[RECE] Angela o Anxhela (ALB) - OTR Notturna - Mariano Comense (CO)

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SCHEDA TECNICA

CITTA DELL'INCONTRO: Mariano Comense (CO)
ZONA: 45.708861, 9.171377 (allo stop di via del Radizzone)
NOME: Angela o Anxhela (non le ho chiesto lo spelling :))
NAZIONALITA': albanese
ETA': 20 o 21 dichiarati (ora non ricordo con esattezza)
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BJ e HJ finale
COMPENSO RICHIESTO: 20 per il solo BJ
COMPENSO CONCORDATO: 20+10
DURATA DELL'INCONTRO: circa 15' al retrobottega
DESCRIZIONE FISICA: alta attorno all'1,65, fisico un po' "strutturato", capelli castano/rossicci corti (ma senza frangetta), viso un po' paffutello ma gradevole, occhi scuri, seno abbondante (almeno una 3a)
ATTITUDINE: tecnica nella norma, molto volenterosa nella galoppata a smorzacandela ; parlicchia discretamente l'italiano, è un po' ruspante ma simpatica

LA MIA RECENSIONE:

Come avevo riportato nel thread generale, la zona di Mariano si è decisamente ripopolata nelle ultime settimane e adesso ci sono 6-7 ragazze, a passeggiare nel tratto fra la rotonda Cattabrega e il ponte delle Badanti.

Durante la mia infruttuosa caccia a Miss Frangetta, avevo notato che la castano/rossiccia che sta allo stop della via del Radizzone occupava saldamente la seconda posizione (e dunque era quasi certa di andare in Champions League l'anno prossimo), nella classifica delle ragazze che passano meno tempo inoperose alla mattonella.

Dato che la signorina non ha esattamente il tipo di silhouette che piace a me (diciamo che è un po' "strutturata", come la Isabella che si è spostata dal COIL di Novedrate alla pensilina di Cermenate), ero sempre stato dubbioso se fermarmi. Oltretutto, le poche volte che riuscivo a vederla accanto alla sua bottiglietta, era anche vestita in modo un po' sciatto (per gli standard otierristici) e ben lungi dall'aggressività di talune sue colleghe.

Una di queste sere noto però che deve avere svaligiato il sexy shop sotto casa, perché indossa una minigonna che è poco più di una fascetta inguinale e svetta su dei tronchetti decisamente fetish, di vernice nera e con un tacco a spillo che rasenta i 20 cm. "Vabbè, ci si può provare ...", dico fra me e me, mentre compio un ultimo giro di ronda, per assicurarmi che non ci siano presenze aliene nei paraggi.

Arrivo da Carugo, faccio un passaggio radente in cui la curvacea signorina mi concede un sorrisone, cerco un posto in via del Radizzone dove fare inversione e sono infine accanto a lei. Il rate per un BJ conoscitivo è il solito, spergiura di avere un posticino sicuro (non il solito lì girato l'angolo ...) e quindi non mi resta che invitarla a bordo.

L'ENNESIMA ANGELA

Mi indirizza effettivamente verso un retrobottega che non conoscevo e, nel mentre, si possono fare le reciproche conoscenze. Dice di essere albanese, di avere 20-21 anni (ora non ricordo con esattezza) e di essere in Italia più o meno da un anno. Ripensandoci, credo di averla vista per un mesetto anche lo scorso autunno, esattamente alla stessa mattonella. Quando poi mi dice di chiamarsi Angela (o Anxhela, essendo schipetara?), mi metto le mani nei capelli, perché ho già troppe Angele in rubrica e non saprei come memorizzarla, se alla fine dell'incontro dovessi risultare soddisfatto e volessi chiederle il recapito :)

Sia nell'aspetto fisico, sia nel modo di parlare, ha un po' della contadinotta appena arrivata dalle campagne attorno a Tirana. Il viso un po' paffuto è in fondo caruccio, ma sicuramente Angela non deve ancora speso una fortuna dall'estetista, come certe ragazze rumene che ho avuto modo di conoscere lungo il ciglio della strada. Anche nella conversazione, non ci si deve aspettare una laureata di Oxford, quanto una ragazzetta un po' ruspante ma genuina. Il tragitto sino al retrobottega non è brevissimo e quindi è anche spassoso sentire cosa abbia da raccontare ...

LA RECE VERA E PROPRIA

Arrivati a destinazione, mi domanda subito se non voglia sintonizzare anche il televisore su RAI1, ma le dico che - per il momento - preferisco partire col pacchetto di base, riservandomi eventualmente una extension strada facendo. Avendo optato per il solo BJ, Angela si limita quindi a togliersi la giacca e ad appoggiare sulla plancia i soliti ferri del mestiere.

Regolati gli aspetti burocratici, smanaccia un po' il fratellino, lo incappuccia e si china su di lui, per dare inizio alle danze. Il lavoro è svolto sin da subito con una buona energia e con l'aiuto della mano, per cui - nel bene o nel male - il compare del piano di sotto non impiega molto ad acquisire il giusto turgore. Angela sta trastullandolo con la schiena in torsione e dunque non ho granché da carezzare. Tutto ciò che posso fare è sollevare sino alla cintola la sua finta minigonna (diciamo che somigliava di più a quelle fasce tergi-sudore che usavano i tennisti :)) e carezzare i suoi glutei rotondi. Ne resto persino positivamente sorpreso, perché sono ben più sodi di quanto la sua silhouette non proprio da velina potesse fare immaginare. Idem, quando allungo ulteriormente il mio tentacolo verso le sue cosce, che sono sicuramente almeno il doppio di quelle di una Gianna :), ma il cui tono non è malvagio. Probabilmente è tutto merito della giovane età ...

"Non ti va di scopare?", mi domanda Angela, quando si risolleva dalla sua immersione, dopo 2-3 minuti dall'inizio delle operazioni. Prendo la scusa che
in strada non mi sento mai molto tranquillo e quindi le chiedo di continuare col BJ, richiesta che la brunetta di Tirana accetta prontamente di eseguire. Non deve però avere molta voglia di proseguire così, perché dopo un altro paio di minuti si rialza di nuovo e il disco rotto si ripete da dove si era inceppato. Angela è però più furba, perché prima premette: "Cavolo, ma è proprio grosso! Mi fa male la bocca!". A seguire, la sua richiesta che il mio compare e la sua comare provino a fare amicizia, scambiandosi i rispettivi numeri di WA.

UNA TRATTATIVA VELOCE

Segue un breve mercanteggiamento, sia sul come che sul quanto. La brunetta vorrebbe concedersi alla pecorina o, alla peggio, alla missionaria. Io sarei più dell'idea di provare uno smorzacandela, perché è più agevole ricomporsi se dalle retrovie dovessero apparire dei fari nell'oscurità. Angela è inizialmente un po' perplessa, perché dovrebbe sfilarsi i suoi tronchetti fetish, ma alla fine accetta. Sistemato il come, c'è da definire il quanto. Mi aspettavo che la fanciulla, da brava schipetara, sparasse al rialzo (chiedendo di aggiungere l'intero rate di mercato per RAI1 o almeno un ventello), ma è sin troppo corretta e si accontenta che le regali un fazzolettino di carta rosso. Ovviamente di quelli decorati con l'effigie di un portale romanico e con varie filigrane in trasparenza ...

Non c'è neppure bisogno di regolare subito gli aspetti burocratici e Angela sta già sfilandosi, non senza qualche difficoltà gli stivaletti di lacca nera. "Azz, ma quanto sono alti?", le domando. Allora me ne fa vedere uno da vicino e la sola zeppa sarà spessa almeno 8-10 centimetri, per cui l'acuminato stiletto arriva tranquillamente a lambire i 20 cm. "Infatti i clienti mi dicono che così sono troppo alta, perché quando si fermano riescono a vedermi solo le tette e non in faccia :)", puntualizza ridacchiando la brunetta di Tirana. In effetti, mentre divarica un po' il top che indossava sotto la giacca, per far prorompere i suoi seni, devo ammettere che ha un davanzale non indifferente e finalmente capisco perché sia così gettonata ...

COME CARTA VETRATA

Quando si è finalmente sfilata una gamba dei collant e le mutandine, valica il tunnel centrale della mia macchina e si puntella saldamente a sinistra e a destra del sedile del conducente. Si appoggia anche con i palmi delle mani, per calarsi gradualmente sul mio basso ventre. "Ahi, che male!", esclama mentre il fratellino pian piano si infila nella sua nuova amichetta. "Tutto a posto?", le domando, perché sento che solo la carta vetrata avrebbe fatto più attrito e vedo una smorfia di fastidio sul suo volto. "Sì, sì ...", dice Angela non troppo convinta, mentre si cala sino in fondo e fa un paio di lenti movimenti su e giù, per completare l'allineamento. "E' che è proprio grosso e mi brucia la patatina!", esclama l'albanesina. "Ma va'! E' solo che non hai messo il gel e neanche un po' di saliva ;)", devo tarpare le ali al suo volo pindarico.

Quando finalmente l'orifizio si è un po' dilatato e lubrificato, Angela può dare inizio alla sua cavalcata. All'inizio prova a condurre uno smorzacandela ordinario, muovendosi su e giù lungo l'asta, ma è evidente che non sia riuscita a trovare il modo di puntellarsi per bene e, dopo una decina movimenti, le sue gambe devono essere già piene di acido lattico e alza bandiera bianca.

CHI LA FERMA PIU'?

A questo punto, la signorina si ingegna e inizia a condurre la galoppata a modo suo: reclina la schiena all'indietro, arrivando praticamente ad appoggiarla al volante, si aggrappa allo stesso con le mani e inizia a strusciarsi avanti e indietro, limitando al minimo l'escursione verticale. I suoi seni sono abbastanza grossi da ballonzolare comunque, per cui è inevitabile che i miei tentacoli si srotolino sin lì, anche perché Angela mi ha rubato tutti i punti di ancoraggio.

Vedendo che apprezzo le sue generose bocce, la brunetta di Tirana le estrae ancora di più e l'unico mio rammarico è non essere mai diventato un buon giocatore di bowling ;) Quando sono sazio dei suoi seni, le carezzo le gambe, che sono accovacciate alla mia sinistra e alla mia destra. L'unico appunto che mi sento di riportare, per dovere di cronaca, è che la ragazza è già un po' in carne e quindi la posizione accartocciata dello smorzacandela mette impietosamente in vista vari rotolini di adipe sul suo addome, che quindi mi astengo dal massaggiare voluttuosamente.

Avendo trovato un suo modo di stare cavalcioni sul mio basso ventre, Angela si dimostra una cavallerizza indefessa. Non vorrei esagerare, ma credo che abbia mollato il colpo solo dopo 6-7 minuti di smorzacandela. Mi pare anche che si sia abbondantemente lubrificata in modo naturale, perché il movimento diventa via via più fluido e, ad un certo punto, percepisco il caratteristico odore degli umori vaginali (che sarà ancora più evidente sul gommino, al momento dello sfilamento).

LA PROSSIMA VOLTA, PASSA PRIMA AL BANCOMAT!

Quando è stanca (o lo sembra), Angela interrompe la sua galoppata e riprende un attimo fiato. In realtà, non è ma sembra solo stanca, perché sarebbe già pronta a far ripartire la giostra, se solo le allungassi un altro ventello. "Mi farebbe anche piacere, ma mi sa che il portafoglio è proprio vuoto ...", devo purtroppo deluderla. Lo recupero dal vano nella portiera e, come ricordavo, al suo interno sono rimaste solo un sacco di cartacce e il foglietto rosso che già le avevo promesso.

Mi tocca quindi invocare il finale "low cost", chiedendole di insistere con un paio di minuti di smanacciamento, senza ulteriori conguagli. "Va bene - mi sgrida bonariamente Angela - ma la prossima volta, visto che sei così lungo, non venire col portafoglio così vuoto!". "E poi ... - continua ridacchiando - dovresti anche depilarti quella foresta che tieni attorno al ca..o :)". La fanciulla ripassa allora dall'altra parte e inizia il classico lavoro conclusivo di falegnameria, che mi lascia comunque ancora un po' di tempo per carezzarle le gambe e per cercare di rinfrescare la mia tecnica davvero rudimentale nell'arte del bowling. "Non ce la faccio proprio più! Mi fa male anche la mano!", esclama la fanciulla e quindi anche stavolta mi tocca il passaggio del testimone a Federica, a cui tocca l'ingrato compito di comparire nell'immagine del photofinish, assieme al mio fidato compare dei piani bassi.

LA COPERTA DI LINUS E' SEMPRE TROPPO CORTA

La rivestizione di Angela è tutt'altro che frettolosa e, una volta tanto, riesco a essere pronto prima della mia improvvisata accompagnatrice :) Una volta lindatasi le parti intime, tribola alquanto a reinfilarsi le calze e a risistemarsi il microgonnellino. A sua scusante, la mia macchina non è certo una limousine (ma neppure una Lotus Elise ad assetto ribassato ..) e quella fascia addominale è corta come la coperta di Linus, per cui è difficile centrarla esattamente a cavallo della passera, per creare quell'effetto vedo/non vedo ... Per non parlare poi dei suoi stivaletti fetish, che deve avere comprato di un paio di taglie troppo piccoli e che fatica davvero a calzare. "Mmm ... ma hanno la faccia di essere scomodissime, quelle scarpe ...", la punzecchio, mentre ci sta litigando. "No ... mmm ... perché? ... mmm ...", mi risponde ansimando più di quanto avesse fatto durante la galoppata. Alla fine, a parte la scomodità di doversi chinare verso i suoi intervistatori, giura che siano invece comode, a patto di non camminarci ... funzione che non è ovviamente quella principale di un paio di scarpe :)

PAU PAU!

Tra la lunga rivestizione e il quasi altrettanto lungo viaggio di ritorno alla mattonella, c'è tempo per scambiare altre chiacchiere con la genuina Angela, che spaziano dai rapporti di vicinato, alla sua numerosissima famiglia, ai progetti più o meno imminenti (deve rientrare in Albania fra un mese, perché il visto è in scadenza). Il dettaglio più curioso riguarda però la canzone albanese che sta ascoltando su YT, tale Pow pow della a me sconosciuta kengetara Tayna. "Che vuol dire 'pau pau' in albanese? E' il verso del cane che abbaia?", le domando. Angela si mette a ridere e cerca di farmi capire con un gesto della mano, che però non riesco a intendere: tiene l'indice disteso, come se dovesse indicare la direzione e poi lo ritrae più volte. Deve esserle abbastanza chiaro che non ci ho capito un'acca, per cui cerca di farfugliare qualcos'altro e finalmente se ne esce con una onomatopea ("pum pum!"), che mi fa intendere che il "Pow pow" sono gli spari di una pistola. Allora mi metto a ridere io, facendole vedere il gesto che usiamo noi per mimare la pistola (il pollice verso l'alto e l'indice e il medio distesi).

Poiché una sera mi pareva di averla vista abbandonare la mattonella a bordo di un vero e proprio taxi (e non un "taxi"), le chiedo lumi e mi conferma che si fa davvero accompagnare al lavoro e a casa da un tassista regolarmente registrato. "Diversi clienti mi hanno proposto di riportarmi a casa - mi spiega Angela - ma, finito il lavoro, preferisco staccare del tutto e tornare da sola". Per lo stesso motivo, non deve avere rapporti di particolare sorellanza con le vicine di mattonella, anche se una sera mi era sembrato di vedere brevemente Arba lì con lei, a fumare una sigaretta.

Quando finalmente siamo alla mattonella, la brunetta di Tirana mi congeda con un "Passa quando vuoi!". "Più che quando voglio, mi sa che mi tocca passare quando ti trovo! :P", ricambio il saluto e riprendo la strada di casa, non senza dedicare un inchino alle altre OTR ancora in servizio ...
 
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