Come è cambiata la visione delle donne da quando vai a pay?

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Io non sono proprio un “illuminato” ma sono decisamente sereno. Perché per me non si tratta di “scorciatoie” ma proprio di quello che voglio. Le etere sono belle, a volte interessanti, mi
Permettono di sperimentare, conoscere e conoscermi, di ampliare i miei sensi, di fare esplodere il mio erotismo, che è immaginazione e quindi conoscenza del mondo. Le “complicazioni” sono cosa buona solo se la meta è desiderabile. Ma raramente ho trovato qualcuna che meritasse di esserlo. E non ha alcun senso scalare una montagna se non trovi alcuna cima. Ahimè siamo tutti schiavi di una morale che ci costringe al senso di colpa ed all’autoflagellazione. Per questo vediamo la sofferenza e la privazione come eticamente o moralmente superiore. Invece “il piacere è lo strumento di
Conoscimento del mondo. Non chi ha più sofferto, ma chi ha più goduto conosce il mondo”.
 
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immenso

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Mi unisco alla conversazione rapito dai post di Gomez e dagli interventi sempre puntuali di Hilts (che seguo nella sezione svizzera), Lafayette e gli altri.

Troppe sono le variabili da condensare, a mio avviso, per arrivare ad una risposta alla domanda che apre il thread.

Risposta che potrebbe essere: "dipende".
Dipende se i tuoi rapporti con il sesso femminile si esauriscono con le pay...se hai famiglia...se frequenti free...e se si, se lo fai con successo...dipende cosa cerchi da un rapporto con una donna. E dal peso che la frequentazione di pay ha o ha avuto nella tua vita.

Personalmente - seppur ora abbia molto meno tempo, è la vita - la frequentazione di pay non mi ha mai limitato nei rapporti con le free.
Sono stato sempre in grado di tenere le cose separate e di evitare commistioni, della specie dei sogni Alleniani ad occhi aperti segnalati da alcuni.

Anzi, l'instaurarsi di un bel rapporto di amicizia di lungo corso con alcune pay italiane - che per questo ho smesso di frequentare dal punto di vista professionale, e pur essendomi dispiaciuto, era la cosa giusta fare - ed ex pay italiane, mi ha permesso di capire molte cose per quanto riguarda i clienti, partecipando alla loro visione privilegiata.
Lo stesso dalle non italiane, per carità, ma lì il meccanismo è diverso.

È verso i frequentatori, che è maggiormente cambiata la mia visione, grazie a queste esperienze.
Infatti da novizi si può pensare, avendo solo se' stessi come metro di paragone, che tutti gli avventori cerchino le stesse cose che cerchiamo noi.
Sovente poi si comprende, da quel che si legge da loro, che non è cosi.
Altre volte accade parlando di alcuni episodi, direttamente con i protagonisti maschili e femminili.

In sostanza ritengo questo: la frequentazione di pay dovrebbe essere liberazione con finalità del piacere. Liberazione dell'astinenza per alcuni, dalla monotonia di un rapporto di coppia per altri, dalla difficoltà/tempistica e dai riti del corteggiamento per altri ancora, ed essere cosa separata dal rapporto free con una donna.

Ma questo richiede uno scatto mentale, seppur piccolo, che non tutti sono pronti ad affrontare o sostenere, e anziché liberazione diventa una prigione.
 
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per me (quando il rapporto pay va molto bene) è la fuga dalla prigione, la libertà, l'anelito, la boccata d'aria dopo lunga apnea, il "dopotutto c'è speranza".
Più volte ho reso questo concetto nelle mie rece con metafore.
Il problema è che mi accontento e resto rinunciatario nei confronti degli sforzi da fare per sistemare i problemi nella "vera" vita, e questo non va bene.
 
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immenso

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@bellalui

La prendo alla larga.

A proposito di metafore, c'è un meraviglioso film di Sam Peckinpah - regista fuori categoria , con Fuller - che ti invito a vedere laddove tu non lo abbia già fatto, ossia "Cane di paglia".
Voliamo alto.
Nel film (*spoiler) un mite matematico, in seguito a due eventi particolari, si trasforma in un genio del male.
Per il regista la violenza diviene metafora delle relazioni umane, come lo stupro lo è per rapporti sessuali.
Un film necessario - come è per "L'età dell'innocenza" di Scorsese, altro genio, e guardatevi The Irishman - per far riflettere sul fatto che, forse, la società non si è evoluta granché, e le leggi tribali sono quelle che di fatto vigono.

Come in quei film, tu dimostri che una valvola di sfogo da certe costrizioni/costumi deve esserci.
Il punto - che correttamente tocchi - è che se poi ti fermi lì, entri in loop, quando la cosa, in certi casi, addirittura non può che degenerare.

Non tutti i rapporti con il sesso femminile si esauriscono con quelli con prostitute, e di certo alle prostitute non si dovrebbe demandare il ruolo di colmare certi vuoti, come - ed è innegabile - sempre più spesso negli ultimi anni si assiste da parte di frequentatori delle stesse, come emerge nelle impressioni che riportano qui o in siti di genere.

Non ci vuole un genio per capire che se arrivi a pagare una prostituta che lavora in un bordello - e non vuole avere rapporti con te per X motivi - 800 euro per un paio d'ore invece di 280 come accetta da tutti, qualcosa non va.
Che rapporto poi si possa avere con una che manifestamente esprime questo disprezzo, me lo dirà qualcuno più bravo di me, perché io non lo capisco.
Lo stesso se la paghi 15.000 euro (quindicimila) ogni mese perché i primi 10 giorni giorni di ogni mese non vada in bordello a lavorare (mentre poi può andarci dall'11 al 30 del mese) perché così sta a casa e nessuno (dei clienti) se la scopa (una barzelletta, n.d.R.).
Chiunque legga capisce che qualcosa non va.
E c'è una linea oltre la quale il "ciascuno con i propri soldi fa quello che vuole" non dovrebbe arrivare.
Evidentemente l'amor proprio è stato riposto nell'armadietto, con i vestiti.

Ovviamente non mi riferisco a te nei due esempi (reali) sopra; tuttavia mi ha incuriosito un thread da te aperto qui su una tua fidelizzanda brasiliana, in cui emergono molti dubbi ed insicurezze che ti hanno colto per un incontro saltato.
È questo che intendo nel mio post sopra, quando mi riferisco al fatto che la frequentazione di escort, da liberazione, può diventare prigione.

Sovente - sempre più sovente - i frequentatori caricano il rapporto escort/cliente di un significato che non ha, non può avere, e non dovrebbe avere mai.
Non scrivono, autocastrandosi, per paura di come potrebbe reagire questa o quella ragazza ad un feedback neutro quando non negativo, attribuendo così loro un potere che non dovrebbero avere, quando l'unico problema che dovrebbe avere il recensore è se riporta falsità.

La mediocrità cosi' diventa sistema, i report non dicono più nulla, e si limitano ad un farsi i pompini a vicenda tra utenti, rasentando lo stucchevole ai limiti dell'ilarita', quando non della tenerezza.

Penso concordi, e la tua autocritica finale mi conforta sul fatto che almeno sei conscio che il problema c'è.

Purtroppo - a leggere quello che viene scritto, e sapendo quello che viene taciuto, nei forum di genere e i social - il rapporto patologico con le professioniste sembra diventato la normalità, tanto che nessuno ci fa quasi più caso.

È da qui anche, molto probabilmente, che può trovare risposta il tuo quesito iniziale.
 
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@immenso: bel post ma mi sa che l'hai presa troppo alla larga. :preved:
Il titolo del thread non è "come è cambiata la visione dell'amore con le pay da quando vai a pay", argomento di cui fortunatamente m'importa sega.
Tanto per indulgere nel tuo OT, per quanto riguarda me, i "dubbi ed insicurezze che ti hanno colto per un incontro saltato" semmai li nutro nei confronti della brasiliana e non di me stesso. Chi se ne incula della brasiliana. Ho scritto chiaramente che vorrei capire i suoi motivi solo per evitare che mi si riproponga un tale fail professionale anche da altre pay in futuro, visto che per me un appuntamento disatteso comporta con alta probabilità di andare in bianco dato che non ho intere giornate libere da dedicare al punteraggio erratico.
Ora torniamo IT cortesemente, se no questo diventa l'ennesimo thread sul innamorarsi si/no delle pay, argomento su cui almeno io ho le idee molto chiare una volta tanto.
 
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immenso

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@bellalui

E si che le metafore dovresti conoscerle, se le usi :wink:

Per la cronaca, nel caso in cui tu ritenga interventi OT, c'è il tasto segnala, e la Moderazione decide.
Così si fa nei Forum.

Il mio intervento non lo è assolutamente, comunque.
E ti spiego perché.

Tranquillo, la prendo stretta questa volta, e niente metafore, giuro.

Domanda: com'è cambiata la visione delle donne (ovviamente free, da come esordisci nel tuo post) da quando vai a pay?

Sunto del tuo pensiero nel post #23: andare a pay è una evasione necessaria ma contemporaneamente un problema perché poi mi accontento solo di questo.

Perdonami, poi, ma nel tuo topic https://community.punterforum.com/showthread.php?t=376468
TU (quindi i dubbi sono tuoi, non della brasiliana...mica scrive lei) filosofeggi e ti interroghi sul "perché e per come" una escort che hai visto due volte ti abbia dato buca, replicando agli altri utenti che - salvo qualche Tom Ponzi - per la maggior parte (e per fortuna, aggiungo) ti dicevano di trovare un'altra professionista. Ora invece qui scrivi "Chi se ne incula della brasiliana".
Ma chi legge si farà un'idea.

Dopo il sunto del tuo post arrivo a quello del mio: andare a pay DOVREBBE essere una evasione, ma per sempre più persone - io mi chiamo fuori da questa pletora, come ho scritto nel post #22 - purtroppo in alcuni casi diventa un problema (o prigione, come ho scritto per metafora).
Perché poi
1) finisce che ti rapporti solo con pay, non cercando neppure più un rapporto con una donna che non sia a pagamento;
2) quindi, peggio, cerchi di "surrogare" il rapporto free tramite il rapporto pay, cosa mortificante e profondamente errata;
3) infatti quel rapporto con la professionista - che bisogna sapere gestire - sempre più spesso diventa "malsano" e tende sovente a degenerare (vedi i due esempi di cui sopra);

Da qui la chiusura del mio post #24, che va bene anche in questo.

Comprendi, ora?
 
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mah... ci stiamo ripetendo.
i motivi per cui mi interrogavo sullo strano (e maleducato) comportamento della brasiliana li ho spiegati. Ho interesse a capire per evitare che risucceda CON ALTRE. Quella brasiliana se la rivedo bene, se no pazienza: chi se ne incula.
Tutte le tue elucubrazioni sono personali divagazioni. Non ho problemi di innamoramento con pay e il fatto che io probabilmente indulga in pay per sfuggire al confronto con i miei problemi di vita non c'entra niente con presunti affezionamenti a pay.
Peraltro con le free ci provo.
Detto questo, se permetti il thread l'ho aperto io per cui posso esprimere una interpretazione autentica su cosa sia ot e cosa it. Non vedo perché dovrei chiedere la cancellazione di un tuo post ben scritto e interessante solo perché sei andato fuori tema. Mica siamo a scuola no? Solo non capisco perchè insisti con le tue presunzioni interpretative quando ti assicuro che non sono centrate con me. Se invece ti riferivi al mondo die punters in generale allora ok, ma ci sono altri threads più indicati a mio avviso.
 
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immenso

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Chi decide su IT e OT, mi spiace per te, sono i Moderatori, non tu.
Ma sappi che la frase sull'interpretazione autentica mi ha fatto veramente sorridere, e ti ringrazio.

Io ho risposto - motivando con esempi, presi anche dalla realtà - al tuo quesito iniziale.
Se poi interpreti la mia risposta come un attacco personale, problema tuo.

Io non ho mai parlato di innamoramento né di affezionamento in nessun post, lo hai fatto tu.

Se - infine - apri un topic su un incontro saltato con una "maleducata", di cui non ti interessa, perché ti ha bloccato sui social (se non ti interessa perché lo apri?) per evitare che accada di nuovo con altre (perché dovrebbe? E se riaccadesse che problema ci sarebbe? Mica è colpa tua) forse la cosa non è proprio senza importanza come vuoi lasciare intendere, tanto più che per la "maleducata", la porta aperta la tieni, come scrivi.

Ti fai troppe paranoie per le pay, mi sembra a leggerti, per uno che se ne incula.
E buon per te che vai a free.
In bocca al lupo.
 
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Quindi andando a pay non è tanto cambiata la considerazione della donna (free) ma la considerazione di se stessi semmai, il che spinge ad un minor coinvolgimento con le stesse a scopo di sesso, specialmente quando cominciano a tirarsela. Perlomeno però aiuta a scindere la componente sessuale da quella umana. Cioè per esempio nel mio ultimo corteggiamento mi trovavo coinvolto più per baciarla e stare con lei in affetto che per scoparla. Ovviamente pensavo continuamente al sesso con lei ma in una modalità quasi di assuefazione e non di vero arrapamento, tant'è che non avevo erezioni spontanee. Pensavo "non è per scoparla che lei ti piace, tanto per scopare ci sono sempre le pay", però poi ci provavo lo stesso, quasi per un senso del dovere. Sicuramente c'è del disfunzionale nella logica, però è interessante rifletterci. Interessante in particolare la ricerca di affetto e di comprensione con le free, cosa del tutto assente con le pay, per le quali al massimo (per le più brave) ho provato gratitudine per il piacere procuratomi e l'impegno.
 
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Mi intrometto nella discussione, che ho letto e ho trovato molto piacevole.
La mia esperienza è stata un po' un'escalation negli ultimi anni, e ha cambiato me, la visione che ho delle donne, e la visione che ho di me stesso.
Ho iniziato con delle ragazze otr, ero abbastanza a corto di soldi. Poi qualche loft girl, e nel frattempo cercavo sempre ragazze no prof o similari.
Da principio, ero il classico ragazzo che avrebbe messo una donna su un piedistallo, sebbene sapessi che ero ridicolo nei momenti in cui lo facevo. Nonostante ciò, credo di aver trovato l'amore con una donna più per la testa che per il sesso. Era il momento in cui ero più felice forse.
Quando ho iniziato a constatare quanto fosse alto il numero di no prof (effettivamente tali, negli anni ne ho viste sparire un numero enorme, ragazze che lo facevano per qualche mese o anche meno, e poi via verso una vita normale), in quel momento ho iniziato a riconsiderare le free, quasi dubbioso sulla vera natura della maggior parte delle ragazze. Ad esempio, è assurdo il numero di ragazze anche sui social o varie app, che si presterebbero a concedere il proprio corpo in cambio di denaro. Ragazze insospettabili. Questo ha abbassato il livello di stima che avevo delle donne.
Ha invece 'aumentato' (da prendere con le pinze) la considerazione che ho per le pay, ragazze che lo fanno davvero per vivere, cercando ovviamente la scorciatoia, costrette al cliente che capita senza poter scegliere.
Sono sempre riuscito a tenere le distanze, a essere abbastanza freddo, provando reali simpatie solo per due ragazze italiane che ancora vedo, e frequento anche al di fuori dell'ambito punteresco (e che non offrono più servizi).
Ultimamente mi è capitato di cascarci con tutte le gambe, la testa e il corpo per una pay italiana, e la cosa mi sta distruggendo e facendo valutare nuovamente, non le donne, ma me stesso.

Nel frattempo credo di aver sviluppato una dipendenza per il sesso, sebbene non faccia il numero di incontri di altri qui sul forum, se quasi ogni settimana ormai non ho un incontro, la mia testa non è serena. A questo si è accompagnato un appiattimento del mio essere accompagnato da un malessere continuo, che però credo sia slegato all'ambito puntereccio.

In tutto ciò, credo che la donna sia donna, odio chiamarle con appellativi volgari, però effettivamente credo che ci sia un non so che di sopravvalutato nella figura femminile moderna. O forse, le ho sempre idealizzate troppo.
Non generalizzo, ovviamente ci sono perle rare in giro, uomini o donne che siano, esseri umani degni di essere conosciuti. E magari anche una pay può essere uno di questi, così come noi clienti non facciamo proprio sto schifo, ecco.
 
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in realtà io ho molto ridimensionato il fatto che una donna qualunque sia disponibile a fare sesso pay per arrotondare in un certo momento della propria vita. Meno male che ce ne sono! É quando si usufruisce della beltà della prostituzione che se ne apprezzano i risvolti sociali; (e non parlo per opportunismo) per come la vedo oggi demonizzare la prostituzione sarebbe come demonizzare una categoria professionale, tipo gli psicologi per esempio. Quello che invece ai miei occhi di oggi squalifica la donna è il suo cambiar pelle a seconda dei periodi della vita. Guardo mia moglie e mi domando come possa aver smesso di cercarmi/darmela, trasformandoci in asettici manutentori della famiglia. Mi guardo intorno e vedo che capita troppo spesso. Ecco, questo cala la mia stima nella donna. Probabilmente non ci ho capito un cazzo ma l'impressione è questa, e sono certo di non essere il solo a pensarla così...
 
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@bellalui

Ciao e buon Natale!! . questo tuo pensiero mi ha fatto pensare. La tua stima nella donna non deve diminuire a fronte di un mancato cambiamento..credimi, pesa sicuramente ad entrambi il fatto di non sentirsi e non cercarsi..quando il rapporto si logora e perde vivacita' è un po una sconfitta da parte di entrambi..ed è allora che bisognerebbe rimboccarsi le maniche per reinventare, mettere in discussione, cambiare certi meccanismi. Se non lo si fa è perché la volonta' manca..ed in questo caso che si nota la validita' del rapporto, la solidita' , i sentimenti e la tempra di chi si impegna per lottare nonostante tutto. Non è la donna. È il rapporto, ed entrambi i componenti della coppia...pero mi piace la volonta tua di analizzare l'universo femminile. Sappi che è un terreno irto di difficolta' e assolutamente impervio. :wink:
 
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Mi intrometto nella discussione, che ho letto e ho trovato molto piacevole.
La mia esperienza è stata un po' un'escalation negli ultimi anni, e ha cambiato me, la visione che ho delle donne, e la visione che ho di me stesso.
Ho iniziato con delle ragazze otr, ero abbastanza a corto di soldi. Poi qualche loft girl, e nel frattempo cercavo sempre ragazze no prof o similari.
Da principio, ero il classico ragazzo che avrebbe messo una donna su un piedistallo, sebbene sapessi che ero ridicolo nei momenti in cui lo facevo. Nonostante ciò, credo di aver trovato l'amore con una donna più per la testa che per il sesso. Era il momento in cui ero più felice forse.
Quando ho iniziato a constatare quanto fosse alto il numero di no prof (effettivamente tali, negli anni ne ho viste sparire un numero enorme, ragazze che lo facevano per qualche mese o anche meno, e poi via verso una vita normale), in quel momento ho iniziato a riconsiderare le free, quasi dubbioso sulla vera natura della maggior parte delle ragazze. Ad esempio, è assurdo il numero di ragazze anche sui social o varie app, che si presterebbero a concedere il proprio corpo in cambio di denaro. Ragazze insospettabili. Questo ha abbassato il livello di stima che avevo delle donne.
Ha invece 'aumentato' (da prendere con le pinze) la considerazione che ho per le pay, ragazze che lo fanno davvero per vivere, cercando ovviamente la scorciatoia, costrette al cliente che capita senza poter scegliere.
Sono sempre riuscito a tenere le distanze, a essere abbastanza freddo, provando reali simpatie solo per due ragazze italiane che ancora vedo, e frequento anche al di fuori dell'ambito punteresco (e che non offrono più servizi).
Ultimamente mi è capitato di cascarci con tutte le gambe, la testa e il corpo per una pay italiana, e la cosa mi sta distruggendo e facendo valutare nuovamente, non le donne, ma me stesso.

Nel frattempo credo di aver sviluppato una dipendenza per il sesso, sebbene non faccia il numero di incontri di altri qui sul forum, se quasi ogni settimana ormai non ho un incontro, la mia testa non è serena. A questo si è accompagnato un appiattimento del mio essere accompagnato da un malessere continuo, che però credo sia slegato all'ambito puntereccio.

In tutto ciò, credo che la donna sia donna, odio chiamarle con appellativi volgari, però effettivamente credo che ci sia un non so che di sopravvalutato nella figura femminile moderna. O forse, le ho sempre idealizzate troppo.
Non generalizzo, ovviamente ci sono perle rare in giro, uomini o donne che siano, esseri umani degni di essere conosciuti. E magari anche una pay può essere uno di questi, così come noi clienti non facciamo proprio sto schifo, ecco.

Ciao grayd ringraziandoti del tuo contributo; da quando sei andato a pay ti ritieni migliorato nella interazione con le free inteso come seduzione, corteggiamento o approccio?
 
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Mi intrometto nella discussione, che ho letto e ho trovato molto piacevole.
La mia esperienza è stata un po' un'escalation negli ultimi anni, e ha cambiato me, la visione che ho delle donne, e la visione che ho di me stesso.
Ho iniziato con delle ragazze otr, ero abbastanza a corto di soldi. Poi qualche loft girl, e nel frattempo cercavo sempre ragazze no prof o similari.
Da principio, ero il classico ragazzo che avrebbe messo una donna su un piedistallo, sebbene sapessi che ero ridicolo nei momenti in cui lo facevo. Nonostante ciò, credo di aver trovato l'amore con una donna più per la testa che per il sesso. Era il momento in cui ero più felice forse.
Quando ho iniziato a constatare quanto fosse alto il numero di no prof (effettivamente tali, negli anni ne ho viste sparire un numero enorme, ragazze che lo facevano per qualche mese o anche meno, e poi via verso una vita normale), in quel momento ho iniziato a riconsiderare le free, quasi dubbioso sulla vera natura della maggior parte delle ragazze. Ad esempio, è assurdo il numero di ragazze anche sui social o varie app, che si presterebbero a concedere il proprio corpo in cambio di denaro. Ragazze insospettabili. Questo ha abbassato il livello di stima che avevo delle donne.
Ha invece 'aumentato' (da prendere con le pinze) la considerazione che ho per le pay, ragazze che lo fanno davvero per vivere, cercando ovviamente la scorciatoia, costrette al cliente che capita senza poter scegliere.
Sono sempre riuscito a tenere le distanze, a essere abbastanza freddo, provando reali simpatie solo per due ragazze italiane che ancora vedo, e frequento anche al di fuori dell'ambito punteresco (e che non offrono più servizi).
Ultimamente mi è capitato di cascarci con tutte le gambe, la testa e il corpo per una pay italiana, e la cosa mi sta distruggendo e facendo valutare nuovamente, non le donne, ma me stesso.

Nel frattempo credo di aver sviluppato una dipendenza per il sesso, sebbene non faccia il numero di incontri di altri qui sul forum, se quasi ogni settimana ormai non ho un incontro, la mia testa non è serena. A questo si è accompagnato un appiattimento del mio essere accompagnato da un malessere continuo, che però credo sia slegato all'ambito puntereccio.

In tutto ciò, credo che la donna sia donna, odio chiamarle con appellativi volgari, però effettivamente credo che ci sia un non so che di sopravvalutato nella figura femminile moderna. O forse, le ho sempre idealizzate troppo.
Non generalizzo, ovviamente ci sono perle rare in giro, uomini o donne che siano, esseri umani degni di essere conosciuti. E magari anche una pay può essere uno di questi, così come noi clienti non facciamo proprio sto schifo, ecco.

Credo che il succo del tuo discorso sia proprio nella fine. Anche io ho avuto grandi evoluzioni, cambiamenti che hanno riguardato la mia vita, abitudini e soprattutto il mio modo di pensare. Ho sempre cercato attraverso il sesso mille altre cose, alla fine quello che ne ho tratto è che abbiamo bisogni molteplici, oltre a bisogni puramente fisici..ed il mondo è cosi pieno di persone belle e ricche da conoscere che raggrupparle in uomini e donne per me è riduttivo..in ogni «categoria» esistono le perle rare. Che poi lo sono per noi, in modo soggettivo.
E ti diro', star bene, in primis con se stessi, credo ponga le basi per riconoscere e trovare le perle rare...che, ritengo, si attraggano....
 
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Ciao e buon Natale!! . questo tuo pensiero mi ha fatto pensare. La tua stima nella donna non deve diminuire a fronte di un mancato cambiamento..credimi, pesa sicuramente ad entrambi il fatto di non sentirsi e non cercarsi..quando il rapporto si logora e perde vivacita' è un po una sconfitta da parte di entrambi..ed è allora che bisognerebbe rimboccarsi le maniche per reinventare, mettere in discussione, cambiare certi meccanismi. Se non lo si fa è perché la volonta' manca..ed in questo caso che si nota la validita' del rapporto, la solidita' , i sentimenti e la tempra di chi si impegna per lottare nonostante tutto. Non è la donna. È il rapporto, ed entrambi i componenti della coppia...pero mi piace la volonta tua di analizzare l'universo femminile. Sappi che è un terreno irto di difficolta' e assolutamente impervio. :wink:

certo, la colpa non è mai della donna, semmai del rapporto... o di altra entità astratta :rofl:
però non capisco bene questo corporativismo femminile.
ok, la natura impone che dopo la gravidanza cambino le priorità, mi sta bene.
ma... scusate, quand'è che si torna a cercare il marito "rimboccandosi le maniche"? quando saranno due vecchi sfatti?
intanto lui a furia di no e silenzi é finito a puttane... ma si vede che è una brutta persona che cerca solo alibi per i propri crimini. Un traditore. O, nella migliore delle ipotesi, sarà "colpa del rapporto".
Hai ragione, "impervio" é il termine giusto.
 
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Per rispondere @giuliospar.
Premetto, sono sempre stato una persona che ama corteggiare, e lo fa spesso anche solo per porre le basi di un rapporto di amicizia (in fondo, tutto è seduzione).
Da quando vado a pay forse ho cambiato leggermente il modo di farlo, e sono un po' più sicuro di me. Non spocchioso eh, un po' più consapevole di come si muovono le cose. Ma magari sarebbe successo anche senza le pay, semplicemente maturando.
 
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Credo che il succo del tuo discorso sia proprio nella fine. Anche io ho avuto grandi evoluzioni, cambiamenti che hanno riguardato la mia vita, abitudini e soprattutto il mio modo di pensare. Ho sempre cercato attraverso il sesso mille altre cose, alla fine quello che ne ho tratto è che abbiamo bisogni molteplici, oltre a bisogni puramente fisici..ed il mondo è cosi pieno di persone belle e ricche da conoscere che raggrupparle in uomini e donne per me è riduttivo..in ogni «categoria» esistono le perle rare. Che poi lo sono per noi, in modo soggettivo.
E ti diro', star bene, in primis con se stessi, credo ponga le basi per riconoscere e trovare le perle rare...che, ritengo, si attraggano....

Esatto Bonnie.
Sai è stata proprio questa escort che ho frequentato che me lo ha fatto capire. Non ti nascondo che prima, come un po' tutti gli uomini beceri al mondo, avevo questa visione della 'puttana' (termine che non oso nemmeno pronunciare, sia chiaro) come una che non avrei mai frequentato.
Poi capisci chi è la persona dietro, e allora può andare a farsi benedire tutto se è un essere umano come si deve. Ovvio che poi stronze/i sono ovunque.
 
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Campania
Ciao grayd ringraziandoti del tuo contributo; da quando sei andato a pay ti ritieni migliorato nella interazione con le free inteso come seduzione, corteggiamento o approccio?

Ma tu, a parte fare sciacallaggio sui parenti, fai analisi di mercato "ringraziando per i contributi degli utenti"?
 
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