Ornella

il ted

UOMO
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4 Aprile 2013
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Sicilia
NOME INSERZIONISTA:
RIFERIMENTO INTERNET: https://www.escortforumit.xxx/accompagnatrici/Ornella-90877?from=search_list
RIFERIMENTO INTERNET: http://www.candyshopagency.com/ornella
CITTA' DELL'INCONTRO: Catania
NAZIONALITA': Russa
ETA': Sulla trentina
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: Conforme
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): FK, BBJ, Rai1, eccetera
SERVIZI USUFRUITI: FK, BBJ e Rai1
COMPENSO RICHIESTO: 200
COMPENSO CONCORDATO: 200
DURATA DELL'INCONTRO: Un'ora
DESCRIZIONE FISICA: Ragazza carina, sul metro e sessantacinque. Poco seno, bel culo morbido
ATTITUDINE: Più da loft che da escort
REPERIBILITA': Facile (messaggistica tramite whatsapp)
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: Nessuna
TELEFONO: +79291006447

LA MIA RECENSIONE: Passiamo metà del tempo a scopare e l’altra metà a parlare. È un tipino con la parlantina, parla, parla, ti fa un fottio di domande. Mai vista nessuna così interessata al crimine organizzato come lei, di cosa fa Cosa Nostra, delle differenze tra la Cosa Nostra di prima e la Cosa Nostra di ora, dei tipi di ritorsioni e rappresaglie nel caso qualcuno sgarra e/o ti sta sulle balle. Cose del genere. Se non fosse che avevamo appena finito di scopare mi sarei immaginato un microfono nascosto, lei infiltrata della DIA, i pulotti appostati dietro la porta, lì pronti al colpo di scena, come nel più classico dei film americani.
La conversazione tocca gli argomenti più disparati: cucina, liquori, Sicilia, Russia, posti visti. Tutto in inglese, non spiccica una parola d’italiano.
Come ho detto avevamo appena finito di scopare. Una cosa normalissima, da loft direi. La fine alla missionaria, prima ancora con le sue gambe sulle mie spalle, prima ancora del prima ancora con lei a pecora. Ha un fichino bell’e che accogliente, questo bisogna dirlo. C’entro dentro fin che posso, lei si muove, ma il giusto, niente di spropositato. Anche il fk mentre si tromba è appena accennato, non nella profondità della lingua, ma nell’impegno dato. È una cosa tanto per fare, si vede che non le fa piacere, infatti desisto.
I fianchi sono larghi, ma non in modo eccessivo. Una silhouette ben accentata. Il seno è piccolo. Il culo è bello morbido, gliel’accarezzo mentre se ne stava a quattro zampe, messa di lato, intenta nel su e giù del pompino (pompino mediamente buono, con lei prima accasciata per terra, ai bordi del letto, poi, come detto, a pecora sopra di me). È sulla trentina, gli occhi belli vispi. Le foto sono leggermente patinate (la pelle non così liscia, i fianchi non così longilinei), ma è ovviamente lei.
Ero arrivato al rendez-vous con pochi minuti di anticipo. Una vecchia, affacciata al balcone, era lì che m’osservava curiosa. Indossava un vestitino leggero grigio e nero (Ornella, non la vecchia), quasi un pigiamino, una cosa leggera, canotta e shorts, tipo quello della terza foto allegata. La casa è piccola ma pulita, rintanata dentro al palazzo come la grotta di Mao a Yangjialing. Dalla canotta s’intravedeva il tatuaggio khmer che ha sulla schiena (dove ovviamente per khmer s’intende l’antica civiltà diffusasi tra Cambogia e Thailandia, e non Khmer padre del temibilissimo e famigerato Pdor, per essere precisi), ed è proprio quel tatuaggio che m’ha fatto venire l’idea di andare a ritroso nella storia, cominciare dalla fine per finire dall’inizio. Il tatuaggio! Molto bello, a mio avviso, carico di significato, che denota un che di cultura; non come quello che avevo visto, poco prima, al tizio che se ne stava accanto a me al bancomat, mentre prendevo il cucuzzario per l’incontro.
Era un triangolo con un cerchio all’interno, delle scritte sopra i due cateti, un paio d’occhiali e qualcosa simile a una saetta. Non mi ci era voluto molto per capire che si trattava di Harry Potter (i doni della morte, gli occhiali, la cicatrcie). E me ne stavo lì osservando quel disegno, quei tratti delicati, la calligrafia fluida, pensando tra me e me come fosse possibile che un tizio, sulla trentina passata di certo, e che c’aveva pure la barba, universalmente noto segno di virilità, si potesse mai tatuare una cagata simile. Harry Fottuto Potter! Potevo capire i bambini, le ragazzine, i book-blogger che si credono più intellettuali di Benedetto Croce pur leggendo emerite cagate, ma un uomo! Perlaputtana!.. dov’è che andremo a finire? mi chiedevo. Quale subdola razza di froceschi bocchinari stanno venendo su come funghi!
«Forza asteroide!» facevo il tifo io.

Non c’è nessuno per strada quando me ne vado. Nessuna vecchietta sul balcone. L’incontro è stato piacevole ma non entusiasmante. M’osservo una mano, mentre prendo il volante della tedmobile e metto in moto. Quello sì che sarebbe un altro tatuaggio cazzuto! son lì che mi penso io. Ricordati di Sammy Jankis.
È da qui l’andare a ritroso.
 

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