FKK The Paradise Stoccarda

Registrato
4 Giugno 2008
Messaggi
17
Reaction score
2
Primo grande baluardo degli Fkk tedeschi...per chi vuole arrivare in Germany dal versante svissero e non dal Brennero....

facile in auto, siamo a 200 km da Zurigo, quindo buono per un doppio giro nello stesso week end .....

trovate qualche info qui : http://www.the-paradise.de

per arrivarci la strada migliore è

da Zurigo prendete l'autostrada per Schaffausen che trovate in zona aeroporto....

dopo circa 50 km ....a Schaffausen entrate diretti in Germania e seguite Stuttgart....

dopo 150 km siete a Stuttgart...

il Paradise è sulla A8 ( facile...le autostrade sono tutte indicate benissimo ) ...zona aeroporto.... a circa 3 km da questo vedete già il capannone rosso con la scritta enorme PARADISE CLUB....( in germania sono più visibili dei McDonald i bordelli.....che bel paese casso.....) uscite all'uscita Leinfelden e ci siete in bocca...

arrivate e con il solito rate di 65 euri entrate no limit time.... e vi danno gli asciugamani e accaptoio di rito....e chiavi varie per i beni di consumo da parcheggiare...

il luogo è di notevole impatto estetico nuovissimo...inaugurato a febbraio di quest'anno.... superpulito....grande.....tutto su due immensi piani...

sotto un grande living room con divani e cuscini leopardati.....dondoli....sdrai...poltrone ovunque.... un bel bar.... poi come sempre Jacuzzi...Sauna....bagno turco...sala massaggi..solarium....cyclette...... erotik movie room e TV room..... e come sempre in Germany un ricco buffet sempre pieno... fino alle 14 di food stile breakfast ....oltre con primi e secondi.... alla tedesca....

sopra....sala sigari.....altri divani ovunque.....e tutte le camere...

tutto super bello e imbottito.... super broccato....un pò Kitch ma di bell'effetto generale....

regna benessere ..rilassatezza..... e gran profumo di gnocca in ogni angolo....

le ragasse sono mediamente belle.... diciamo che rispetto al Globe qui la varietà viene più incontro ad un pubblico tedesco...
Intendo che mentre in Svizzera sono per lo più veline.... qui un buon 25 per cento sono belle in carne....alcune grosse proprio....questo perchè a parecchi deutsch punter piacciono sopra i 70 kg.... e va bene..

le nazionalità sono svariate.

io e i miei compagni di zingarate ci siamo stati a giugno.... la sera dell'1 l'abbiam trascorsa al Globe... con tre salite di rito.....
..la mattina seguente ...dopo colazione stile muratore albanese al grattacielo di Rimini siamo andati su in un paio di orette a vedere come si presenta sto posticino qui....

devo dire che non è il Globe ma siamo stati bene.....
entrati alle 14.... poco dopo saliva la kativeria a tutti...e me per primo ..guarda il caso....:
la mia prima fidansata della giornata è stata una Rumena di 20 anni....mora.... lunghi capelli lisci come la seta....pelle chiara.... occhi verdolini.....visino da cerbiatta... di quelli che ti fregano subito.... piccolina ma con un fisichino che sembrava fatta col pongo.....

abituata ai soliti tedeschi...(dato che gli italiani in germania ancora van tutti al Palace a Francoforte)....con noi rideva da matti perchè non eravamo musoni quanto questi.....ma nemmeno dei casinari come i tanti turchi che abitano questo paese..... siamo divertenti ma manteniamo uno stile ... e che casso... cerchiam di tirar su l'immagine ......

la tipa mi ha strusciato prima sui divnetti fino a prenderlo nella boccuccia benedetta per una bella decina di minuti....... al chè lo Iena non ne poteva più....

di sopra me ne ha fatte di tutti i colori..... e poi mi ha mostrato le foto di tutta la famiglia a Bucarest casso...anche il gatto ho conosciuto...

dopo l'amore exxtremo .....mi ha preso per mano e mi ha fatto la doccia....e poi siam andati a mangiare due kartoffen con una bella biretta al buffet ...nudi come vermi.... e in mezzo ad altra figa celestiale nuda pure quella...

che stile....

continua...
 
P

positcor

Ospite
Ospite
Iena Pleenskeen ha scritto:
io e i miei compagni di zingarate ci siamo stati a giugno.... la sera dell'1 l'abbiam trascorsa al Globe... con tre salite di rito.....
..la mattina seguente ...dopo colazione stile muratore albanese al grattacielo di Rimini siamo andati su in un paio di orette a vedere come si presenta sto posticino qui....


:lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
 
Commenta
Registrato
4 Giugno 2008
Messaggi
17
Reaction score
2
  • Creatore Discussione
  • #3
intanto i ragassi in mia compagnia testavano le prestassioni di una magnifica signorina Slovena.... una sorta di Canalis dell'Istria....forse la più gnocca del locale.....
e di una biondina Polacca che avrebbe resuscitato anche uno già sotto il lenzuolo in camera mortuaria...sulla quale il sottoscritto metteva un asterisco per la sessione successiva...

....dopo, un il rilassamento di vero benessere trascorso tra jacuzzi.....dondolino....Sauna... bagnetto ......

...insomma.... non si può negare che in questi posti si stia bene......
.... non che in Italia non abbiamo dei validissimi modo di divertirci la domenica.... dai....tanto per rendere l'idea.......diciamo che in luogo come il Paradise sale l'enfasi ....
un pò come da noi in Italia l'emozione che ti suscita l'andare al torneo di bocce a Capracotta....

scherzi a parte....il vero problema è che quando stai così bene le ore volano....quindi alle 5 del pomeriggio scatta la polacchina per me....e un altro giro di giostra per quei delinquenti dei miei compagni di merende.....

....ragazzi..... la tipina si è veramente guadagnata il rate.... in germania costa un pò meno che in svizzera ( 50 eurellli)......e io dopo tre guerre la sere precedente e dopo la rumena di due ore prima.... mi ritrovavo con la kattiveria di godermi appieno i servigi della gentile signorina di Kracovia.....ma non riuscivo proprio a terminare .... le mie palle si eran rotte le palle....e non ne volevan sapere di produrre una sola altra goccia del latte dell'amore....

allora dopo un pò ...una faticaccia boia nel cambio di posizioni...velocità....movimenti.....ma poi mi fermo e comunico che va bene così...che son felicissimo ma ho dato tutto...

....quella gioia della natura allora sorride....e dice che " lei deve finire il lavoro".....senò non è contenta.... e dopo un massaggino di 10 minuti ...in cui si struscia in tutti i modo con quel corpo bianco dalle fattezze meravigliose...... ricomincia con un lavoro di bocca lento...profondo......e poi ansimando ..muovendosi tutta...mettendomi le mie mani ovunque su di lei...dentro lei...... e ..devo dire... è stata perfetto.... e mi ha fatto esplodere di nuovo...

...questa è stata veramente una creatura meravigliosa....

ritrovo gli altri sue che mi raccontano un mondo di attività che ci vorrebbe un libro a scriverle...

...alle 19 dopo un'altra bella doccia.... uno spuntino al buffet serale .. ( tutto nuovo appena riportato per la cena ) in mezzo ad una trentina di gnocche che ormai ci hanno adottato dopo 5 ore di presenza.... ci congediamo ...con le lacrime agli occhi....

Avvio la navicella Iena-Troyager al parcheggio.... carico l'equipaggio....e alle 3 del mattino siamo di nuovo in romagna..... tutta una tirata..... con due soste caffè a Chiasso e a Parma...

i miei ragassi scendevano dalla missione con un sorriso che andava da orecchio a orecchio....e con la promessa di tornare dalle nostre ninfe il mese seguente....

Iena


 
Commenta
G

Guest

Ospite
Ospite
bravo Iena grande report!!! Il paradase me mancava dopo aver fatto il giro di tutti gli altri!

Pensa ero li a marzo per una fiera ed il mio hotel era a cinque minuti a piedi dal Paradise..... causa neoapertura e possibilita' di incontri non graditi ho optato per l' haus..... ma dopo il tuo racconto ci devo andare!!!!!

grazie
 
Commenta
G

Guest

Ospite
Ospite
Confermo tutto ciò che ha scritto Iena (un pò di puntini di sospensione in meno non sarebbero malaccio :mda: ) con una precisazione in merito al prezzo di ingresso: adesso siamo a 69, giusto per far capire cosa si tratta nel locale. :yes3:
Per chi decidesse di invadere il Baden Wurttemberg passando dal Brennero, potrebbe far tappa in quel di Augusta (ColA) o Ulm (MolA).
Sul primo si va sul sicuro; del secondo ho pochissime info in merito, se qualcuno volesse approfittare per colmare la lacuna... :wink:
 
Commenta
G

Guest

Ospite
Ospite
Paolinorossonero ha scritto:
Confermo tutto ciò che ha scritto Iena (un pò di puntini di sospensione in meno non sarebbero malaccio :mda: ) con una precisazione in merito al prezzo di ingresso: adesso siamo a 69, giusto per far capire cosa si tratta nel locale. :yes3:
Per chi decidesse di invadere il Baden Wurttemberg passando dal Brennero, potrebbe far tappa in quel di Augusta (ColA) o Ulm (MolA).
Sul primo si va sul sicuro; del secondo ho pochissime info in merito, se qualcuno volesse approfittare per colmare la lacuna... :wink:

per invadere il baden wurttenberg conviene passare dalla svizzera........ :biggrin: poi non ha senso andare sino a stoccarda dopo essere stati al cola........ ad ULM ci sono passato, ma non posso dire nulla il locale era chiuso!!!!!! :treaten:
 
Commenta
G

Guest

Ospite
Ospite
Locale: splendido, veramente. Il sito credo parli da solo, ma stavolta non c’è il sapiente gioco del fotografo a migliorare le pose.
Anzi, credo che attraverso la sola visione di queste non si riesca a percepire la reale atmosfera del luogo.
Si tratta comunque di un fondo sito in una zona semiperiferica abbastanza anonima com’è consuetudine per questo tipo di parco giochi.
I servizi, tranne la piscina che onestamente in un posto del genere sarebbe stata fuori luogo, ci sono davvero tutti.
Wellness, internet, cinema, sala degustazione sigari, zona massaggi (che dovrebbe essere a pagamento) ottima zona pasti con cibo davvero ottimo (una rumpsteak così in Germania si trova difficilmente anche al ristorante) e tanti, ma tanti divani dove si può riposare senza essere “aggrediti” dalle fanciulle. Io sono riuscito anche a dormire una buona mezz’ora.
Il locale è in stile arabesco con un gioco di luci davvero di notevole levatura, è nuovissimo oltre chè pulito, ma questa è una caratteristica comune a quasi tutti gli FKK che ho avuto la fortuna di visitare.
Gli spogliatoi sono ampi e l’unico armadietto vede collocata al proprio interno la cassetta portavalori con tanto di combinazione digitale. Non esiste il braccialetto per le chiavi che sono invece fissate ad una cordicella in stoffa che si può tenere tranquillamente appesa al collo.
La dotazione comfort personale vede anche la presenza di accappatoi marrone/granata nonché dei classici asciugamani. Tocco di classe, il collutorio con i bicchierini monouso.
Prezzo di ingresso…provate ad indovinare?
69 euro. Beneaugurante, no?
Dà diritto a tutti i servizi consueti ed alle bevande analcoliche servite all’unico bar nel grande salone al pian terreno.
Stavolta conosco anche qualche prezzo delle bevande a pagamento. La Weizen viene 4 euro mentre il Moet & Chandon da 75 cl. è leggermente più caro: 170 euro. Uno sticazzi credo non ci stia davvero male.

Fauna: se prima vi ho messo curiosità, adesso vi smonto.
Una cinquantina di ragazze di varia bellezza ed etnia purtroppo senza soggetti indimenticabili e credete che su una gamma così ampia, è davvero difficile.
A scanso di equivoci voglio far presente che una decina di fanciulle meritevoli di un’attenzione un po’ più approfondita si trovano, ma all’Haus (tanto per portare un raffronto in zona) c’è davvero di molto meglio. Contrariamente a ciò che avevo raccolto in precedenza, devo smentire l’atteggiamento stile ColA. Infatti qui sono le ragazze che prendono normalmente l’iniziativa e ciò a me non va proprio del tutto a genio.

Prezzi: vedi ciò che ho scritto sul 3d relativo al Flamingo Island, anche per quello che concerne la trattativa pre-incontro.
La sintonizzazione sul canale che vede direttore Antonio Marano, richiede l’esborso aggiuntivo di 100 monete bicolori (del taglio più piccolo per fortuna ). Occhio all’introduzione digitale: viene 50. Ne so qualcosa…

Prestazioni: stesso trattamento tipico per il Baden Wurttemberg. Ottimo GFE in quasi tutte le donzelle sperimentate, con alti e bassi com’è giusto che sia.
Qualche collega ha lamentato un modo di fare un po’ troppo sbrigativo della partner occasionale, ma credo rientri ampiamente nella norma.
In ogni caso nessun avvistamento di testate nucleari, siamo in un lander pacifico.

Particolarità: fantastici davvero i due divani-dondolo.
Malgrado io sia più a mio agio a –10 gradi, piuttosto che a +30, non ho fatto (per dimenticanza) uso della stanza del ghiaccio.
Si tratta di una saletta da frequentare dopo aver fatto la sauna. Non l’avevo vista in nessun FKK fino ad ora. Ottime le caramelle che trovare nella grande ciotola posta sul bancone cassa. Nessuno cioccolatino, ahimè.

Conclusioni

Locale: 9,5
Fauna: 6,5
Atmosfera: 7,5
 
Commenta
G

Guest

Ospite
Ospite
E’ il seguito di Collegamento alla pagina web non disponibile report.

Il giorno seguente siamo al Paradise.
Le info raccolte nel web non sono molte e purtroppo anche poco entusiasmanti.
Lo gnocca-counter sul sito del più nuovo FKK di Stoccarda, garantiva la presenza di una cinquantina di ragazze.
Questo il sabato precedente; perciò, se tanto mi dà tanto, questa sera dovremmo essere assestati su un numero analogo.
Così, ripensando a quanto accaduto all’FKK 125 di Amburgo, dove su otto passere presenti sono riuscito a testarne due, mi convinco che ci sarà comunque pane per i miei denti.
Entriamo con la stessa tecnica usata al Flamingo. Un paio di signore un po’ in là con l’età ci accolgono alla cassa con le domande di rito ed in funzione della nostra risposta, una si offre per accompagnarci durante il tour di ricognizione.
Avrei preferito una fanciulla, ma per non apparire scortese accetto l’invito.
Pensando che fosse all’esterno degli spogliatoi ad attenderci, cerchiamo di velocizzare al massimo le operazioni di denudamento e lavaggio. Così in men che non si dica, siamo fuori ma della signora neanche l’ombra. Meglio.
In realtà si trova nella grande sala centrale ed è in compagnia di una discreta bambina che, ci spiega, dovrebbe farci da cicerone in quanto parlante la nostra lingua.
E’ spagnola e con lei iniziamo il giro che ci porterà alla scoperta degli angoli più nascosti del locale.
Io ed Hyui le stiamo al fianco, mentre alle nostre spalle si sono sistemati il Conte e Fottemberg il quale, appena ode risuonare nell’aria l’idioma ispanico, perde completamente la connessione.
Infatti è colto immediatamente da super eccitazione e dato che l’arnese di cui è dotato richiede una quantità considerevole di sangue per poter raggiungere la massima estensione, il rosso fluido che si sposta nelle zone inferiori, lascia momentaneamente sguarnito tutto ciò che è ubicato sopra le spalle.
La ragazza è gentilissima e spiega in modo capillare ciò che incontriamo durante il nostro cammino. Arriviamo in breve tempo alla zona wellness e la tipa, dopo essersi prolungata sulla spiegazione degli effetti benefici della sauna, afferma che non possono essere completi se dopo non si accedesse alla stanza “del freddo” tranquillizzandoci però sulle future dimensioni del nostro organo sessuale, che, dopo tale pratica, non potranno superare quelle di un bambino. Il tutto mimando con le dita la potenziale lunghezza.
A questo punto, il colpo di genio.
Hyui si gira e rivolgendosi a Fottemberg, afferma: “Che hai sentito? L’ha detto che tu l’hai corto. L’ha fatto anche i gesto”
“Tu ti sbagli” – controbatte – “L’ha detto che dopo usciti di lì ti diventa corto”Allora Hyui rincara la dose: “Paolino, icchè l’ha detto?”
“Che l’hai piccolo Fottemberg. Magari te lo avrà visto” – confermo.
E lui: “Conte, te che hai sentito?” – sperando in eventuali smentite.
“Come no. L’ha detto che tu l’hai come un bambino!” – afferma in modo risoluto.
A quel punto sul tre contro uno probabilmente arriva alla conclusione che sia stato lui a non comprendere e così, vedendo offeso il suo status di Primero Trombatores, affianca la spagnola e le dice: “Senti, perché non andiamo in camera? Tanto loro il giro lo possono finire anche da soli!”
Lei non se lo fa ripetere e ci saluta dopo essersi scusata.
Fottemberg, battendo una mano sulla spalla di Hyui sussurra: “Ora glielo fo vedere io chi l’ha piccino!”
Tratteniamo a stento le risate e lo salutiamo a nostra volta con un: “Dai cignàle!”Mentre continuiamo il giro mi imbatto in quello che sarà il primo balocco della serata.
Bionda mossa, occhi chiari, “abbigliata” con completo intimo rosa e gonnellina svolazzante dello stesso colore, ventunenne turca. Derya il suo nome.
Non spiccica una parola di italiano ma ci capiamo molto bene in idioma anglosassone.
Molto carina, estremamente gentile e dolcissima nei modi. Un gioiellino.
Non avendo ancora compiuto la visita completa del locale, declino gentilmente la sua offerta di compagnia, giurandole però che l’avrei ricontattata a breve.
Ma soprattutto voglio ascoltare il racconto di Fottemberg alle prese con la spagnola.
Trascorriamo la mezz’ora in perlustrazione delle innumerevoli stanze del Paradise approfittando per controllare il livello della fauna che, ahimè, non è di alto livello.
Praticamente le prede ambite non superano la decina e visto che il numero complessivo è di cinque volte tanto, beh, le prospettive non sono molto allegre.
Il ritorno del buonumore è causato dall’arrivo alla base logistica del mito Fottemberg il quale sembra camminare dieci centimetri da terra.
“Ragazzi, fenomenale!” – è il primo commento.
“Ci avrei scommesso le palle” – mi sussurra Hyui nell’orecchio.
“Allora, con 100 euro a forfait, ho fatto tutto” – continua.
“Definiscimi un po’ tutto, pe piacere!” – lo incalza il Conte.
“Tutto vuol dire tutto. Ragazza dolcissima e porca al tempo stesso, però un po’ miope. Si, perché quando ho aperto l’accappatoio mi ha fatto i complimenti. Così vuol dire che quando s’era di fronte alla sauna ha visto quello di un altro. Comunque abbiamo iniziato a baciarci come due fidanzati e dopo che lo ha sentito bello duro, è passata a farmi un pompino con i controfiocchi. Avrebbe voluto anche parlare ma la sua bocca era davvero troppo piena. Allora siccome a me piace sentire la lingua spagnola, ho deciso di chiavarla. Io sopra a lei in modo da guardarla in faccia e ascoltando le sue dolci parole. Saremo stati così un quarto d’ora buono e poi ho deciso di prenderla a pecorina. Dopo un po’ che la stantuffavo con vigore mi è venuto voglia di penetrarla anche dietro. Allora l’ho inserito piano piano ma lei sentiva un po’ di dolore. In pratica sono riuscito a inserire cinque o sei centimetri e poi ho dovuto fermarmi”
Io ed Hyui ci guardiamo prima negli occhi e poi ognuno rivolge lo sguardo rispettivamente verso il proprio uccello.
“Senti Fottemberg” – afferma il mio fido compare – “io con cinque centimetri dentro e ho quasi le palle a contatto con le mele, te invece e tunn’hai ancora infilato tutta la cappella. Tu sei troppo mitiho!”
Intervengo: “Secondo me quando l’avevi messa a pecora e tentavi di penetrarla analmente, lei ti diceva – Ahiahiahi Gringo! Tu tiene uno sventrapaperas muy peligroso!”
“E son convinto che la scalciasse anche come un mulo da soma!” – rincara la dose il Conte.
“Basta! Non vi racconto più niente!” – dichiara Fottemberg nell’ilarità generale.
In realtà non lo farebbe mai perché sono proprio questi momenti che rendono la trasferta degna di essere vissuta. Ed ognuno di noi, in cuor proprio, lo sa benissimo.
Incrocio nuovamente Derya ed ho la sensazione che lei sappia perfettamente da dove sarei transitato. Essendo un gentiluomo considero la mia promessa come un debito e perciò decido di saldarlo informandomi a priori su qual’è la sua entità.
Mi elenca il menu completo: 50 per l’aperitivo ed il primo, 100 per il secondo ma se sei così maleducato da metterci un dito dentro, allora devi aggiungere altri 50.
Giusto. L’insegnamento del galateo non è mica un passatempo!
Ci incamminiamo verso il piano superiore tenendoci per mano. Mi fa tanto di esoso, ma se lei lo gradisce…
Appena entrato nell’enorme stanza, prima che il caldo e morbido abbraccio della bella turca mi avvolga completamente, credo di avvertire la presenza di un registratore di cassa vicino ad una parete.
“A cazzo servirà?” – mi chiedo.
Gli strani pensieri sono immediatamente scacciati dallo sfiorarsi delle nostre bocche entrambe in cerca del contatto. Il suo modo di baciare è molto tenero, quasi etereo. Mi piace.
La domanda successiva è molto più terrena: “Do you like anal sex?”
“If you want to fuck me, I think that you are in the wrong way!” – le rispondo.
Si fa una grassa risata e mi dice che non ho capito. Ma pensa te!
Torno serio e le dico che si, ovviamente lo gradisco, ma non ora perché vorrei che si dedicasse al pelataccio che, per l’occasione, è già sull’attenti.
Ottima tecnica che mi mette a forte rischio di eiaculazione precoce e che conseguentemente richiede un primo stop alle operazioni.
Contraccambio così la prestazione sondando anche quello che probabilmente sarà l’orifizio all’interno del quale troveranno conclusione le ostilità.
Vista così dal basso è veramente splendida. La pelle profumata in modo naturale e liscia come seta ricopre una massa muscolare davvero tonica soprattutto dalla cintola in giù.
All’improvviso mi chiede di penetrarla e per agevolare l’azione si dedica oralmente all’attrezzo che ha perso un po’ del suo vigore iniziale.
Appena è pronto, lo veste in modo elegante e successivamente in posizione supina mi fa cenno di raggiungere il foro del mio desiderio. Come si accorge che la traiettoria non è quella da lei desiderata, me lo fa gentilmente notare: “I’d like it in the ass”
“Io boia, a stianto?!?” – mi lascio sfuggire.
Traduco e piacevolmente sorpreso mi appresto ad entrare. Scarsissimo attrito che non fa altro che incentivare la mia meraviglia.
Contestualmente all’ingresso del fratellino calvo odo distintamente un suono simile ad un scampanellio. Mi volto e vedo che il display del registratore di cassa segna la seguente cifra: 150.
In pratica ho già consumato i primi tre pasti.
Considerando che ciò era abbastanza preventivabile, continuo nella mia azione decidendo però che, contrariamente a quanto deciso alla vigilia, non sarà questo il pertugio che accoglierà la mia deflagrazione. Tanto più che è già nel mio carrello della spesa.
Così, quando mi sento abbastanza prossimo a venire, sottraggo l’attrezzo alla morbida presa e cerco repentinamente di inserirlo qualche centimetro più in alto.
“Oh, ma che succede? Non entra?” – affermo stupito.
Derya accorgendosi del mio sbalordimento mi dice che per lei è meno naturale rispetto a ciò che abbiamo fatto fino ad ora.
Anche se con un po’ di difficoltà, riesco ad accedere e pian piano che la bionda fanciulla si scioglie il mio ritmo si fa sempre più veloce finché in preda alla massima eccitazione inserisco il dito medio nel suo orifizio anale per raggiungere così il meritato orgasmo.
“Didididin” – mi volto.
“Duecento euro” – leggo sul display.
“Vengooooovaffanculooooooooooooooo!!!!!!”
 
Commenta
Registrato
30 Novembre 2008
Messaggi
466
Reaction score
67
Paolinoooo, belin sei anche tu qua...
ma i tuoi amici che cambiano nick a seconda dei forum dove si trovano è un casino riconoscerli...
a parte il toscano che parla come ceccherini :biggrin:
Ciaooo dall'altro paolino
 
Commenta
G

Guest

Ospite
Ospite
Caro Paolino, visto il "lavoro" che facciamo, gira gira ci ritroviamo sempre negli stessi posti. :biggrin:
Il cambio di nick? Beh, è una storia lunga... :mda: Se ti interessa te la racconto in privato.
 
Commenta
G

Guest

Ospite
Ospite
L’avevo sul gozzo fin dai tempi di Amburgo quando quel poco di buono del Conte fece in modo che il rapporto a quattro non si potesse verificare.
La vendetta è notoriamente un pasto da consumare freddo ed oltre cinquecento giorni penso possano essere un periodo ragionevole.
Il compagno di avventura? Chi se non Hyui. E’ da tempo memorabile che non combiniamo qualcosa insieme e l’esperienza in un FKK sarebbe fra l’altro la prima in assoluto.
L’obiettivo è già definito: una bella moracciona ricciola con un paio di stivaloni leopardati.
Aveva abbordato il mio compare pochi minuti dopo il nostro ingresso e si era successivamente riproposta a me ed a tutto il team veneto mentre eravamo abbivaccati sul letto a dondolo.
Era stato curioso il suo atteggiamento.
“Ciao ragazzi come state? Tutto bene? Volete scopare con me?”
Al nostro gentile ma deciso rifiuto era nuovamente ripartita in quarta.
“Non vi piaccio? Eppure sono brava! Ma perché nessuno mi vuole? Sono brutta? Eppure sono anche simpatica e vi farò divertire. Faremo tante risate insieme. Ci divertiremo tanto. Faccio anche benissimo i pompini. Volete provare?”
Ecco, al momento l’idea pipa mi aveva molto stuzzicato non fosse altro che per farle tenere la bocca impegnata per un po’.
Fortuna vuole che nei paraggi passi Bambino ingrifiato come un maiale al trogolo. Lo chiamo a me e gli propongo immediatamente la compagnia della mora rumena. E dato che quando è in queste condizioni scoperebbe anche Pete Burns dei Dead or Alive, il bocconcino che gli offro su un piatto argentato è come manna dal cielo.
La certificazione dopo la tradizionale mezz’ora è di quelle da far tremare i polsi: “una maiala così non l’ho mai trombata!”
Se non fosse che questo è il commento che accompagna ogni suo ritorno dall’attività scopereccia, ci sarebbe da prenotarla per metà pomeriggio.
In ogni caso la padronanza della nostra lingua e l’indubbia simpatia fa pendere decisamente il piatto della bilancia dalla sua parte e così appena la scorgo all’orizzonte parto con l’approccio.
“Ciao”
“Ma ciao! Andiamo a scopare?” – mi chiede, non smentendosi.
“Volentieri, ma dovrei proporti una situazione. Avrei voglia di salire con te, con un mio amico ed una tua collega per fare qualcosa tutti insieme. Che ne dici?” – espongo.
“Siiiiiii!!!! Sarà divertente. La chiamo subito!” – e sparisce.
In men che non si dica è di ritorno con una strapassera bionda che avevamo in precedenza giudicato come testata nucleare. Chiedo a Hyui se è di suo gradimento ed a risposta affermativa concordo le modalità di azione.
Definiamo i trenta giri di lancette a 50 chiorboni cadauno. Ovviamente ognuno si darà da fare con la propria compagna e nel caso in cui l’ingordigia la dovesse fare da padrona, il rate sarebbe raddoppiato. Un gesto di assenso e tutti su per le scale. Io starò con la mora e Hyui con la bionda.
Appena entrati in camera le due rumene ci liberano immediatamente da ciò che abbiamo sul corpo. Poco. Praticamente l’asciugamano e le chiavi dell’armadietto. Rimaniamo in ciabatte a cinci all’aria.
Così allegramente agghindati possiamo dare inizio alle danze. La dirimpettaia del mio socio ha il portamento regale di una ballerina di valzer mentre l’altra è più a suo agio con la polca; velamente molto più poltata, davvelo!
Lo strusciamento dei rispettivi genitali in posizione eretta dà già i primi frutti ed il vedere Hyui in occhialini, ciabatte ed a grillo ritto suscita in me una certa ilarità, che nota immediatamente la leopardata: “te lo dicevo che ci saremmo divertiti”
Le faccio notare che se volevo soltanto ridere sarei potuto andare a vedere Aldo, Giovanni e Giacomo. Mi chiede chi sono. Le rispondo affermando che sono miei amici ed uno dei tre è talmente simpatico che trova il modo di sorridere anche quando si lascia andare delle gran randellate su palle ed uccello. Chiude le conversazione asserendo che gli italiani sono strani.
Nel frattempo il mio socio dopo aver sdraiato la propria fanciulla sul letto, si sta dedicando alla sua passerina depilata in posizione supina, tanto che lascia in bella mostra tutto il Palladio.
Per non venire meno all’atmosfera goliardica che si è creata, la mora inizia a praticargli una masturbazione contro mano. Hyui la lascia fare fino al momento in cui mi ode proporre al suo falegname di fiducia di lasciarmi un po’ di spazio in modo da poter poggiare il mio fallo sul suo candido culetto.
“Ehi, né pe gioho e né pe burla eh!” – afferma irrigidendosi.
Rilevato che non si può nemmeno scherzare, accomodo la panterona accanto alla sua amica e mi dedico anch’io al cunnilingus, tenendo però il culo rasoterra. Non si sa mai.
La serietà però è un vocabolo che oggi non è proprio contemplato, infatti…
“Mhmhmhmh…come lecca bene questo italiano!” – è la prima uscita della mia nuova amica.
“E il tuo come lecca? Lecca bene?” – prosegue.
“Si, lecca bene” – le risponde l’amica.
“Mhmhm, lecca davvero bene. Leccano bene questi italiani vero?” – rilancia.
“Si, leccano bene, leccano bene!” – dice la bionda.
“Ah, come leccano bene gli italiani, davvero, mhmhmhm!!!” – conclude finalmente la leopardata.
Io, sdraiato tipo marine, ed il mio compare, ancora a culo ritto, ci diamo un’occhiata e scoppiamo a ridere.
Se i nostri membri potevano aver raggiunto dimensioni accettabili in seguito all’eccitazione da leccata, adesso sono veramente a livello bambola. Piattume assoluto.
Si rende così necessaria l’opera congiunta delle due rumene, ognuna alle prese con il proprio Lazzaro da resuscitare.
“Faccio prima io” – lancia la sfida colei che si sta a me dedicando.
“No, vinco io” – risponde l’altra.
“Mhmhm, slurp, mhmhm. Dai, dai!!!” – mi incita spompinandomi.
“Senti bambolina, se continui di questo passo me lo stacchi prima che sia diventato barzotto, perciò…” – ma mentre cerco di portare un po’ contegno, la mora allunga una mano e tormenta un capezzolo di Hyui con l’intento nemmeno tanto velato di distrarlo.
Lui non la prende assolutamente male, tanto che le dice: “Hey, hey. Mi stai toccando le tette. Inizia a sganciare 50 euro!”
Adesso la risata è generale.
Avvicinandosi terribilmente la fine del match, chiedo e fortunatamente ottengo un po’ di attenzione sessuale.
Si riparte così con il bombolone.
Signori, su questo aspetto non aveva mentito. Tutte le attenzioni che il fratellino calvo può bramare, sono nel suo repertorio. Alterna profondi affondi a tutta bocca a delicati tocchi di lingua sul glande, poi lo avvolge con le carnose labbra per lasciarlo allo sfregamento con pollice ed indice mentre lecca l’asta da cima a fondo e viceversa. Il tutto accompagnato da una copiosa salivazione che rende le mia zona genitale alla stregua di uno stagno. Ah, dimenticavo: chiede spesso se mi piace, ovviamente.
Ragazzi mia io come facciano gli attori porno a eccitassi quando e sono in gruppo proprio e un lo so. A me personalmente la mi piglia sempre sù i ridere e anche a questo giro e l'è ita in questo modo.
Sarà stato che gli era un pezzo che in coppia e un si facea nulla oppure perchè quì viso di hulo di Sciuren e gliè più avvezzo ma a me l'uccello e un mi si rizzava sicche se la bionda l'avesse puntato de soldi nella gara e l'avrebbe perso di sihuro e l'uniho modo pe rientrare e sarebbe stato quello di fammi lo sprizze.
Si vabbè unn importa miha della gara tanto e glielo avrei fatto uguale, sicche mentre io e ero intento a concentrammi i mi hollega gliera belle e pronto per passare a pigialla.
Lui si che l'avea in tiro. Visto co ì mì occhi budella dell'Eva.

Superata brillantemente la prova orale, possiamo passare a qualcosa di più sostanzioso.
E cosa c’è di meglio di una bella pecorina con vista sulla bionda intenta a spompinare il fido compare?
E’ concentratissimo, ad occhi chiusi ed impalato. A prima vista sembrerebbe un materassino a forma umana che una splendida fanciulla sta cercando di gonfiare. Non fosse per l’apertura alternata degli occhi e qualche gemito di piacere non lo si potrebbe definire umano.
Comunque ha proprio ragione, l’attore porno orgiastico non sarebbe proprio il suo mestiere.
Un richiamo della mora rumena mi fa distogliere l’attenzione: “Allora, me lo infili?”
“Scusa, hai ragione. Ero un po’ distratto…” – mi giustifico pensando che una coppia di deficienti come noi faranno fatica a ritrovarla.
Effettivamente mi stavo perdendo un gran bello spettacolo. Ha un culo marmoreo sia dal punto di vista del colore che soprattutto dalla consistenza. Tonico anche il resto del corpo. Pecca leggermente sulla bellezza facciale ma sono convinto che la prestazione lo farà sicuramente passare in secondo piano.
L’ “ohhhhhhh”con cui accompagna l’ingresso nel pertugio frontale da parte del pelataccio mi fa capire che non andrò incontro ad una scopata muta. Tutt’altro.
Infatti è un continuo incitamento tanto che ho la sensazione di essere Emanuele Sella durante la scalata della Marmolada. Solo che io tengo le mani appoggiate su qualcosa di molto più morbido del manubrio e soprattutto non ho la punta del sellino a punzonarmi il culo, situazione che invece riguarda la splendida leopardata.
Vi risparmio la tiritera su “ah, come scopano bene gli italiani” ripetuta fino alla noia e passo immediatamente alla zona Cesarini del mio match.
Il fatto di non prestare attenzione alla coppia che divide con noi il letto, ha fatto si che i tempi necessari per raggiungere l’orgasmo si siano notevolmente accorciati e non sono certo di poter mantenere fede a ciò che mi sta continuamente chiedendo la mia compagna: “Si, dai, fammi venire, voglio godere, fammi venire!”
Quando l’impulso mentale non è più rivolto a fattori esterni c’è poco da fare. Cervello e uccello hanno ormai strinto una Santa Alleanza e si apprestano a liberare l’orda di combattenti con la coda che sono pronti a lanciarsi verso la grande conca in lattice.
Non li tengo più. Eccoli.
Durante ì mì stato di semi infermità di mente misto a irrigidimento di corpo tipo Giuhas Casella ho fatto a tempo però a sentire ì grugnito da venuta di Sciuren ma lì per lì mi son chiesto se ero dì tutto in me o no perchè ì mì amiho e continuava a pigiare come un forsennato quella diavola che l’urlava che la stava pe venire.
Io dianda io di solito e lo diho dieci sehondi prima miha un par di minuti.
Queste rumene e le son strane altro che noi italiani.

E’ vero, ho sparato una mezza cartucciera a pieno ma d’altra parte avrei voluto vedere con quale coraggio voi avreste sfilato il fucile dalla tana del cinghiale.
In ogni caso credo che la nostra sia talmente presa da non accorgersi che all’interno del suo pozzo del piacere ci sia un mini Wudy anziché un salame Citterio.
Concluse le operazioni mi sento le gambe esageratamente molli e perciò mi siedo sul letto accanto ad Hyui ed alla sua infermiera, la quale mi fa gentilmente presente che sarebbe opportuno che io e la sua amica togliessimo le tende per agevolare la loro copula.
Raccolgo perciò le mie cose e mi incammino verso l’uscita.
La mora corre invece verso il mio socio e gli dice: “Dai, forza, ce la puoi fare. Noi andiamo via. Dia forza che ce la fai” – accompagnando la frase con un bacio sulla sua fronte.
Penso: “Ma chi cazzo è, Ballantini quando imita Morandi?!?”
Ora che quella chiacchierona la s’è levata dai coglioni posso vede se mi riesce trombare la bionda. Di sihuro e finisco co uno sprizze ma una trentina, facciamo venti vai, di punzonate e mi garberebbe dagliele.
A primo acchito e la mi sembrava dimolto missile tanto pe usare un termine che lo hapiscan tutti, ma l’era anche una signora fiha. Magicche mi sembrava ancora di vedello con la biagiolina alla bocca mentre la vedeva gironzolare nì lohale.
Effettivamente la unn’è una che la si rihorda pe quanto e l’è maiala ma comunque ì sù mestiere e la lo sa fare. Onesta lavoratrice dì cazzo tanto pe essere chiari.
Come dicevo avevo fissato lo sprizze e sicche quando le fanno l’idea ai bonusse 50 vedessi come le si fermano appena tu le dici che tu stai pe venire.
Grazie a questa fameliha strategia e son riuscito davvero a arrivare a quella trentina di pigiate date a modo e dopo mi son potuto rilassare in attesa che la bionda la consumasse i mangia e bevi. Comunque devo dire che ora come ora la trombata di hoppia e la un fà per me. L’ho fatto solo perchè c’era da fà rabbia a quì viso di hulo di Conte e proprio pe questo motivo e un son punto pentito. Anzi.

Scendiamo le scale e ci dirigiamo verso gli spogliatoi. Devo appoggiarmi spesso al muro perché ho la sensazione che gli arti inferiori abbiano davvero poca forza. Questa diavola mi ha prosciugato.
Arrivo innanzi all’armadietto ed infilo la chiave nella toppa. Non entra. La giro. Niente da fare.
“Cazzo” – penso “pure il cervello si è presa!”
Riprovo nel verso precedente ma non ottengo risultato positivo. Per fortuna l’ultimo barlume di lucidità si impossessa di me e mi spinge a controllare il numero appeso alla chiave.
“Non è mica la mia!” – esclamo.
“Che succede?” – mi chiede la rumena.
“Niente. Nella fretta ho preso la chiave del mio amico. Ed adesso lui ha la mia” – le spiego.
“Dai, aspettiamo che torni almeno ci facciamo due risate a guardarlo quando cerca di aprire!” – mi propone.
E’ proprio simpatica ed ha sempre il divertimento come fine ultimo. Anche su questo aveva ragione.
Nei dieci minuti che ci dividono dal ritorno di Hyui mi parla di sé, della sua passione per gli uomini italiani e per la scarsa propensione per i crucchi che però fanno a gara a salutarla. Ne avrò contati una decina scarsa.
Dei passi strascicati ci fanno voltare. Eccolo. Bianco cadaverico. Accappatoio allacciato ed asciugamano in testa.
Si approssima all’armadietto e compie il primo maldestro tentativo di apertura. Non riuscendo nell’intento gira la chiave per il verso opposto ma ovviamente senza esito.
A quel punto dovrebbe sorgere il ragionevole dubbio di avere in mano un oggetto che non è il tuo.
No. Non a lui. Mi guarda e mi dice che ha sbagliato armadietto. Lo lasciamo avvicinare al mio che poi spalanca.
“La unn’è miha la mi roba!” – afferma con tono preoccupato.
“Certo fava, è la mia” – lo schernisco.
“Paolino? Mavaffanculo vai!” – urla.
La splendida leopardata ci saluta non prima di averci strappato la promessa che l’anno venturo verremo nuovamente a farle visita.
“Ciao bella, hai di fronte due marinai” – le dico.
E lei: “Che vuol dire?”
“Magari te lo spiego l’anno prossimo” – e la saluto con un bacio sulla guancia.
“Magari glielo spiego davvero…” – mi lascio sfuggire.
Hyui mi fulmina con lo sguardo.
“Chi l’ha inventata lo storia delle stelle?” - Mi chiede
“Io” – rispondo.
“E che un si po’ trombare su i trombato?” – prosegue.
“Sempre io” – annuisco.
“Ecco, vedi di non sparà cazzate e andiamo a cercare qui viso di hulo di Conte che a questo giro si fa stiantà di rabbia” – chiude prendendomi sottobraccio.
E’ davvero questo il nostro destino. Oggi qui, domani là. E’ come essere al cinema: hai assistito ad un film capolavoro ma la prossima volta non torni a rivederlo, ne provi un altro con la speranza che possa essere ancora più bello.
Alla prossima, colleghi.
 
Commenta
Registrato
28 Aprile 2008
Messaggi
2.755
Reaction score
16
Età
64
Località
Somwere in Bononia
Paolinorossonero ha scritto:
L’avevo sul gozzo fin dai tempi di Amburgo quando quel poco di buono del Conte fece in modo che il rapporto a quattro non si potesse verificare.
La vendetta è notoriamente un pasto da consumare freddo ed oltre cinquecento giorni penso possano essere un periodo ragionevole.
Il compagno di avventura? Chi se non Hyui. E’ da tempo memorabile che non combiniamo qualcosa insieme e l’esperienza in un FKK sarebbe fra l’altro la prima in assoluto.
L’obiettivo è già definito: una bella moracciona ricciola con un paio di stivaloni leopardati.
Aveva abbordato il mio compare pochi minuti dopo il nostro ingresso e si era successivamente riproposta a me ed a tutto il team veneto mentre eravamo abbivaccati sul letto a dondolo.
Era stato curioso il suo atteggiamento.
“Ciao ragazzi come state? Tutto bene? Volete scopare con me?”
Al nostro gentile ma deciso rifiuto era nuovamente ripartita in quarta.
“Non vi piaccio? Eppure sono brava! Ma perché nessuno mi vuole? Sono brutta? Eppure sono anche simpatica e vi farò divertire. Faremo tante risate insieme. Ci divertiremo tanto. Faccio anche benissimo i pompini. Volete provare?”
Ecco, al momento l’idea pipa mi aveva molto stuzzicato non fosse altro che per farle tenere la bocca impegnata per un po’.
Fortuna vuole che nei paraggi passi Bambino ingrifiato come un maiale al trogolo. Lo chiamo a me e gli propongo immediatamente la compagnia della mora rumena. E dato che quando è in queste condizioni scoperebbe anche Pete Burns dei Dead or Alive, il bocconcino che gli offro su un piatto argentato è come manna dal cielo.
La certificazione dopo la tradizionale mezz’ora è di quelle da far tremare i polsi: “una maiala così non l’ho mai trombata!”
Se non fosse che questo è il commento che accompagna ogni suo ritorno dall’attività scopereccia, ci sarebbe da prenotarla per metà pomeriggio.
In ogni caso la padronanza della nostra lingua e l’indubbia simpatia fa pendere decisamente il piatto della bilancia dalla sua parte e così appena la scorgo all’orizzonte parto con l’approccio.
“Ciao”
“Ma ciao! Andiamo a scopare?” – mi chiede, non smentendosi.
“Volentieri, ma dovrei proporti una situazione. Avrei voglia di salire con te, con un mio amico ed una tua collega per fare qualcosa tutti insieme. Che ne dici?” – espongo.
“Siiiiiii!!!! Sarà divertente. La chiamo subito!” – e sparisce.
In men che non si dica è di ritorno con una strapassera bionda che avevamo in precedenza giudicato come testata nucleare. Chiedo a Hyui se è di suo gradimento ed a risposta affermativa concordo le modalità di azione.
Definiamo i trenta giri di lancette a 50 chiorboni cadauno. Ovviamente ognuno si darà da fare con la propria compagna e nel caso in cui l’ingordigia la dovesse fare da padrona, il rate sarebbe raddoppiato. Un gesto di assenso e tutti su per le scale. Io starò con la mora e Hyui con la bionda.
Appena entrati in camera le due rumene ci liberano immediatamente da ciò che abbiamo sul corpo. Poco. Praticamente l’asciugamano e le chiavi dell’armadietto. Rimaniamo in ciabatte a cinci all’aria.
Così allegramente agghindati possiamo dare inizio alle danze. La dirimpettaia del mio socio ha il portamento regale di una ballerina di valzer mentre l’altra è più a suo agio con la polca; velamente molto più poltata, davvelo!
Lo strusciamento dei rispettivi genitali in posizione eretta dà già i primi frutti ed il vedere Hyui in occhialini, ciabatte ed a grillo ritto suscita in me una certa ilarità, che nota immediatamente la leopardata: “te lo dicevo che ci saremmo divertiti”
Le faccio notare che se volevo soltanto ridere sarei potuto andare a vedere Aldo, Giovanni e Giacomo. Mi chiede chi sono. Le rispondo affermando che sono miei amici ed uno dei tre è talmente simpatico che trova il modo di sorridere anche quando si lascia andare delle gran randellate su palle ed uccello. Chiude le conversazione asserendo che gli italiani sono strani.
Nel frattempo il mio socio dopo aver sdraiato la propria fanciulla sul letto, si sta dedicando alla sua passerina depilata in posizione supina, tanto che lascia in bella mostra tutto il Palladio.
Per non venire meno all’atmosfera goliardica che si è creata, la mora inizia a praticargli una masturbazione contro mano. Hyui la lascia fare fino al momento in cui mi ode proporre al suo falegname di fiducia di lasciarmi un po’ di spazio in modo da poter poggiare il mio fallo sul suo candido culetto.
“Ehi, né pe gioho e né pe burla eh!” – afferma irrigidendosi.
Rilevato che non si può nemmeno scherzare, accomodo la panterona accanto alla sua amica e mi dedico anch’io al cunnilingus, tenendo però il culo rasoterra. Non si sa mai.
La serietà però è un vocabolo che oggi non è proprio contemplato, infatti…
“Mhmhmhmh…come lecca bene questo italiano!” – è la prima uscita della mia nuova amica.
“E il tuo come lecca? Lecca bene?” – prosegue.
“Si, lecca bene” – le risponde l’amica.
“Mhmhm, lecca davvero bene. Leccano bene questi italiani vero?” – rilancia.
“Si, leccano bene, leccano bene!” – dice la bionda.
“Ah, come leccano bene gli italiani, davvero, mhmhmhm!!!” – conclude finalmente la leopardata.
Io, sdraiato tipo marine, ed il mio compare, ancora a culo ritto, ci diamo un’occhiata e scoppiamo a ridere.
Se i nostri membri potevano aver raggiunto dimensioni accettabili in seguito all’eccitazione da leccata, adesso sono veramente a livello bambola. Piattume assoluto.
Si rende così necessaria l’opera congiunta delle due rumene, ognuna alle prese con il proprio Lazzaro da resuscitare.
“Faccio prima io” – lancia la sfida colei che si sta a me dedicando.
“No, vinco io” – risponde l’altra.
“Mhmhm, slurp, mhmhm. Dai, dai!!!” – mi incita spompinandomi.
“Senti bambolina, se continui di questo passo me lo stacchi prima che sia diventato barzotto, perciò…” – ma mentre cerco di portare un po’ contegno, la mora allunga una mano e tormenta un capezzolo di Hyui con l’intento nemmeno tanto velato di distrarlo.
Lui non la prende assolutamente male, tanto che le dice: “Hey, hey. Mi stai toccando le tette. Inizia a sganciare 50 euro!”
Adesso la risata è generale.
Avvicinandosi terribilmente la fine del match, chiedo e fortunatamente ottengo un po’ di attenzione sessuale.
Si riparte così con il bombolone.
Signori, su questo aspetto non aveva mentito. Tutte le attenzioni che il fratellino calvo può bramare, sono nel suo repertorio. Alterna profondi affondi a tutta bocca a delicati tocchi di lingua sul glande, poi lo avvolge con le carnose labbra per lasciarlo allo sfregamento con pollice ed indice mentre lecca l’asta da cima a fondo e viceversa. Il tutto accompagnato da una copiosa salivazione che rende le mia zona genitale alla stregua di uno stagno. Ah, dimenticavo: chiede spesso se mi piace, ovviamente.
Ragazzi mia io come facciano gli attori porno a eccitassi quando e sono in gruppo proprio e un lo so. A me personalmente la mi piglia sempre sù i ridere e anche a questo giro e l'è ita in questo modo.
Sarà stato che gli era un pezzo che in coppia e un si facea nulla oppure perchè quì viso di hulo di Sciuren e gliè più avvezzo ma a me l'uccello e un mi si rizzava sicche se la bionda l'avesse puntato de soldi nella gara e l'avrebbe perso di sihuro e l'uniho modo pe rientrare e sarebbe stato quello di fammi lo sprizze.
Si vabbè unn importa miha della gara tanto e glielo avrei fatto uguale, sicche mentre io e ero intento a concentrammi i mi hollega gliera belle e pronto per passare a pigialla.
Lui si che l'avea in tiro. Visto co ì mì occhi budella dell'Eva.

Superata brillantemente la prova orale, possiamo passare a qualcosa di più sostanzioso.
E cosa c’è di meglio di una bella pecorina con vista sulla bionda intenta a spompinare il fido compare?
E’ concentratissimo, ad occhi chiusi ed impalato. A prima vista sembrerebbe un materassino a forma umana che una splendida fanciulla sta cercando di gonfiare. Non fosse per l’apertura alternata degli occhi e qualche gemito di piacere non lo si potrebbe definire umano.
Comunque ha proprio ragione, l’attore porno orgiastico non sarebbe proprio il suo mestiere.
Un richiamo della mora rumena mi fa distogliere l’attenzione: “Allora, me lo infili?”
“Scusa, hai ragione. Ero un po’ distratto…” – mi giustifico pensando che una coppia di deficienti come noi faranno fatica a ritrovarla.
Effettivamente mi stavo perdendo un gran bello spettacolo. Ha un culo marmoreo sia dal punto di vista del colore che soprattutto dalla consistenza. Tonico anche il resto del corpo. Pecca leggermente sulla bellezza facciale ma sono convinto che la prestazione lo farà sicuramente passare in secondo piano.
L’ “ohhhhhhh”con cui accompagna l’ingresso nel pertugio frontale da parte del pelataccio mi fa capire che non andrò incontro ad una scopata muta. Tutt’altro.
Infatti è un continuo incitamento tanto che ho la sensazione di essere Emanuele Sella durante la scalata della Marmolada. Solo che io tengo le mani appoggiate su qualcosa di molto più morbido del manubrio e soprattutto non ho la punta del sellino a punzonarmi il culo, situazione che invece riguarda la splendida leopardata.
Vi risparmio la tiritera su “ah, come scopano bene gli italiani” ripetuta fino alla noia e passo immediatamente alla zona Cesarini del mio match.
Il fatto di non prestare attenzione alla coppia che divide con noi il letto, ha fatto si che i tempi necessari per raggiungere l’orgasmo si siano notevolmente accorciati e non sono certo di poter mantenere fede a ciò che mi sta continuamente chiedendo la mia compagna: “Si, dai, fammi venire, voglio godere, fammi venire!”
Quando l’impulso mentale non è più rivolto a fattori esterni c’è poco da fare. Cervello e uccello hanno ormai strinto una Santa Alleanza e si apprestano a liberare l’orda di combattenti con la coda che sono pronti a lanciarsi verso la grande conca in lattice.
Non li tengo più. Eccoli.
Durante ì mì stato di semi infermità di mente misto a irrigidimento di corpo tipo Giuhas Casella ho fatto a tempo però a sentire ì grugnito da venuta di Sciuren ma lì per lì mi son chiesto se ero dì tutto in me o no perchè ì mì amiho e continuava a pigiare come un forsennato quella diavola che l’urlava che la stava pe venire.
Io dianda io di solito e lo diho dieci sehondi prima miha un par di minuti.
Queste rumene e le son strane altro che noi italiani.

E’ vero, ho sparato una mezza cartucciera a pieno ma d’altra parte avrei voluto vedere con quale coraggio voi avreste sfilato il fucile dalla tana del cinghiale.
In ogni caso credo che la nostra sia talmente presa da non accorgersi che all’interno del suo pozzo del piacere ci sia un mini Wudy anziché un salame Citterio.
Concluse le operazioni mi sento le gambe esageratamente molli e perciò mi siedo sul letto accanto ad Hyui ed alla sua infermiera, la quale mi fa gentilmente presente che sarebbe opportuno che io e la sua amica togliessimo le tende per agevolare la loro copula.
Raccolgo perciò le mie cose e mi incammino verso l’uscita.
La mora corre invece verso il mio socio e gli dice: “Dai, forza, ce la puoi fare. Noi andiamo via. Dia forza che ce la fai” – accompagnando la frase con un bacio sulla sua fronte.
Penso: “Ma chi cazzo è, Ballantini quando imita Morandi?!?”
Ora che quella chiacchierona la s’è levata dai coglioni posso vede se mi riesce trombare la bionda. Di sihuro e finisco co uno sprizze ma una trentina, facciamo venti vai, di punzonate e mi garberebbe dagliele.
A primo acchito e la mi sembrava dimolto missile tanto pe usare un termine che lo hapiscan tutti, ma l’era anche una signora fiha. Magicche mi sembrava ancora di vedello con la biagiolina alla bocca mentre la vedeva gironzolare nì lohale.
Effettivamente la unn’è una che la si rihorda pe quanto e l’è maiala ma comunque ì sù mestiere e la lo sa fare. Onesta lavoratrice dì cazzo tanto pe essere chiari.
Come dicevo avevo fissato lo sprizze e sicche quando le fanno l’idea ai bonusse 50 vedessi come le si fermano appena tu le dici che tu stai pe venire.
Grazie a questa fameliha strategia e son riuscito davvero a arrivare a quella trentina di pigiate date a modo e dopo mi son potuto rilassare in attesa che la bionda la consumasse i mangia e bevi. Comunque devo dire che ora come ora la trombata di hoppia e la un fà per me. L’ho fatto solo perchè c’era da fà rabbia a quì viso di hulo di Conte e proprio pe questo motivo e un son punto pentito. Anzi.

Scendiamo le scale e ci dirigiamo verso gli spogliatoi. Devo appoggiarmi spesso al muro perché ho la sensazione che gli arti inferiori abbiano davvero poca forza. Questa diavola mi ha prosciugato.
Arrivo innanzi all’armadietto ed infilo la chiave nella toppa. Non entra. La giro. Niente da fare.
“Cazzo” – penso “pure il cervello si è presa!”
Riprovo nel verso precedente ma non ottengo risultato positivo. Per fortuna l’ultimo barlume di lucidità si impossessa di me e mi spinge a controllare il numero appeso alla chiave.
“Non è mica la mia!” – esclamo.
“Che succede?” – mi chiede la rumena.
“Niente. Nella fretta ho preso la chiave del mio amico. Ed adesso lui ha la mia” – le spiego.
“Dai, aspettiamo che torni almeno ci facciamo due risate a guardarlo quando cerca di aprire!” – mi propone.
E’ proprio simpatica ed ha sempre il divertimento come fine ultimo. Anche su questo aveva ragione.
Nei dieci minuti che ci dividono dal ritorno di Hyui mi parla di sé, della sua passione per gli uomini italiani e per la scarsa propensione per i crucchi che però fanno a gara a salutarla. Ne avrò contati una decina scarsa.
Dei passi strascicati ci fanno voltare. Eccolo. Bianco cadaverico. Accappatoio allacciato ed asciugamano in testa.
Si approssima all’armadietto e compie il primo maldestro tentativo di apertura. Non riuscendo nell’intento gira la chiave per il verso opposto ma ovviamente senza esito.
A quel punto dovrebbe sorgere il ragionevole dubbio di avere in mano un oggetto che non è il tuo.
No. Non a lui. Mi guarda e mi dice che ha sbagliato armadietto. Lo lasciamo avvicinare al mio che poi spalanca.
“La unn’è miha la mi roba!” – afferma con tono preoccupato.
“Certo fava, è la mia” – lo schernisco.
“Paolino? Mavaffanculo vai!” – urla.
La splendida leopardata ci saluta non prima di averci strappato la promessa che l’anno venturo verremo nuovamente a farle visita.
“Ciao bella, hai di fronte due marinai” – le dico.
E lei: “Che vuol dire?”
“Magari te lo spiego l’anno prossimo” – e la saluto con un bacio sulla guancia.
“Magari glielo spiego davvero…” – mi lascio sfuggire.
Hyui mi fulmina con lo sguardo.
“Chi l’ha inventata lo storia delle stelle?” - Mi chiede
“Io” – rispondo.
“E che un si po’ trombare su i trombato?” – prosegue.
“Sempre io” – annuisco.
“Ecco, vedi di non sparà cazzate e andiamo a cercare qui viso di hulo di Conte che a questo giro si fa stiantà di rabbia” – chiude prendendomi sottobraccio.
E’ davvero questo il nostro destino. Oggi qui, domani là. E’ come essere al cinema: hai assistito ad un film capolavoro ma la prossima volta non torni a rivederlo, ne provi un altro con la speranza che possa essere ancora più bello.
Alla prossima, colleghi.

Dai! Bella!!!! Sembrava un episodio alla Pieraccioni porno........Maledetti toscanacci buhaioli e bischeri, mi fate schiantare dalle risate!!!! :rofl: :lol: :rofl: :lol: :rofl:
 
Commenta
G

Guest

Ospite
Ospite
Big Five ha scritto:
Dai! Bella!!!! Sembrava un episodio alla Pieraccioni porno........Maledetti toscanacci buhaioli e bischeri, mi fate schiantare dalle risate!!!! :rofl: :lol: :rofl: :lol: :rofl:

E' solo l'ultima di una lunga serie... :whistle3:
 
Commenta
Alto