RIFERIMENTO INTERNET http://www.eurochiamami.it/dettaglio.asp?id=15277
CITTA DELL'INCONTRO: MILANO
NOME INSERZIONISTA: CARLA/BRIGITTE
NAZIONALITA': ungherese (presumo)
ETA': 23-25
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: ok (ma con molto photoshop)
SERVIZI OFFERTI: nessuno
RATE DI PARTENZA: 300
RATE CONCORDATO: 150
DESCRIZIONE FISICA: non alta, formosetta, carina
ATTITUDINE: fastidiosamente furba
REPERIBILITA': ok
LA MIA ESPERIENZA:
Venerdì sera, diaciannove novembre a.d. 2010, attorno alle 9 p.m., via Teodosio, ho avuto la sfiga di imbattermi in cotanta urticante stronzetta. La tipa rientra nella categoria "finte tonte". Dicesi "finta tonta" la meretrice che al telefono asserisce di fare tutto, per una certa velocità, e poi dal vivo, quando non fai altro che ribadire le tue esigenze, già esplicitate al telefono, sgrana gli occhi, comincia a svicolare e quando è messa alle strette dice: "Sì, posso fare, ma ...". Ecco, è andata proprio così e quindi le premesse del missile c'erano tutte. Alla mia età avrei dovuto girare i tacchi al: "Sì, ma ...", ma certe volte uno si illude che la propria esperienza sul campo sia tale da consentirgli di venire comunque a capo della situazione e di riuscire ad appagare ugualmente i propri desideri.
In sintesi, al telefono la stronzetta a domande esplicite - anal lo fai? pompino scoperto? e quanto prendi? - risponde sempre e solo sì e aggiunge: "Parto da 100". In genere, per quanto ne so io: "Parto da 100 ...", significa che si potrà arrivare a 150, in caso di furbette ordinarie, a 200, in casi di stronzaggine estrema. Ma a 300?
Ebbene la tipa in questione ha avuto l'ardire di alzare la posta a 300. Avrebbe fatto bene a dirmi: "Senti, ho le emorroidi, non mi va di prenderlo in culo ..." E invece no, sgrana gli occhi, comincia a fare smorfie come se le avessi chiesto di inchiavardarla con una mazza da baseball e quando le ricordo che al telefono mi sembrava di essere stato chiaro butta lì: "Sìssì, posso fare, ma ...". Sgrano gli occhi io e invece di riprendere il corridoio per catapultarmi fuori, prendo lucciole per lanterne e l'idea di farmi il culetto di una velina riluttante eleva lo scroto al posto del cervello. Comincio a negoziare (macche mi ha preso! Non lo faccio mai ...) e con molta irritante antipatia la tipetta "si fa convinta" per metà della posta, che ovviamente pretende subito.
"Vado in bagno a prepararmi" dice sospirando. Bene, penso, vai che facciamo festa, forse sono stato un po' troppo bastardo a tirare sul prezzo a quel modo, forse andavano bene anche 200, in fondo è una fighettina con un formidabile paio di ciapett. E intanto mi spoglio e mi stendo sul letto, lancia in resta. Non fa freddo e il letto è piuttosto comodo. Tendo l'orecchio e di là nel bagno sento armeggiare la mia prossima preda, come una falena catturata sotto a un bicchiere. Me la rido. Passano una manciata di minuti. I rumori in bagno non sono quasi mai cessati. Macchè cazzo sta facendo? La lancia si smoscia. Boh? Ti immagini se di là in bagno c'è una finestrella e questa se n'è scappata? Passa un'altra abbondante manciata di minuti, mi rimetto la camicia, rischio di prendere un malanno se questa non si decide. Ora vado a bussare, mannò aspettiamo, massì che cazzo! Busso: "Scusa, tutto bene?" - "EEhhh??" Sìssì, arrivo, cinque minuti e..." Ancora? Boh, forse si sta traforando con un dildo, per non crearmi problemi. Brava bambina.
Mi ritolgo la camicia, mi ristendo sul letto, la porta del bagno si apre, la tipetta arriva. Me la squadro meglio, tra una cosa e l'altra non ho avuto modo. E' carina, decisamente, e col broncio lo è ancora dippiù. Le tette ingigantite stonano nettamente con le linee delicate del suo fisichetto, ma tanto me la devo solo inc... Purtroppo, la lancia non ce la fa da sola a tornare in resta, ma tanto ci penserà la bocca di questa brava bambina, che adesso si è avvicinata al letto. Mi sollevo e mi accosto alle sue tette per ciucciarle, tanto per salutarne l'arrivo, sono una persona ben educata. La tipa mi schiva: "No, no, ...mi da fastidio" - "Ah"?!! La lancia regredisce ancor più dai suoi battaglieri propositi. Me la prende in mano, anzi tra due dita, e comincia una similsega straziante. Provo ad allungare una mano per palpare le formidabili ciapett. La tipa schiva e mi spiega che non ho pagato per quello. Raggelo. E' tale la pugnalata che resto senza difese. Non riesco a replicare a questa stronzetta che intanto è riuscita ad ottenere una similerezione e pretende di incappucciarmi. Senza nulla aggiungere si siede sopra. "Dai amore, sei qui già da mezz'ora". La guardo: ???, ma continuo a non proferire parola. "Dai sbrigati ...che fai"? insiste.
E che dovrei fare con te seduta sopra, senza nemmeno poterti toccare, non ho capito? Cerco di organizzare un attacco e dirigo la semilancia verso la fica. A parte che è arida come un campo incolto ad agosto, la tipa continua: "No, non hai hai pagato per quello ..." . Ah, ora ho capito, mi sta chiedendo di incularla a fari spenti e senza sciolina. Questa è pazza. Ho un soprassalto, la faccio smontare da cavallo e le dico: "Pecorina". Balbetta: "Sì, ma...", ma obbedisce. Forse le schermaglie sono cessate. Ha un bel culetto, nulla da eccepire. C'è un problema, anzi due: è chiuso a riccio e sembra che ci sia passato il phon. E c'è un altro problema: mi è passata la voglia. Mi lecco le dita e le passo sul solco anale. La tipa scarta di lato: "No, non hai pagato per ...". La situazione è talmente grottesca che non riesco nemmeno ad incazzarmi. "Senti, facciamo così, tu mi ridai i miei soldi e io me ne vado così come sono venuto...". La tipa sgrana gli occhi, è proprio irritante: "Cosa? Sei qui da più di mezz'ora e ...". Si alza di scatto dal letto, afferra il cellulare. Capisco l'antifona. Mentre lei spazientita sbatacchia il cellulare sul mobile (chi doveva risponderle, non le risponde, ma forse è tutta una finzione) mi rivesto, guadagno il corridoio ed esco a riveder le stelle. Mi fiondo in birreria dove annego tutti i dispiaceri. Che vita grama quella del puttaniere
CITTA DELL'INCONTRO: MILANO
NOME INSERZIONISTA: CARLA/BRIGITTE
NAZIONALITA': ungherese (presumo)
ETA': 23-25
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: ok (ma con molto photoshop)
SERVIZI OFFERTI: nessuno
RATE DI PARTENZA: 300
RATE CONCORDATO: 150
DESCRIZIONE FISICA: non alta, formosetta, carina
ATTITUDINE: fastidiosamente furba
REPERIBILITA': ok
LA MIA ESPERIENZA:
Venerdì sera, diaciannove novembre a.d. 2010, attorno alle 9 p.m., via Teodosio, ho avuto la sfiga di imbattermi in cotanta urticante stronzetta. La tipa rientra nella categoria "finte tonte". Dicesi "finta tonta" la meretrice che al telefono asserisce di fare tutto, per una certa velocità, e poi dal vivo, quando non fai altro che ribadire le tue esigenze, già esplicitate al telefono, sgrana gli occhi, comincia a svicolare e quando è messa alle strette dice: "Sì, posso fare, ma ...". Ecco, è andata proprio così e quindi le premesse del missile c'erano tutte. Alla mia età avrei dovuto girare i tacchi al: "Sì, ma ...", ma certe volte uno si illude che la propria esperienza sul campo sia tale da consentirgli di venire comunque a capo della situazione e di riuscire ad appagare ugualmente i propri desideri.
In sintesi, al telefono la stronzetta a domande esplicite - anal lo fai? pompino scoperto? e quanto prendi? - risponde sempre e solo sì e aggiunge: "Parto da 100". In genere, per quanto ne so io: "Parto da 100 ...", significa che si potrà arrivare a 150, in caso di furbette ordinarie, a 200, in casi di stronzaggine estrema. Ma a 300?
Ebbene la tipa in questione ha avuto l'ardire di alzare la posta a 300. Avrebbe fatto bene a dirmi: "Senti, ho le emorroidi, non mi va di prenderlo in culo ..." E invece no, sgrana gli occhi, comincia a fare smorfie come se le avessi chiesto di inchiavardarla con una mazza da baseball e quando le ricordo che al telefono mi sembrava di essere stato chiaro butta lì: "Sìssì, posso fare, ma ...". Sgrano gli occhi io e invece di riprendere il corridoio per catapultarmi fuori, prendo lucciole per lanterne e l'idea di farmi il culetto di una velina riluttante eleva lo scroto al posto del cervello. Comincio a negoziare (macche mi ha preso! Non lo faccio mai ...) e con molta irritante antipatia la tipetta "si fa convinta" per metà della posta, che ovviamente pretende subito.
"Vado in bagno a prepararmi" dice sospirando. Bene, penso, vai che facciamo festa, forse sono stato un po' troppo bastardo a tirare sul prezzo a quel modo, forse andavano bene anche 200, in fondo è una fighettina con un formidabile paio di ciapett. E intanto mi spoglio e mi stendo sul letto, lancia in resta. Non fa freddo e il letto è piuttosto comodo. Tendo l'orecchio e di là nel bagno sento armeggiare la mia prossima preda, come una falena catturata sotto a un bicchiere. Me la rido. Passano una manciata di minuti. I rumori in bagno non sono quasi mai cessati. Macchè cazzo sta facendo? La lancia si smoscia. Boh? Ti immagini se di là in bagno c'è una finestrella e questa se n'è scappata? Passa un'altra abbondante manciata di minuti, mi rimetto la camicia, rischio di prendere un malanno se questa non si decide. Ora vado a bussare, mannò aspettiamo, massì che cazzo! Busso: "Scusa, tutto bene?" - "EEhhh??" Sìssì, arrivo, cinque minuti e..." Ancora? Boh, forse si sta traforando con un dildo, per non crearmi problemi. Brava bambina.
Mi ritolgo la camicia, mi ristendo sul letto, la porta del bagno si apre, la tipetta arriva. Me la squadro meglio, tra una cosa e l'altra non ho avuto modo. E' carina, decisamente, e col broncio lo è ancora dippiù. Le tette ingigantite stonano nettamente con le linee delicate del suo fisichetto, ma tanto me la devo solo inc... Purtroppo, la lancia non ce la fa da sola a tornare in resta, ma tanto ci penserà la bocca di questa brava bambina, che adesso si è avvicinata al letto. Mi sollevo e mi accosto alle sue tette per ciucciarle, tanto per salutarne l'arrivo, sono una persona ben educata. La tipa mi schiva: "No, no, ...mi da fastidio" - "Ah"?!! La lancia regredisce ancor più dai suoi battaglieri propositi. Me la prende in mano, anzi tra due dita, e comincia una similsega straziante. Provo ad allungare una mano per palpare le formidabili ciapett. La tipa schiva e mi spiega che non ho pagato per quello. Raggelo. E' tale la pugnalata che resto senza difese. Non riesco a replicare a questa stronzetta che intanto è riuscita ad ottenere una similerezione e pretende di incappucciarmi. Senza nulla aggiungere si siede sopra. "Dai amore, sei qui già da mezz'ora". La guardo: ???, ma continuo a non proferire parola. "Dai sbrigati ...che fai"? insiste.
E che dovrei fare con te seduta sopra, senza nemmeno poterti toccare, non ho capito? Cerco di organizzare un attacco e dirigo la semilancia verso la fica. A parte che è arida come un campo incolto ad agosto, la tipa continua: "No, non hai hai pagato per quello ..." . Ah, ora ho capito, mi sta chiedendo di incularla a fari spenti e senza sciolina. Questa è pazza. Ho un soprassalto, la faccio smontare da cavallo e le dico: "Pecorina". Balbetta: "Sì, ma...", ma obbedisce. Forse le schermaglie sono cessate. Ha un bel culetto, nulla da eccepire. C'è un problema, anzi due: è chiuso a riccio e sembra che ci sia passato il phon. E c'è un altro problema: mi è passata la voglia. Mi lecco le dita e le passo sul solco anale. La tipa scarta di lato: "No, non hai pagato per ...". La situazione è talmente grottesca che non riesco nemmeno ad incazzarmi. "Senti, facciamo così, tu mi ridai i miei soldi e io me ne vado così come sono venuto...". La tipa sgrana gli occhi, è proprio irritante: "Cosa? Sei qui da più di mezz'ora e ...". Si alza di scatto dal letto, afferra il cellulare. Capisco l'antifona. Mentre lei spazientita sbatacchia il cellulare sul mobile (chi doveva risponderle, non le risponde, ma forse è tutta una finzione) mi rivesto, guadagno il corridoio ed esco a riveder le stelle. Mi fiondo in birreria dove annego tutti i dispiaceri. Che vita grama quella del puttaniere
