[GUIDA] Come fotografare il nudo

Dopo l'ottimo thread dell' amico Daemon, sul come riconoscere l'uso di photoshop,
ho pensato di creare qualcosa saltando il fosso per mettendomi dalla parte di chi, professionista o no
si trovi a dover o voler fotografare il più bel soggetto naturalistico che fotografo possa mai desiderare di voler fotografare, il corpo femminile svestito.
Rimanendo nel contesto in cui ci troviamo, poiché qualunque escort necessita di un book fotografico per le inserzioni pubblicitarie,
può accedere che queste, oltre al rivolgersi a fotografi professionisti, possano chiedere ad amici, colleghe o più spesso a clienti fidelizzati di aiutarle nel fare le foto le loro inserzioni.
Probabilmente per queste ragioni spesso si trovano allegate agli annunci immagini che invece di enfatizzare i punti di forza della "modella" ne danneggiano invece l'immagine.
Vediamo pertanto quelle piccole malizie che permettono di fare la differenza tra una bella foto ed una pessima foto:

1) Il set, molto spesso si impiega come set fotografico un hotel o se le condizioni lo permettano location esterne, in luoghi sufficientemente appartati,
ma anche una normale abitazione può essere trasformata con pochi accorgimenti in un set fotografico accettabile, vediamo i casi citati:

- Hotel. E' la location più semplice e sicura, e se si esclude magari la " pensione Mariuccia " 1 stella e mezza, con cucina casalinga,
nella stragrande maggioranza gli hotel, si rivolgono ad archietti e designer professionisti per l'arredamento delle stanze,
per questa ragione si può normalmente contare su ambientazioni sobrie se non lussuose, perfettamente in grado di soddisfare a qualsiasi necessità.

- Luoghi aperti. Sono i luoghi più difficili da gestire e che richiedono maggior tempo ed una organizzazione migliore, tuttavia
una volta trovato il luogo giusto, sufficientemente appartato e tranquillo è possibile ottenere risultati più che ottimali,
si dovranno omunque prendere in considerazione fattori quali la sicurezza, le condizioni meteorologiche, la luce, ecc. ecc.

- L'ambiente casalingo, può essere il luogo migliore ed al tempo quello peggiore, e sta al fotografo, professionista o meno la capacità
di trasformare un sottoscala in una location da sogno.
Se si utilizza la camera da letto, come nella stragrande maggioranza dei casi, occorrerà pensare alla corretta
illuminazione e soprattutto ad eliminare dagli sfondi oggetti e suppellettili di varia tipologia, bottiglie d'acqua,
fotografie di congiunti, oggetti del mestiere abbandonati e sparsi invadono l'immagine mortificando il soggetto,
meglio farli sparire dall'inquadratura. Un set di biancheria da letto pulita ed in ordine completerà la scena.

2) la confidenza, nonostante ci si trovi a lavorare con professioniste, abituate perciò a mostrare liberamente il loro corpo non vestito,
una delle condizioni più importanti è comunque il " rompere il ghiaccio " tra fotografo e modella ed instaurare quantomeno una parvenza di familiarità,
un caffè preso insieme qualche giorno prima o 5 minuti di chiacchiere a ruota libera mentre si alleste un basilare set fotografico è più che sufficiente.
Il risultato sarà un atmosfera più rilassata e cordiale, ed una maggiore predisposizione della modella ad assumere posizioni meno rigide ed innaturali.

3) La luce, e' la cosa più importante per ottenere una buona fotografia, non deve mai essere carente, ma neppure troppo viva e diretta sul soggetto,
l'ideale sarebbe ovviamente un set di illuminatori professionali, ma in mancanza si può facilmente inventare qualcosa sul momento.
Un cartoncino bianco, un foglio di comune polistirolo o un lenzuolo bianco possono in molti casi sopperire adeguatamente ad ombrellini, diffusori di luce,
ed altri prodotti per uso professionale, perciò adeguate sempre l'intensità della luce ed il suo colore al vostro soggetto.
Un altro fattore da controllare con attenzione è il tipo e la tonalità della luce impiegata, scegliete perciò accuratamente il tipo di luce in funzione della vostra modella
se operate in ambienti chiusi, mentre all'aperto il sole fornirà tutta la luce necessaria.

4) La fotocamera, nonostante la grande diffusione dei cellulari con fotocamera, la cosa migliore da fare è quella di usare comunque una buona reflex,
è vero che oggi esistono telefoni cellulari con sensori da 10 e più megapixel ma, l'ottica non potrà mai essere equiparata a quella di una fotocamera,
perciò facciamo le cose per bene. Inoltre, con l'abbandono delle fotocamere analogiche a favore delle moderne digitali, non è più necessario lesinare e centellinare gli scatti,
perciò non abbiate timore e non siate tirchi, meglio buttare 100 immagini per tenerne 2/3 buone che non farne tre in tutto e tutte orribili,
ricordate che il vostro soggetto è vivo, sbatte le palpebre, si muove ed è facile fermare l'attimo nel momento sbagliato,
perciò niente tirchierie e se avete una fotocamera che permetta di fare scatti in sequenza, usatela.

5) Preparazione del lavoro, prima di tutto parlate con la vostra "modella" chiedetele che cosa desidera, quali pose e cosa desideri evidenziare nel suo fisico
poi, magari aiutandosi con qualcuna delle miriadi di foto presenti in rete, scegliere le posizioni, gli atteggiamenti migliori, se possibile, preparatevi un vero e
proprio story board su di un foglio di carta, magari schematizzando le pose ed immaginandovi mentalmente il contesto da raffigurare.

6) L'ambiente, considerate che la vostra modella sarà decisamente poco vestita per la gran parte della sessione, la temperatura deve essere perciò
accettabile e confortevole, non c'è nulla di peggio della classica " pelle d'oca "
se possibile mettete un po' di musica soft in sottofondo, aiuta a rilassare sia il fotografo come la modella.

7) La modella, chiedetele di indossare abiti ampi e comodi perché non compaiano sulla pelle strisce ed inestetismi dovuti ad elastici troppo stretti o abiti troppo attillati.

8) Il trucco, sia che si ricorra al supporto di una truccatrice o make-up artist che dir si voglia o che la ragazza stessa provveda da se, cercate di farle
impiegare colori caldi e tenui, soprattutto non troppo pesanti, la bellezza della ragazza ne gioverà e non vi costringerà a pericolosi ritocchi successivi in fase di post processing.

9) Le pose, esistono vari " trucchi " del mestiere per ottenere curve più enfatizzate, seni rigogliosi, labbra carnose, citarli tutti è quasi impossibile
e fanno parte del repertorio di qualsiasi fotografo, tuttavia, per ottenere fianchi più stretti, un buon metodo è quello di far fare una leggera rotazione al busto rispetto ai fianchi,
i muscoli stirandosi creeranno la classica forma a "clessidra" evidenziando seno e glutei.
Per rinvigorire, per quanto è possibile, il seno, sincronizzare lo scatto con la respirazione della modella, chiedendole di stringere tra loro le scapole,
questo consente di gonfiare il petto e guadagnare quella taglia in più in modo del tutto naturale.

10) Infine la parte più importante, la luce, tenete sempre a mente quanto segue:

poca luce = foto pessima; troppa luce = foto pessima; luce corretta = foto perfetta

Se non disponete di una attrezzatura professionale o semi professionale, procuratevi e tenete a portata di mano
sempre cartoncini bianchi e colorati, oggetti riflettenti ad esempio i piatti di catone dorato che si usano come sotto torta in pasticceria
sono fenomenali per rendere più diffusa e dai colori ambrati la luce di una qualunque lampadina.
Mai usare luci e proiettori diretti sul corpo della vostra modella, la pelle può essere lucida ed una luce troppo intensa crea ombre sin troppo crude,
l'uso di più punti di illuminazione e di diffusori consente di controllare e gestire perfettamente la l'esposizione della fotografia.
Infine prestare sempre la massima attenzione ai particolari, riflessi, specchi, oggetti fuori posto e qualsiasi altro elemento non utile
alla composizione dello scatto deve assolutamente sparire dalla vostra inquadratura, cosi come le ombre, ed i riflessi di oggetti o persone
dal vostro soggetto.

Le mani, attenzione alle mani, è un soggetto difficilissimo da fotografare, anche una mano bellissima in fotografia risulterà sempre come un qualcosa di deforme,
se è possibile cercate di non inquadrarle direttamente o quanto meno di evitare che queste risultino in primo piano, mi capita spesso di vedere pose accuratamente studiate,
perfette nella costruzione con in primo piano degli orrendi salsicciotti a rovinare tutto il lavoro e lo studio fatto a monte.
Ricordatevi poi che le mani non mentono sull'età, inutile far scomparire in post processing i difetti del tempo su un corpo quando poi le mani
denunciano palesemente 10 o 15 anni in più rispetto a quelli dichiarati.
Ringiovanire una mano non è cosa semplice, qualsiasi ritocco, anche al singolo pixel diventa visibile quanto un faro nel mare di notte,
fate attenzione, l'occhio di chi guarda chissà perchè, ma va sempre a finire sui difetti e mai sui pregi del vostro scatto.


L'ho fatta lunga, ma ci sarebbero ancora mille aspetti che non ho ancora trattato, ma direi che per i primi rudimenti ci siamo.

Rimando ad eventuali e successivi post l'approfondimento del discorso.

Opi
 
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Sacrosante indicazioni!
Mi permetto aggiungere queste:


Luce flash di rimbalzo:
se si possiede il classico flash da slitta, denominato anche "cobra", con la parabola orientabile lo si può dirigere a 45° circa verso il soffitto. Requisito essenziale è il soffitto bianco o molto chiaro, privo di dominati di colore che colorerebbero la luce così diffusa "a pioggia" dall'alto. Serve anche una buona potenza, diciamo dal NG36 (ISO100 50mm) in su. La luce così ottenuta è molto morbida e se il flash ce l'ha occorre estrarre l'aletta bianca per sparare un punto di luce diretta sul soggetto e ravvivarlo.


Flash esterni più o meno professionali:
il primo accessorio per fare foto serie con più punti luce sono gli stativi!
Per riuscire a collocare le luci dove serve, a meno di non essere in tre (cosa che sconsiglio), servono dei trespoli. Se il servizio è a domicilio meglio dei modelli più leggeri che stabili e pesanti. I flash così supportati vanno comandati da fotocellula (o telecomando radio) e muniti di ombrello diffusore bianco. Si comprano dall'ombrellaio a 5 euro e ci si ingegna a staffarli davanti al flash (uso traslucido, non di rifesso, viene più morbida la luce). La soluzione professionale da studio è ovviamento il bank o il suo surrogato soft-box, comunque troppo impegantivo da montare in trasferta.


Portatevi pile di scorta! Io uso vecchie batterie al gel da allarme con regolatore di tensione e filo volante: durano migliaia di lampi.


...ed un cavalletto no?
vi permetterebbe di fotografare il luce continua ambiente con tempi relativamte lunghi. Ci vuole lo scatto flessibile o autoscatto a 2 secondi. Occhio al bilanciamento del bianco se scattate in jpg (problema secondario se lavorate in raw): imparate a fare un bilanciamento del bianco in manuale con un cartoncino grigio o bianco (ovviamnete prima a casa). Una volta imparato ci vuole 1 secondo per farlo.



Focale e distanza:
a meno di non voler fare espressamente un servizio "gonzo" tipo Brazzer dove con il grandangolo da vicino i culi diventano immensi è meglio usare una focale un po' più lunga. In realtà la prospettiva non dipende dalla focale ma dal punto di ripresa: per i primi piani servono 3 passi di distanza e per figure intere 5 passi, poi con l'eventuale zoom si stringe l'inquadratura alla composizione voluta. Provate a fotografare una donna stesa longitudinalmente a 50cm dai piedi: questi saranno grandi il doppio della testa per effetto prospettico! Fate qualche passo indietro e tutto tornerà più armonioso.



P.S: un appunto non fotografico: se la signorina in questione riceve abitualmente in tuta da ginnastica e ciappo in testa è inutile aghindarla con guepiere e calze, è già un mezzo fake ;)
 
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