ANAGRAFE DELL'ANNUNCIO:
Numero di telefono: 3517377785
Index: 35173777xx
Riferimento internet:
Luna Paviani Top Trans Napoli 3517377785 | Top Trans Italia
Luna Paviani 3517377785 - Annunci trans Napoli
EF ID: 72036
Conformità dell'annuncio: le foto hanno una leggera fisiologica patinatura o qualche filtro ma è lei, cazzo se è lei!
Città dove è avvenuto l'incontro: Napoli Mergellina
DATI DELL'INSERZIONISTA:
Nome della trans: Luna Paviani
Nazionalità: Brasil Paulista
Età apparente: 25 boh
Descrizione fisica: Naomi Campbell
Dotazione (S,M,L,XL,XXL): m depilato
Attitudine: dolce affabile accondiscendente
Reperibilità: appuntamento in booking, puntuale io, puntuale lei. Perfetto
DATI RELATIVI AL SERVIZIO:
Compenso richiesto: 100 mezz’ora 150 un’ora
Compenso concordato: 150
Servizi offerti: per 150 attiva passiva e su mia richiesta extraball
Servizi usufruiti: dfk hj bbj dt bl ar rai2 att pass cob
Durata dell'incontro: 60 min
DATI RELATIVI AL LUOGO DELL'INCONTRO:
Facilità di parcheggio: c’è un parcheggio a pagamento di fronte poco prima
Igiene dei locali: ottima, appartamento carino
Presenza di barriere architettoniche: scalini
LA MIA RECENSIONE:
“Abbiamo deciso di andare sulla luna proprio perché era difficile” disse una volta Kennedy. Un po’ per lo stesso motivo sono andato a casa di Luna, perché era un’incognita, mai recensita, inesplorata, senza informazione alcuna online. E ho fatto bene.
Qualcuno crede all’allunaggio, qualche scettico invece no, io sulla Luna ci sono stato davvero. Le sono atterrato sul sedere.
Riceve a Mergellina in un palazzo d’epoca, la portineria era vuota. Mi ha aperto una mulatta dal viso incantevole, nuda sotto una vestaglia lunga, acqua e sapone ovvero fresca di doccia come da sana abitudine brasiliana. Mi è partita in testa la canzone “guarda che luna” di Fred Buscaglione 😳 Ero totalmente imbambolato ad ammirarne il viso, le labbra meravigliose, i lineamenti dolci. Il resto manco lo descrivo perché penso sia tutto chiaro dalle foto. Un’insospettabile ragazza trans mulatta sul metro e settantacinque di rara bellezza.
Dalla telefonata avevo percepito una persona molto dolce e così si è confermata di persona. Ho provato a conversare un po’ ma le barriere linguistiche e la mia emozione non sono state d’aiuto. Mi sentivo un po’ scared of the moon.
Ho provato a baciarla ma ho ricevuto solo un contatto a stampo con le sue labbra morbidissime. “È così che baci? Allora facciamo mezz’ora” lei di tutta risposta “Tu dammi il regalo e poi ti faccio vedere come bacio” detto fatto, una piotta e mezza e la musica è decisamente cambiata: “Luna non mostri solamente la tua parte migliore...”
È diventata languida con il suo sguardo penetrante, l’espressione da cerbiatta e quella lentezza di chi assapora una pietanza gustosa. Bacia divinamente, mi ha fatto sciogliere come neve al sole. Sono passato in bagno, mi ha servito un telo, abluzioni e gnudo come un verme al suo talamo. Mi attendeva in slip, felina sul letto come una sfinge. A vederla mi son detto “non durerai più di 50 secondi” 😳 bonissima!
C’era poca luce, solo quella del bagno, troppo poca per ammirarla degnamente, aveva scelto una playlist molto soft e non volevo rovinare l’atmosfera. Mi sono accovacciato dietro di lei per strofinare le mani sulla schiena definita e farle scorrere fino alle tette. Ha dei capezzoli scuri e turgidi. Sul collo il suo buon odore. La lunga chioma a molestarmi il naso, le orecchie sono sensibili, la sua bocca è l’antro del paradiso. Qualche volta sono stato critico con qualche utente e me ne pento, mi guardava con quegli occhi dolci, così dolci che mi è scappato “basta, non guardarmi così, sono sposato, mi fai innamorare” 😁
Dopo aver strofinato le lingue in tutti i modi nelle rispettive bocche, dopo averle ciucciato le tette come fossero fonte di vita, le ho sottratto gli slip stando attento a non perdere il contatto visivo. Non le ho guardato il pube, ho continuato a fissarla negli occhi, sarebbe stato volgare sbirciare direttamente lì, lei è femmina e per quanto mi riguarda il suo clitoride è solo leggermente più pronunciato. Emana un buon profumo anche quello, era liscio e già turgido quando l’ho accolto in bocca. L’ho leccata tutta e lei a me. Walking on the moon… Stesi sui fianchi ci scambiavamo le reciproche attenzioni. Lei è più brava. Luna lo fa con passione, ci si strozza un pochino, lo lambisce con la lingua, lo venera come un obelisco. Io cercavo di continuare e ricambiare alla meglio ma la distrazione comprometteva il mio operato.
Dopo la solita impasse “io a te o tu a me?” risolta con un risoluto “ti inculco io, fosse l’ultima cosa che faccio” mi ha infilato il condom, ho preso il gel e mi ha raccomandato di non infilarci le dita. Sono entrato dentro di lei alla missionaria, tenendola a cosce aperte e stando attento ad essere delicato. Per quanto mi aveva caricato con il suo eros l’intenzione era di spaccarla come un pollo. Avrei volto infilzarla con veemenza per culminare il crescendo che lei stessa aveva costruito. Ma non l’ho fatto, sono stato paziente nel violarle quello stretto orifizio che si ritrova incorniciato dalle natiche tonde e sode. Quando le spinte sono diventate più energiche e profonde sorridendo le ho detto di non esagerare e mi ha strappato un sorriso “guarda che è il mio culo non il tuo” 😂 ho continuato a godere del suo anfratto caldo in tutti i modi che mi venivano in mente. Il letto ha un’anta dell’armadio che sovrasta il talamo e nella foga per poco non ci sbattevo con la capoccia dentro. Si è concessa a me a cucchiaio, a scosciagallina e in quella posizione mi ha regalato espressioni di piacere e dolore impagabili. Si è poi rifugiata mettendosi stesa a pancia in giù e l’ho coperta con immenso piacere. Correva l’obbligo di metterla a pecora. Che gran culo a 90 gradi, io mi sentivo a man on the moon. Ho dato libero sfogo a tutto il desiderio di fottermi quella creatura dolce e voluttuosa. Ha continuato a baciarmi ogni volta che la mia bocca le capitava a tiro. Sa di essere particolarmente bella e sa che i suoi occhi e la sua bocca sono il suo punto forte. Affannato e spompato mi sono buttato a quattro di bastoni e lei è salita cavalcioni. Ha cominciato prima a fare moondance su e giù per tutta la lunghezza impalandosi con grazia e leggiadria, poi si e accomodata e ha cominciato a sculettarmi addosso fino a farmi schizzare under the cherry moon.
Non avevo un paio di infradito e mi sono sciacquato sotto la doccia protendendo la parte interessata ma rimanendo con i piedi sul tappetino. Ammetto che non è un’immagine molto edificante di me stesso ma sempre meglio di starmene sulle punte con il pesce nel lavandino e le palle strizzate sul bordo. Il risultato è che le ho allagato mezzo bagno. Imprecava in portoghese ma sorrideva: “maldito” 😳😂
Ha cambiato playlist, ha messo qualcosa di più vivace, le ho chiesto quanto altro tempo mi restasse e ha acconsentito ad un altro giro di giostra. Ci siamo messi uno di fronte all’altro a guardarci in cagnesco mentre ci menavamo i membri a vicenda. “Voglio vederti godere!” Ha risposto con un negativo categorico. Volevo incularla di nuovo. Ma volevo vederla godere. E alla fine ho acconsentito acche mi inculasse. E la luna bussò… il suo sesso è sostenibilissimo, un cazzo da crociera, in più lei sa usarlo con maestria. Sa come inclinarlo per centrare una prostata. Abbiamo cominciato con lei che mi copriva e io che mi godevo il climax steso a pancia in giù. È stata dolce. Poi ha cominciato a spingere. A sussurrare. Ad ansimare. Mi ha fatto girare, ma non perché volesse godersi lo spettacolo. Perché voleva stimolarmi con la mano mentre mi infilzava. E sottoposto a tale supplizio non sono durato parecchio. Spingeva con foga e centrava il punto ad ogni affondo. Nonostante fosse la seconda eiaculazione mi ha fatto schizzare fiotti di sperma qua e là mentre mi contorcevo in preda ad una goduria miracolosa.
Stavolta ho chiuso la cabina doccia mentre mi rinfrescavo e ammiravo il suo volto nello specchio sopra al lavandino. Mi faceva smorfie dolci, ho fissato con particolare attenzione quel suo raggio di luna. La mia memoria fotografica mi farà conservare quell’immagine di lei per sempre.
Mi sono congedato in un brodo di giuggiole, totalmente rincoglionito, a tal punto che mi sono incamminato nella direzione opposta rispetto a dove avevo parcheggiato l’autovettura. E me ne sono accorto dopo un centinaio di metri e una sigaretta. Sono tornato sui miei passi per raggiungere la macchina in uno stato confusionale e di beatitudine. Le stelle però rimangono quattro: mezza in meno per colpa mia, percepivo la sensazione che in effetti non le processi granché. Altra mezza stella in meno perché non si è concessa un orgasmo né io sono stato capace di indurlo. Ma sono andato via contentissimo, lei impeccabile, anzi encomiabile. Del resto io non voglio mica la luna…
Valutazione sintetica della mia esperienza:
(4/5) ★★★★☆
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