Girl vs. trans puntering

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Nell'attesa che Submale si decida ad aprire il suo thread sulle differenze tra escorting girls e escorting trans, propongo un sondaggio alla buona sul puntering dei due rispettivi tipi.
E cioè:
Quanti di voi dopo aver assaggiato la mela, sono tornati alle girls ? E quanti invece ne sono stati segnati in modo irreversibile, o per dirla more biblico: avendo mangiato il frutto della conoscenza, hanno perduto per sempre l'originaria certezza?
 
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... e niente Gustaf, la mela a quanto pare non piace;
magari se avresti fatto riferimento a quella bacca oblunga, falcata, gialla, di consistenza compatta e dolce che varia dai 10 ai 30 cm, forse a qualcuno sarebbe venuto appetito :pardon:
 
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  • #3
Già, L3o, sembra sia così.
Se ne potrebbero trarre ipotesi interessanti.
Meglio non insistere
 
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mmmm, in Italia c'è una richiesta enorme di Tgilr dotate e ATTIVE, ma non si può dire perchè la mascolinità di molti andrebbe messa in discussione...
 
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Penso che L3O abbia ragione. Nella maggior parte dei casi l’approccio al terzo sesso avviene per la perversione della banana montata su un corpo ultra femminile. Ora inutile stare qui a fare casistiche su chi la banana in mano se l’è trovata in maniera inconsapevole, la maggior parte dei punter se l’è andata a cercare, me compreso. Ne potrebbe uscire un bel thread se lo ampliamo, cioè oltre al sondaggio magari sarebbe interessante replicare con similitudini e differenze di tutto ciò che possa riguardare un incontro a pagamento con una donna biologica o una transessuale. Sarebbe istruttivo anche sfatare alcuni luoghi comuni e ce ne sarebbero parecchi.

intanto rispondo alla domanda principe : io sono sempre stato per la macedonia, un po’ come nel film di pierino, mela mela banana caffè ! :prankster2: Non ho mai abbandonato nessun frutto strada facendo perché ho sempre considerato i genitali un dettaglio. Apprezzo la femminilità, e se sfilo un perizoma, qualunque cosa ne esca, è solo un apparato che utilizzo per provare o procurare piacere.
la novità nella mia sessualità è subentrata a giugno di quest’anno, quando dopo un casino con una free ho deciso di affacciarmi anche al mondo pay girl. Naturale ora osservarne differenze ed analogie.
 
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E quanti invece ne sono stati segnati in modo irreversibile, o per dirla more biblico: avendo mangiato il frutto della conoscenza, hanno perduto per sempre l'originaria certezza?


Eccomi...

Io la certezza la persi con il mio primo rapporto pay...
Era la seconda metà degli anni 80...
Che volete. So' vintage.

Tre ragazzi ubriachi o quasi in una utilitaria dopo una notte brava e uno più intraprendete e curioso degli altri che ci fece montare su una trans che soddisfece oralmente tutti quanti.

Erano anni in cui l'offerta stradale romana era nella stragrande maggioranza caratterizzata da trans, e io, che non disponevo di esperienza, mezzi economici e conoscenze dirette, avendo preso un certo qual gusto per il sesso pret a porter, mi servivo dove era più facile...

Cercavo ragazze belle e disponibili che mi offrissero gli stessi servizi, ma non ne trovavo che brutte e un po' stronze, e finii per apprezzare, sempre e solo rigorosamente da attivo, le attenzioni delle più avvenenti e femminili tra le numerosissime trans che trovavo sul mio percorso di rientro a casa, quando me ne saliva la voglia.

Così, un giorno, assaggiai anche il frutto proibito.
Ma anche allora, e per molti anni, sempre e solo per intensificare il piacere della partner, e mai da autenticamente passivo.
Scoprii presto che per me la compagnia di una bella e femminile trans non differiva da quella di una gender girl.

E al posto della certezza perduta, se ne fece strada una nuova.

Allo stesso modo, nella mia vita sociale quotidiana, università, amici, lavoro, ero circondato da coppie etero e ragazze nate tali, e ancora una volta, senza che fosse necessaria una reale scelta filosofica, scelsi le mie compagne tra le donne che mi piacevano e a cui riuscivo di piacere.

Tutto molto easy. Tutto molto normale. E, checché ne dicano tanti integralisti etero, come un numero enorme di maschi della mia generazione: chierichetti di giorno e transputtanieri di notte. Chissà, forse la maggioranza.

Mai stato attirato dal membro maschile in quanto tale, mai stato attirato dagli uomini, ho negli anni maturato un rispetto sempre più convinto del terzo sesso e un approccio persino inadeguato allo stesso, in quanto la mia mente non è mai riuscita ad adeguarsi alle differenze tra donne e trans. Persone con cui mi rapporto esattamente allo stesso modo e nei confronti delle quali non riesco a percepire vere differenze se non puramente fisiche (quando quelle differenze non sono state addirittura azzerate o ridotte all'inintellegibile).

Molti anni dopo, solo molti anni dopo, dopo essere persino stato fidanzato con una trans, quando ormai con la piena maturità mi sono convinto che la differenza di genere a mio avviso merita riguardo solo ai fini della procreazione, ho scoperto anche di poter essere passivo, chiudendo un cerchio di sessualità che probabilmente ognuno di noi potenzialmente ha a disposizione e che a mio avviso dovrebbe decidere di sperimentare in base al suo gusto e al suo piacere indipendentemente dai dettami religiosi o sociali.

So what?

Niente, il retaggio dei primi anni di punteraggio mi spinge ad approcciarmi con maggior confidenza e fiducia verso le trans, senza che questa sia una scelta realmente ponderata...
Semplicemente, le gender girl che ho incontrato per acquisire servizi di compagnia hanno percentualmente soddisfatto in misura minore le mie aspettative...
E, visto che non devo più mettere su famiglia e assicurare una progenie alla mia dinastia, credo che vada bene anche così.

Ah... Poi c'è un genere di gender girl che proprio mi stanno sul cazzo...
Le puttane omofobe.

Ecco, quelle, per favore, si tengano lontane.

Grazie


______________jul
 
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Sara' che da ragazzina mi innamorai di un diciasettenne che mi confido' di amare gli uomini, sara' che mi piace il sapore dolce della patatina..il sesso per me è piacere a prescindere, indipendentemente dai genitali, e si vuol bene indipendentemente dal genere..poi un modo per congiungersi si trova..
Ad onor del vero dunque, nel mio immaginario piu spicciolo, in confidenza, tanto qui siamo inter nos...:pleasantry: l'immagine di un uomo che maneggia, gode per mezzo di un altro attributo maschile...a me rende molto. Tanto quanto ad un ometto rende l'immagine di due donne :preved:
 
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mmmm, in Italia c'è una richiesta enorme di Tgilr dotate e ATTIVE, ma non si può dire perchè la mascolinità di molti andrebbe messa in discussione...

penso che con questo abbiamo inaugurato la sagra dei luoghi comuni :prankster2:

Luma innanzitutto dobbiamo metterci d’accordo riguardo cosa si intende per virilità. Come vogliamo definirla la virilità? Un mix di sembianze ed attitudine? Come è fatto l’uomo virile? È forte, esuberante, tende ad imporsi, domina, perché no magari e passionale, impulsivo, un po’ testa di cazzo pure, l’uomo virile ha la capacità di far sentire la propria donna al sicuro, protetta, serena, l’uomo virile a letto la fa sentire chiavata e non parlo della scopatina da cavallino del sabato sera, per dire virile bisogna parlare di tori da monta 24/7 che sono animali differenti, animati da una fame insaziabile, atavica. E pensi ancora davvero che un uomo debba sentirsi meno virile solo perché è capace di soddisfare e godere sessualmente di una transessuale che possa essere anche attiva? Pensi davvero che vadano tutti in giro con gilet di pelle nera a borchie e bandiere arcobaleno? :prankster2: Si fa spesso una confusione bislacca tra la questione gender e la libera sessualità di un individuo che può essere più o meno scevra da pregiudizi...
Sai che ti dico? A questo punto, io le persone che rinunciano alla metà del piacere, le considero inferiori, sfortunate, limitate. Perché non è detto che debba piacere per forza, e non è nemmeno ottimalmente equilibrato che piaccia solo nel didietro. Penso solo che ci siano persone più fortunate perchè sanno godere del proprio corpo e del corpo altrui in ogni modo, al 100% e anche al 90 all’occorrenza. Un po’ come una ragazza anorgasmica messa a confronto con una multiorgasmica. Poi magari sbaglio e le cose non stanno così, intanto posso dirti senza mentire, che io godo il doppio, in ogni circostanza... :pardon:
 
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Stella xxx

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Di sicuro io non posso esprimermi nella differenza tra girl e trans, soprattutto per la visione da parte di punter, ma un mio caro amico, tanti anni fa, mi disse: nel godere non c'è sesso.
Ancora oggi, non posso che essere concorde.
In questo mondo il cammino è importante, ma la meta è il tutto.
 
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In questo mondo il cammino è importante, ma la meta è il tutto.

Ahhhhh.... Peccato. Eri partita bene.
Magari hai anche ragione.
Ma io godo del viaggio quanto della meta,
e non amo giustificare i mezzi con il fine che perseguo...

Punti di vista


________jul
 
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Stella xxx

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La mia ultima frase era solo un rimarcare la prima, facilmente interpretabile in maniera diversa, ma non era il mio intento.
Non era riferita al ricercare giustificazioni a determinati gusti o azioni, ma al contrario, come anche tu affermi, per il mio punto di vista, non è importante il mezzo, ma il fine.
È il trarne piacere che conta, nient'altro.
 
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penso che con questo abbiamo inaugurato la sagra dei luoghi comuni :prankster2:

Luma innanzitutto dobbiamo metterci d’accordo riguardo cosa si intende per virilità. Come vogliamo definirla la virilità? Un mix di sembianze ed attitudine? Come è fatto l’uomo virile? È forte, esuberante, tende ad imporsi, domina, perché no magari e passionale, impulsivo, un po’ testa di cazzo pure, l’uomo virile ha la capacità di far sentire la propria donna al sicuro, protetta, serena, l’uomo virile a letto la fa sentire chiavata e non parlo della scopatina da cavallino del sabato sera, per dire virile bisogna parlare di tori da monta 24/7 che sono animali differenti, animati da una fame insaziabile, atavica. E pensi ancora davvero che un uomo debba sentirsi meno virile solo perché è capace di soddisfare e godere sessualmente di una transessuale che possa essere anche attiva? Pensi davvero che vadano tutti in giro con gilet di pelle nera a borchie e bandiere arcobaleno? :prankster2: Si fa spesso una confusione bislacca tra la questione gender e la libera sessualità di un individuo che può essere più o meno scevra da pregiudizi...
Sai che ti dico? A questo punto, io le persone che rinunciano alla metà del piacere, le considero inferiori, sfortunate, limitate. Perché non è detto che debba piacere per forza, e non è nemmeno ottimalmente equilibrato che piaccia solo nel didietro. Penso solo che ci siano persone più fortunate perchè sanno godere del proprio corpo e del corpo altrui in ogni modo, al 100% e anche al 90 all’occorrenza. Un po’ come una ragazza anorgasmica messa a confronto con una multiorgasmica. Poi magari sbaglio e le cose non stanno così, intanto posso dirti senza mentire, che io godo il doppio, in ogni circostanza... :pardon:

Dopo il tuo goffo e mal riuscito tentativo di mansplaining, cerco di spiegarti cosa intendo per virilità, il che è molto più lontano e diverso da quanto scritto da te. Ho preso tempo per risponderti con calma, perché sei stato classicamente “VIRILE” nel modo di porti verso di me.
Premetto che per me la frequentazione con Gender e LGBT in genere è cosa normale, perché casa mia è sempre stata frequentata da loro e molte sono state accolte da mia madre quando venivano cacciate da casa loro, ma non ho mai avuto una attrazione sessuale/curiosità verso le trans proprio perché le ho sempre viste con ammirazione e mistero. Visto che hai citato i cavallini, è stato proprio uno di loro a farmi avvicinare sessualmente alle trans e devo a lui tutte le pratiche più spinte che io abbia mai fatto, le gang più numerose ed il fatto che non giochi più a stringere la gola per amplificare i miei amplessi (tanto perché faccio solo la scopatina del sabato sera)… ma torniamo alle trans: mi ricordo la prima volta, in un appartamento piccolissimo ed io molto imbarazzata, perché avevo una paura enorme di offenderla, perché ho sempre pensato che provassero piacere andando a letto solo con uomini, con lei ho imparato che essere gender è una condizione di vita, un sentirsi donna a tutti gli effetti e che il fare sesso era una cosa a parte, che lei giocava con tutti; da allora mi sono tranquillizzata e ho scoperto un nuovo mondo molto eccitante. Da ciascuna di loro ho imparato qualcosa, ho adorato vedere i soffocotti fatti al mio amico, essere il centro delle attenzioni di entrambi, fare i trenini… Tu mi chiederai cosa c’entra la virilità, bene, nonostante il mio cavallino fosse aperto e spinto, nulla di quello che facevano poteva trapelare, perché ,occupando una ottima posizione, non avrebbe avuto mai lo stesso rispetto dai suoi sottoposti al lavoro e la suo famiglia non avrebbe mai compreso le sue scelte. Viviamo in un mondo di merda dove, sfortunatamente, non puoi sbandierare quello che fai in pace senza avere conseguenze più o meno gravi. Essere leone della tastiera dietro a un nick è semplice, spero che tu possa vivere la tua di sessualità con la libertà descritta da te, ma il mondo vero è un altro e, spesso, è molto duro con chi vive senza tabù. Sono andata in albergo per anni con due amici gay, militari, e ho ricevuto insulti terribili da parte di mio padre ,pur di farli stare insieme in pace e vivere la loro storia; non hai, dunque, il diritto di dirmi che inauguro la “sagra dei luoghi comuni” se vai da una trans solo per scaricarti e per poi recensirla qui. Il giorno che ne avrai una come fidanzata, alla luce del sole, potrai venire da me e farmi una lezione di vita, fino ad allora sei solo uno che si diverte, si sfoga e nulla di più. Provo una invidia enorme per chi è, effettivamente, libero di fare tutto ciò che vuole in ogni campo, il che sarebbe così in un mondo perfetto, ma il nostro mondo deve, purtroppo, ancora cambiare molto.
 
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Luma diciamo che era un tentativo di mesplaining più che altro. Per risponderti, ho avuto tre relazioni di cui la prima in giovane età, alla luce del sole, ed ho pagato in termini di amicizie e disistima percepita da conoscenti e persone care. La mentalità comune al riguardo purtroppo è questa ed ho scelto di adeguarmi vivendo questo lato della mia sessualità privatamente o dietro la privacy che può garantire un nick. Sono scelte mie e nessuno le può criticare, soprattutto qui che non vedo nomi e cognomi. Cercavo solo di dirti che personalmente non mi fa sentire meno virile concedermi a piaceri alternativi e ritengo che l’allusione che facevi prima sia frutto di pregiudizi che non è difficile confutare concretamente. Ho letto con interesse quanto esponi adesso, bella testimonianza di vita vissuta (mycojons), ad ognuno le sue (estycazzy), concetti però totalmente differenti ed antitetici dal luogo comune che hai postato prima. Proprio perché in netta contrapposizione e di tutt’altro spessore mi chiedo solo se sia davvero tutta farina del tuo sacco.

Siccome si è tentato tante volte negli ultimi dieci anni aprire una discussione al riguardo ma che io ricordi non si è mai arrivati più lontani di pagina 2 prima che il thread venisse chiuso per interventi poco edificanti come quello, direi di tornare al senso originario senza stare qui a sindacare chi possa sentirsi più o meno uomo degli altri.

provo a dare un contributo alla discussione dicendo che la scelta di una professionista trans risulta innanzitutto essere più semplice rispetto ad una girl in quanto il paniere a cui si attinge è notevolmente più limitato e quindi a volte addirittura si procede per esclusione.
il rischio di fake nello scegliere una pay trans si riduce notevolmente rispetto alle girls in quanto le prime, quando fake, risultano molto più facilmente individuabili. Data l’esiguità di manodopera anche il rischio di missile transoceanico si riduce notevolmente grazie alla maggior percentuale di recensite rispetto al totale.
In ultimo, proprio le convenzioni sociali di cui prima, forniscono un forte deterrente ad eventuali implicazioni sentimentali (per me questo non vale) quindi nell’approcciarsi ad una ragazza trans a pagamento si vive l’esperienza con maggiore consapevolezza dei ruoli pay - punter, senza troppi fronzoli, senza troppe moine, un approccio più sessuale nudo e crudo (protetto ovviamente). C’è da dire che una ragazza trans e’ anche più diffidente e reticente per lasciar far breccia alle lusinghe.

quando mi verrà in mente altro tornerò ad elencare il resto. Intanto Saluti
 
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Luma diciamo che era un tentativo di mesplaining più che altro. Per risponderti, ho avuto tre relazioni di cui la prima in giovane età, alla luce del sole, ed ho pagato in termini di amicizie e disistima percepita da conoscenti e persone care. La mentalità comune al riguardo purtroppo è questa ed ho scelto di adeguarmi vivendo questo lato della mia sessualità privatamente o dietro la privacy che può garantire un nick. Sono scelte mie e nessuno le può criticare, soprattutto qui che non vedo nomi e cognomi. Cercavo solo di dirti che personalmente non mi fa sentire meno virile concedermi a piaceri alternativi e ritengo che l’illusione che facevi prima sia frutto di pregiudizi. Ho letto con interesse quanto esponi adesso, concetto totalmente differente ed antitetico dal luogo comune che hai postato prima.
Proprio perché in netta contrapposizione e di tutt’altro spessore mi chiedo solo se sia davvero tutta farina del tuo sacco.


Siccome si è tentato tante volte negli ultimi dieci anni aprire una discussione al riguardo ma che io ricordi non si è mai arrivati più lontani di pagina 2 prima che il thread venisse chiuso direi di tornare al senso originario senza stare qui a sindacare chi possa sentirsi più o meno uomo degli altri.

provo a dare un contributo alla discussione dicendo che la scelta di una professionista trans risulta innanzitutto essere più semplice rispetto ad una girl in quanto il paniere a cui si attinge è notevolmente più limitato e quindi a volte addirittura si procede per esclusione.
il rischio di fake nello scegliere una pay trans si riduce notevolmente rispetto alle girls in quanto le prime, quando fake, risultano molto più facilmente individuabili. Data l’esiguità di manodopera anche il rischio di missile transoceanico si riduce notevolmente.
In ultimo, proprio le convenzioni sociali di cui prima, forniscono un forte deterrente ad eventuali implicazioni sentimentali (per me questo non vale) quindi nell’approcciarsi ad una ragazza trans a pagamento si vive l’esperienza con maggiore consapevolezza dei ruoli pay - punter, senza troppi fronzoli, senza troppe moine, un approccio più sessuale nudo e crudo (protetto ovviamente). C’è da dire che una ragazza trans e’ anche più diffidente e reticente per lasciar far breccia alle lusinghe.

quando mi verrà in mente altro tornerò ad elencare il resto. Saluti

Stendo un velo pietoso su quello che hai scritto segnato in rosso, perché non è in netta contrapposizione, ma è una aggiunta di quello che ho scritto all'inizio.
La richiesta di attive dotate è elevata e buona parte di chi usufruisci preferisce tacere anche se nascosti dietro a un nick, se da noia quello che ho scritto non ci posso fare nulla, ma lunge da me a dare giudizi in merito.
 
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Bentornata ! :preved:



...un altro aspetto che mi viene in mente, anche se c’è una sproporzione abissale (per il momento) tra i miei due campioni, è che solitamente una ragazza transessuale è meno teatrale, meno artificiosa, grida di meno e se la gode di più, solitamente fanno sesso con più spontaneità e ciò si riflette spesso anche nel loro modo di gemere.
Non ultimo d’importanza una girl può sempre fingere un orgasmo una tgirl no.
 
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..un altro aspetto che mi viene in mente, anche se c’è una sproporzione abissale (per il momento) tra i miei due campioni, è che solitamente una ragazza transessuale è meno teatrale, meno artificiosa, grida di meno e se la gode di più, solitamente fanno sesso con più spontaneità e ciò si riflette spesso anche nel loro modo di gemere.
Non per ultimo una girl può sempre fingere un orgasmo una tgirl no.
mmm il sesso con me è molto rumoroso...
 
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Io quando scopo fa rumore il letto, il tavolo, le sedie, ogni tanto anche la partner :sad: :prankster2:
 
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A parte questo, ma quando vengo urlo, se ho avuto piccoli amplessi raviccinati il più forte diventa qualcosa che fatico a trattenere tanto è che cerco di lasciare sempre le unghie corte per non segnare nessuno. Tra le trans sono stata con qualcuna que ansimava e urlava mentre veniva, dipendi molto del locale dove si trovano.
 
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Non c'è bisogno di urlare quando vieni... ho il citofono.

______________jul

Eh niente, io so romano...
 
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