Femminicidio - Quando non basta limitarsi solo a condannare

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a ciascuno il suo bla bla bla ..
ogni giorno nel mondo sottosviluppato muoiono un centinaio di bambini per fame malattie guerre ecc ..
ogni giorno in italia muoiono uno o due lavoratori per inosservanza o mancanza delle misure salvavita ..
ogni giorno in italia e nel mondo muoiono o rimangono invalide centinaia di persone a causa di incidenti stradali per inosservanza delle normali regole di convivenza ..
in italia e nel mondo non solo sottosviluppato il femminicidio è quasi una profilassi ..
forse non bastano le belle regole scritte .. carta dei diritti - costituzione - leggi - regolamenti - ecc ..
forse bisognerebbe tornare all'insegnamento della educazione civica ..
forse bisognerebbe aprire delle carceri da terzo mondo anche qui in itaglia .. naturalmente non solo per gli extra ..

Ma tutto questo cosa c'entra?
Certo, bisognerebbe tornare all'Insegnamento dell'Educazione Civica ...
a ciascuno il suo bla bla bla ...
 
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Michele Serra come al solito ha preso il bersaglio.
“Le pensano obbedienti e sottoposte, prive di qualunque autonomia al di fuori del recinto ideologico nel quale i loro proprietari maschi le confinano. Le pensano puttane se non assoggettate a un marito e a una famiglia, se non abbastanza castigate e remissive. Le pensano indegne se non devote ai fornelli, alla cura dei maschi di casa, al servizio di chi le protegge se obbediscono, le offende e le malmena se disobbediscono.”
Ma a voi non scorre un brivido nella schiena quando vedete scritto – un po’ troppo spesso a dire il vero – che le donne sono tutte puttane, se non più puttane delle prostitute stesse?
 
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Per me c'è un 50% di responsabilità....da ambo i sessi...certo la donna è il sesso debole ed è + soggettaa eventuali violenze o alla peggio a uccisioni.

sì certo, se una donna viene uccisa è responsabile al 50%: ha avuto la colpa di essere donna.
anche chi viene ucciso da un ladro ha il 50% di responsabilità: ha avuto la colpa di avere dei soldi addosso.

ho letto egli interventi proprio belli e ragionati, ma ne ho letti alcuni (per fortuna la minoranza)che mi fanno accaponare la pelle. come si può giustificare un omicidio?
 
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sono d' accordo sia con il collega il merlomaschio che con reggiano80: sul caso del prete c'è stata una montatura dei giornalisti ( parola impropria per definire delle persone che sciupano della carta o della corrente per innondare l' etere di CAZZATE).
Leggendo il testo del prete lui fa presente che a volte il comportamento della donna porta all' esasperazione l' uomo che essendo più sanguinio scatta con l'uso della forza.
Ma nessuno dei Vostri amici non è stato torturato dall' ex moglie, magari prima reso cornuto dalla stessa e poi spogliato dei beni, dello stipendio e sopprattutto (la cosa più importante) dei figli. Magari la signora vive con il secondo uomo ( quello che vi ha fatto diventare cervo), nella casa che avete comprato voi, magari la state ancora pagando e pretende che chiami papa l' altro.
La cronaca è piena di questi comportamenti, con questo non giustifico la violenza, però non siamo tutti uguali, in oltre si aggiungono le leggi e sopprattuto chi le applica troppo a favore delle donne che possono succedere dei corto circuiti delle cervello che sfociano nelle violenze.
C'è un altro problema: il comportamento degl' assassini, l'uomo tende usare armi sia da fuoco che bianche, La donna, il tipo serial killer donna usa il veleno, le altre lo sfinimento psicologico che si vede meno è lento ma ti uccide lentamento con sofferenze allucinanti.
NB il vaticano ci mette del suo: una volta discutendo con un vescovo ( mio cugino) si lamentava del comportamento dei preti pedofili ( in fatti era arrivato tardi alla cerimonia che doveva officiare a causa del prete pedofilo di Genova di pochi anni fa si trattava degli straschi giudizziari), la sua preoccupazione era dell' immagine della chiesa e che i preti si sarebbe dovuto ritirare se non sapeva resistere. Dall' alto del mio anticlecalismo ho fatto notare che ero preoccupato per i giovani, ma sopprattuto di quello che avrebbero fatto loro a sua volta diventati grandi ( è risaputo che il 50% circa dei pedofili è stato vittima di pedofili prima)
Non è solo colpa del maschio è colpa di tutti ed anche del maschio che non riesce più a scrollare le spalle, rialzarsi, voltarsi e ricominciare da capo, tende a crollare nel baratro e nel cadere trascina tutto quello che riesce a cogliere in tutti i modi che può, purtroppo anche con la violenza sulle donne.

ma davvero pensi quello che hai scritto? mi fai paura, davvero. e poi non offendere i maschi. quelli che tu descrivi sono assassini, non "maschi". Il maschio non riesce più a scrollare le spalle e quindi è comprensibile che reagisca a volte ammazzando la donna? ma che dici?? la sua ex si è risposata e quindi è comprensibile che lui la ammazzi? le leggi "troppo a favore delle donne" farebbero scattare dei corto circuiti che portano ad ammazzare... ma in chi? in uomini sani non di sicuro: solamente degli psicopatici potrebbero reagire così. il comportamento della donna porta all'esasperazione l'uomo e quindi è colpa sua se viene uccisa..ma che stronzate sono. sai quante sono le persone esasperanti: cosa facciamo, le ammazziamo? che pena.
 
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Michele Serra come al solito ha preso il bersaglio.

Certo. Serra ha preso - come al solito - il bersaglio di vendersi al meglio all'ideologia dominante. Quella femminocratica e politically correct.

Il maschio e' colpevole di esistere e di essere maschio. La cultura femminocratica dominante in Occidente- gia' esultante per avere distrutto "il padre" - ora rilancia. E cosa c'e' di meglio di una bella pena differenziata per reati commessi a danno di maschi e femmine?

(Guarda caso la differenziazione esiste gia': basta guardare cio' che ruota attorno al divorzio.)

Come sempre non manchera' mai una coscienza a pagamento, tipo Serra, per sostenere tali tesi.
 
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cioè siamo in un paese del cazzo, con dei politi del cazzo e un' informazione in mano ai poteri forti ( banche, politici e sopprattuto industriali-commendatori)

E con un partito (il PD) che alle sue primarie, obbliga a esprimere una preferenza su due per una donna. E la cosa e' considerata non solo normale, ma altresi' meritoria.

Comunque come uomini stiamo diventando più deboli psicologicamente e quindi qualcuno salta piacchiando le donne

Il manicomio funziona perche' riesce a farti sentire .- e quindi diventare - pazzo.
Il "manicomio" in passato ha deciso che il padre doveva scomparire. Ora ha deciso che devo scomparire il maschio.
 
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Certo. Serra ha preso - come al solito - il bersaglio di vendersi al meglio all'ideologia dominante. Quella femminocratica e politically correct.

Il maschio e' colpevole di esistere e di essere maschio. La cultura femminocratica dominante in Occidente- gia' esultante per avere distrutto "il padre" - ora rilancia. E cosa c'e' di meglio di una bella pena differenziata per reati commessi a danno di maschi e femmine?

(Guarda caso la differenziazione esiste gia': basta guardare cio' che ruota attorno al divorzio.)

Come sempre non manchera' mai una coscienza a pagamento, tipo Serra, per sostenere tali tesi.
Ok, ammetto di aver scritto un "come al solito" di troppo, però ricordiamoci che stiamo parlando di violenza.
 
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Glenda Cherubino

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caro Caronte mettere il dramma sul piatto di una bilancia cercando di bilanciare il male non è utile a far pensare che oggi....è una vera tragedia umana.
 
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Dobbiamo allenare la mente a non essere violenta, ogni giorno ed in ogni modo.
Per farlo dobbiamo perdere familiarità anche con la sola idea di nuocere ad un essere, solo perché ci causa sofferenza.
Uccidere può essere giustificato soltanto per difendere la propria vita o quella degli altri.
Fino a poco tempo fa, quando vedevo un insetto dentro casa, il mio istinto era quella di eliminarlo. Mi fa schifo, mi dà fastidio, tanto vivrebbe solo qualche ora….queste erano le giustificazioni che mi davo.
Senza accorgercene, prendiamo familiarità con l'idea di uccidere un essere, anche se ci causa una sofferenza tollerabile.
Il mondo non cambia se uccidiamo una mosca, ma cambia lentamente la nostra mente.
A volte ci stupiamo nel leggere che le persone che hanno commesso un reato grave, non hanno precedenti altrettanto gravi nel loro passato. La violenza era solo nella loro mente. E improvvisamente è venuta fuori.
Non mi rivolgo alle persone abituate alla violenza, quelle vanno riprogrammate da capo.
Mi rivolgo agli uomini "normali", come me:cerchiamo tutti i giorni di non prendere familiarità con questa idea di violenza, nelle cose quotidiane.
 
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mi piacerebbe vedere una fiaccolata, in una qualunque citta', di soli uomi in segno di solidarieta' a
quanto sta accadendo a troppe, troppe donne.
Penso che sarebbe un segnale molto forte dal mondo maschile e anche un senso di rassicurazione
verso il mondo femminile..
 
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mi piacerebbe vedere una fiaccolata, in una qualunque citta', di soli uomi in segno di solidarieta' a
quanto sta accadendo a troppe, troppe donne.
Penso che sarebbe un segnale molto forte dal mondo maschile e anche un senso di rassicurazione
verso il mondo femminile..

Sognare è bello ... ma non credo che sia una cosa che dipenda solo dal mondo maschile è questione di educazione sia di maschi che femine.
 
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Glenda Cherubino

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Noi siamo cmq quella realtà che lotterà sempre per qualsiasi forma di violenza....
 
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Dobbiamo allenare la mente a non essere violenta, ogni giorno ed in ogni modo.
Per farlo dobbiamo perdere familiarità anche con la sola idea di nuocere ad un essere, solo perché ci causa sofferenza.
Uccidere può essere giustificato soltanto per difendere la propria vita o quella degli altri.
Fino a poco tempo fa, quando vedevo un insetto dentro casa, il mio istinto era quella di eliminarlo. Mi fa schifo, mi dà fastidio, tanto vivrebbe solo qualche ora….queste erano le giustificazioni che mi davo.
Senza accorgercene, prendiamo familiarità con l'idea di uccidere un essere, anche se ci causa una sofferenza tollerabile.
Il mondo non cambia se uccidiamo una mosca, ma cambia lentamente la nostra mente.
A volte ci stupiamo nel leggere che le persone che hanno commesso un reato grave, non hanno precedenti altrettanto gravi nel loro passato. La violenza era solo nella loro mente. E improvvisamente è venuta fuori.
Non mi rivolgo alle persone abituate alla violenza, quelle vanno riprogrammate da capo.
Mi rivolgo agli uomini "normali", come me:cerchiamo tutti i giorni di non prendere familiarità con questa idea di violenza, nelle cose quotidiane.

Ti quoto. Ma questo, nella società meschina e ipocrita di oggi, non è proprio possibile. La morte e la violenza ci vengono sbattuti in faccia tutti i giorni, ad esempio nei telegiornali quando siamo a tavola; serial killer intervistati in questi talk show spazzatura e sbattuti sulle prime pagine del Times, come fossero divi e senza sapere il nome di almeno una delle loro vittime; telefilm come Criminal Minds, NCIS ecc, ci propinano medici legali che mangiano sandwich e parlano di NBA davanti a cadaveri sezionati come fossero al bar. Hai ragione, è la pseudo cultura propinata a questa società amorfa che ci induce subdolamente a confondere la vita e la morte.
 
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come vedete la violenza non ha sesso...da non credere!

http://notizieincredibili.scuolazoo...turano-un-ragazzo-denunciate-due-sorelle-foto

http://forum.chatta.it/mondo-diversamente-abile/7999416/francia-tre-ragazze-torturano-uno-psico.aspx




questa notizia poi mi ha veramente turbato! E' in inglese, provate a tradurre con il traduttore di google se non capite! Una violenza del genere non l'ho letta nemmeno negli episodi criminosi commessi dagli uomini! :shok:
http://www.dreamindemon.com/2009/08/21/angela-simpson-tormented-and-tortured-disabled-man/
 
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con queste come la mettiamo?

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http://milano.repubblica.it/cronaca...n_casa_la_sua_convivente_di_34_anni-54243429/

Brescia, una donna spara e uccide
in casa la sua convivente di 34 anni
L'omicidio è avvenuto nella notte a Gussago. La donna ha sparato con una pistola che era stata acquistata pochi giorni fa. Sul delitto stanno indagando i carabinieri, ma la pista passionale è la più accreditata

Brescia, una donna spara e uccide in casa la sua convivente di 34 anni La casa del delitto
Due colpi alla testa che hanno posto fine alla vita della sua compagna, esplosi con una Beretta calibro 7,65 acquistata solo cinque giorni prima. Una circostanza, questa, che con tutta probabilità farà scattare l'accusa di omicidio premeditato, con l'aggravante della minorata difesa. Angela Toni, 35 anni, operaia in una fabbrica di materie plastiche a Rodengo Saiano, ha freddato Milena Ciofalo, 34 anni - che aveva perso il suo lavoro da barista qualche mese fa - mentre dormiva, nella notte, nella loro casa a Gussago, nel Bresciano.

E' stata la stessa Toni, qualche ora dopo il delitto, a chiamare i carabinieri: "Ho ucciso la mia donna". L'hanno trovata in casa, accanto al corpo di Milena che ha vegliato per qualche ora: nella camera da letto c'erano due bossoli. Ha balbettato qualche tentativo di spiegazione da cui i militari di Gardone Valtrompia e Brescia hanno capito che l'uccisione era maturata per una questione passionale. "Un omicidio che ha un movente passionale", ha confermato il comandante provinciale di Brescia, colonnello Marco Turchi, che trae origine da "un rapporto di coppia difficile".

A Gussago, in una villetta a schiera a due piani, la coppia era arrivata da meno di un anno. La vittima era originaria di Agrigento, quella che da compagna nella vita è diventata la sua assassina arrivava invece da Perugia. Una vicina di casa, una donna dell'Est, racconta che due mesi fa le aveva sentite "litigare abbastanza forte". Come è successo sabato sera, "ma poi si erano calmate".
Angela Toni, invece, ha atteso che Milena si addormentasse, ha impugnato la pistola, le ha messo un cuscino in faccia e l'ha uccisa. Davanti al magistrato dovrà spiegare perché ha acquistare quell'arma solo pochi giorni fa per poi ottenere un permesso di porto per il tiro a volo. Dovrà spiegare se sospettava che la sua compagna avesse cominciato a frequentare qualche altra persona, caricando la sua gelosia fino a farla esplodere, oppure se Milena voleva lasciarla e lei ha deciso che non potesse essere di nessun altro.

A Gussago le conoscevano in pochi: facevano una vita riservata. Milena, nei locali in cui aveva lavorato come barista, è ricordata come una brava dipendente. Una coppia come tutte le altre, hanno ricostruito gli investigatori, con i loro dissidi che fanno parte della quotidianità, diventati più frequenti e accesi negli ultimi tempi, ma che non lasciavano presagire la tragedia della notte scorsa. La vicina di casa aveva sentito il rumore di due colpi. ma non aveva pensato che fossero spari. Milena, invece, era morta, uccisa dalla persona che aveva amato e che ora è in carcere con accuse che potrebbero costargli l'ergastolo.

"Le coppie lesbiche non sono certo idilliache e senza macchia. Ma sicuramente, anche dall'esperienza dei nostri centri di aiuto, la violenza fisica all'interno delle coppie di donne è piuttosto rara. E' un cattivo esempio di imitazione della normalità", commenta Cristina Gramolini, della segreteria nazionale di Arcilesbica. "Attenzione a non usare questi episodi per equiparare le violenze, quella tradizionale maschile verso la partner e quella all'interno delle coppie lesbiche - avverte la dirigente di Arcilesbica - Non vorrei che in nome di alcuni casi si dia la sensazione che la violenza è insita in tutti i rapporti di coppia e che nulla cambia tra la coppia tradizionale, in cui predomina la guida maschile, e una situazione diversa".

*************

La parte divertente di questa tragedia e' il commento di Arcilesbica.

La parte meno divertente e' intuire dove sta andando a parare questa volonta' di riconoscere dei "reati di genere". Perche' i malpensanti - come me - hanno visto dove e' andata a finire la giurisprudenza relativa al divorzio.
 
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