HIV uomo che ha contaggiato piu' di 30 donne : i conti non tornano

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GinoC, guarda che stai sbagliando nel fare i tuoi conti. Con una probabilità di 0.2% per rapporto, in 100 rapporti la probabilità di trasmettere la malattia è già del 20%.
Sinceramente non trovo impossibile che lui abbia scopato per 100 volte (in media) con quelle donne nell'arco di 10-15 anni, e quindi stiamo parlando di qualcosa come 5000 rapporti sessuali, che sono poco più di 1 al giorno considerando 10 anni, e poco meno di 1 al giorno se fossero 15 gli anni.

Sicuramente sono molti, ma se questo tizio è un malato (mentale) che voleva propagare l'HIV e ha utilizzato tutti i suoi mezzi per massimizzare ciò, non è un numero completamente assurdo come i tuoi "1300 rapporti al mese".

Ora tu dirai: ma il 20% ancora non spiegherebbe i 30 casi su 50. A questo rispondo: il 0.2% è relativo a rapporti "standard" (o meglio: al rapporto sessuale medio). Scommetto che non hanno considerato rapporti anali, che sicuramente alzano di molto tale valore e immagino che questo stronzo usasse appunto per questo ( con questo voglio dire: P(prendere HIV | lui malato AND rapporto anale non protetto) >> P(prendere HIV | lui malato)) , o altre possibilità come mordicchiarsi le unghie fino ad ottenere una piccola feritina e fare fingering et similia che potrebbero benissimo alzare un 0.2% fino ad un 1%. Anche se sembra poco, considera che se fosse così allora bastano 20 rapporti per arrivare al 20% di probabilità di trasmettere la malattia e con 90 rapporti hai ~60% di probabilità di farlo, che più o meno è quello che abbiamo in questo caso.

Ergo: non farti tanto queste paranoie. Il dato medio dello 0.2% può benissimo essere compatibile con quello che ha fatto questo pezzo di merda, perchè lui ha sicuramente cercato di alzare quella percentuale in ogni modo possibile.
 
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randomico
con questo bel nick che hai , che ci fa pensare che tu sia un matematico, prendi queste toppe??
Rimandato, bocciato , espulso da tutte le scuole del regno !!! Ahaha
Ma lo hai pure scritto che 2 casi ogni mille sono lo 0,2% e poi dici che la probabilità su 100 casi sono il 20% ??? Ma che fai da una parte dividi e dall'altra moltiplichi?? ahahaha
2 casi su 1000 sono 0,2 casi ogni cento e non 20 !!!!
adesso rosso dalla vergogna dì a tutto l'uditorio che ho ragione : il minimo che tu possa fare dopo questa toppa colossale !!!
e poi nessuna paranoia : solo che i conti non tornano come tu adesso confermerai.
( che iddio perdoni te e l'Italia ...)
 
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smith

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A me sorge una domanda spontanea: ma i nuovi contagi, in tutto il mondo, quindi come avvengono?
Tutti per via endovenosa?
O tutti che riescono a trombare come ricci ed avere almeno 500 rapporti nella propria vita, anzi, magari nel corso di pochi anni?
 
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ma dimmi che scherzi Smith.
questa tua ultima mi pare un insulto all'intelligenza di chi ci legge.
Ma lo sai quanti casi all'anno ci sono in Italia ????
4000 !!!! diciamo "solo" 4000 !!!
E quante volte scopano all'anno senza protezione diciamo 30/40 milioni di persone (su 60 milioni che siamo)??
E quello da solo ha fatto quei numeri?
Ma mi faccia il piacere ( diceva il sommo principe ) !!!
Vi prego ragazzi : se vogliamo parlare di numeri facciamolo con cognizione di causa , se no meglio lasciar perdere.
 
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lollini

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GinoC, guarda che stai sbagliando nel fare i tuoi conti. Con una probabilità di 0.2% per rapporto, in 100 rapporti la probabilità di trasmettere la malattia è già del 20%.
Sinceramente non trovo impossibile che lui abbia scopato per 100 volte (in media) con quelle donne nell'arco di 10-15 anni, e quindi stiamo parlando di qualcosa come 5000 rapporti sessuali, che sono poco più di 1 al giorno considerando 10 anni, e poco meno di 1 al giorno se fossero 15 gli anni.

Sicuramente sono molti, ma se questo tizio è un malato (mentale) che voleva propagare l'HIV e ha utilizzato tutti i suoi mezzi per massimizzare ciò, non è un numero completamente assurdo come i tuoi "1300 rapporti al mese".

Ora tu dirai: ma il 20% ancora non spiegherebbe i 30 casi su 50. A questo rispondo: il 0.2% è relativo a rapporti "standard" (o meglio: al rapporto sessuale medio). Scommetto che non hanno considerato rapporti anali, che sicuramente alzano di molto tale valore e immagino che questo stronzo usasse appunto per questo ( con questo voglio dire: P(prendere HIV | lui malato AND rapporto anale non protetto) >> P(prendere HIV | lui malato)) , o altre possibilità come mordicchiarsi le unghie fino ad ottenere una piccola feritina e fare fingering et similia che potrebbero benissimo alzare un 0.2% fino ad un 1%. Anche se sembra poco, considera che se fosse così allora bastano 20 rapporti per arrivare al 20% di probabilità di trasmettere la malattia e con 90 rapporti hai ~60% di probabilità di farlo, che più o meno è quello che abbiamo in questo caso.

Ergo: non farti tanto queste paranoie. Il dato medio dello 0.2% può benissimo essere compatibile con quello che ha fatto questo pezzo di merda, perchè lui ha sicuramente cercato di alzare quella percentuale in ogni modo possibile.

Che l'onicofagia o la cuticola facciano da sole aumentare (quintuplicare) lo 0.20% fino all' 1% mi pare eccessivo (5 volte tanto. Tutto può essere, sia chiaro).
 
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smith

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Adesso sono i tuoi conti che non tornano caro GinoC...

30/40 milioni sono praticamente tutti gli adulti italiani tra i 14 e i 65 anni...basta leggere le statistiche ISTAT...

Quindi, prendendo per buone le tue cifre, vuol dire che tutti gli adulti italiani almeno fino a 65 anni di età scopano...
E scopano alla grande, praticamente tutti senza protezione e aggiungo, anche non monogamicamente se vogliamo giustificare il contagio...
No, a me con sti numeri, adesso sì i conti non tornerebbero...
Primo fa tutti il numero di persone sessualmente attive, ossia 30-40 milioni. Praticamente, come già detto, tutte la popolazione adulta italiana sotto i 65 anni...
No, sono troppi. E anche quelle che realmente scopano non hanno così tanti rapporti sessuali all'attivo...

In verità i nuovi contagi di HIV all'anno solo di tipo eterosessuale, sono circa 1500 per l'anno 2015 (anche qui basta vedersi i report e le statistiche).
In buona parte concentrati nella fascia 35-40 anni.
Facciamo per un momento una piccola forzatura: prendiamo che questi 1500 casi all'anno siano veramente tutti nella fascia 35-40 anni.
Ammettendo per queste persone una vita sessuale attiva da circa vent'anni (e sono già stato buono), per arrivare ad almeno 500 rapporti per avere un contagio sicuro, dovrebbero avere un rapporto sessuale ogni 15 giorni (e ogni rapporto deve essere sempre senza precauzione).
Ora, se un rapporto ogni 2 settimane dall'età di circa 16 anni in poi, potrebbe pure sembrare plausibile, a pensarci con il buon senso, non lo è.
E' comunque una frequenza troppo alta. Sopratutto, ripeto, devono essere tutti e 500 rapporti non protetti.
Non è plausibile.

Questo per dire cosa?
Che la percentuale di contagio dello 0,2% è veramente solo un parametro statistico e "strumentale".
Di fatto, la percentuale di contagio per singolo rapporto, è molto più indeterminata e può salire, in condizioni "normali" a probabilità molto più alte (che nessuno può quantificare con precisione).
Altrimenti, ripeto, non si spiegherebbero i circa 1500 nuovi contagi anni solo tra persone eterosessuali.
 
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A mio avviso state facendo un po' di confusione con le probalità, 2x1000 non vuol dire che devi necessariamente avere almeno 500 rapporti a rischio per prendere l'hiv, perché se hai sfiga puoi prenderlo anche al primo, ma ragionando sui grandi numeri, su decine di migliaia di persone, la probabilità sarà più o meno quella del 2x1000. Non è che l'hanno calcolata a caso. Per tante persone che sono state contagiate con pochi rapporti ce ne saranno altrettante che ne hanno avuti molti di più prima di venire contagiati o che non l'hanno mai presa. Che il tipo abbia contagiato 30 donne statisticamente sembra difficile ma, come ha già ipotizzato qualcuno, potrebbe aver usato qualche trucchetto per renderlo più probabile.
 
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Quando si parla di AIDS bisogna capire che si intende per persona contagiata.
L'AIDS è una sindrome, cioè un insieme di sindromi. Il sintomo qui è l'immudeficienza.
I "contagiati" di cui parliano i giornali sono asintomatici, sono semplicemente "sieropositivi".
La statistica interessante che andrebbe calcolata è quanti "sieropositivi" diventino poi, statisticamente, sintomatici cioè malati.

Se cioè l'aspettativa di vita tra i sieropositivi è la stessa che tra la popolazione nel suo complesso, pare evidente che non vi sia nesso tra l'essere sieropositivo e l'essere immunodeficiente.

I fautori della teoria virale sono molto bravi a sparare numeri su milioni di morti di AIDS in Africa, che poi sono tutti morti di tifo, di malaria e di altre malattie endemiche, una parte delle quali viene arbitrariamente fatta ricadere tra i casi di AIDS causati da HIV.

Vi sono molte fonti su internet e nelle librerie, quali ad esempio "AIDS: la grande truffa" di Luigi De Marchi e Fabio Franchi, per chi vuole approfondire.

Riguardo il caso dell'untore io vorrei sapere se è noto quanti, tra i "contagiati" siano al momento "sintomatici" perché io penso ancora alla vecchia maniera, se non c'è il sintomo, non c'è la malattia.
 
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no Ramirez io non sto facendo nessuna confusione , e con quello che hai scritto stai confermando al 100% quello che ho detto sin dall'inizio.
Con Smith rinuncio e mi scuso , perché quello che ha scritto credo che non lo abbia letto nessuno : scusami Smith , ma il discorso e' serio e credimi non credo che nessuno abbia voglia di seguire le tue seghe mentali.
Riporto quindi la discussione all'argomento fondamentale prima che lo faccia qualche moderatore : se si rompe un preservativo, e ci si lava subito, si puo' evitare la PEP ( e' inutile stare a fare domande del cavolo tipo "hai fatto le analisi")? questo e' il punto!
I dati, le statistiche e le indicazioni sembrerebbero dire di si, questa storia di questo individuo no . E' questo il punto !
A me nella mia vita si sono rotti 2 preservativi in rapporti pay ( con rapporti non pay , che sono stati molti di più, mai : strano eh?) : uno con una femmina e uno con un trans , ma erano tempi di inizio Aids.
Ora non credo che molti di quelli che ci leggono sarebbero disponibili a sottoporsi ad una PEP con tutto quello che ne consegue. Quindi che si fa? Si chiude la saracinesca perché l'eventualità di una rottura sarebbe un evento inaffrontabile, oppure si continua con la massima attenzione pronti a volare al bagno, magari con il proprio flaconcino per lavaggio antibatterico?
 
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smith

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Ma quindi, GinoC, secondo te, come ha fatto il tizio che ha subito condanna definitiva a contagiarsi?
E le sue "presunte" vittime, a loro volta, come han fatto a contagiarsi?
Perchè stando ai tuoi conti, visto il numero di rapporti che hanno avuto, la cosa sarebbe impossibile.
Perchè le stesse sue vittime dovrebbero aver avuto molti più rapporti anche con altri partner al di fuori di lui (cosa che secondo me, questo è statisticamente impossibile).
E comunque non risolverebbe, ripeto, il "problema" di come sia rimasto contagiato lui, visto anche la sua relativamente giovane età, il non suo propriamente aspetto da adone, ecc. ecc.
 
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oh Smith adesso cominci a ragionare
e' proprio quello che io, e altri insieme a me stanno dicendo : e' strano e non sappiamo rispondere alla tue domande in base alle statistiche ufficiali ( sui 4000 casi all'anno non di discute). Se abbia cercato il contatto tra il suo sangue e quello della malcapitata non lo so, ma in questo caso forse si potrebbe spiegare la cosi diversa e alta casistica, altrimenti forse non sono donne infettate da lui e cercano di approfittarsi della situazione ai fini di un risarcimento : e' una mia ipotesi : non so se ha confermato che tutte quelle che si sono fatte avanti sono realmente sue partner.
E' strano anche come mai io sia il primo a sollevare questa enorme differenza tra le statistiche e i contagi da parte di questo fenomeno : il 5 alla roulette può uscire 2,3 volte di seguito ma 4 mai.
O forse a breve uscirà fuori che e' una megatruffa a discapito di qualche assicurazione, organizzata da un gruppo di appestati che si sono rintracciati e organizzati a tal fine... ( le sparo tutte)
 
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smith

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oh Smith adesso cominci a ragionare
e' proprio quello che io, e altri insieme a me stanno dicendo : e' strano e non sappiamo rispondere alla tue domande in base alle statistiche ufficiali ( sui 4000 casi all'anno non di discute). Se abbia cercato il contatto tra il suo sangue e quello della malcapitata non lo so, ma in questo caso forse si potrebbe spiegare la cosi diversa e alta casistica, altrimenti forse non sono donne infettate da lui e cercano di approfittarsi della situazione ai fini di un risarcimento : e' una mia ipotesi : non so se ha confermato che tutte quelle che si sono fatte avanti sono realmente sue partner.
E' strano anche come mai io sia il primo a sollevare questa enorme differenza tra le statistiche e i contagi da parte di questo fenomeno : il 5 alla roulette può uscire 2,3 volte di seguito ma 4 mai.
O forse a breve uscirà fuori che e' una megatruffa a discapito di qualche assicurazione, organizzata da un gruppo di appestati che si sono rintracciati e organizzati a tal fine... ( le sparo tutte)

E secondo te il giudice, gli inquirenti, il PM, l'avvocato difensore (sopratutto questo) nonchè tutti i vari periti di parti (sì, perchè sono stati anche sicuramente interpellati medici competenti in materia per esprimere un parere tecnico) non hanno mai preso in considerazione queste tue ipotesi?
E, visto che le hanno prese in considerazione (specie, ripeto, l'avvocato difensore e probabilmente il perito della difesa), come mai è stato condannato ugualmente?
Sentenza ingiusta dovrei dedurre allora io. E se fosse così, non dovrebbe aver problemi a ribaltarla prima in appello e in cassazione poi.
Solo che, c'è qualcosa che mi dice che non andrà così...
Ricordo ancora che sono state fatte anche analisi genetiche per confrontare i ceppi di virus tra l'imputato e le vittime, risultando identici.
Cosa che, da sola, non dimostra contro ogni ragionevole dubbio che sia lui il colpevole ma, è sicuramente un'altro indizio che serve, insieme ad altri ed altre prove a "incastrarlo". Peraltro mi risulta che lui non abbia mai negato il suo stato di salute durante il processo e che questo risalisse già ai fatti contestati.

@homert: giusto quando dici che non ha mai voluto aderire alle cure (forse adesso sì...) ma non è nato con l'HIV bensì lo ha contratto nel 2006 (o meglio in quest'anno ha scoperto di essere positivo).
Ma probabilmente il tuo commento era "sarcastico" e se così fosse, lo capisco, ci sta e lo apprezzo anche.
 
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Smith tutto ok : infatti le mie erano sparate , anche se la giustizia come tutti sappiamo prende delle toppe colossali. Comunque le chiacchiere stanno a zero : a parte modalita' diverse di contagio, tipo iniezioni di sangue infetto, i conti non tornano e continuiamo a girare intorno al problema senza fare un passo in avanti ,che forse non riusciremo mai a fare.
Archiviati i tentativi maldestri da 0 in matematica di cercare di ricondurre i casi di contagio di questa storia alle statistiche, non sappiamo dove andare a parare : se osservi questo evento sarebbe da non uscire piu' di casa, altrimenti e' sempre stato risaputo che non e' facile il contagio da HIV. Qualcuno ha parlato di ferite provocate apposta : questa potrebbe essere la chiave di volta, ma io non ne ho sentito parlare, ma non ho seguito piu' di tanto la vicenda.
 
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smith

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Se ci fossero state ferite autoinflitte volontariamente, le vittime ne avrebbero parlato.

Ripeto, per me la chiave di volta è sempre una sola: se è vero come è vero che l'HIV non è una patologia facilissima da trasmettere, è pur sempre sempre vero che, come scritto da più parti da esperti del settore italiani (che per una volta secondo me non sono "troppo conservatori" a torto), basta comunque uno e soltanto un rapporto a rischio per contagiarsi. E ahimè può essere anche il primo.

Poi lo so che questa mia ultima "tesi" è un po' dura da accettare e rappresenta quasi un tabù a quanto pare.
Ma io altre ipotesi non nè vedo.

Tra l'altro fa anche parte di un principio scientifico bene noto: se per spiegare un fenomeno posso formulare n ipotesi, via via più complesse e che chiamano in caso più fattori concomitanti (e sempre meno probabili), queste ultime ipotesi sono quelle quasi da scartare a priori e anzi quella da considerare è, generalmente, la più semplice che chiami in causa meno fattori concomitanti possibili.

Con questo, mi ritiro per il momento piuttosto in tranquillità dalla discussione.

La mia, l'ho detta. Non ci vedo niente di trascendentale in questa faccenda anzi, è solo l'ennesima conferma che con la salute e l'HIV e sempre meglio non scherzare troppo con il fuoco.

Continuerò a leggervi con interesse ed eventualmente valutare se intervenire.
 
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Sul fatto che l'hiv si possa contrarre con un solo rapporto con persona infetta non ci piove, nessuno deve prendere la statistica come stupido pretesto per rischiare. Le statistiche funzionano sui grandi numeri, non sul singolo caso.
 
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Ovunque vi siano seni perfettamente rotondi,alti e
E secondo te il giudice, gli inquirenti, il PM, l'avvocato difensore (sopratutto questo) nonchè tutti i vari periti di parti (sì, perchè sono stati anche sicuramente interpellati medici competenti in materia per esprimere un parere tecnico) non hanno mai preso in considerazione queste tue ipotesi?
E, visto che le hanno prese in considerazione (specie, ripeto, l'avvocato difensore e probabilmente il perito della difesa), come mai è stato condannato ugualmente?
Sentenza ingiusta dovrei dedurre allora io. E se fosse così, non dovrebbe aver problemi a ribaltarla prima in appello e in cassazione poi.
Solo che, c'è qualcosa che mi dice che non andrà così...
Ricordo ancora che sono state fatte anche analisi genetiche per confrontare i ceppi di virus tra l'imputato e le vittime, risultando identici.
Cosa che, da sola, non dimostra contro ogni ragionevole dubbio che sia lui il colpevole ma, è sicuramente un'altro indizio che serve, insieme ad altri ed altre prove a "incastrarlo". Peraltro mi risulta che lui non abbia mai negato il suo stato di salute durante il processo e che questo risalisse già ai fatti contestati.

@homert: giusto quando dici che non ha mai voluto aderire alle cure (forse adesso sì...) ma non è nato con l'HIV bensì lo ha contratto nel 2006 (o meglio in quest'anno ha scoperto di essere positivo).
Ma probabilmente il tuo commento era "sarcastico" e se così fosse, lo capisco, ci sta e lo apprezzo anche.



Appena scoppiato il caso qualche anno fa lessi un articolo e spiegava che il tizio aveva contratto il virus dalla madre...e non aveva mai voluto nemmeno cominciare la terapia.
 
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aridaje , ma chi ha detto che qualcuno vuole rischiare : siamo proprio qui per questo , perché credo che tutti gli scriventi si cacano sotto. L'argomento e' rottura di preservativo : rischio medio, basso , nullo ai fini di una PEP?
Non credo esista una casistica in merito
 
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smith

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Appena scoppiato il caso qualche anno fa lessi un articolo e spiegava che il tizio aveva contratto il virus dalla madre...e non aveva mai voluto nemmeno cominciare la terapia.

Giusto per completezza e non per pedanteria qui é spiegato come sia stato contagiato a 20 anni (da una donna).
 
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