[RECE] Melina - LuAn High Class Escort - Stoccarda - +41764038375

Mammamia!

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MAMMAMIA! RAVISHES EUROPE (2-6 giugno 2022) / tappa 3

Esperienza di venerdì 3 giugno, fra le 23 e le 2 di notte.

Melina

Link: Melina
Nazionalità: tedesca
Foto: stra-realistiche
Età: 26 anni dichiarati
Descrizione: fotomodella da copertina
Costo: 900 euro per 3 ore
Riceve in zona: Stoccarda - al mio hotel
Telefono : +41 764038375 (numero dell'agenzia, che smista e gestisce)

Valutazione sintetica della mia esperienza:
(5/5) ★★★★★
RIFERIMENTO INTERNET: Melina
CITTA DELL'INCONTRO: Stoccarda
NAZIONALITA': tedesca
ETA': sui 26 anni
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: 100%
SERVIZI OFFERTI: 69, DFK, DATY, BBBJ, RAI1, RAI2, Anal rimming (receiving), Spanking (receiving), Golden shower (giving), COB, CIF, CIM.
SERVIZI USUFRUITI: tutti
COMPENSO RICHIESTO: 900 euro per 2 ore
COMPENSO CONCORDATO: 900 euro per 3 ore
DURATA DELL'INCONTRO: 3 ore
DESCRIZIONE FISICA: fotomodella
ATTITUDINE: bella in maniera imbarazzante, socievole e sempre sorridente, GFE, a tratti PSE
REPERIBILITA': nessuna difficoltà
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: rampe e ascensori come se piovesse
TELEFONO: +41 764038375 (numero dell'agenzia, che smista e gestisce)

Dopo la deludentissima esperienza al Sakura (qui la RECE ), la sera stessa smanettando sul cellulare riesco a strappare all'ultimo secondo questo salatissimo appuntamento con un'agenzia che promette faville.
L'unica ragazza disponibile, vista l'ora un po' tarda e la mia richiesta last minute, è tale Melina.
Non so neanche come sia fatta e quale sia esattamente fra quelle intraviste al volo sul sito, ma la professionalissima agency manager Luana mi dice che non rimarrò deluso perchè la ragazza "è stupenda e completa".
Ovviamente, prima di darmi l'okkei definitivo, Luana si assicura che io non sia un poraccio e mi chiede di quale hotel della città sono ospite, "perchè noi non mandiamo le nostre ragazze in hotel di categoria inferiore ai 4*". Mi pare più che ragionevole.
Dunque riprendo l'auto, esco dal parcheggio del Sakura e in una mezz'oretta abbondante arrivo al parcheggio del mio hotel.
Benedetta quella volta che ho deciso di risiedere esattamente in centro città, per non dovermi sbattere con le incombenze lavorative della giornata e avere tutti gli uffici a portata di passeggiata o taxi al massimo.
Alle 11 spaccate sento squillare il telefono interno e mi annunciano che un'ospite è arrivato per me. Acconsento a far salire.
Dopo pochi minuti sento bussare delicatamente alla porta, mentre io ho predisposto la tana in modo da non lasciare evidenze che possano in qualche modo permettere di identificarmi. Sai mai.
Vado ad aprire e... minchia, che schianto.
Una specie di sorellina minore di Claudia Schiffer, occhi blu incorniciati da un visetto perfettamente truccato, fasciata da un abitino nero attillato e moderatamente scollato, filare di perle e orecchini abbinati. Tacco 8, a occhio.
Io più prosaicamente sono in accappatoio, tanto per cambiare.
Grandi sorrisi, due chiacchiere di cortesia, lascio la busta con i bigliettoni su un tavolino e le dico di mettersi a proprio agio.
Mi scuso per l'ora tarda e lo scarso preavviso, ma lei mi blocca subito dicendo "non preoccuparti, la notte scorsa ho dormito molto e adesso sono piena di energia e tutta per te".
Mentre va in bagno, le chiedo cosa preferisce da bere e mi metto comodo in poltrona.
Quando rientra in camera dopo una cinquina buona di minuti ha uno sguardo da tigre, come una che si sia appena pippata un po' di bamba.
Si slaccia neghittosamente le scarpe, mi invita a slacciarle la lunga lampo posteriore del vestitino et voilà... nuda come mamma l'ha fatta.
Ma che splendore! Ma che bel panorama!
Dopo di che mi slinguazza il viso e il collo, si inginocchia e parte a sradicarmi un bocchino fenomenale, estremamente salivoso, sputazzoso e fragoroso come piace a me, senza uso delle mani.
Nulla viene risparmiato dalla voracità di questa insaziabile teutonica, che si destreggia fra palle e cazzo come se di bocche ce ne fossero almeno due in stereo.
Poi viene il mio turno di adorare con la lingua quel suo corpicino fenomenale e tutto naturale, mentre lei si stende sul letto inarcandosi.
Una fica al sapore di vaniglia e nocciole, che si bagna in modo abbondante dopo alcuni minuti e che mi arriva all'orgasmo direttamente in faccia, aiutandosi con le dita a sgrillettarsi il clitoride negli ultimi secondi. Mado', ma che è?!?
Ora di fottere. Mi srotola il goldone con la bocca sul cazzo e, indovinando le mie predilezioni, si piega a pecora con il culo in aria raggomitolandosi a testa in giù sul letto.
Non mi faccio pregare e vado di monta selvaggia da sopra, mentre lei ansima in maniera estremamente credibile.
E ci dò che ci dò, dopo alcun minuti in cui alterno stoccate decise a placidi affondi la faccio poi mettere stesa a pancia in giù e comincio a trapanarla sempre da dietro, appoggiandomi e facendo leva con le mani e i piedi per sbatterla bene in profondità, roteando anche i fianchi per stimolarla bene dappertutto mentre stantuffo.
A questo punto è l'ora del culo. Senza cambiare posizione le sussurro che voglio esplorare le sue intimità posteriori, allora lei si sputazza sulla mano e si infila avanti e indietro due belle dita nel buco ravandolo a dovere per aprirlo, poi guardandomi come una ninfomane che non aspetta altro mi invita a proseguire il lavoro con il cazzo.
Entrare nel culo è sempre un'esperienza. Qui l'entrata è del tutto agevole, snella, leggermente attutita all'inizio per poi aprirsi del tutto e permettere all'uccello la massima penetrazione fino ai coglioni. Parto piano, quasi al rallentatore, per aumentare progressivamente fino a farla urlare.
Quando sto per arrivare l'avverto e mi sgoldono, lei rotea sul letto e si mette stesa a pancia in su e con la testa fuori all'infuori per ricevere una bella sbrodolata di nettare su faccia, bocca, collo, tette e capelli, mentre io grugnisco svegliando credo diversi ospiti delle stanze vicine. Ahhh ma che goduria!
Devo assolutamente stendermi, perchè ho le gambe che mi tremano. Fantastico sentirla mentre mi fa la scarpetta di sbroda sull'uccello, senza perdersi una goccia.
Poi va in bagno a detergersi.
Mentre lei è là che sguazza nell'acqua, a un certo punto esco dall'estasi e realizzo che difficilmente riuscirò a venire a capo di un'altra schizzata nel giro di un'ora.
Allora mi gioco la carta champagne. Di solito, almeno con le fighe di un certo livello, funziona.
Chiamo subito quatto quatto in reception e ordino un secchiello di ghiaccio con dentro un Ruinart Rosé, un paio di calici e, se possibile, ciliegie e/o fragole.
Le fighe, se ci capiscono un minimo come gira il mondo e hanno qualche parvenza di gusti personali che vadano oltre i cocktails più dozzinali e lo spritz, adorano queste sorprese lussuose e di solito si predispongono a ulteriori porcellate ben più che volentieri, magari senza troppo stare attente ai tempi.
E infatti sarà così. E comunque l'ambaradam del servizio in camera mi costerà alla fine meno dell'eventuale ora supplementare che avrei dovuto pagare e che invece non pagherò.
Un passo indietro, due passi avanti.
Con estrema efficienza teutonica, trascorre neanche un quarto d'ora e mi arriva tutto in camera.
Lei nel frattempo era tornata accanto a me nel letto, dopo che anche io ero andato a sciacquarmi un minimo.
Appena realizza che ci sono bollicine impegnative, consegnate da serioso cameriere in divisa, gli occhi le sorridono. Ottimo segno.
Si rivelerà poi una buona bevitrice, una discreta intenditrice (mi versa il liquido senza inclinare il bicchiere con le mani e tenendo la bottiglia da dietro e non dal collo) e anche una simpatica conversatrice, di cultura sopra la media, particolarmente curiosa del mio lavoro e dei miei viaggi di piacere nel mondo.
Passata almeno una mezz'oretta in chiacchiere varie, quando noto che si è smollata a dovere e la bollicina ha sortito effetto erogeno, mentre ogni tanto la titillo qua e là, vuoi accarezzandola delicatamente sul seno e sulle chiappe, vuoi stimolandola dietro la zona collo-orecchie, inizio finalmente a cacciarle la lingua in bocca per un sano limonino, cosa che prima neanche avevamo fatto.
Anche lei accarezza e tocca, fino a quando non impugna l'uccello, adeguatamente rinfrancato e di nuovo barzotto.
Segue per svariati minuti altra fenomenale cavalcata della valchiria - ma che ve lo dico a fare - con esito finale inevitabilmente di nuovo sul faccino, mentre lei a bocca aperta e in ginocchio riceve adorante i fiotti madreperlacei, farfugliando qualche parola incomprensibile in tedesco.
Rimaniamo per un po' inerti sul letto. Si è fatto tardi. Io sono sderenato, ma con una faccia da ebete contento. Lei pure sembra un po' provata, ma soddisfatta.
Riusciamo alla fine a raccogliere io le forze e lei i vestiti, ripassata rapida in bagno, ci componiamo e dopo pochi minuti di parole, sguardi e silenzi ci salutiamo con un morbido abbraccio.
La cosa bella, in queste situazioni, è quando chiudi soddisfatto la porta della camera di hotel alle spalle della lei di turno e puoi impunemente crollare in cinque nano-secondi sul letto a dormire il sonno dei giusti, magari anche russando, senza alcuno che ti rompa gli zebedei e ti tiri manate per farti smettere.
E domani è un altro giorno.

Prossime tappe: Sharks FKK e Palace FKK, a Francoforte, visitati entrambi sabato 4 giugno.

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