E’ mattino.
La sconosciuta di cui non
ricordo neanche il nome
dorme al mio fianco
La luce del giorno
mi toglie financo
le forze.
M’entrano e m’escono
le rondini
dalle orecchie.
Il loro stridio
mi riga il cervello.
Suona la campana
e ovatta tutto.
Ed io scazzato
dondolando torno a letto.
Lo so
appena disteso
si allenteranno
tutte le viti
membra e pensieri
sparsi fra lenzuola e cuscino
piatto come un disegno
mi riaddormenterò.
La sconosciuta di cui non
ricordo neanche il nome
dorme al mio fianco
La luce del giorno
mi toglie financo
le forze.
M’entrano e m’escono
le rondini
dalle orecchie.
Il loro stridio
mi riga il cervello.
Suona la campana
e ovatta tutto.
Ed io scazzato
dondolando torno a letto.
Lo so
appena disteso
si allenteranno
tutte le viti
membra e pensieri
sparsi fra lenzuola e cuscino
piatto come un disegno
mi riaddormenterò.