Numero di telefono: 3240587797
Link (collegamento) alla pagina dell'annuncio:
Roma [Ponte di nona lunghezza Roma est]: 💦💦💦BELLA TRANS BRASILIANA BAMBOLLA REALLI (NON FREGATURA )🐷🐷🐷 ❌❌NON NUMERO SCONOSCIUTOO ❌❌
L'incontro è avvenuto Nell'ultimo mese
Località e provincia dove è avvenuto l'incontro: Roma - Ponte di Nona
Conformità foto pubblicate nell'annuncio: 100 % - Foto realistiche
Nome della trans/trav: Juliana
Nazionalità: Brazil
Età: Una trentina, ma in questo caso è difficile essere precisi
Altezza: 1.78
Descrizione fisica: Magra e femminile
Dotazione: M
Reperibilità: Facile con telefono
Compenso concordato: 70
Durata dell'incontro: fino a 30 minuti
Servizi usufruiti: BJ covered (rapporto orale coperto dato o ricevuto), Anal Sex Attivo (rapporto anale)
Attitudine: Simpatica e accondiscendente
Privacy: Sufficiente, presenza di condomini e/o telecamere di sorveglianza
Facilità di parcheggio Si, molto facile
Presenza di barriere architettoniche: No
La mia recensione:
Una sera, fine di maggio, ho un impegno per cena vicino Palestrina, e per dare un senso al pomeriggio scorro un sito di annunci, annoto il contatto di tre trans, esercenti in quel di Ponte di Nona; così mi sarei trovato di strada.
Le chiamo una alla volta per sapere prezzo e disponibilità, dopodichè ad ognuna dico che nel caso avrei fatto uno squillo 15 minuti prima.
Una doccia e parto.
Strada facendo chiamo la prima della lista, ma non risponde; idem la seconda; la terza , Juliana, risponde, conferma la disponibilità e mi precisa l'indirizzo.
Arrivo poco dopo, parcheggio con facilità, trovo con fatica il civico all'interno di un dedalo di edifici, chiamo e salgo.
Mi attende dietro la porta nella penombra più cupa; la sagoma mi sembra attraente e la voce cordiale, così entro e la seguo a tastoni (niente lapsus, erano proprio tastoni, non tentoni) in una stanza ancora più buia, con una sola piccola abat jour; questo maledetto "caro bollette" mi fa scendere l'ispirazione.
Con quel buio non la vedevo bene, ma con un pò di Braille ho potuto constatare delle ottime forme, e devo rivolgere i miei complimenti al chirurgo perchè le poppe, così come le chiappe, non hanno la durezza di un pallone da calcetto, ma una elastica morbidezza che da l'impressione di avere tra le mani una giovane e formosa donna.
Verso il dovuto e lei, molto gentile, mi offre il bagno che rifiuto, ero uscito dalla doccia circa mezz'ora prima; mi spoglio, mi adagio sul letto e le chiedo un orale per iniziare, manifestando l'intenzione di approfittare subito dopo delle sue terga, che continuavo a palpare.
Mi pulisce con una salvietta profumata, mi mette il profilattico (molto attenta alle precauzioni) e inizia un BJ di buon livello; ma, non appena i suoi tentativi iniziano ad avere successo, allontana la bocca e lo prende con tre dita (pollice, indice e medio) e inizia a menarlo energicamente; forse per accelerare la chiusura della pratica, o forse perchè eccessivamente attenta alle precauzioni.
Non ne sono affatto entusiasta, ma la lascio fare per un pò, dopodichè la stoppo e le annuncio che sono sul punto di imbroccarla.
Si alza, si mette il gel su due dita e se le infila fino in fondo con una decisione che rivela il suo carattere ospitale.
Rimanendo in piedi si china un poco in avanti e io, per innata gentilezza, lo appoggio delicatamente spingendo adagio millimetro per millimetro; al terzo millimetro lei rincula di colpo assorbendo tutta la pratica.
Finalmente una professionista dell'accoglienza.
Inizio ad accelerare con affondi intervallati, decisi e rumorosi; e lei sembra gradire, tanto che inizia a toccarsi (o almeno mi è sembrato di intuire il gesto nell'oscurità).
Il gradimento è contagioso e, pur non volendolo, parto al galoppo, le metto a soqquadro il retrobottega e dopo poco taglio il traguardo tra le sue manifestazioni di gradimento.
Mi da un foglio di scottex, dopodichè mi espelle e si volta, mi prende la mano e se la mette sul pistolino; piccolo, una M, ma duro come il legno.
Le dico "lusingato", ma presto ritiro la mano, finisco le pulizie, e cerco di ritrovare nel buio i miei vestiti.
Ogni tanto mi capita a tiro, la carezzo e le dico che la sua groppa mi mette buonumore e appetito.
Riuscito a rivestirmi la saluto, le mando un bacio e imbocco la porta in fretta per non far tardi a cena.
Profuma di pulito, lei e la casa, gentile, disponibile, gradevole al tatto, eccitante; se fosse un pò meno parsimoniosa e si decidesse a consumare qualche watt in più avrebbe da guadagnarci.
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L'incontro è avvenuto Nell'ultimo mese
Località e provincia dove è avvenuto l'incontro: Roma - Ponte di Nona
Conformità foto pubblicate nell'annuncio: 100 % - Foto realistiche
Nome della trans/trav: Juliana
Nazionalità: Brazil
Età: Una trentina, ma in questo caso è difficile essere precisi
Altezza: 1.78
Descrizione fisica: Magra e femminile
Dotazione: M
Reperibilità: Facile con telefono
Compenso concordato: 70
Durata dell'incontro: fino a 30 minuti
Servizi usufruiti: BJ covered (rapporto orale coperto dato o ricevuto), Anal Sex Attivo (rapporto anale)
Attitudine: Simpatica e accondiscendente
Privacy: Sufficiente, presenza di condomini e/o telecamere di sorveglianza
Facilità di parcheggio Si, molto facile
Presenza di barriere architettoniche: No
La mia recensione:
Una sera, fine di maggio, ho un impegno per cena vicino Palestrina, e per dare un senso al pomeriggio scorro un sito di annunci, annoto il contatto di tre trans, esercenti in quel di Ponte di Nona; così mi sarei trovato di strada.
Le chiamo una alla volta per sapere prezzo e disponibilità, dopodichè ad ognuna dico che nel caso avrei fatto uno squillo 15 minuti prima.
Una doccia e parto.
Strada facendo chiamo la prima della lista, ma non risponde; idem la seconda; la terza , Juliana, risponde, conferma la disponibilità e mi precisa l'indirizzo.
Arrivo poco dopo, parcheggio con facilità, trovo con fatica il civico all'interno di un dedalo di edifici, chiamo e salgo.
Mi attende dietro la porta nella penombra più cupa; la sagoma mi sembra attraente e la voce cordiale, così entro e la seguo a tastoni (niente lapsus, erano proprio tastoni, non tentoni) in una stanza ancora più buia, con una sola piccola abat jour; questo maledetto "caro bollette" mi fa scendere l'ispirazione.
Con quel buio non la vedevo bene, ma con un pò di Braille ho potuto constatare delle ottime forme, e devo rivolgere i miei complimenti al chirurgo perchè le poppe, così come le chiappe, non hanno la durezza di un pallone da calcetto, ma una elastica morbidezza che da l'impressione di avere tra le mani una giovane e formosa donna.
Verso il dovuto e lei, molto gentile, mi offre il bagno che rifiuto, ero uscito dalla doccia circa mezz'ora prima; mi spoglio, mi adagio sul letto e le chiedo un orale per iniziare, manifestando l'intenzione di approfittare subito dopo delle sue terga, che continuavo a palpare.
Mi pulisce con una salvietta profumata, mi mette il profilattico (molto attenta alle precauzioni) e inizia un BJ di buon livello; ma, non appena i suoi tentativi iniziano ad avere successo, allontana la bocca e lo prende con tre dita (pollice, indice e medio) e inizia a menarlo energicamente; forse per accelerare la chiusura della pratica, o forse perchè eccessivamente attenta alle precauzioni.
Non ne sono affatto entusiasta, ma la lascio fare per un pò, dopodichè la stoppo e le annuncio che sono sul punto di imbroccarla.
Si alza, si mette il gel su due dita e se le infila fino in fondo con una decisione che rivela il suo carattere ospitale.
Rimanendo in piedi si china un poco in avanti e io, per innata gentilezza, lo appoggio delicatamente spingendo adagio millimetro per millimetro; al terzo millimetro lei rincula di colpo assorbendo tutta la pratica.
Finalmente una professionista dell'accoglienza.
Inizio ad accelerare con affondi intervallati, decisi e rumorosi; e lei sembra gradire, tanto che inizia a toccarsi (o almeno mi è sembrato di intuire il gesto nell'oscurità).
Il gradimento è contagioso e, pur non volendolo, parto al galoppo, le metto a soqquadro il retrobottega e dopo poco taglio il traguardo tra le sue manifestazioni di gradimento.
Mi da un foglio di scottex, dopodichè mi espelle e si volta, mi prende la mano e se la mette sul pistolino; piccolo, una M, ma duro come il legno.
Le dico "lusingato", ma presto ritiro la mano, finisco le pulizie, e cerco di ritrovare nel buio i miei vestiti.
Ogni tanto mi capita a tiro, la carezzo e le dico che la sua groppa mi mette buonumore e appetito.
Riuscito a rivestirmi la saluto, le mando un bacio e imbocco la porta in fretta per non far tardi a cena.
Profuma di pulito, lei e la casa, gentile, disponibile, gradevole al tatto, eccitante; se fosse un pò meno parsimoniosa e si decidesse a consumare qualche watt in più avrebbe da guadagnarci.
