza che alla new entry bionda si aggiunga finalmente Emma (dato che il collega nosferatu aveva parlato di due fanciulle alla forma di Grana). A questo punto, scendo a Dalmine, con l'idea di concedermi un BJ conoscitivo con Maria "Bonita". Quando arrivo davanti al distributore che ha appena cambiato le insegne, trovo però solo la collega Olla e quindi è gioco-forza prolungare la mia traiettoria di altri 200-300 m, avendo ormai deciso di ripiegare sull'ennesimo incontro con Adriana, che con me è comunque una garanzia. Una delle macchine di fronte a me si ferma però a intervistarla e dunque devo procedere ancora oltre. Quando sto per entrare a Osio Sotto, vedo l'altra Corina e penso: "Massì, dopo due mesi si potrebbe anche tornare da lei!". Il tempo di trovare uno svincolo dove fare inversione di marcia e pure lei è sparita definitivamente (probabilmente stava già aspettando il taxi per tornare a casa, perché raramente l'ho vista in postazione dopo le 3).

UNA BIONDINA GIA' VISTA

Quando arrivo alla successiva rotonda di Osio Sotto (quella poco prima dell'edicola), è riapparsa la biondina (mentre la sua collega mora non sembra mai essere stata caricata da alcun collega). Un paio di giri dell'isolato, per scrutarla meglio, perché mi sembra di averla già vista (e non si tratta del classico pretesto per attaccare bottone ;-)). Mentre faccio un ampio giro nel retroterra osiese, mi arrovello per cercare di ricordarmi dove possa averla già incontrata. I miei neuroni vanno quasi in corto-circuito, pensando a ogni possibile scenario: era una di quelle del Benaglia Frutta? O invece stava al paninaro verso Osio Sopra? O addirittura è una di quelle meteore che ho incrociato lungo la Novedratese e poi sono sparite dal giro? La risposta giusta sarebbe "L'hai vista esattamente allo stop dove sei fermo adesso ed era stata uno dei peggiori missili della tua vita!", ma spesso la nostra mente si incaponisce a cercare le cose nei nascondigli più reconditi, quando il più delle volte sono proprio davanti ai nostri occhi!

Non appena il vialone principale si libera, mi immetto lentamente in direzione di Bergamo e, appena arrivo in prossimità dello spiazzo, metto la freccia e accosto. La collega mora mi sorride nuovamente ma, capito che non sono lì per lei, si fa un po' da parte, per permettermi di fermare la macchina completamente fuori dalla carreggiata. La biondina mi si avvicina (di viso la trovo proprio carina, con i suoi occhi chiari) e, mentre mi sorride pure lei, le domando se il menu includa solo la variante en voiture o se disponga anche di un proprio appartamento. Me lo quota 80, cerco inutilmente di riallinearla al listino-Kebab, ma lei resiste, dicendo che mi ha già praticato uno sconto rispetto alle tariffe standard (che prevederebbero 100). "Ma è proprio il tuo appartamento o bisogna affittare una camera all'Eden?", le chiedo conferma. "Tranquillo, ché non ti faccio spendere i soldi del motel", mi rassicura. "Va bene, andiamo", le confermo e la biondina è presto ospite della mia macchina (in realtà, devo anche aprirle la portiera dall'interno, perché non ha capito dov'è il pulsante per sbloccare la serratura :-))

MI CHIAMO JASMINE (NOOOOO, ECCO CHI ERA!)

- Ciao, come ti chiami? - le domando, appena salita
- Sono Jasmine - mi risponde sempre sorridente

Credo di essere rimasto impietrito, nel preciso istante in cui ha pronunciato queste parole: la nebbia che aleggiava nella mia mente si è completamente dissolta e, davanti ai miei occhi, ho visto scorrere il filmato del nostro precedente incontro in macchina in slow motion (non poteva essere diversamente, tanto poco era durato :-)) Non sono però un fatalista e quindi decido di rimboccarmi le maniche, cercando di trasformare quella che potrebbe essere una tragedia annunciata in una mezz'ora quantomeno passabile. Forse anche perché ha davanti a sè la certezza di un buon introito (rispetto alla tariffa base en voiture), Jasmine appare un po' più rilassata e, pur non padroneggiando perfettamente l'italiano, ci si può parlare un po' assieme.

Per rompere subito il ghiaccio, mi complimento per il suo profumo, i cui effluvi si diffondono immediatamente nell'abitacolo, arrivando quasi a tramortire i miei sensi, per quanto è intensa l'essenza. Mi spiega che è di Dolce & Gabbana e che è un po' il suo portafortuna, perché quando lo usa gli affari le girano sempre a gonfie vele (probabilmente, quando lei si affaccia al finestrino per l'intervista, il punter di turno ne resta completamente ipnotizzato e non riesce a dirle di no :-)). Mi racconta quindi di essere originaria dei pressi di Bucarest e di avere lavorato ad Osio Sotto già l'anno scorso. Durante l'inverno, che è stato sin troppo rigido, ha deciso invece di spostarsi a Bruxelles (non in Norvegia, almeno lei ...), dove ha prestato servizio nelle vetrine del quartiere a luci rosse. Dato che il tragitto è abbastanza lungo (il loft sta a Brembate), scambiamo ancora quattro chiacchiere, ma credo che non ci sia nient'altro che possa essere d'interesse all'interno di questo forum.

Parcheggiata la macchina, entriamo in una specie di corte, ove si affacciano varie casette a schiera, che paiono di recente costruzione. Noi entriamo invece nel fabbricato che si affaccia direttamente sulla strada e il primo locale che si spalanca dinanzi ai miei occhi è un ampio soggiorno, ove vedo varie paia di scarpe da donna abbandonate sul pavimento e un posacenere pieno di mozziconi di sigaretta sul tavolino. "Sei qui da sola?", le domando, pensando che possa essere presente anche il "fidanzato" di turno. "Tranquillo, c'è solo una mia amica al piano di sopra", mi rassicura. Ed è proprio al piano superiore che dobbiamo dirigerci, dato che Jasmine inizia a farmi strada su per le scale molto ripide. Quando raggiungiamo il ballatoio, intravedo un'altra ragazza che mi sorride, dalla camera proprio di fronte. Jasmine chiude immediatamente quella porta e mi conduce invece lungo il corridoio di sinistra, che termina proprio in quello che sarà il nostro "scannatoio" (vedo sulla sinistra il bagno, di cui però non fruirò).

LA RECE VERA E PROPRIA

Ci spogliamo entrambi davanti al cassettone, su cui appoggiamo i nostri vestiti. Una volta rimosse le sue scarpe con zeppa brillantinata, la statura di Jasmine si riduce sensibilmente (mi dirà poi che è alta 1,63). Tolti gli abiti, anche il suo fisico perde un po' di appeal: è sicuramente discreto, ma senz'altro non uno dei migliori che ricordi di avere visto. Il tono complessivo è buono (anche perché penso non abbia più di 22-23 anni, pur dichiarandone solo 20), ma ha forse i fianchi un po' troppo stretti rispetto alla vita, il che rende la silhouette delle sue pelvi un po' mascolina (ma non ci sono sorprese in mezzo al pube :-)). Sui glutei si notano i primi segni di perdita del tono muscolare e i seni sono di una 2° misura, a pera e già un po' cadenti verso il basso. Nel complesso, Jasmine fa comunque la sua onesta figura e ha sicuramente nel suo viso (e soprattutto negli occhi) il proprio punto di forza.

Regolati gli aspetti burocratici (seppure a fatica, riesco a convincerla che lei è più ricca di me e che quindi non è il caso che le lasci anche un'ulteriore mancia di 20 :-)), ci diamo entrambi una rapida passata con le salviette umidificate e io mi dispongo supino proprio in mezzo al lettone. Jasmine mi fa divaricare le gambe e si accovaccia tra di loro, cosa che ho visto fare raramente (probabilmente è un trucchetto per limitare al minimo il contatto fisico col cliente). Arretra completamente il prepuzio e calza il fratellino col profilattico, dando così ufficialmente inizio alle operazioni. Anche se sono un po' disorientato dal fatto di non poterla carezzare (posso solo stringere le mie gambe contro di lei), mi godo i lavori da questa prospettiva insolita: mentre compie il suo metodico su e giù lungo l'asta, che fatica un po' a prendere turgore perché mi manca il contatto fisico con lei, Jasmine mi guarda spesso, talvolta sorridendo e talvolta con fare da porcellina. Dopo un paio di minuti, si ferma e osserva il mio fratellino, che è solo a metà dell'opera e mi domanda: "Ma hai bevuto?". "No, cosa ti fa sembrare che abbia bevuto?", le chiedo. "E' che hai anche gli occhi un po' rossi", mi spiega Jasmine. "Quelli sono per la stanchezza, dato che saranno ormai le 4 passate ...", la tranquillizzo . "Comunque - proseguo - prova a metterti di fianco a me, così posso accarezzarti un po' e vedrai che riesci a risvegliarlo!"

Jasmine accoglie immediatamente la mia richiesta e si dispone alla mia destra, sempre più o meno accovacciata. Finalmente i lavori riprendono in modo che mi è più congeniale e posso così iniziare a prendere confidenza col suo fisico, massaggiando dapprima tutta la sua schiena e poi manipolandole i seni e titillandole i capezzoli. Dato che il BJ non sembra la specialità che le piace di più, la fanciulla si interrompe nuovamente e prosegue a stimolare l'asta con la mano. Il plus di questo cambio di posizione (che in sè non sarebbe così piacevole per me) è che Jasmine si distende su un fianco e, mentre con una mano continua a prestare le dovute attenzioni al mio fratellino, con l'altra mi carezza il petto e mi stuzzica un po' i capezzoli e con le sue gambe si struscia sulle mie (un po' come era solita fare anche Katia). Da parte mia, con una mano le massaggio un po' la nuca da dietro e con l'altra continuo a soffermarmi sul suo petto. Dopo un po', Jasmine si appoggia quasi completamente su di me, per cui non posso che chiudere gli occhi, lasciandomi inebriare dal suo profumo, dal suo respiro così vicino a me e dal contatto con il suo seno, che è quasi completamente premuto contro di me. L'istinto sarebbe quello di baciarla, ma - essendo solo una pay e non certo una ragazza per cui provo un affetto particolare - mi astengo ed è comunque probabile che neppure lei avrebbe gradito la pratica.

La nota positiva di queste attenzioni speciali da parte sua è che il fratellino è finalmente pronto per la penetrazione. Jasmine si stacca da me, recupera il tubetto del lubrificante Durex e se ne cosparge una discreta quantità sulle piccole labbra. Si sdraia quindi supina, guidiamo assieme l'asta nella sua vagina e ha inizio la sintonia di RAI1, ove comincia la proiezione del film "Mission". Fortunatamente, questa versione rieditata è assai meno noiosa di quella originale (almeno per me, mentre credo che Jasmine fosse affaccendata a pensare a tutt'altro :-)) e dunque mi godo i successivi 4-5 minuti. Calato completamente su di lei, mentre la stantuffo con i miei movimenti pelvici, la serro strettamente con le braccia da dietro la schiena e continuo a carezzarle il collo e la nuca. Da parte sua, rannicchia le gambe e poi le avvinghia strettamente alle mie, carezzandomi nel contempo la schiena. Il tutto sarebbe anche abbastanza credibile, se non che il registro della sua recitazione è un po' troppo sostenuto, poiché ansima e mi incita in modo che appare un po' artefatto. Ad un certo punto, infila la sua mano destra tra i nostri addomi (non davanti alla vulva, il che spesso è un accorgimento per limitare la profondità della penetrazione e/o controllare la tenuta del profilattico) e la tiene lì per tutto il resto della fase mission. Non ho capito bene perché l'abbia fatto, ma - avendo un piccolo piercing appena sotto l'ombelico - può darsi che lo sfregamento diretto della mia pelle contro la sua possa averle dato fastidio e che per questo abbia deciso di creare una specie di "cuscino" protettivo.

Quando la visione di "Mission" le è venuta un po' a noia (il che conferma che il suo entusiasmo era solo di facciata :-)), Jasmine mi domanda: "Cambiamo posizione?". "Quale vuoi fare?", le chiedo. "Pecorina?", mi propone. Il quorum è presto raggiunto, per cui procedo testé ad estrarre l'asta, che mi sguscia tra le mani come un'anguilla. Pertanto, o Jasmine si è bagnata nel frattempo (ma non ho sentito il tipico "ciac ciac") oppure la "mano" di Durex con cui aveva spennellato il suo orifizio era probabilmente sufficiente a friggerci le patatine di un McDonald's qualunque per un'intera serata :) Dopo che lei si è ridisposta "doggy style", reinfiliamo il pene nella sua vagina e riprendiamo le operazioni. Una volta serrata la sua vita e avviato il moto oscillatorio, il tutto avviene secondo la più consolidata routine, senza che vi sia alcun particolare degno di menzione, se non che questa fase si è protratta davvero a lungo. Come al solito, ogni tanto devo fermarmi a riprendere fiato, dilettandomi nel mentre a massaggiarle la schiena e a carezzarle glutei, addome e gambe. Prontamente (e in modo sempre un po' troppo scenografico), Jasmine mi richiama all'ordine, invitandomi a continuare nella penetrazione. Ad un certo punto, solleva il palmo della sua mano destra e, sorreggendosi su un solo braccio, se la porta verso il suo basso ventre. Pur non riuscendo a vedere cosa succeda lì sotto, posso immaginare che abbia iniziato a masturbarsi un po', perché la manina non è andata a posizionarsi sul mio membro, per limitarne la penetrazione o verificare la posizione del profilattico. Dopo che sono trascorsi almeno 7-8 minuti dall'inizio della fase "pecos", i primi rivoli di sudore cominciano a colare lungo la mia fronte (anche perché nella stanza fa davvero caldo, col riscaldamento ancora acceso a manetta!) e, nei glutei, inizio a percepire quelli che hanno tutta l'aria di essere crampi. Dato che mi sente prossimo alla capitolazione, Jasmine impugna la mia sacca scrotale e inizia a stringere i miei testicoli, mentre io continuo nei miei movimenti pelvici (anche se i riflessi condizionati che salgono dai gioielli di famiglia spesso mi fanno perdere i giusto sincronismo :-))

Sono quasi convinto di riuscire, finalmente, a tagliare il traguardo durante la fase di penetrazione, ma Jasmine gela il mio entusiamo, perché purtroppo si ricorda che nel nostro incontro è presente anche un terzo incomodo, che si chiama orologio. "Se mi dai 50, andiamo avanti ancora un po'", mi propone ad un certo punto. Anche se l'istinto del momento sarebbe di dirle di sì, il timore di fare bancarotta prevale e le dico che possiamo fermarci pure, chiedendole solo la cortesia di concludere di mano. Jasmine accondiscende a questa richiesta e, rapidamente (dato che mancava davvero poco), mi conduce all'eiaculazione.

MAI VISTE COSI' TANTE OTR TUTTE ASSIEME

Terminata la parte strettamente erotica e le rispettive operazioni di pulizia (con salviettine umidificate), mi sorprende che Jasmine reindossi gli abiti da lavoro, perché credo siano ormai le 4:30 (e mi sarei aspettato che sarebbe rimasta lì nel loft, avendo concluso la sua nottata lavorativa). Mi spiega invece che le operazioni si protrarranno sino alle 6:00 e per questo mi chiede di ricondurla al suo showroom. Completata la rivestizione, abbandoniamo il locale-scannatoio e scendiamo al piano terra, ove troviamo ad accoglierci una vera e propria Comune rumena: sedute sui due divani ci sono tre o quattro ragazze, intente a fumare e a parlottare tra loro quasi sottovoce. I loro argomenti di conversazione non devono essere così avvincenti, perché i loro sguardi si posano immediatamente su di noi, appena facciamo la nostra comparsa sulle scale. Ho solo il tempo di sorridere a tutte quante (non si sa mai :-)) ma non riesco a focalizzare bene i loro volti, perché lambiamo solamente il soggiorno e ci dirigiamo subito verso l'uscita. Una di loro (una bionda), mi dirà poi Jasmine, è arrivata proprio oggi dalla Romania (per cui immagino che presto andrà ad arricchire il già vasto campionario della SS 525).

Dopo la calura tropicale che ci ha avvolto nello scannatoio, il contatto con l'aria frizzante della notte è quasi uno shock, soprattutto per Jasmine, che - infreddolita - mi conduce quasi a passo di marcia sino alla mia macchina. Sono così gentile da aprirle persino la portiera, cosicché lei si fionda rapidamente sul sedile del passeggero e si stringe su se stessa, per trattenere il poco calore che ha accumulato. Durante il viaggio di rientro, la conversazione è ridotta all'osso, perché passa la maggior parte del tempo a conversare telefonicamente con qualcuno nella sua madrelingua (credo che sia terrorizzata di dover rientrare a piedi da Osio, a fine turno, perché pronuncia infinite volte il termine "mașină" ...).

Raggiunto il suo showroom, la sua collega mora (che non deve proprio aver battuto chiodo stanotte, poveretta) ci accoglie con l'ennesimo sorriso. "Come si chiama la tua amica?", domando a Jasmine. "Maria", mi dice (e prontamente memorizzo, perché potrebbe tornarmi utile in un futuro più o meno prossimo). Ci auguriamo la buona notte (anche se, a dire il vero, il cielo sta già cominciando a schiarire) e, dopo che lei è scesa dalla mia vettura per affrontare gli ultimi scampoli del suo lungo turno di lavoro, posso finalmente dirigermi a casa. Non prima, però, di avere controllato l'orologio della macchina e di avere verificato che sono passati quasi 50' da quanto l'avevo carica. Quindi, nel secondo incontro con Jasmine, sono riuscito a recuperare quello che mi aveva indebitamente sottratto la prima volta :)
 
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