[RECE] Clara Reis Trans - Milano - Piccoletrasgressioni

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Località
Milano
NOME INSERZIONISTA: Clara Reis
RIFERIMENTO INTERNET: https://www.piccoletrasgressioni.it/trans/clara-reis_60455
CITTÀ DELL’INCONTRO: Sesto San Giovanni (MI)
NAZIONALITÀ: Brasiliana
ETÀ: 20 massimo 25
CONFORMITÀ ALL’ANNUNCIO: carina ma 70%, l’amico fotografo ha dato una mano pensante di photoshop
SERVIZI OFFERTI: il nulla assoluto, classica “mangia soldi”, pur spacciandosi per più attiva
COMPENSO RICHIESTO: 80/100 per “happy ending”
COMPENSO CONCORDATO: 100 con happy ending”
DURATA DELL’INCONTRO: 15 minuti compreso il tragitto auto – appartamento, la svestizione e la vestizione…
DESCRIZIONE FISICA: bel visino, bel fisico, non asciutto ma con belle gambe. Peccato si sia presentata con accenno di baffetti e barbetta…
DOTAZIONE: siamo sui 18, parzialmente reattivi
ATTITUDINE: finta geisha, una volta pagato l’obolo diventa distaccata, fredda e anche abbastanza cafona
REPERIBILITÀ: risponde a whatsapp, parla poco e male l’italiano, situazione strategica che usa a suo piacere

TELEFONO: 34943096XX o 33196008XX
VOTO: 1 stelle su 5

Esimi e stimati colleghi un affettuoso saluto
Sono qui per condividere in questo prestigioso club di trany lover la mia ennesima sventura.
Credetemi parliamo di uno dei peggiori pacchi che mi siano mai stati rifilati nella mia carriera da tranny hunter.
La ragazza in questione è arrivata da soli due mesi in Italia, ma ha già imparato le peggiori abitudini delle colleghe cariatidi che ci tediano e rubano i soldi. Perché quello che sto per raccontarvi è un vero e proprio furto.

Contatto Clara via whatssapp e, dopo una breve trattativa, mi avvio verso il luogo dove esercita.
La questione fin da subito è chiara: lei vuole fare l’attiva e concordiamo 100 rose per la sua venuta.
Riceve al quinto piano di una palazzina decorosa e senza portineria, al confine tra Sesto e Cinisello, una zona molto tranquilla proprio accanto all’istituto per geometri/liceo artistico.

Arrivato in casa mi si presenta con una vestaglietta trasparente, poco trucco come da mia richiesta e con le ciabatte di plastica della Puma. In pratica la mia voglia di scopare è scesa da 100 a 0 in 10 secondi. Entrati nella camera dove abbiamo poi consumato, con le due parole di italiano che ha imparato, batte subito cassa e si fa consegnare l’obolo.
Presi i soldi sparisce per qualche minuto, sempre con il telefono in mano e gli occhi piantati sullo schermo, in un’atra stanza dove credo ci fosse una sua amica.

LA LOCATION
Fatemi spendere due parole anche sul dove sono stato ricevuto.
Salotto di un appartamento con due squallidi materassi buttati per terra, simulanti un letto matrimoniale.
Sui mobili foto di nonni e nonne con nipotini, bomboniere ovunque, poltrone anni 80.
In pratica mi ha fatto scopare in mezzo ad una sala per terra.
Il massimo della tristezza.

La nostra donzella col cazzo, conciata da vacanziera di borgata, ritorna nella camera dove l’attendevo con tanto di cazzo già incappucciato. Prima di iniziare i lavori faccio il mio solito giretto in bagno, per le pulizie di rito. Anche qui “massima disponibilità” da parte della ragazza: zero sapone, zero salviettine per lavarsi ed asciugarsi, insomma anche in questo caso il nulla.

Torno in stanza e qui partiamo subito forte con lei che, tenendomi a pancia in su, si fa succhiare il cazzo prima col guanto e, solo dopo una trattativa, decide di farselo succhiare senza preservativo. Non un bacio, non una carezza, non una strizzata di capezzoli, anzi, pochi minuti dopo, la tipa diventa ancora più distaccata tanto da tentare un paio di volte di dirmi che aveva già sboratto.
Lo scenario non cambia, io sdraiato a pancia in sui, lei col il suo cazzo infilato nella mia bocca che si sega, guardando le chat sul telefono.
Solo dopo l’ennesima richiesta la tipa si abbassa per farmi un pompino ma assolutamente coperto perché guarda caso, era appena stata dal dentista.

Dopo aver ignorato più volte il mio invito a scoparmi, la signorina che si stava segando con sempre più forza, mi prende la testa, l’avvicina al suo cazzo e mi riempie la bocca. Ammetto che il latte era bello abbondante,

Da quel momento in poi il nulla più assoluto con lei che, oltre a ripetermi di segarmi e sborrare, non mi ha più toccato ed ha concludo dicendomi: “Dai amore vieni presto perché ho da fare, ho fame… ja amore dai… Vieni perché non me piace…”

Sempre più schifato dal siparietto decido inizialmente di alzarmi ed andarmene.
Ma dopo aver incrociato il suo sguardo, aver visto il suo sorrisino divertito, mi impongo di segarmi e venire. Almeno la soddisfazione di lavarla sta stronza.
Chiaramente il nostro Cardio Chirurgo non accetta di farsi sborrare né sulla pancia, nel sulla mano, in pratica attende la mia venuta con un pacco di carta scottex… Ma è lì in quel momento che ho il colpo di genio e, dopo aver eluso il muro di carta che aveva contrapposto tra me e lei, riempio uno dei materassini con un mio schizzo.
E’ stata una piccola grande rivincita su questa poveraccia, maleducata e cafona, che si è pure innervosita perché quello era il suo letto.

CONCLUSIONE
La donzella è a Milano per pochi giorni, poi tornerà a Reggio Emilia, dove ha casa e forse toccherà Verona. Mi auguro che le venga data l’accoglienza che merita. Non deve guadagnare sulle nostre spalle un euro sta “favelara”.
Il mio consiglio? EVITATELA, SONO DAVVERO SOLDI BUTTATI/RUBATI!
 

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