Margo

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Sicilia
NOME INSERZIONISTA: Margo
RIFERIMENTO INTERNET: https://www.escortforumit.xxx/accompagnatrici/Margo-67247?from=regular_list
CITTA' DELL'INCONTRO: Catania
NAZIONALITA': Russa
ETA': Sui venti/venticinque anni
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: Conforme
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): FK, Daty, BJ o BBJ, Spanking, Rai1 ecc...
SERVIZI USUFRUITI: FK, BBJ, Spanking, Rai1
COMPENSO RICHIESTO: 200
COMPENSO CONCORDATO: 200
DURATA DELL'INCONTRO: Un'ora
DESCRIZIONE FISICA: Ragazza di aspetto normale, alta sul metro e settanta passato, tette perfette, bel culo
ATTITUDINE: Buona
REPERIBILITA': Facile (messaggistica tramite whatsapp)
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: Una decina di gradini (nell'androne delle scale), poi terzo piano con ascensore
TELEFONO: 3886430557
DATA DELL'INCONTRO: 18 Novembre 2017

LA MIA RECENSIONE:
Prima che me lo diciate, lo so benissimo! Me la sono presa comoda con lo scrivere. Ho incontrato la ragazza la settimana scorsa e me ne esco solo adesso con le mie avventurosa gesta, con tutto quello che è successo, per filo e per segno. È che... vedete... l’ho incontrata l’ultimo giorno che è stata in città, sabato scorso; avevo cominciato a buttare giù qualcosa quando l’annuncio è scomparso da Catania per ricomparire a Napoli, quindi, capirete... tra le giornate troie, il lavoro infame, l’Ibsen da leggere, la cosuccia che sto scrivendo, non ho proprio avuto la pazienza di continuare. Tralascerò alcune cose, quindi. Le varie telefonate esplorative, il solito passaggio dal bagno. Subito al sodo... immaginatemi già lì, davanti la porta...

*

È socchiusa quando arrivo al piano. Ticchetto piano con le nocchie, per avvertirla, entro, lei è dietro. La vedo fare due o tre passi verso di me, ci salutiamo con un bacio. Indossa un micro perizoma bianco, il reggiseno a balconcino, una vestaglia/camicetta pure lei bianca che le arriva a metà del culo, abbottonata sul davanti da uno o due bottoni. Coi tacchi è più alta di me, e i tacchi le slanciano il culo in un modo a dir poco superlativo (tolti i tacchi il culo passera da incredibilmente incredibile a buono). È una ragazza normale, non bellissima ma nemmeno brutta; i capelli sono troppo corti rispetto alla conformazione del viso e forse è questo a darle un aspetto diverso dalle altre ragazze del gruppetto (se proprio si deve fare un paragone). In compenso è simpatica. Non parla una parola né di italiano né d’inglese quindi ogni comunicazione la sia fa tramite il traduttore di google. Sul suo cellulare digita la frase, la leggo. Sul mio cellulare digito la risposta, la legge. La cosa va avanti così.

Mi dice che non concede il bucostretto (non è presente nella scheda, anche se mi aveva dato una mezza speranza quando c’avevo messaggiato), il che è una perdita inestimabile per l’umanità. Quel culo maestoso, visto nell’alto dei tacchi, non può che far sprigionare in me tutti i miei più biechi, depravati e infernali istinti, e quindi potete immaginare il mio incolmabile dolore nel vedere cotanta bellezza allontanarsi inevitabilmente da me, quando c’ero così vicino, proprio davanti gli occhi, che potevo quasi sfiorarlo, come le scimmie di 2001 odissea nello spazio col monolite. Oltre a questo è proprio un fatto di principio: con ogni ragazza del gruppetto che ho incontrato, tutte le volte, mi sono sempre dato all’inculaggio selvaggio... sempre e con tutte... una tradizione, vedete, e la tradizione, ahimè, se n’è andata ‘affanculo!
Rimango ugualmente.

Si mette subito rannicchiata sul letto, inarca la schiena per esaltare il culo. Da dietro me la sbaciucchio tutta, ci infiliamo rispettivamente tre dita di lingua giù per l’esofago. Comincia a succhiarlo, con impegno, senza mani, fino in fondo, alternando leccate a bei deep throat. Si sposta sulle maracas, risale poi su, continua il succoso pompino, che prosegue per qualche minuto. Una volta incappucciato si comincia alla missionaria, poi con lei sdraiata sulla pancia. Ma queste posizioni non le vanno tanto a genio, anche se è lì che si muove tutta. Che mi stringe con le braccia, mi serra stretto con le gambe, inarca la schiena all’indietro per farsi limonare. Si mette a pecora. A quella vista non posso non chiederle se posso mollarle qualche sberla sul culo. «Da, Da.» risponde. Gliene mollo tre o quattro, non forti, per carità. Tutto rumore. Mi ci riempio le mani. Il bucostretto mi fissa ipnotico, ahimè inviolato, fino a quando vengo.

Siamo sdraiati sul letto, lei abbracciata a me. Nessuno dei due parla, o fa qualcosa. La stanza ora è incredibilmente calda. Posso vederci riflessi nello specchio dell’armadio, ma non in figura intera: vedo lei quasi tutta, tranne la testa che è poggiata sul mio petto; io sono solo una gamba che sbuca di lato, aggrovigliata tra le sue. D’improvviso, sarà stato il silenzio, sarà stata la penombra, ripenso a una cosa che m’era successa poco prima, mentre me ne stavo fuori ad aspettare si facesse l’orario...
Me ne stavo lì che non facevo niente, dicevo. Aspettavo. Una decina di minuti, la tedmobile sempre al solito parcheggio, lontano un cento metri dal punto del rendez-vous, quando, senza che me ne accorgessi, una vecchia s’era affaccia alla mia auto. La sentivo parlottare alla mia destra, attraverso il finestrino aperto. Non capivo un cazzo di quello che diceva, tanto che in un primo momento pensavo fosse una rom, o comunque da quelle parti. Allunga una mano, le do un euro. Viene allora dal mio lato. Parlava velocemente, quasi senza prendere fiato, l’accento campano, ora lo capivo. Sembrava un oroscopo quello che mi stava scodellando, il tono era quello, la cadenza di ogni frase, ma non lo era. La vecchia stronza se ne stava lì ad analizzarmi dalla testa ai piedi, a leggermi dentro come un libro aperto. «Al lavoro ti fai il culo come un secchio, e i tuoi colleghi sono una manica di stronzi!» (parafraso.) «C’hai sempre la fila di persone lì pronte a cagarti il cazzo, da mattina a sera!» (idem come sopra). E continuava, non la smetteva. Alcune cose frasi fatte, lo so, altre, invece, che c’azzeccava in pieno, tutte più vere del vero. Mi sciorinava tutto addosso, mi guardava fin dentro le trippe, che son lì lì per diventare serial killer tanto mi stanno sul cazzo le persone. «Qualcuno t’ha fatto il malocchio!» dice. Le rispondo che non credo in Dio, figuriamoci nel malocchio. Che pure il malocchio, o la maledizione in generale, in qualche modo lo si può vedere da un punto di vista filosofico, stavo per continuare, ma a lei non fregava niente della filosofia, lo sapevo benissimo. Tutto quello che voleva erano i dieci euro che ora mi stava chiedendo, insistente, per darmi tre numeri e farmi diventare ricco. «Centomila euro.» Sapeva pure l’ammontare esatto della vincita.
Come si è passati dal malocchio a un terno al lotto? mi dicevo io. Le dico che non c’era bisogno e va via. Continua a parlottare, che lo fa per me, che potrebbe essere mia madre. «Pensa ai bambini...»

Ho smesso di sfiorarle la spalla. Lei (Margo) si volta, mi vede lì accigliato. Maneggia il cellulare, me lo fa vedere. «Va tutto bene?» c’è scritto. Le faccio cenno di sì: «Da.»
Il secondo round è uguale al primo, solo che dura di meno. Nel preciso istante in cui vengo le suona il cellulare, per avvertirla che il tempo è scaduto. Ci rivestiamo. Metà dei miei vestiti sono in camera da letto, l’altra metà nel soggiorno. Lei se ne sta seduta accanto a me. Alla tv c’è una sorta di Love bugs in versione russa, ma con due uomini. Dubito fortemente sia una coppia gay! a quest’ora sarebbero già in un gulag in Siberia.

NOTE A PIE' DEL PUNTER: Come detto sia nella scheda che nella recensione, l'incontro risale a sabato scorso. La ragazza al momento risulta essere a Catania assieme alle colleghe Diana e Amina, ma il gruppetto (non la chiamo agenzia perché non ha un nome) ha il brutto vizio di mettere più annunci anche se è presente in loco una sola ragazza, quindi non so dire chi opera adesso in città.
 

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Diana e Amina sono annunci "civetta".... c'è solo una ragazza in questo momento a catania ed è Margo....
 
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