Femminicidio - Quando non basta limitarsi solo a condannare

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E’ vero, succede.
Una tipa mi disse che con il suo tenero energumeno si sentiva protetta, al sicuro e che in fin dei conti lui l’amava.

Dopo che il suo amore (lui) provò a modificarle i connotati (di lei), si convinse a cambiare opinione. Ma mica subito.
 
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Glenda Cherubino

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ma perchè nessuno dice che nella maggior parte dei casi gli autori delle violenze sono uomini (già protagonisti di episodi simili) che le donne si sono scelti con ostinazione, spesso nonostante tutti gli amici e i parenti le sconsigliassero? Ho conosciuto vari casi, ne cito solo uno: una mia amica si è innamorata di uno già condannato per violenze e ci è andata a convivere e lo ha sposato, nonostante già durante il fidanzamento questo la menasse. Quando le si faceva notare la pericolosità della cosa rispondeva " Il mio amore lo cambiera!" Risultato? si è separata dopo 5 o 6 ricoveri al pronto soccorso...Spesso si dovrebbe dire "chi è causa del suo mal pianga se stesso". Voglio precisare che non considero MAI questo una giutificazione o una attenuante per l'uomo colpevole, ma è innegabile che molte donne, spesso attraenti e istruite, si scelgono uomini notoriamente violenti

vero, ci sono casi come tu dici...e ci sono anche casi senza arrivare alla violenza fisica, ma anche quella psicologia, persecutoria di persone apparentemente tranquille che si rivelano essere poi ben altra cosa.
 
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ma perchè nessuno dice che nella maggior parte dei casi gli autori delle violenze sono uomini (già protagonisti di episodi simili) che le donne si sono scelti con ostinazione, spesso nonostante tutti gli amici e i parenti le sconsigliassero? Ho conosciuto vari casi, ne cito solo uno: una mia amica si è innamorata di uno già condannato per violenze e ci è andata a convivere e lo ha sposato, nonostante già durante il fidanzamento questo la menasse. Quando le si faceva notare la pericolosità della cosa rispondeva " Il mio amore lo cambiera!" Risultato? si è separata dopo 5 o 6 ricoveri al pronto soccorso...Spesso si dovrebbe dire "chi è causa del suo mal pianga se stesso". Voglio precisare che non considero MAI questo una giutificazione o una attenuante per l'uomo colpevole, ma è innegabile che molte donne, spesso attraenti e istruite, si scelgono uomini notoriamente violenti
Di questo aspetto ne avevamo già discusso in altro thread che adesso non ho voglia di cercare. Quante volte avete sentito una donna che dice: "voglio un uomo buono, lavoratore, generoso, che mi rispetti, mi faccia sentire importante, amante della famiglia"?. TUTTE. Dopo cinque minuti le vedi gettarsi tra le braccia del primo ceffo che passa. E magari tu, che sei un ragazzo buono, forse troppo, forse timido, ma serio e lavoratore, ti fai delle belle pippe. E' innegabile che fra gli uomini che uccidono le donne, tanti di essi siano già dei personaggi di indole violenta o soggetti psichiatrici pericolosi (questi ultimi più pericolosi dei primi, in quanto talvolta si legge di lucida follia, disturbi della personalità, ecc.).
 
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Di questo aspetto ne avevamo già discusso in altro thread che adesso non ho voglia di cercare. Quante volte avete sentito una donna che dice: "voglio un uomo buono, lavoratore, generoso, che mi rispetti, mi faccia sentire importante, amante della famiglia"?. TUTTE. Dopo cinque minuti le vedi gettarsi tra le braccia del primo ceffo che passa. E magari tu, che sei un ragazzo buono, forse troppo, forse timido, ma serio e lavoratore, ti fai delle belle pippe. E' innegabile che fra gli uomini che uccidono le donne, tanti di essi siano già dei personaggi di indole violenta o soggetti psichiatrici pericolosi (questi ultimi più pericolosi dei primi, in quanto talvolta si legge di lucida follia, disturbi della personalità, ecc.).

ma perché si comportano così? Perché?
 
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ma perché si comportano così? Perché?

perchè sono donne che spesso non sanno amarsi....e quando in questi uomini affiora la loro superiorità di "uomo" con la quale sono stati spesso cresciuti ed educati dell'io sono perfetto, sono maschio e comando e tu "donna", moglie o compagna, devi sottostare alla mia volontà..."e se osi lasciarmi....."
 
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E' innegabile che fra gli uomini che uccidonno le donne, tanti di essi siano già dei personaggi di indole violenta o soggetti psichiatrici pericolosi (questi ultimi più pericolosi dei primi, in quanto talvolta si legge di lucida follia, disturbi della personalità, ecc.).

eclatante il caso nel genovese di quell'indagato per omicidio della propria fidanzata non molti anni fa (ora non ricordo il nome) che ebbe il tempo di conoscere e mettersi assime a un'altra ragazza, sottoporla a stalking dopo che fu lasciato e infine ucciderla.
 
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Glenda Cherubino

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eclatante il caso nel genovese di quell'indagato per omicidio della propria fidanzata non molti anni fa (ora non ricordo il nome) che ebbe il tempo di conoscere e mettersi assime a un'altra ragazza, sottoporla a stalking dopo che fu lasciato e infine ucciderla.

Debora..... accadde nel biellese

http://linnocenzanonsitocca.wordpress.com/2010/03/09/trivero-in-provincia-di-biella-debora-rizzato-aveva-25-anni-uccisa-dall%E2%80%99uomo-che-la-violento-10-anni-fa/
 
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ma perché si comportano così? Perché?

perchè sono donne che spesso non sanno amarsi....e quando in questi uomini affiora la loro superiorità di "uomo" con la quale sono stati spesso cresciuti ed educati dell'io sono perfetto, sono maschio e comando e tu "donna", moglie o compagna, devi sottostare alla mia volontà..."e se osi lasciarmi....."

Credo che tale atteggiamento delle donne sia da ricercarsi in qualcosa di atavico, insito nel loro DNA: l'istinto di conservazione. L'uomo forte, chiamiamolo macho, è sempre piaciuto alle donne, le fa sentire protette e a lungo termine appare come uno che all'occorrenza difende la famiglia e la prole, pronto a risolvere situazioni anche nei rapporti extrafamiliari (affari, rapporti con terzi, bisogni della famiglia, ecc...).
Vi faccio alcuni piccoli esempi che mi sono capitati personalmente.
1) Un paio d'anni fa stavo con una free, siamo andati in un locale e uno sconosciuto al banco fece un apprezzamento su di lei. Sapete cosa lei mi disse?: "Che uomo sei? Vai là e digli qualcosa!". Mi sono sentito in forte imbarazzo e soprattutto MESSO ALLA PROVA. Invece di intervenire ho minimizzato quella che per me era una pura banalità.
2) Filavo una ragazza che dopo una breve frequentazione decide di concludere. Le chiedo un ultimo incontro per un chiarimento dove mi informa che non ero il suo tipo. "Sei un bravo ragazzo, ma sei un debole" e fra le altre cose mi rinfaccia di essermi avvicinato ad un vigile urbano avvisandolo che stavo per andare a pagare il biglietto al parcometro (avevamo appena parcheggiato). Il mio intento fu quello di prevenire la multa dato che il vigile era arrivato all'improvviso. Lei ha interpretato questa mia azione come un segno di sottomissione. Vi dico la verità: l'episodio del vigile è stato così banale che se non me lo ricordava lei lo avevo completamente rimosso dalla memoria.
Come ci si deve comportare con le donne? Picchiare il primo che passa? Disprezzare le regole? Daltronde, sempre per esperienza personale, non bisogna essere troppo servizievoli, altrimenti si passa per baciaculi e perdono subito l'interesse. Bisogna sempre farsi desiderare, ma non è facile.
Torniamo a noi. Spesso le donne a causa del loro temperamento romantico che spesso prevale sulla loro razionalità, confondono il macho con il bullo e badate bene, non sono la stessa cosa. E' fin troppo facile incappare in ceffi, delinquenti e insani di mente. Solo dopo si accorgono di essere finite in un vortice di violenza e paura. Una prigione.
 
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la ragione domina sulla forza .
l'IO privato della forza e' solo compassione .
la forza privata della ragione e' solo VIOLENZA !

la violenza su soggetti palesemente piu' deboli di noi e' solo un chiaro manifesto di una immensa debolezza psicologica che porta a sfogare nella maniera piu' infima la paura di essere scoperti per quello che sono ...... degli omuncoli indegni di stare in una collettivita' e di relazionarsi con la altre persone .
 
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Glenda Cherubino

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E' fin troppo facile incappare in ceffi, delinquenti e insani di mente. Solo dopo si accorgono di essere finite in un vortice di violenza e paura. Una prigione.

o comunque uomini instabili che non riescono a vivere una relazione.....concordo con te Invernizzi.
la violenza, a volte, può essere molto sottile inizialmente e questo tipo di violenza è ancora piu' pericolosa.
 
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o comunque uomini instabili che non riescono a vivere una relazione.....concordo con te Invernizzi.
la violenza, a volte, può essere molto sottile inizialmente e questo tipo di violenza è ancora piu' pericolosa.

non sempre i segni che ci lasciano sulla pelle sono quelli che fanno piu' male !
 
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perchè sono donne che spesso non sanno amarsi....e quando in questi uomini affiora la loro superiorità di "uomo" con la quale sono stati spesso cresciuti ed educati dell'io sono perfetto, sono maschio e comando e tu "donna", moglie o compagna, devi sottostare alla mia volontà..."e se osi lasciarmi....."

Siete troppo complicate e contorte...... Io quando vedo un bel culetto, un bel fisichino magro e sodo, un bel visino sono già a posto. Non mi perdo in elucubrazioni mentali e filosofiche degne di freud ai massimi livelli.
 
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Credo che tale atteggiamento delle donne sia da ricercarsi in qualcosa di atavico, insito nel loro DNA: l'istinto di conservazione. L'uomo forte, chiamiamolo macho, è sempre piaciuto alle donne, le fa sentire protette e a lungo termine appare come uno che all'occorrenza difende la famiglia e la prole, pronto a risolvere situazioni anche nei rapporti extrafamiliari (affari, rapporti con terzi, bisogni della famiglia, ecc...).
Vi faccio alcuni piccoli esempi che mi sono capitati personalmente.
1) Un paio d'anni fa stavo con una free, siamo andati in un locale e uno sconosciuto al banco fece un apprezzamento su di lei. Sapete cosa lei mi disse?: "Che uomo sei? Vai là e digli qualcosa!". Mi sono sentito in forte imbarazzo e soprattutto MESSO ALLA PROVA. Invece di intervenire ho minimizzato quella che per me era una pura banalità.
2) Filavo una ragazza che dopo una breve frequentazione decide di concludere. Le chiedo un ultimo incontro per un chiarimento dove mi informa che non ero il suo tipo. "Sei un bravo ragazzo, ma sei un debole" e fra le altre cose mi rinfaccia di essermi avvicinato ad un vigile urbano avvisandolo che stavo per andare a pagare il biglietto al parcometro (avevamo appena parcheggiato). Il mio intento fu quello di prevenire la multa dato che il vigile era arrivato all'improvviso. Lei ha interpretato questa mia azione come un segno di sottomissione. Vi dico la verità: l'episodio del vigile è stato così banale che se non me lo ricordava lei lo avevo completamente rimosso dalla memoria.
Come ci si deve comportare con le donne? Picchiare il primo che passa? Disprezzare le regole? Daltronde, sempre per esperienza personale, non bisogna essere troppo servizievoli, altrimenti si passa per baciaculi e perdono subito l'interesse. Bisogna sempre farsi desiderare, ma non è facile.
Torniamo a noi. Spesso le donne a causa del loro temperamento romantico che spesso prevale sulla loro razionalità, confondono il macho con il bullo e badate bene, non sono la stessa cosa. E' fin troppo facile incappare in ceffi, delinquenti e insani di mente. Solo dopo si accorgono di essere finite in un vortice di violenza e paura. Una prigione.

piuttosto che diventare così punter forever
 
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Se anche l'unico obiettivo raggiunto da una giornata del genere fosse di parlarne, sarebbe già tanto.

Anche perchè in una coppia dove un uomo ed una donna riescono a relazionarsi ed a parlarsi in modo sano, non nasce la violenza.

P.s.: e comunque, spesso, l'uomo violento (da adulto) non è stato cresciuto con il concetto del super-macho.
Tutt'altro.
 
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o comunque uomini instabili che non riescono a vivere una relazione.....concordo con te Invernizzi.
la violenza, a volte, può essere molto sottile inizialmente e questo tipo di violenza è ancora piu' pericolosa.

bravissima, hai usato proprio la parola chiave: violenza SOTTILE.
La cosa che più mi ha fatta pensare è stato sentire le parole della criminologa Roberta Bruzzone. La violenza il più delle volte è celata da atteggiamenti addirittura opposti, ovvero si tratta di uomini iperprotettivi, premurosi, che nulla hanno a che fare con la violenza comunemente intesa. Il clichè del macho non ha nulla a che vedere con una correlazione con la violenza. I veri violenti, che poi arrivano a compiere omicidi, sono spesso uomini apparentemente lontani dalla violenza cui noi solitamente pensiamo, perciò insospettabili.
Però presentano connotati di violenza psicologica facili da recepire per chi se ne intende: ad esempio tendono a controllore la donna, ad essere eccessivamente premurosi, a manipolarla sottilmente, con la mente più che con la forza bruta(tu forse hai letto la mia storia nell'altro topic, quindi immaginerai anche perché mi ha colpita sentire le parole della Bruzzone e perché mi sono interessata all'argomento).
E' questo che è davvero pericoloso. L'uomo che alza le mani lo vedi subito e paradossalmente è molto meno pericoloso perché te ne puoi allontanare. La violenza psicologica invece è molto più subdola.
 
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