Innamorarsi di una escort
- Creatore Discussione castorepolluce
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Concordo. Anche perché una coppia è un’entità diversa rispetto a due individualità che si uniscono.
In linea teorica dovrebbe cambiare, almeno un minimo, anche il modo di ragionare. Per questo mi sembra che sia una coppia con presupposti un po’ traballanti, specialmente quando si afferma “mi hai conosciuto così e vado avanti così”.
Poi chissà, tutto può essere. In Romania ad esempio pare che sia un tipo di relazione che funziona.
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Non ho bisogno di uno psicologo per sapere chi sono.
Piuttosto trovo molto difficile, per non dire impossibile, che uno psicologo riconosca un genio.
Lo stesso Freud rifiutò di incontrarsi/confrontarsi con Nietzsche, non perché Nietzsche fosse pazzo ma perché riconosceva in lui una mente superiore alla sua.
Credo che Freud sia stato uno dei pochi psicologhi, forse l'unico, in grado di riconoscere un genio.
https://internettuale.net/653/freud-copio-da-nietzsche
Cit. Dice Freud “Il grado di introspezione raggiunto da Nietzsche non è stato raggiunto da nessuno prima di lui e non sarà mai più raggiunto”, riconoscendogli così il titolo di “primo psicologo”. Man mano che la malattia avanza Nietzsche proietta all’esterno, come un’esigenza della vita, ciò che ha scoperto sulla sua persona, universalizzando così la sua esperienza.
P.s. Non sono un genio. Il confine che separa le genialità dalla pazzia è molto labile e sottile. E io so che non diventerò mai pazzo... purtroppo!...
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Concordo. Anche perché una coppia è un’entità diversa rispetto a due individualità che si uniscono.
In linea teorica dovrebbe cambiare, almeno un minimo, anche il modo di ragionare. Per questo mi sembra che sia una coppia con presupposti un po’ traballanti, specialmente quando si afferma “mi hai conosciuto così e vado avanti così”.
Poi chissà, tutto può essere. In Romania ad esempio pare che sia un tipo di relazione che funziona.
Salve sign.Oblomow..
La frase "mi hai conosciuto/a così è vado avanti cosi",alla lunga,è veramente distruttiva per un rapporto di coppia..qualunque esso sia...
..eventualmente,
credo mai,
dovessi mettere su un puntermoroso,
un uomo eccezionale da accettare il mio meretricio...
io...tarperei il suo uccello...eviterei così intanto scenate di gelosie,avendo così ottenuto l'esclusività...in poche parole,questo è solo il mio punto di vista,non è che ti amo e fai come ti pare!!!!!
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Questo, cara la mia Giulia, è un intervento, a mio avviso, molto significativo, per quanto poco chiaro. Tarpargli l’uccello per evitare scenate di gelosia? Non esiste. Una dinamica comune tra le persone che condividono sentimenti con professioniste del settore è la ripicca. Il fatto che la propria compagna viva amplessi sessuali con sconosciuti in regime di esclusione del partner (ecco confutato tutto quanto scritto da La Bonnie “C'e gran sicurezza e fiducia nel rapporto e nel proprio amore.”, apologies) spinge l’uomo a cercarsi situazioni analoghe per sfogare la frustrazione più che per un reale appetito sessuale. Come nel caso del fidanzato di Curvy la quale poi vive ogni scappatella come un microtrauma “Mentirei se nn dicessi che sono gelosa quando va da una escort” Ci sarebbe da riflettere sul come poi si assiste ad una inversione dei ruoli in cui il maschio viene additato come porco e puttaniere perché il suo atto sessuale è fine a se stesso mentre la malcapitata prostituta, benché non dovrebbe avere alcun potere di negoziazione, adduce tutta una serie di improbabili motivi per cui parrebbe costretta al meretricio. Certo, ci sono casi particolari, ma parliamoci chiaro, alcune pay rifiutano le alternative perché faticose e poco producenti. La dinamica a questo punto sfocia nei rinfacci e nello smerdatutto di cui sopra.
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Ragazzi, ci sono cascato anche io e non so come uscirne.
Sono entrato in una spirale che non riesco a spezzare.
Non vorrei parlarne pubblicamente, perchè è stata recensita qui e credo monitori il forum.
Forse ho bisogno di uno psicologo. Mi sono procrato il numero di una psicologa, ma non so se contattarla o meno.
Sono entrato in una spirale che non riesco a spezzare.
Non vorrei parlarne pubblicamente, perchè è stata recensita qui e credo monitori il forum.
Forse ho bisogno di uno psicologo. Mi sono procrato il numero di una psicologa, ma non so se contattarla o meno.
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forse anche te sei uno che ha bisogno di affetto e che non ha altri santi cui attaccarsi.
Le escort sono belle ragazze ma non sono della razza che cerchi tu. prima te ne rendi conto e meglio è.
se fai autocritica te ne sbatti dello psicologo
Le escort sono belle ragazze ma non sono della razza che cerchi tu. prima te ne rendi conto e meglio è.
se fai autocritica te ne sbatti dello psicologo
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Mi spiace per la tua situazione, ma se non volevi parlarne pubblicamente, avresti forse fatto meglio a non scrivere questo messaggio.
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Ma è la 5^ volta che t'innamori sempre della stessa barista, o è la 5^ barista di cui t'innamori?
In ogni caso prendi appuntamento con uno psicologo...:sarcastic_hand:
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Questa volta però è vero amore, me lo sento, nelle braghe !Se fosse per me questo thread dovrebbe cambiare titolo in “come non innamorarsi di una escort”, avendo appurato sulla mia pelle le conseguenze fallimentari di una tale relazione. Per quante sigle si possano trovare sul dizionario degli acronimi sessuali ci sono altrettante pratiche da evitare con una escort. Ci sono tutta una serie di cose da NON fare ed una di queste è il non impicciarsi in nessun modo della sua quotidianità. Nel momento in cui l’escort viene decontestualizzata, smette di stare nel suo Loft e la percepite alle prese con le faccende domestiche o peggio nella veste della mamma amorevole con i suoi figli, beh in quello stesso istante l’escort smette anche di essere carne da macello, smette di essere il fulcro delle vostre pulsioni e si tramuta nel soggetto su cui riversare un’empatia a volte non desiderata o nella, peggiore parte delle ipotesi, strumentalizzata. Una delle cazzate più immani che si possano fare, pertanto, è andare a curiosare sulla sua pagina Facebook.
Come dicevo, ne porto qualche segno sulla mia pelle, il che vale anche come ammissione di colpevolezza, pertanto io non dico di non farlo, ma permettetemi di dire che so già come andrà a finire.
È un po’ come quando si bevono alcolici per sentirsi un po’ ebbri, vivi ed euforici. Ognuno si sceglie il proprio veleno ma il punto è sapere quando esattamente dover posare il bicchiere. Si sa a cosa si va in contro, ma quale ubriacone si preoccupa dell’hangover mentre si sta divertendo? Che dire? Imponetevi dei limiti, stabilite dei paletti, cercate di defilarvi appena ne troverete la forza, vedete solo di limitare i danni, di non finire in ospedale con il fegato definitivamente compromesso.
Come dicevo, ne porto qualche segno sulla mia pelle, il che vale anche come ammissione di colpevolezza, pertanto io non dico di non farlo, ma permettetemi di dire che so già come andrà a finire.
È un po’ come quando si bevono alcolici per sentirsi un po’ ebbri, vivi ed euforici. Ognuno si sceglie il proprio veleno ma il punto è sapere quando esattamente dover posare il bicchiere. Si sa a cosa si va in contro, ma quale ubriacone si preoccupa dell’hangover mentre si sta divertendo? Che dire? Imponetevi dei limiti, stabilite dei paletti, cercate di defilarvi appena ne troverete la forza, vedete solo di limitare i danni, di non finire in ospedale con il fegato definitivamente compromesso.
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Tu citi un manuale dei disturbi mentali, non un manuale della normalità, anche perché credo non esista.
Dal link che hai postato tu, ti cito questo passaggio:
Disturbo dell’ipersessualità
È stato proposto di introdurre il disturbo dell'ipersessualità. Tale diagnosi viene soddisfatta se l'individuo presenta alcuni dei seguenti sintomi: eccessiva pratica di attività sessuale (misurato in termini di tempo), pratica di attività sessuale in risposta a stress o stato dell'umore negativo, etc.[SUP][24][/SUP] Inoltre, il disturbo può essere diagnosticato se i sintomi sono presenti da almeno sei mesi e se l'attività quotidiana dell'individuo ne è inficiata.
Quanti di noi punter potrebbero riconoscersi in questo "disturbo mentale".
Questo significa che non siamo normali?
C'è un'interessante punto di vista su come si potrebbe definire la normalità in questo articolo...
https://lamenteemeravigliosa.it/concetto-di-normalita-significa/
dove tra l'altro viene detto:
Definire cos’è patologico è sempre stato complicato per la psicologia, a causa della complessità dei criteri da delimitare.
E vorrei aggiungere, prendendo come riferimento la medicina, che non sempre una patologia ci rende anormali. Magari ci complica la vita, questo, sì.
Per rifarmi poi a quanto avevo detto in un altro post, e cioè, che difficilmente la psicologia è in grado di riconoscere un genio, posto questi link...
https://www.gulliber.it/10-geni-della-pittura-che-soffrirono-di-disturbi-mentali/
https://www.studenti.it/geni-pazzi.html
Tra gli scrittori dei link non viene citato Dostevskij, il quale, come si sa, era affetto da epilessia.
Ma il disturbo mentale più grave di Dostevskij, a mio avviso, non era l'epilessia, ma quello che oggi viene definito Gioco Compulsivo.
(Pur essendo affetto da enfisema polmonare, malattia che lo porto alla morte, nel pieno dell'inverno russo rimase senza cappotto, lo perse al gioco.)
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Temo che, come chi abusa di alcolici, anche chi cerca l’amore tra le cosce di una prostituta stia fuggendo dalla realtà e che, detto tra noi, abbia qualche problemino relazionale, sia esso passeggero o duraturo.
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Credo che molte delle mie conoscenze, se dovessero leggere le mie recensioni e scoprire come mi trastullo in modo sistematico e a pagamento con sconosciute di ogni foggia e colore, mi direbbero:
”Caro Oblo, tu non sei normale”.
Penso che non sia il fatto in sé a rappresentare un problema, ma che sia la dimensione del fenomeno il problema.
È insomma probabile che per un non punter il nostro passatempo sia qualcosa di anormale.
Però ciò non vuol dire che anche nel pensiero comune il termine “anormale” abbia un’accezione negativa.
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