(parte 1/2)
Dopo vari tentativi infruttuosi di individuare una precedente recensione, mi presento qui a rapporto.
Il punto di presa è visibile qui:
http://maps.google.com/?ie=UTF8&ll=...=BBcbuH-R5dVrYNmAryiWSA&cbp=12,68.07,,0,-0.03
(attendete un attimo e dategli il tempo di caricare lo Streetview)
Menzionata anche come: “la biondina con la coda (di capelli, non di punter) al distibutore di via Stalingrado”.
Bollata qualche giorno fa, appena arrivata in “ufficio” (verso le 21).
Premetto che frequento le OTR molto raramente. Diciamo “senza programmazione”. Anche in questo caso, inciampo su di lei tornando da una missione extraterritoriale. Non ero rimasto completamente soddisfatto dall’esito e in autostrada avevo un fastidioso effetto “Lazzaro“: in altri termini, era resuscitato e chiedeva il colpo di grazia.
Diretto ormai a casa, sento uno strano suono…beep beep…Il radar da punter OTR, innestato in gioventù, non smette mai di funzionare. Aveva individuato un target con parametri personalizzati: bionda, alta quanto basta, belle gambe, pelle chiara, visibilmente straniera. Faccio una passaggio radente per una conferma visuale. Tutto confermato!
Incurante (incosciente) di tutte le nuove norme, repressioni, balzelli e rischi vari, faccio la rotonda e torno sul bersaglio. La regola è “se la portano via, era destino. Se è ancora li’ quando passo, è ancora il destino che me l’ha portata. Chi sono io per dire di no?”. Nel 90% dei casi …sono ancora lì e quindi le carico. Non è mia abitudine fermarmi a contrattare. Preferisco farlo dopo, e ridurre così i rischi di essere intercettato dal barone azzurro. Inoltre, faccio più effetto quando dico perentoriamente “sali!”.
Lei mi guida verso la sua stanza in via Corticella (3-4 minuti dal punto di presa).
In auto si chiacchiera amabilmente: molto socievole.
Parcheggio non facilissimo in quella zona, ma ho trovato subito.
L'ingresso dello stabile è tutt'altro che riservato: sembra un basso napoletano! Lei mi dice: “vado avanti io e tu seguimi dopo un po’”. Gentile, ma io, sborone fino in fondo, dico: “Mo va là! Vengo con te.“. La prendo sottobraccio e lei si scioglie in un sorriso. Mi sussurra all’orecchio: “mi piace chi non si vergogna di me!”.
Mantengo la faccia da culo e scherzo allegramente, ma intanto noto parecchi sguardi dalle finestre e incrocio una giovane coppia che non ci mette molto a capire la situazione, visto l’abbigliamento di lei. La prossima volta metto occhiali e baffi da Groucho Marx!
Dopo vari tentativi infruttuosi di individuare una precedente recensione, mi presento qui a rapporto.
Il punto di presa è visibile qui:
http://maps.google.com/?ie=UTF8&ll=...=BBcbuH-R5dVrYNmAryiWSA&cbp=12,68.07,,0,-0.03
(attendete un attimo e dategli il tempo di caricare lo Streetview)
Menzionata anche come: “la biondina con la coda (di capelli, non di punter) al distibutore di via Stalingrado”.
Bollata qualche giorno fa, appena arrivata in “ufficio” (verso le 21).
Premetto che frequento le OTR molto raramente. Diciamo “senza programmazione”. Anche in questo caso, inciampo su di lei tornando da una missione extraterritoriale. Non ero rimasto completamente soddisfatto dall’esito e in autostrada avevo un fastidioso effetto “Lazzaro“: in altri termini, era resuscitato e chiedeva il colpo di grazia.
Diretto ormai a casa, sento uno strano suono…beep beep…Il radar da punter OTR, innestato in gioventù, non smette mai di funzionare. Aveva individuato un target con parametri personalizzati: bionda, alta quanto basta, belle gambe, pelle chiara, visibilmente straniera. Faccio una passaggio radente per una conferma visuale. Tutto confermato!
Incurante (incosciente) di tutte le nuove norme, repressioni, balzelli e rischi vari, faccio la rotonda e torno sul bersaglio. La regola è “se la portano via, era destino. Se è ancora li’ quando passo, è ancora il destino che me l’ha portata. Chi sono io per dire di no?”. Nel 90% dei casi …sono ancora lì e quindi le carico. Non è mia abitudine fermarmi a contrattare. Preferisco farlo dopo, e ridurre così i rischi di essere intercettato dal barone azzurro. Inoltre, faccio più effetto quando dico perentoriamente “sali!”.
Lei mi guida verso la sua stanza in via Corticella (3-4 minuti dal punto di presa).
In auto si chiacchiera amabilmente: molto socievole.
Parcheggio non facilissimo in quella zona, ma ho trovato subito.
L'ingresso dello stabile è tutt'altro che riservato: sembra un basso napoletano! Lei mi dice: “vado avanti io e tu seguimi dopo un po’”. Gentile, ma io, sborone fino in fondo, dico: “Mo va là! Vengo con te.“. La prendo sottobraccio e lei si scioglie in un sorriso. Mi sussurra all’orecchio: “mi piace chi non si vergogna di me!”.
Mantengo la faccia da culo e scherzo allegramente, ma intanto noto parecchi sguardi dalle finestre e incrocio una giovane coppia che non ci mette molto a capire la situazione, visto l’abbigliamento di lei. La prossima volta metto occhiali e baffi da Groucho Marx!