Angela

Attratto dalle foto pubblicate su un sito di annunci, contatto telefonicamente Angela e la raggiungo nel suo loft, una casa singola alla semiperiferia di Gioia del Colle. La casa, ristrutturata e munita di tutti i confort, si sviluppa su due livelli e offre una camera da letto luminosa e pulita. Angela mi accoglie in mutandine e reggiseno color latte: bassina, snella, capelli nerissimi abbastanza lunghi, fronte dritta, occhi scuri, labbra piene e pelle olivastra da indios. Sulla parte superiore della coscia sinistra ha un grosso tatuaggio di cui non scorgo traccia in alcune immagini dell’annuncio. Il culetto è tondo e sodo. Dal vivo è una ventenne discreta, sbarazzina, senza un filo di trucco. Dopo aver versato il regalino da lei stessa prefissato al telefono, mi spoglio e mi stendo sul comodo letto matrimoniale. Di fronte a me, un grande televisore incassato alla parete trasmette di continuo spot commerciali. Angela è di poche parole, appare crucciata come per qualcosa andato storto; si sfila il reggiseno e libera due bocce terza misura, sode e naturali. Invece non si toglie le mutandine e questo dettaglio mi fa capire molto. Inizia con un BJ incappucciato piuttosto meccanico e dopo un minuto chiede se voglio scoparla, lei supina e io sopra. Tira via gli slip, con del gel lubrifica la patatina e si parte con una missionaria nella quale tende a stringere le cosce come per impedire la piena penetrazione; glielo faccio notare e si rilassa un pochino. Vorrei baciarla ma si scansa bruscamente. Dopo qualche minuto di stantuffamento silenzioso vengo nel cappuccio. Pulizie finali in bagno, brevissimo social mentre mi rivesto, discesa per le scale interne con lei intenta a conversare al cellulare in spagnolo. Penso di non ritornarci.