racconti e fantasie erotiche

Registrato
27 Agosto 2010
Messaggi
4.536
Reaction score
22.079
Storia interessante, in cui scorgo un problema di comunicazione.
Un vero peccato.
Non c’è un torto o una ragione ovviamente, ma solo la constatazione che il sesso non cura la solitudine. Perlomeno non sempre o non per tutti.
Buona domenica.

Il fallimento di una relazione è quasi sempre un fallimento di comunicazione.
 
Commenta
Registrato
1 Novembre 2020
Messaggi
41
Reaction score
135
Età
57
@Ringostarr buongiorno ? lèggendo la storia sono pervasa da un senso di inquietudine interiore che da vostro ( permettimi di usare il plurale perché sembra uno stato comune ad entrambi i protagonisti della storia ) diventa mio... mi è capitato raramente di frequentare persone con le quali non si accendeva nessun fuocherello, escluse ovviamente amicizie.. la passione è il sale della vita, e io tendo ad aggiungere sempre un po’ di sapore, l’insipido non mi riesce di digerirlo..a volte invidio un po’ chi riesce a vivere con meno sapore, chi si accontenta dei toni grigi. Chi vive in una confort zone neanche troppo confortevole ma almeno sicura.
Magari in un’altra vita. In questa mi abbuffo di saporite scorpacciate ( che poi bilancio con qualche giorno di dieta ferrea )
Nb a onor del vero, Oggi sono in treno con un abitino di cotone lungo fino ai ginocchi senza reggiseno e senza mutandine. Quando si parla di consapevolezza .?
(E l’ho detto anche perché volevo accendere un po’ questo scritto, un po’ grigio?)
Beato il sedile di quel treno ??
 
Commenta
Registrato
16 Febbraio 2020
Messaggi
90
Reaction score
662
Località
Piemonte
Era il mio primo anno di lavoro, le ferie a luglio ed agosto me le potevo scordare, ma i miei genitori avevano affittato ugualmente l alloggio al mare ad Alassio, nella speranza che io e mia sorella andassimo a trovarli, nei week end. Ed io, dato che gli amici erano partiti tutti per mete esotiche, alla fine ci andavo, con il treno del venerdì, ritorno alla domenica sera. Quel pomeriggio mi ritrovai seduta nel posto di fronte una ragazza carina, bionda riccia, maglietta bianca, bel corpo e due occhi magnetici che mi avevano subito incantato. Leggeva; io invece ascoltavo il walkman ed ogni tanto mi scappava di cantare e lei cominciò a sorridere e così attaccai bottone: si chiamava Paola, aveva qualche anno più di me, studiava archeologia all università e pure lei raggiungeva i genitori a Loano. Ci raccontammo di noi, dei nostri viaggi e dei nostri sogni e a poco a poco mi rendevo conto che lei mi piaceva assai e dal tono, dagli sguardi e dalle occhiate che mi lanciava forse io piacevo a lei (incredibile per un imbranato come me). Allora i cellulari non esistevano e lei mi lasciò un biglietto con l indirizzo di casa a Loano e il nome dei bagni dove andava. Un bacio sulla guancia e via.
Io rimasi imbambolato tutta la sera ma il giorno dopo, sabato, mi presentai all' indirizzo alle 10 del mattino (avevo preso in prestito la vecchia 127 di mio padre per fare Alassio-Loano sull Aurelia.)
Nessuno in casa, ma il cognome sul campanello era giusto, quindi non mi aveva babbiato. Bagni Beatrice, cuore a mille, se non c'è é finita: invece la vedo, sullo sdraio, costume giallo che parla con i suoi, scendo, mi aspetto un "ma che vuole questo?" Ed invece è felice, allegra, sorride, mi presenta e anche i genitori iniziano a parlare con me come fossimo vecchi amici. Ma io devo tornare per pranzo, altrimenti ai miei viene una sincope e quindi riparto per Alassio. Ma come si diceva in questi casi, lei ci sta, non posso farmela scappare. E ci diamo appuntamento al pomeriggio con pizzeria per la sera. Sono agitatissimo e non vedo l ora di rivederla, mi ributto sulla statale e rieccomi a Loano, spiaggia, mare, bagni, ridiamo, scherziamo, lei mi invita a casa, tempo di doccia e cambio d'abito ed eccoci in pizzeria, ovviamente senza genitori.
Io la guardo rapito , io suoi occhi, le sue mani, quella leggera abbronzatura, ma lei mi racconta di un fidanzato, di un matrimonio programmato, di una casa, di figli e a me crolla tutto il castello addosso. Provo a restare impassibile, ma l alchimia costruita così in fretta sembra svanita e anche lei diventa malinconica.
Mi gioco l ultima carta: curve fino alla baia dei Saraceni a Varigotti, solo spiaggia e stelle, quando la bacio penso finisca lì, con quelle frasi tipo "si ma io non posso sai , il mio fidanzato" ed invece lei non si stacca più: e le mani cercano i corpi, in un attimo ci esploriamo a vicenda e da abile archeologa lei va alla ricerca del mio reperto più prezioso. Un pompino alla baia dei Saraceni, in spiaggia, sotto le stelle, con una ragazza conosciuta il giorno prima: se la racconto i miei amici non smetteranno più ridere... io ovviamente ero senza preservativo (allora non c erano le macchinette) e quella sera finisce così, ma lei é soddisfatta, felice, allegra, come avesse superato brillantemente un esame. Domenica mi da appuntamento al pomeriggio a casa sua, io stavolta mi attrezzo ed infatti assenti i genitori, in spiaggia con gli amici, ci dedichiamo a tre ore di sesso sfrenato come se non ci fosse un domani. Lei è più brava e intraprendente di me, (ci vuole poco) e mi stropiccia in posizioni a amplessi mai visti prima, della serie esco con le ginocchia tremanti.
Torno ad Alassio, ceno con i miei e riprendo il treno per Torino, dove ovviamente le ribecco; mai lei si è fatta triste, sfuggente, silenziosa, l'avventura é finita ed il fidanzato si avvicina....
Ed infatti eccolo lì, ad aspettarla, al binario di Porta Nuova, il neo cornuto. Baci e abbracci , tanto calore ed effusioni, io scivolo via in silenzio. Proverò a contattarla nei mesi seguenti, non mi facevo illusioni, ma lei si negava, non era mai in casa. Poi finalmente riuscii a parlarle, volevo provare a dire quelle cose come "restiamo amici, sentiamoci" ma lei mi stronco, in maniera brusca, ma anche divertita, "ma non lo hai capito? In pratica sei stato il mio addio al nubilato, mi sono divertita è stato bello, ma solo sesso, é meglio che non ti fai sentire più" . Rimasi basito, oggi qui diremmo "roba da zoccole" ma non ero arrabbiato, solo un po' deluso, a saperlo prima avrei tentato di scopare già da venerdì sera, o negli spogliatoi dei bagni beatrice in spiaggia sabato mattina e domenica mattina al parco invece di portare i miei a messa. Insomma avrei fatto una full immersion totale a sapere che ero diventato un toy boy.
L'ho rivista poco tempo fa Paola, per caso, subito non ci siamo riconosciuti, ma poi eravamo in sala d attesa di un dentista e a forza di scrutarci, dopo il pensiero "ma questo dove l ho già visto?"
ci siamo illuminati. In realtà lei ben poco, dopo i soliti, "ma tu guarda dopo tutti questi anni e cosa hai fatto in questo quarto di secolo?" lei mi ha lasciato l impressione di una donna stanca, sciupata e forse un po' delusa dalla vita, matrimonio e separazione, nuovo compagno, figli grandi, lavoro stressante, poche soddisfazioni.
Beh anch'io faccio fatica, due figli rompicoglioni al cubo, consorte scazzatissima, però sai mi diverto andando a troie... no, ho detto vado in montagna, faccio, gite, cammino....che poi è anche vero.
Lei mi ha lasciato con un "Però tu non sembri invecchiato per niente!" Ed in effetti a casa, rivedendomi allo specchio mi sono convinto che ho fatto di sicuro miglior figura di lei.. mah, sarà la cura con le loft girl? ;) Adios Paola, comunque buena suerte!
Ps ora vado a cercare il walkman, chissà se funziona ancora.....
 
Ultima modifica:
Commenta
Alto