Innamorarsi di una escort
- Creatore Discussione castorepolluce
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Mi fa ridere la citazione di Oscar Wilde in calce 
Ridi pure
, ma ci sono tentazioni e tentazioni:sarcastic_hand:
Ridi pure
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come hai detto tu, de gustibus, in fondo condividiamo metà delle passioni 
Poi sarei curioso di sapere in quali dei tuoi buchi metti o ti fai mettere abitualmente le mani Leonardo
Quali buchi le mie mani vanno a visitare in una donna penso non sia necessario specificarlo, ci arrivi solo suppongo.
Però ti dico che non disdegno il dito nel culo mentre vengo spompinato e soprattutto adoro leccare le dita della donna nel mentre e dopo che si è sgrillettata...vale la bocca come buco?
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Lascia stare, senti a me, te lo dico come una sorella.
Non incontrare più quella trans, dimenticatene .
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Mi puoi spiegare più nel dettaglio i motivi di questa affermazione?
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Vedo che prima ci interpelli, poi snobbi.
A questo punto inutile continuare a darti retta, considerando che tutto era già chiaro e finito sei mesi fa:
https://community.punterforum.com/showthread.php?t=362365&p=2410826&viewfull=1#post2410826
Forse stai solo trollando.
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Se io avessi fatto qualcosa con la sua amica, dovrei fare una recensione di lei, e le recensioni non vanno qua. Visto che non mi ha risposto la storia si è conclusa, vorrei sapere perché dovrei evitare quel tipo di persona.
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M
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Memento PinoPalazzi...
Tra non molto avremo un ex exliod exodato...
E non kyedetemi xchè, xchè se lo saprei lo direbbi.
_______jul
Tra non molto avremo un ex exliod exodato...
E non kyedetemi xchè, xchè se lo saprei lo direbbi.
_______jul
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La prima puntata di «Storia Cinese» é stata pubblicata il 14/08/2019 con il post
n° 9600
Giulio non capiva perché gli piacesse tanto quel tipo di relazione. Abbracci, baci, affetto, tanto affetto non finalizzato a niente. Oppure c'era una finalità e Giulio la doveva ancora scoprire. Giulio doveva ammettere che non aveva ragioni di infelicità e quindi non poteva esserci un intento consolatorio, almeno da parte sua. Lo avrebbe chiesto al suo amico mazzarino, che di solito aveva pareri equilibrati e che lo conosceva benissimo. Hǎi yún era molto molto affettuosa, lo baciava con calma e con dolcezza, lo baciava anche per 20 minuti, anzi si baciavano. Le piacevano le sue carezze e poco le importava di essere masturbata o leccata nelle parti intime, le piacevano i suoi abbracci e i suoi baci lievi sulle braccia e ricambiava con spontaneità. A Giulio piacevano i suoi capelli neri e li baciava spesso, dato che erano sempre pulitissimi. Quando arrivava nel suo appartamento Hǎi yún aveva quasi sempre appena fatto la doccia e glielo diceva con un certo compiacimento. Una volta Giulio aveva sentito un forte odore di soia e cavolo e aveva riposto i suoi indumenti nello zaino e quando Hǎi yún gli aveva chiesto perché, le aveva risposto che non poteva certo raccontare di essere stato in un ristorante cinese ! Da quella volta quando le faceva visita non aveva più sentito odore di cibo perché Hǎi yún aveva cura di dare aria alle stanze.
Scopavano lentamente, guardandosi negli occhi.
Hǎi yún voleva che scopasse con le nuove ragazze e a Giulio non interessava, anche se lei diceva che le avrebbe pagate lei. Giulio le scopava, rifiutando la generosità di Hǎi yún ma il fatto che lei fosse nella stanza accanto, lo infastidiva. Qualche volta facevano anche un bel trio ma Giulio cercava sempre la bocca di Hǎi yún. Una volta doveva uscire per una ragione importante e quindi lo aveva affidato a un'altra ragazza, Iris che Giulio aveva già scopato. A malincuore si era draiato sul letto e aveva cominciato a intrattenersi con Iris. Arrivando Giulio aveva detto di avera un po' di sciatica e Hǎi yún si era messa ai piedi del letto e per tutto il tempo che aveva a disposizione prima di uscire gli aveva massaggiato i piedi. Giulio non era stato mai stato accudito così teneramente da due donne.( aveva già fatto qualche trio, ovviamente) Gli pareva di galleggiare sul mare, o di essere sospeso nell'aria, fuori dal tempo e dallo spazio reale. Poi lo aveva lasciato con bel bacio. Un bacio sulla bocca ma non un bacio profondo, era un bacio dell'affetto e dell'amicizia. E poi chissà. Giulio aveva scopato con Iris, ma, sinceramente, non aveva avuto la sensazione di scopare, ma di fare l'amore, tanto era delicata e gentile quella ragazza. Sicuramente era stata debitamente istruita da Hǎi yún.
Hǎi yún si ricordave sempre quando era stato da lei la volta precedente, il giorno preciso. Quando entrava nell'appartamento Hǎi yún lo abbracciava stretto e gli dava un fuggevole bacio di benvenuto. Qualche volta era vestita come una puttana cinese, con quelle gonnelline sgargianti di pessimo qualità e,francamente,quell'abbigliamento non gli piaceva, ma ultimamente indossava un abitino di un color prugna chiaro, che modellava le sue forme gradevoli. Hǎi yún era rotondetta ma non grassa, assolutamente. Era un piacere accarezzarle i fianchi.
Poi Giulio tirava fuori un foglio sul quale, con l'aiuto del traduttore, aveva elaborato delle domande. E parlavano un poco. Hǎi yún gli aveva raccontato alcune vicende della sua vita e gli aveva anche spiegato quelle che la MRS Warren chiama le sue «circumstances»
MRS WARREN. Oh, it's easy to talk, isnt it? Here! would you like to know what my circumstances were? Da “Mrs Warren's Profession” Act II, 1894 by G.B.Shaw, e Giulio non aveva chiesto dettagli, era una scelta dettata da circostanze che Giulio riteneva fossero credibili. Anche perché Hǎi yún non tornava mai su questi argomenti e soprattutto non gli chiedeva soldi e quei pochi che lui le dava, nonostante i suoi rifiuti, non potevano lontanamente essere la causa del suo comportamento. Giulio pensava che il motivo fosse l'”affetto” che Hǎi yún aveva per lui. E che lui, doveva accettarlo, aveva per lei. Non potevano essere legati per il sesso, dato che Hǎi yún aveva a disposizione uomini giovani e, sicuramente, molto più prestanti di Giulio . Gli era capitato di attendere che lei finisse con un cliente o un “trio” e, stupidamente, le aveva chiesto che cosa aveva combinato. Ma Hǎi yún non gli rispondeva, gli diceva solo “tutto falso, tutto falso con cliente” e non voleva proprio parlarne. Gli chiedeva sempre quale fosse la sua opinione sulle capacità amatorie della nuova ragazza, naturalmente in modo riservato. Era sicuramente un modo con il quale Hǎi yún affermava la propria autorità di maman, anche se, da quello che vedeva, la sua autorevolezza derivava molto di più dalla sua gentilezza, dal fatto che facessero cose insieme nel tempo libero. Giulio, ovviamente non faceva mai domande su dettagli organizzativi. Anche mazzarino aveva scopato con Hǎi yún ma da un po' di tempo non la frequentava più. Giulio non sapeva darsene una spiegazione, era un fatto che sfuggiva alla sua comprensione e quindi aveva evitato di chiedere in merito al suo amico. Durante il periodo dei morti Giulio aveva comprato due crisantemi bianchi per le tombe dei suoi defunti. Erano crisantemi bianchissimi e Giulio, guardandoli e accarezzandoli, non aveva potuto fare a meno di pensare alle bianche e morbide spalle di Hǎi yún. C'era anche mazzarino al cimitero, che aveva notato il suo comportamento e gli aveva detto con una punta di ironia “Non sapevo che ti piacessero i crisantemi”. Aveva fatto cadere l' argomento, naturalmente. Mazzarino ostentava sempre un certo cinismo, non che non fosse gentile con le ragazze, ma non le prendeva troppo in considerazione, non voleva problemi. A Giulio era capitato un bel guaio : facendo l'amore con Hǎi yún, sul più bello, lei aveva cominciato a baciarlo sulla faccia e sulle guance con impeto: avete presente quando le mamme e le zie baciano i figli o i nipoti con una serie di baci con lo schiocco ? Hǎi yún lo baciò così e con una tale intensità che gli lasciò un segno rosso su di una guancia. Un bel problema sedersi al desco familiare con quel segno del vizio sulla faccia. “Guarda, guarda il nonno, chi lo avrebbe mai detto !” Aveva poi risolto inventandosi uno stupido incidente in un luogo che frequentava, qualcosa di plausibile e aveva risolto la faccenda. Se avesse avuto 30 anni di meno la faccenda non sarebbe certo finita lì. Giulio raccomandò a Hǎi yún di stare più attenta in futuro. L'ultima volta Hǎi yún gli disse che non poteva scopare con lui perché aveva il mal di denti e quindi Gliulio aveva scopato con una graziosa ragazza ed era stato davvero bello. Ma non era Hǎi yún.
Giulio sapeva di dover mantenere questa relazione nell'ambito che le competeva. Giulio non sapeva come si sarebbe evoluta la situazione, in cuor suo sperava che continuasse così, concreta, e, allo stesso tempo, sospesa. Hǎi yún era una puttana, una esercente, come si suol dire. Giulio le dava qualcosa di cui lei aveva bisogno e lei ricambiava. Ricambiava con grazia e affetto e questo gli piaceva molto.
Se ci sarà uno sviluppo Giulio senz'altro me lo riferirà ed io, purtroppo per voi, lo scriverò su questo forum.
n° 9600
Giulio non capiva perché gli piacesse tanto quel tipo di relazione. Abbracci, baci, affetto, tanto affetto non finalizzato a niente. Oppure c'era una finalità e Giulio la doveva ancora scoprire. Giulio doveva ammettere che non aveva ragioni di infelicità e quindi non poteva esserci un intento consolatorio, almeno da parte sua. Lo avrebbe chiesto al suo amico mazzarino, che di solito aveva pareri equilibrati e che lo conosceva benissimo. Hǎi yún era molto molto affettuosa, lo baciava con calma e con dolcezza, lo baciava anche per 20 minuti, anzi si baciavano. Le piacevano le sue carezze e poco le importava di essere masturbata o leccata nelle parti intime, le piacevano i suoi abbracci e i suoi baci lievi sulle braccia e ricambiava con spontaneità. A Giulio piacevano i suoi capelli neri e li baciava spesso, dato che erano sempre pulitissimi. Quando arrivava nel suo appartamento Hǎi yún aveva quasi sempre appena fatto la doccia e glielo diceva con un certo compiacimento. Una volta Giulio aveva sentito un forte odore di soia e cavolo e aveva riposto i suoi indumenti nello zaino e quando Hǎi yún gli aveva chiesto perché, le aveva risposto che non poteva certo raccontare di essere stato in un ristorante cinese ! Da quella volta quando le faceva visita non aveva più sentito odore di cibo perché Hǎi yún aveva cura di dare aria alle stanze.
Scopavano lentamente, guardandosi negli occhi.
Hǎi yún voleva che scopasse con le nuove ragazze e a Giulio non interessava, anche se lei diceva che le avrebbe pagate lei. Giulio le scopava, rifiutando la generosità di Hǎi yún ma il fatto che lei fosse nella stanza accanto, lo infastidiva. Qualche volta facevano anche un bel trio ma Giulio cercava sempre la bocca di Hǎi yún. Una volta doveva uscire per una ragione importante e quindi lo aveva affidato a un'altra ragazza, Iris che Giulio aveva già scopato. A malincuore si era draiato sul letto e aveva cominciato a intrattenersi con Iris. Arrivando Giulio aveva detto di avera un po' di sciatica e Hǎi yún si era messa ai piedi del letto e per tutto il tempo che aveva a disposizione prima di uscire gli aveva massaggiato i piedi. Giulio non era stato mai stato accudito così teneramente da due donne.( aveva già fatto qualche trio, ovviamente) Gli pareva di galleggiare sul mare, o di essere sospeso nell'aria, fuori dal tempo e dallo spazio reale. Poi lo aveva lasciato con bel bacio. Un bacio sulla bocca ma non un bacio profondo, era un bacio dell'affetto e dell'amicizia. E poi chissà. Giulio aveva scopato con Iris, ma, sinceramente, non aveva avuto la sensazione di scopare, ma di fare l'amore, tanto era delicata e gentile quella ragazza. Sicuramente era stata debitamente istruita da Hǎi yún.
Hǎi yún si ricordave sempre quando era stato da lei la volta precedente, il giorno preciso. Quando entrava nell'appartamento Hǎi yún lo abbracciava stretto e gli dava un fuggevole bacio di benvenuto. Qualche volta era vestita come una puttana cinese, con quelle gonnelline sgargianti di pessimo qualità e,francamente,quell'abbigliamento non gli piaceva, ma ultimamente indossava un abitino di un color prugna chiaro, che modellava le sue forme gradevoli. Hǎi yún era rotondetta ma non grassa, assolutamente. Era un piacere accarezzarle i fianchi.
Poi Giulio tirava fuori un foglio sul quale, con l'aiuto del traduttore, aveva elaborato delle domande. E parlavano un poco. Hǎi yún gli aveva raccontato alcune vicende della sua vita e gli aveva anche spiegato quelle che la MRS Warren chiama le sue «circumstances»
MRS WARREN. Oh, it's easy to talk, isnt it? Here! would you like to know what my circumstances were? Da “Mrs Warren's Profession” Act II, 1894 by G.B.Shaw, e Giulio non aveva chiesto dettagli, era una scelta dettata da circostanze che Giulio riteneva fossero credibili. Anche perché Hǎi yún non tornava mai su questi argomenti e soprattutto non gli chiedeva soldi e quei pochi che lui le dava, nonostante i suoi rifiuti, non potevano lontanamente essere la causa del suo comportamento. Giulio pensava che il motivo fosse l'”affetto” che Hǎi yún aveva per lui. E che lui, doveva accettarlo, aveva per lei. Non potevano essere legati per il sesso, dato che Hǎi yún aveva a disposizione uomini giovani e, sicuramente, molto più prestanti di Giulio . Gli era capitato di attendere che lei finisse con un cliente o un “trio” e, stupidamente, le aveva chiesto che cosa aveva combinato. Ma Hǎi yún non gli rispondeva, gli diceva solo “tutto falso, tutto falso con cliente” e non voleva proprio parlarne. Gli chiedeva sempre quale fosse la sua opinione sulle capacità amatorie della nuova ragazza, naturalmente in modo riservato. Era sicuramente un modo con il quale Hǎi yún affermava la propria autorità di maman, anche se, da quello che vedeva, la sua autorevolezza derivava molto di più dalla sua gentilezza, dal fatto che facessero cose insieme nel tempo libero. Giulio, ovviamente non faceva mai domande su dettagli organizzativi. Anche mazzarino aveva scopato con Hǎi yún ma da un po' di tempo non la frequentava più. Giulio non sapeva darsene una spiegazione, era un fatto che sfuggiva alla sua comprensione e quindi aveva evitato di chiedere in merito al suo amico. Durante il periodo dei morti Giulio aveva comprato due crisantemi bianchi per le tombe dei suoi defunti. Erano crisantemi bianchissimi e Giulio, guardandoli e accarezzandoli, non aveva potuto fare a meno di pensare alle bianche e morbide spalle di Hǎi yún. C'era anche mazzarino al cimitero, che aveva notato il suo comportamento e gli aveva detto con una punta di ironia “Non sapevo che ti piacessero i crisantemi”. Aveva fatto cadere l' argomento, naturalmente. Mazzarino ostentava sempre un certo cinismo, non che non fosse gentile con le ragazze, ma non le prendeva troppo in considerazione, non voleva problemi. A Giulio era capitato un bel guaio : facendo l'amore con Hǎi yún, sul più bello, lei aveva cominciato a baciarlo sulla faccia e sulle guance con impeto: avete presente quando le mamme e le zie baciano i figli o i nipoti con una serie di baci con lo schiocco ? Hǎi yún lo baciò così e con una tale intensità che gli lasciò un segno rosso su di una guancia. Un bel problema sedersi al desco familiare con quel segno del vizio sulla faccia. “Guarda, guarda il nonno, chi lo avrebbe mai detto !” Aveva poi risolto inventandosi uno stupido incidente in un luogo che frequentava, qualcosa di plausibile e aveva risolto la faccenda. Se avesse avuto 30 anni di meno la faccenda non sarebbe certo finita lì. Giulio raccomandò a Hǎi yún di stare più attenta in futuro. L'ultima volta Hǎi yún gli disse che non poteva scopare con lui perché aveva il mal di denti e quindi Gliulio aveva scopato con una graziosa ragazza ed era stato davvero bello. Ma non era Hǎi yún.
Giulio sapeva di dover mantenere questa relazione nell'ambito che le competeva. Giulio non sapeva come si sarebbe evoluta la situazione, in cuor suo sperava che continuasse così, concreta, e, allo stesso tempo, sospesa. Hǎi yún era una puttana, una esercente, come si suol dire. Giulio le dava qualcosa di cui lei aveva bisogno e lei ricambiava. Ricambiava con grazia e affetto e questo gli piaceva molto.
Se ci sarà uno sviluppo Giulio senz'altro me lo riferirà ed io, purtroppo per voi, lo scriverò su questo forum.
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Cari punter, mi sa che ci son cascato anche io e ho bisogno di consigli.
Prima di scrivere ho ben letto almeno un centinaio ti pagine di questo 3D, ma sapete com'è...ogni storia è un caso a parte.
Sono ormai 2 mesi che conosco questa pay e da più di un mese ci scriviamo quotidianamente. Lei mi piace un sacco e lo sa ben anche lei. Mi piace il suo carattere orgoglioso, il fatto che sia sempre molto schietta e diretta e altre cose...l'ho un po' idealizzata e ne son consapevole. Anche io penso di piacerle almeno un po' sebbene non me lo abbia detto direttamente perchè come posso dirlo...non è la solita escort che ti lecca il culo per avere più soldi e infatti lei non mi ha mai chiesto più del dovuto e penso mai me li chiederà. Mi ha sempre detto di darle tempo e che le piaccio, ma che con lei devo aver pazienza perchè le ci vuole tempo per provar qualcosa di più. Il problema è:
1. Lei dice di voler cambiare città perchè non riesce più a fare i soldi che faceva un tempo (come molte escort fa questo lavoro non per i vestiti o la bella vita, ma per mantenere una famiglia), per cui tempo non ne abbiamo e forse è la cosa che più mi da fastidio. Lei mi dice sempre di pensare di meno e godermi i momenti con lei...e mi sa che ha ragione, ma sapete com'è...quando una cosa ti piace vorresti che durasse per sempre.
2. Sta iniziando a farmi male sotto il profilo finanziario...stare con lei è come una droga o una medicina e inizia a costare.
3. Ricollegandomi al punto 2... "me la fa annusare" per i soldi? Il fatto che un po' mi cerca, che ci sentiamo sempre non è forse un modo per tenermi stretto e fruttarmi? Ci ho pensato ovviamente non son proprio un cretino, ma non penso lo faccia per questo o almeno solo per questo, ma non me lo dimostra un gran che... certo, mi dedica del tempo extra, ma non mi dice le cose apertamente, ma ho capito da tempo che è una persona credo sincera.
4. Sto pensando troppo a lei...come uno scemo mi metto a guardare la chat, a pensare a lei anche mentre lavoro e iniziare a sganciare un po' troppo per stare con lei e rivederla.
Non so esattamente neanche io cosa voglio da lei. Vorrei la sua mente, essere l'unico in un mare di cazzi e se non proprio questo vorrei una storiella almeno. Certo non qualcosa di duraturo, ma la cosa mi sta scappando di meno...mi sta prendendo troppo.
La prossima volta che la vedo sto pensando di metterla alle strette, facendomi dire quel che pensa di me sapendo che lei non mente facilmente, ma ragazzi...alla fine... come faccio a crederle se mi dice che prova qualcosa per me? Io al posto suo non mi farei scappare un cliente come me sapendo che già le cose non van benissimo.
Allo stesso tempo vorrei solo godermi gli attimi con lei finchè c'è e finchè dura, ma non è da me, purtroppo... oppure tronco tutto finchè non mi ha preso proprio del tutto e finchè non inizio a risentirne troppo sotto il profilo sentimentale e economico? Non so che fare...
Prima di scrivere ho ben letto almeno un centinaio ti pagine di questo 3D, ma sapete com'è...ogni storia è un caso a parte.
Sono ormai 2 mesi che conosco questa pay e da più di un mese ci scriviamo quotidianamente. Lei mi piace un sacco e lo sa ben anche lei. Mi piace il suo carattere orgoglioso, il fatto che sia sempre molto schietta e diretta e altre cose...l'ho un po' idealizzata e ne son consapevole. Anche io penso di piacerle almeno un po' sebbene non me lo abbia detto direttamente perchè come posso dirlo...non è la solita escort che ti lecca il culo per avere più soldi e infatti lei non mi ha mai chiesto più del dovuto e penso mai me li chiederà. Mi ha sempre detto di darle tempo e che le piaccio, ma che con lei devo aver pazienza perchè le ci vuole tempo per provar qualcosa di più. Il problema è:
1. Lei dice di voler cambiare città perchè non riesce più a fare i soldi che faceva un tempo (come molte escort fa questo lavoro non per i vestiti o la bella vita, ma per mantenere una famiglia), per cui tempo non ne abbiamo e forse è la cosa che più mi da fastidio. Lei mi dice sempre di pensare di meno e godermi i momenti con lei...e mi sa che ha ragione, ma sapete com'è...quando una cosa ti piace vorresti che durasse per sempre.
2. Sta iniziando a farmi male sotto il profilo finanziario...stare con lei è come una droga o una medicina e inizia a costare.
3. Ricollegandomi al punto 2... "me la fa annusare" per i soldi? Il fatto che un po' mi cerca, che ci sentiamo sempre non è forse un modo per tenermi stretto e fruttarmi? Ci ho pensato ovviamente non son proprio un cretino, ma non penso lo faccia per questo o almeno solo per questo, ma non me lo dimostra un gran che... certo, mi dedica del tempo extra, ma non mi dice le cose apertamente, ma ho capito da tempo che è una persona credo sincera.
4. Sto pensando troppo a lei...come uno scemo mi metto a guardare la chat, a pensare a lei anche mentre lavoro e iniziare a sganciare un po' troppo per stare con lei e rivederla.
Non so esattamente neanche io cosa voglio da lei. Vorrei la sua mente, essere l'unico in un mare di cazzi e se non proprio questo vorrei una storiella almeno. Certo non qualcosa di duraturo, ma la cosa mi sta scappando di meno...mi sta prendendo troppo.
La prossima volta che la vedo sto pensando di metterla alle strette, facendomi dire quel che pensa di me sapendo che lei non mente facilmente, ma ragazzi...alla fine... come faccio a crederle se mi dice che prova qualcosa per me? Io al posto suo non mi farei scappare un cliente come me sapendo che già le cose non van benissimo.
Allo stesso tempo vorrei solo godermi gli attimi con lei finchè c'è e finchè dura, ma non è da me, purtroppo... oppure tronco tutto finchè non mi ha preso proprio del tutto e finchè non inizio a risentirne troppo sotto il profilo sentimentale e economico? Non so che fare...
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M
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Anche io ho una fidelizzata che mi tratta come un fidanzato, e che ci vado almeno una volta alla settimana. Noi punter dobbiamo metterci in testa che per loro è solo un lavoro, anche se non è facile quando si crea un buon rapporto. Bisogna ogni tanto staccare frequentando altre quando si sente che si sta esagerando, tanto il "buon trattamento" non si perde quando si ritorna da lei, perché per loro sei sempre un buon cliente.
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Dille come stanno le cose , dille che ti piace , dille che pensi sempre a lei ma soprattutto dille che non riesci a sostenere economicamente la relazione.
La sua risposta ti fornirà ulteriori elementi sui quali ragionare.
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M
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Da quel che scrivi, il tuo rapporto con lei è a malapena quello che avresti con una fidelizzata.
Se ho ben compreso, ad ogni incontro corrisponde un puntuale pagamento e tutto ciò che lei ti concede è poco più di un trattamento di favore e messaggini a profusione.
Razionalizza.
Mi sembri semplicemente infatuato.
Lei non dice ciò che prova per te. Può voler dire tutto e niente. Dunque non basarti su quello ma sui suoi comportamenti congruenti.
Ti cerca? Vuole stare con te fuori dal lavoro? Te lo ha mai proposto? Starebbe con te per il puro piacere di farlo? Lo ha mai dimostrato?
Forse dovresti limitarti a godere di ciò che ti offre. Approcciarti a lei in modo equilibrato, anche sotto il profilo economico.
Ma se non pensi di essere in controllo, escine ora prima che sia peggio.
__________jul
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Lei mi dice sempre che non fa così con tutti i clienti, che ci sentiamo quotidianamente, che mi risponde sempre appena può, che mi cerca, che mi chiama e mi chiede come sto, dice che son di più di un cliente...ma non ha mai espresso il desiderio di incontrarmi "fuori lavoro" e i soldi li vuole sempre ovviamente...mi dice che i soldi son sono molto importanti per lei perchè deve mantenere la sua famiglia...come darle torto. Mi dice sempre che le devo dare tempo e che corro troppo e che penso troppo. Probabilmente son io che mi faccio tutte queste seghe mentali, lei manco ci pensa perchè forse alla fine è troppo presto. Cercare di costruite qualcosa con lei però è una bella spesa perchè è brava e anche cara per cosa poi...so già che se ne andrà eppure mi son fissato nel volere qualcosa di più dei normali clienti...voglio la sua mente e il suo cuore. Forse è un capriccio per dimostrare qualcosa a me stesso eppure lei mi fa stare proprio bene e mi piacciono un sacco di cose di lei
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