[RECE] Ana o Anna (ALB) - OTR Notturna - Vertemate con Minoprio (CO)

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NOME: Ana - Anna
CITTA DELL'INCONTRO: Vertemate con Minoprio
ZONA: 45.721961, 9.071199 - SP ex SS35 dei Giovi
NAZIONALITA': Albanese
ETA': 21
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BJ – Rai1
COMPENSO RICHIESTO: 30
COMPENSO CONCORDATO: 60
DURATA DELL'INCONTRO: 15min
DESCRIZIONE FISICA: Altezza 165 circa, fisico snello da velina, bel viso capelli fluenti neri, seconda di seno
ATTITUDINE: volitiva, diffidente, se la tira un po’


LA MIA RECENSIONE:
Avevo adocchiato Ana quest’estate quando sfoggiava vestitini rosso e neri molto fetish che mettevano ben in risalto il suo splendido corpo, ma prima dell’altra sera ero stato rimbalzato malamente per due volte perché durante l’intervista avevo osato chiederle se si spogliava un po’…
La ragazza mi sembrava comunque molto caricata, sicuramente per l’indubbia bellezza. Serata di pioggia passo e vedo la luce accesa dell’abitacolo della sua auto, un’utilitaria scura parcheggiata all’ingresso di una fabbrica, con lei intenta a sistemarsi lo chignon, mi scatta la voglia di ritentare l’approccio… Il tempo di invertire la rotta alla rotonda e trovo un collega che me la soffia.
Girovago valutando le alternative, che non mancano, fino a quando dopo oltre mezz’ora la ritrovo fuori dall’auto con un grosso ombrello, veste leggings in similpelle nera che esaltano la siluette delle belle gambe e fianchi e toppettino nero traforato… accosto e saluto, rate standard e l’invito a salire. Chiede conferma e mi dice di aspettare un attimo che posa l’ombrello.
Sale e si presenta piacere sono Ana, e poi mi chiede subito l’età. Lei è giovanissima, ventunenne ed è in Italia da sei-sette mesi. Mi complimento per come ha imparato la nostra lingua, poi quando mi dice che è albanese capisco anche il perché… Ahh le albanesi dico con un sospiro, sembra curiosa di sapere cosa penso delle sue connazionali… ho qualche amica albanese, mi piacciono, ma una mi ha deluso parecchio… non siamo tutte così mi risponde senza cercare di approfondire.
Arriviamo intanto all’imbosco un parcheggio abbastanza tranquillo che già conoscevo, il primo slot è occupato da una collega, ci dirigiamo sul lato opposto e in prossimità della fermata mi prende il volante ed indirizza l’auto. Mi racconta di aver imparato a guidare all’età di 14 anni, caspita! e di guidare meglio di molti uomini… La ragazza è volitiva e pecca un po’ di modestia…
Chioso un po’ sulla ‘erre’ moscia albanese che mi intriga ma che nel suo modo di parlare non è comunque molto marcata. La ragazza è molto organizzata dispone subito un sacchettino di plastica usa e getta sul cruscotto e lo modella a forma di secchiello e si prepara con il condom in mano… Ci guardiamo negli occhi sorride, immagino tu voglia le rose… e sì mi dispiace ma non ci conosciamo… per carità prima o dopo fa poca differenza immagino che gratis tu non me la conceda… Porgo due banconote azzurre, lei riceve ma non si sogna nemmeno di darmi il resto.
Le confesso che prima vorrei vedere ed accarezzare il suo bel culetto ma con una mano cerca di aprirmi la patta dopo averla toccata fugacemente, allora la agevolo liberando il fratellino. Tra le dita tiene il preservativo, è rosso mi dice con un sorrisetto quasi a dire (mia interpretazione) lo so che non ti piace ma mi dà più sicurezza questo…. Lo srotola sul glande, è stretto e spesso e lo sfregamento mi provoca anche dolore, scusa… e poi comincia subito a darsi da fare con buona intensità. Io intanto cerco di insinuare una mano sotto i stretti leggings par accarezzarle i glutei sodi come ci si aspetta da una ventunenne. L’operazione non è agevole quindi tento di arrivare alle tette, le accarezzo il pancino scoperto, infilo la mano sotto il top tutto traforato e arrivo al reggiseno che è del tipo con il ferretto… rinuncio… Ana deve ritenersi soddisfatta del turgore del mio fratellino perché ben presto mi propone si scoparla, in realtà quella sera non ero molto in forma e non ero ancora pronto al coito… Si mette in ginocchio sul sedile, abbassa i leggings fino alle ginocchia scoprendo il bellissimo culetto e mi avvicino per baciarlo… no! mi intima… solo un bacio sulla chiappetta protesto, ahh allora sì, e comincio ad accarezzare la sua pelle chiara e levigata… Mi invita di nuovo a prenderla, io le spiego che preferirei continuare ad accarezzarla e a godere del suo bel corpo ma lei mi ribatte che chi va da lei non per scoparla non ha buone intenzioni e con movimenti lenti e con tono severo si riveste. Intuisco che ciò sia dettato da diffidenza e che il fatto di trovarsi con i leggings calati alla mercé di uno sconosciuto la faccia sentire in condizione di non potersi difendere… le chiedo se ha già avuto brutte esperienze ma per fortuna no…
Cerco di non far naufragare l’incontro chiedendole di mostrarmi le tette, mi scruta e mi dice le mie tette sono già ‘fuori’… intuisco che è una questione di soldi, supplemento di 20 rose, in anticipo, per la visione delle sue tettine… Si solleva top e reggiseno e spuntano due gemelline, seconda taglia, veramente ben disegnate, pelle bianchissima, morbide con capezzoli puffy tenerissimi. Vorrei baciarli ma non gradisce così come non gradisce essere accarezzata sul viso. Si ricompone con movimenti lenti con sguardo severo e fine delle trasmissioni. Raccoglie i rifiuti utilizzando il sacchettino e nel frattempo le confesso di averla cercata anche due giorni prima ma dopo una vana attesa di un ora avevo desistito. Quel giorno sono stata più volte in motel… e a mia domanda mi rivela che la tariffa è di 100 rose per 60 minuti compresi i trasferimenti; dato che l’albergo non è proprio vicinissimo il tempo effettivo di gioco si riduce a poco più di 30’. Anche oggi ti ho aspettata per un po’… se uno paga posso rimanere in macchina anche un’ora mi risponde con tono quasi malizioso.
Abbiamo modo di scambiare altre due chiacchere, le chiedo che studi abbia fatto e mi racconta di essere architetto urbanista… però 21 anni e già laureata! Ma che nel suo paese, e non solo il suo, dopo la laurea devi fare un tirocinio gratuito di due anni… e con un sorrisetto conclude ma io gratis non lavoro…. L’avevo capito cara… Mi dice che i suoi colori preferiti sono il nero e il rosso… per che squadra tifi le chiedo? Non per una squadra ma per la bandiera del mio paese, patriottica la ragazza! Tento di pronunciare il nome nella sua lingua Shqipëria, mi corregge la pronuncia, poi le snocciolo le quattro parole albanesi che conosco, sicuro di non essere mai stato in Albania? Le dico che mi piacerebbe vederla coi capelli sciolti, ripassa quando non piove, perché quando piove li raccolgo altrimenti diventano e mi fa un gesto con le mani per cercare di farmi capire.
Mentre la riporto alla sua auto sotto una pioggia battente mi invita a tagliare una rotonda (di quelle solo disegnate senza cordoli), autista provetta è così che si guida? In Albania si fa così non c’è nessuno… Meno male che ti sei messa la cintura… solo perché non smette di bippare! Allo stop un cartello mi indica destra obbligatoria, immagino che mi vuoi far girare a sinistra… sì gira a sinistra! Raggiungiamo la meta, scende e apre l’ombrello guarda caso a spicchi rossi e neri.
 
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Grazie e complimenti per il racconto, molto gradevole da leggere ... anche se mi pare di cogliere che alla fine questa Ana / Nana ti abbia un po' missilato :'(

ho qualche amica albanese, mi piacciono, ma una mi ha deluso parecchio…

Dove sta quella che ti ha deluso? A Lentate? A Cermenate? ... A noi il nome puoi farlo ... promettiamo di non dirlo a nessuno :)

però 21 anni e già laureata!

Deve essersi laureata alla stessa università di Tirana del Trota :D
 
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  • #3
A te oscartr lo posso confessare ma non dirlo a nessuno, La Delusione ha appeso il perizoma al chiodo da un paio d'anni grazie al mio aiuto... Niente oltre un'affettuosa amicizia, poi un giorno mi scrive che aveva deciso di non vedere più nessuno. Frequentava un gruppo religioso, pensavo avesse avuto una crisi mistica, invece poi scopro che aveva trovato l'Amore... Buon per lei peccato si sia dimenticata di ringraziarmi...
 
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SCHEDA TECNICA

NOME: Ana
CITTA DELL'INCONTRO: Vertemate con Minoprio (CO)
ZONA: 45.721961, 9.071199 (alla pensilina del bus di Vertemate, direzione CO)
NAZIONALITA': albanese
ETA': 22-23 stimati
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BJ+HJ conclusivo
COMPENSO RICHIESTO: 20
COMPENSO CONCORDATO: 20
DURATA DELL'INCONTRO: ca. 15 minuti effettivi al retrobottega
DESCRIZIONE FISICA: alta 1,65, bel fisico, capelli mori liscissimi e molto lunghi, viso mediterrano un po' tondo e più che carino, occhi scuri (mi pare), seno N/V, molto curata
ATTITUDINE: BJ discreto, ma svolto con molta pazienza ; ragazza simpatica, ma poco focosa nella parte erotica

LA MIA RECENSIONE:

Dopo almeno un paio di serate di assiduo pattugliamento, riesco finalmente a beccare Miss Smart libera. In realtà, quando arrivo dal vivaio, la signorina è stata appena scaricata da un collega e il successivo la sta intervistando, ma provo comunque a svoltare nel parcheggio del bar (ormai vuoto) e a fare manovra, nella speranza che i due non trovino l'accordo.

Così è, perché dopo essere rimasta china nella vettura del collega per quasi un minuto, la pilotessa dalla fluente criniera nera si risolleva e si accinge a tornare alla sua Smart rosso fiammante. Si accorge però che sono parcheggiato dietro la pensilina col finestrino già abbassato e allora mi si avvicina a piedi, cosa che mi stupisce alquanto, perché l'OTR media si sarebbe rifiutata di percorrere anche solo un paio di metri sui tacchi acuminati dei suoi stivali ..

La ragazza ha un'allure sofisticata, rispetto alla maggior parte delle sue colleghe, e mi dà le risposte che mi aspettavo di ricevere (il rate è il solito e l'imbosco è più sicuro di un bunker anti-atomico ...), per cui non mi resta che invitarla a bordo. Appena si è accomodata accanto a me, subito si presenta: "Piacere, sono Ana". "Piacere, io invece sono XXX", le rispondo, mentre ci stringiamo la mano.

La fanciulla ha lineamenti mediterranei più che carini (diciamo sul livello di una Nikki, rispetto alla quale ha però un viso più tondo e labbra meno carnose) e sembra tutto tranne che una OTR, per lo meno se la si osserva dalla cintola in su: il make-up è molto leggero, quasi invisibile, e sotto il giubbotto col collo di finta pelliccia indossa una maglioncino aderente un po' glitterato. Il tutto rigorosamente dark.

Dalla cintola in giù, non ci sono però molti dubbi su quale mestiere eserciti, perché indossa un coulotte, i collant d'ordinanza e lunghi stivali scamosciati e aderenti sino al ginocchio. Anche qui, le tonalità sono nere o molto scure, per cui la ragazza sarebbe quasi invisibile, se passeggiasse ancora nello spiazzo oscuro davanti alla OMGE.

QUEI PETTEGOLI DEGLI ALBANESI!

Anche se lo so già, fingo di non sapere da dove arrivi e mi faccio confermare dalla sua viva voce che sia albanese. "Pensavo invece che venissi da Brescia, dalla targa della tua Smart e da come parli bene la nostra lingua ;)", le mento un po', visto che l'accento straniero è ben percepibile. "No, no, figurati se giro con una macchina albanese! - esclama Ana - Dopo mezz'ora sarebbero già qua i CC a controllarmi e i miei connazionali a curiosare !". Poi mi osserva un attimo e mi domanda: "Tu invece, di dove sei?". "Diciamo che, come la tua macchina, neppure io sono albanese :P", le rispondo svicolando un po'. "Questo l'avevo capito ;) - risponde la moretta, mentre continua a scrutarmi - Anche perché non sarei salito sulla tua macchina, se mi fossi sembrato albanese!". "Cos'hanno di così malefico i tuoi connazionali, per non volerci andare?", le chiedo un po' incuriosito. La moretta mi ripete allora una storia che ho già sentito, ossia che la comunità albanese è piccola e pettegola e dunque non ci vorrebbe molto prima che qualche conoscente ignaro del reale lavoro di Ana ne venisse a conoscenza. Più facile che qualche collega reduce da mille battaglie le abbia passato di stecca le regole d'ingaggio delle albanesi dei tempi che furono: (1) vietatissimo anche solo parlare con altri albanesi per strada, perché potrebbero essere nuovi papponi che vogliono "rubare" la ragazza a quello attuale; (2) vietatissimo stare a parlare coi clienti italiani dopo l'incontro, perché potrebbero spiegare alla ragazza come contattare le FFdO. Ma quelli erano altri tempi ...

Nel mentre, Ana estrae una limetta dalla sua borsetta e se la passa sulle unghie. La fanciulla deve accorgersi che la osservo incuriosito e, accendendo la luce di cortesia, mi spiega tutto: "Ho le unghie sottili e fragili, per cui mi si spezzano con facilità e poi rompo tutte le calze!". In effetti, tiene le unghie corte come potrebbe fare un uomo e le stesse sono appena decorate con un po' di smalto trasparente. Se non l'avessi vista armeggiare di limetta, probabilmente non ci avrei fatto neppure caso, ma sono senz'altro il dettaglio meno curato del suo fisico e sono lontane anni luce da certi artigli che ho potuto ammirare durante la mia carriera OTR.

LA RECE VERA E PROPRIA

In tutto ciò, siamo finalmente arrivati al retrobottega, dove credo di essere già stato 3-4 anni fa, l'unica volta che mi appartai con una ragazza di questi paraggi, che frequento assai meno assiduamente del resto del Miglio d'Oro. Mentre io provvedo a regolare le formalità burocratiche, Ana si dimostra organizzatissima, perché estrae un rotolino di plastica, da cui strappa un piccolo sacchettino monouso, nel quale verranno poi riposti il condom e i fazzoletti.

Io ho già arretrato e inclinato un po' il sedile, per cui non resta che abbandonarsi alla sua arte orale. Ana incappuccia con cautela il fratellino, domandandomi persino se mi stia facendo male, mentre armeggia con le dita. Quando il condom è in posizione, si china sul mio basso ventre e inizia il suo lavorio, che è svolto in torsione. L'arte mi pare del tutto nella media, perché l'azione si concentra soprattutto sulla punta ed è fin da subito supportata da una vigorosa azione di mano alla base, per rinvigorire velocemente il compare.

In compenso, quello che di primo acchito era sembrato un vaporoso maglione, è in realtà un top di lana che le arriva sì e no a metà della schiena, per cui posso subito allungare i miei tentacoli e iniziare a carezzarle la zona lombare, per poi insinuarmi sotto il suo coprispalla. La pelle è proprio piacevole al tatto e anche il tono muscolare sembra sodo. Compio poi il periplo delle sue pelvi e passo a saggiare la consistenza del suo pancino: sento qualche collinetta e qualche avvallamento, che potrebbero fare pensare a un po' di grasso addominale, ma potrebbero anche essere semplici pieghe dovute alla posizione molto accartocciata con cui sta trastullando il mio compare. L'ultima tappa dell'esplorazione sono i suoi glutei e le sue gambe, che carezzo con piacere: il tono è senz'altro OK, mentre non posso pronunciarmi sulla grana della pelle, che però posso immaginare simile a quella della schiena.

NON ENERGICA, MA PAZIENTE

Dopo un paio di minuti, Ana si interrompe, si risolleva un attimo e stende meglio il condom sino in fondo, visto che il fratellino si è ora fatto asta ed era rimasto parzialmente scoperto. Quando il cappuccio è posizionato a dovere, si rituffa sul mio basso ventre, per riprendere la sua sessione di immersione. Adesso l'azione di mano è un po' più discreta, ma comunque sempre presente, alla base. La ragazza insiste per un bel po', senza mostrare segni d'insofferenza, il che mi permette di riprendere a massaggiare con voluttà il suo corpo da poco-più-che-ventenne. Le scosto su un lato i suoi capelli fluenti e le massaggio la parte alta della schiena e anche il collo. Mentre lo faccio, mi avvicino alla sua chioma e cerco di inebriarmi del suo profumo, che è piacevole ma non invasivo (altre OTR che si sono accomodate sulla macchina sembravano avere appena svaligiato un negozio di Douglas-Limoni-La Gardenia :)). Insinuo anche uno dei miei tentacoli da sotto, per saggiare la consistenza dei seni, ma vado a cozzare contro le coppe di un reggipetto a balconcino e dunque devo ritirarmi con perdite.

Da quanto è gettonata, mi sarei aspettato che la fanciulla mettesse una fretta dannata e invece continua imperterrita a trastullare il mio compare, senza dare alcun segno di cedimento e senza mostrare alcuna insofferenza. Ma forse scompare per così tanto tempo dalla Smart, proprio perché dedica più tempo del normale ai clienti. O magari è semplicemente più generosa con un nuovo cliente, per cercare di accalappiarlo. L'unica cosa che è surreale, per essere un'albanese, è il silenzio di tomba che regna nella mia macchina: dalla sua bocca non esce neppure un ansimo o un mugolio, tanto che sarei sul punto di accendere l'autoradio, per creare un po' di atmosfera ;)

Quando sono trascorsi 7-8 minuti dall'inizio delle danze, Ana si risolleva di nuovo e inizia a cimentarsi in un onesto lavoro di falegnameria, che immagino essere il preludio alla conclusione delle operazioni. Con mia grande sorpresa, si rituffa invece sul mio compare e riprende a trastullarlo con la bocca, almeno per un altro paio di minuti. Il ticchettio delle lancette del cronometro inizia però a farsi incalzante e allora si rialza per l'ultima volta, chiedendomi il permesso di concludere le operazioni con un po' di sano smanacciamento.

Non posso certo lamentarmi della pazienza che ha mostrato sino a questo momento e quindi le do l'OK a mostrarmi quanto sia riuscita a carpire dell'arte dei mobilieri brianzoli. Padroneggia senz'altro la manualità di base di un giovane apprendista di fabbrica, ma non sarebbe di certo pronta a candidarsi come maestro divaniere presso Poltrone & Sofà :), perché dopo 2-3 minuti deve arrendersi, con gli avambracci in preda ai crampi. Tra l'altro, durante le operazioni, mi ha un po' ricordato il mio primissimo incontro a Lurate Caccivio con la compianta Alina Battisti: mentre armeggia col mio compare, Ana non simula neanche un po' di dirty talking e guarda distrattamente fuori dalla macchina.

"Facciamo che finisco io ;)", le butto lì, avendo compreso che è finita la benzina ... o sta per finire il tempo. Nello stendere meglio il condom, che il suo smanacciamento aveva fatto risalire sino a metà asta, riesco persino a strapparlo (e giuro che non avevo le unghie spezzate come Ana :)). Non dobbiamo però copulare e quindi il piccolo incidente di percorso non è d'intralcio al lavoro di Federica, che magari non supererebbe neppure lei il test di ammissione di Poltrone & Sofà, ma che sa come condurre il mio compare oltre la linea del traguardo ...

DIFFICILMENTE MI VEDRANNO AL BLUE CON LEI ...

"Ma sei stato davvero lunghissimo!", esclama Ana, quasi incredula che le operazioni siano comunque giunte a conclusione. "Tieni conto - continua il suo ragionamento - che di solito non sarei potuta rimanere così tanto". Colgo la palla al balzo, per capire se pure lei - come Mariarosa - disponga di un loft dove si possa essere trastullati con maggiore calma. Come temevo, la moretta deve deludermi, ma quantomeno mi snocciola l'unico piatto del menù con simpatia: "No, ho solo l'albergo ... La camera costa 45 e io 100 ... E devi pagarli tutti e due tu ;)". "Azz, e io che speravo di pagare solo la camera!", cerco di mendicare un buono-sconto sul rate della signorina. Anziché portare a casa un coupon da giocarmi appena entrati nella stanza del Blue, incasso invece un rincaro del rate: "Ah, e l'ora si conta da quando partiamo da qui ;)". "Speriamo solo che l'albergo non sia in Albania, sennò non facciamo neppure in tempo ad arrivarci, in 1 ora!", ironizzo sul fatto che almeno metà del tempo se ne andrebbe in macchina. "No, dai, ci vogliono solo 5 minuti!", mente spudoratamente Ana, sapendo di mentire. Se non altro, mi conferma che non ci sarebbe tempo di arrivare in Albania, perché il volo più breve per Tirana dura circa 1 ora e mezza. "Se poi consideriamo anche il tempo per andare in aeroporto, il check-in, etc, etc ... secondo me ci mettiamo almeno 4 ore a raggiungere un albergo vicino a casa mia ...", fa i suoi rapidi calcoli Ana. La fanciulla non è quindi molto dell'idea di farmi da guida turistica fra le bellezze del Paese delle Aquile e quindi dovrò cercarmene un'altra, fra le numerose comari che affollano il Miglio d'Oro ...

... E MEN CHE MENO SULLA SUA SMARTINA!

Quando è ormai chiaro che non mi vedranno mai alla sbarra del Blue con Ana a bordo, si può finalmente ripartire e qui mi sembra di rivivere un deja-50: la conclusione della rece del collega kito!

La prima rotonda (che però è solo marcata sull'asfalto, ma non ha una vera e propria isola centrale) viene bellamente tagliata, svoltando direttamente a sinistra. "Ma si fa così, in Albania?", le butto lì ridendo. "Tanto è buio e non ci vede nessuno ;)", è tranquilla del fatto suo Ana. Siamo allo stop per reimmetterci sulla statale e, come aveva già riportato kito, c'è un cartello che indicherebbe la svolta obbligatoria a destra. "Tanto è buio e non ci vede nessuno, giusto?", chiedo alla moretta, mentre svolto verso il semaforo, approfittando della strada deserta. "Però stai attenta a farlo coi semafori, perché potrebbero esserci delle telecamere e poi ti beccheresti una bella multa ...", cerco di spiegarle che l'Italia, pur non essendo come la Germania, non è neppure come l'Albania. Ma Ana deve averlo già imparato sulla sua pelle, perché deve essere sfrecciata a velocità folle davanti agli autovelox di viale Enrico Fermi a Milano e si è beccata una multazza da 460 euri! Lei insiste nel dire che andava solo un paio di km oltre il limite, ma di certo non mi farei dare un passaggio sulla sua Smartina rossa ... così come non me lo farei dare dalla sua omonima di Arosio, che spesso posta brevi video alla guida della sua vettura ...

Siamo così arrivati al parcheggino dietro la pensilina. Non posso dire che mi abbia entusiasmato, ma almeno un secondo giro di approfondimento potrebbe starci, anche per provare a sintonizzare il TV su RAI1. Dato che ci vorrebbe meno ad andare a Tirana in macchina che a trovarla libera alla pensilina, le chiedo il suo recapito, che non ha alcun problema a darmi e che memorizzo sotto il nome più fantasioso di "Nana", perché ho già sin troppe Ane in rubrica! Scambiati i rispettivi biglietti da visita, non resta che scambiarci i due bacetti della buona notte e posso finalmente riconsegnarla alla sua mattonella. In realtà, due secondi dopo avere chiuso la portiera, mentre avevo già ingranato la retro per fare manovra, mi accorgo che si riapre e che Ana si china di nuovo nella mia vettura. "Che avevi dimenticato, l'ombrello?", le chiedo. "No, questo ...", mi mostra il blister di alluminio del condom, prima di chiudere nuovamente l'autovettura.

Un ultimo "ciao ciao" mentre le passo davanti lungo il vialone e anche per stanotte si può andare a nanna.
 
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[RECE] Ana - OTR notturna - Vertemate con Minoprio (CO)

NOME: ana
CITTA DELL'INCONTRO: vertemate
ZONA: subito dopo semaforo sulla sx andando verso cermenate
NAZIONALITA': albanese
ETA': 22
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): bj rai1
COMPENSO RICHIESTO: 30
COMPENSO CONCORDATO: 30
DURATA DELL'INCONTRO: 15 min nel retrobottega
DESCRIZIONE FISICA: direi 1,60 viso carino
ATTITUDINE: molto spiritosa e carina

LA MIA RECENSIONE:fermo al semaforo di vertemate vedo una girl vestita normale piuttosto giovane e carina uscire dal bar e dirigersi verso una smart rossa parcheggiata a bordo strada, non l'avevo mai vista prima ,potrebbe essere una otr o anche no.
scatta il verde vado piu avanti al distr e torno indietro
la macchinina e' ancora li ma la girl non c'e piu,potrebbe essere rientrata al bar o chissa
altro giro e la vedo li stavolta in classico abbigliamento da otr che non lascia dubbi
accosto subito mispara il classico 30 e si parte
si presenta come ana giura che e' il suo vero nome, e' molto spigliata e simpatica,e davvero carina,
mi dice di essere da 2 anni in quella zona a volte piu avanti verso como a anche con periodi di assenza,la macchina l'ha cambiata da poco,difatti non l'avevo mai notata
imbosco buono anche illuminato cosi riesco a vedere la girl in tutta la sua avvenenza, due pere da paura due belle gambe
si lascia toccare er un po poi parte col bj mentre io la digito per bene
si passa a mission dove posso spingere bene con lei a gambe sollevate, non si era sfilata i collant,
che fa un po da molla
vado avanti per un po poi capitolo felice,devo dire un altro bell'incontro con una ventiduenne molto bella che finisce dritta dritta nella lista delle preferite
unico neo devo dire e la zona di carico scarico a ridosso del semaforo che se si e'sfortunati ti mette un po troppo in vista!!!
non concede fk, altre sigle non ho chiesto
 
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