[RECE] Perla o Bahia Trans - Roma - Puntotrans

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CARATTERISTICHE GENERALI

NOME INSERZIONISTA: Perla/Bahia
RIFERIMENTO: https://www.puntotrans.com/annunci-trans/bahia/index.htm
CITTA DELL'INCONTRO: Roma
NAZIONALITA': Brasile
ETA': 26
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: È lei
SERVIZI OFFERTI: Att/Pass
COMPENSO RICHIESTO: 100
COMPENSO CONCORDATO:100
DURATA DELL'INCONTRO: 60 min
DESCRIZIONE FISICA: 1.80 circa, conforme alle foto.
DOTAZIONE (S,M,L,XL,XXL): L/XL
ATTITUDINE: GFE 100%. Professionalmente porca.
REPERIBILITA': Ottima
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: due piani di scale
INDEX RICERCHE (numero telefonico nel formato 1234567xx): 327603051xx


Adocchio Perla dalle foto che mi mostrano la Dea Bastet rediviva, una Nefertari di onice risorta dal limo del Nilo, la sorella bella di Halle Berry: i tatuaggi, i capelli corti e le notizie raccolte sul forum me lo fanno diventare duro come un trave in mezzo secondo. Ho ormai fortuna con le "star" di passaggio. Dopo la trombata siderale con Viviane Cicarelli a giugno, penso che le stelle siano allineate per un'altra grandissima scopata. Non rimarrò deluso. Il contatto è facile: Perlina è sveglia, cordiale, sa il fatto suo e parla un ottimo italiano. E' una tipa "sgamata" - come si dice a Roma - ma dolce, paziente e professionale. Ci accordiamo per le 22, riceve in zona Marconi, parcheggio non facilissimo. Un wapp mi avverte che è appena arrivato un cliente. Non è un problema quella mezz'ora imprevista. Mi fiondo in un pub li vicino per una birra veloce. Dopo venti minuti un altro messaggio mi avvisa che l'alcova è libera e mi fiondo. Si apre la porta - faccio notare che lei è in piedi, splendida, proprio dietro la porta, ben visibile all'apertura. Entro, la saluto e le porgo il conquibus che lei chiederebbe alla fine. Sono abituato alla serietà delle relazioni di affari, anche se scoperecci. Trattengo il fiato: di fronte a me ho una dea mulatta, ornata di tatuaggi meravigliosi, finemente cinta da lingerie di classe. Un viso meravigliosamente nubiano, occhi da cerbiatta, mani minute e piedi perfetti, calzati in decolletè non troppo vistose. Indosso il mio completino leather da phinokkio sadomaso e la Perlina capisce subito dove si andrà a parare: dopo avermi "rodato" i capezzoli per benino, facendomi bagnare come una vacca, mi inchino a baciarle tutto ciò che passa fra la punta delle scarpe ed il torrone d'ebano che le cresce fra le gambe e nella mia bocca. Fra le due fasi impone un oral rimming al più bel posteriore che ho visto negli ultimi anni. Si eccita assai. E' l'ora della purga però e Nefertari, calzato il guanto del castigo, mi apre con grande perizia e mi monta sul letto, schiacciandomi lentamente sino a farmi stendere, mentre io, zoccola, le stringo le gambe con le mie, munite di anfibi, per attirarla a me ancora di più. Ma io sono uno zozzone vero: fare la troia passiva non mi basta e quindi mi svincolo dal cobra egiziaco e e gonfiatomi d'orgoglio (grazie al cockring ed al cinturino di cuoio borchiato che mi lega i gioielli) scivolo, dopo aver ovviamente messo il berretto al mio fragolone, nel di lei antro già ben lubrificato in precedenza e le rendo la pariglia, tamponandola ripetutamente con schiaffetti sui glutei da clichet. Finisce con lei stesa a fianco a me che mi sega compiaciuta: dopo diversi minuti, tocco io la corda del piacere, avvertendola di togliersi di mezzo che rischia lo shampoo. Lei mi fissa stupita mentre mi allago il ventre con uno, due, tre, quattro, cinque getti pieni ed abbondanti. Qualcuno dice che sia un'ottima terapia per la prostata, di sicuro è un'ottima terapia per l'umore. Mi offre il bagno, asciugamano e bidet. Segue una conversazione pacata e divertente, un bacio sulla guancia e la speranza di rivederla a Roma. Adesso che ho assaggiato lo scettro della Faraona e le terga da gatta della Dea Bastet, la malìa d'Egitto mi accompagnerà nelle mie manovelle solitarie nelle fredde (?) notti romane. Dopo Viviane, un'altra stella "passante". Si, voglio proprio essere un cacciatore di stelle.


 

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Adesso che ho assaggiato lo scettro della Faraona e le terga da gatta della Dea Bastet, la malìa d'Egitto mi accompagnerà nelle mie manovelle solitarie nelle fredde (?) notti romane

Caro menthor complimenti per la rece, Perla (e scusate il gioco di parole) è una perla rara, sa stare con tutti, è attenta al cliente e sa capire le situazioni, ma credo che li a Roma hai parecchio da divertirti. Avessimo a Napoli 1/4 di quelle che avete e che passano da voi.
Che invidia (sana ovviamente):wink:
 
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  • #6
Caro menthor complimenti per la rece, Perla (e scusate il gioco di parole) è una perla rara, sa stare con tutti, è attenta al cliente e sa capire le situazioni, ma credo che li a Roma hai parecchio da divertirti. Avessimo a Napoli 1/4 di quelle che avete e che passano da voi.
Che invidia (sana ovviamente):wink:

Credimi, molto meno di quanto sembri. Roma non è Milano, trans capitale d'Italia
 
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Valutazione sintetica della mia esperienza:
(5/5) ★★★★★NOME INSERZIONISTA: Perla / Bahia
RIFERIMENTO INTERNET : https://www.piccoletrasgressioni.it/trans/perla_42869
CITTA DELL'INCONTRO: Roma / Marconi
NAZIONALITA': Brasil - Bahìa
ETA': 26
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: Totale
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): DFK-BBJ-69-Anal A/P-COB e tutto quel che vi può venire in mente
COMPENSO RICHIESTO: 80 - 100
COMPENSO CONCORDATO: 100
DURATA DELL'INCONTRO: 70’
DESCRIZIONE FISICA: 1,80 di bellezza bahiana
DOTAZIONE (S,M,L,XL,XXL): XXXL
ATTITUDINE: GFE-PSE-amante-conversatrice-simpatica e affabile
REPERIBILITA': Buona ma occorre pazienza
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: Non mi pare. Secondo piano.
TELEFONO: 32763051xx

LA MIA RECENSIONE:

Vorrei premettere che una esperienza del genere rimette in discussione la mia scala dei valori…

In altri termini, dopo aver conosciuto Perla e averle attribuito 5 stelle, mi verrebbe di togliere una stella a molte, se non tutte le mie rece precedenti su questo forum…
…E anche sui forum precedenti, solo che su quelli non era prevista la scala delle stelle.

Con queste premesse, capirete che vi scrive un punter contento, felice, appagato, soddisfatto, esaltato…
Stupefatto anche di se stesso.
… Il cui umore resta sempre un po’ velato dal fatto che esperienze del genere non sono frequenti e, anzi, rare e difficilmente ripetibili, perché ragazze così ce ne sono poche e spesso sono godibili per un fugace incontro, prima di ripartire per l’altrove, dove altri potranno godere delle medesime fortune.

Ma non divaghiamo…

Parliamone.

Quando l’esperienza ti dice che non è tutto oro quel che luccica, che ragazze così ben raccontate spesso offrono servizi del tutto standard, che gli incontri sono sempre soggettivi, e poi trovi qualche difficoltà a entrare in contatto con l’oggetto del tuo desiderio… Beh, se non sei proprio ultradeciso e convinto, anzi, piuttosto vissuto e disilluso, tendi a mollare, a fregartene, a pensare che ce ne saranno altre, meno occupate, che potrai incontrare più facilmente… Per non parlare che ci sono le fidelizzate… Quelle che conoscono i tuoi gusti. Che si rendono disponibili per te senza stare tanto lì a inseguirle.

E io ero lì lì per lasciar perdere.

Beccare Perla non è stato facilissimo. Impegnata come era nei suoi pochi giorni romani.
Capirò poi che è una che stacca completamente quando è col cliente e che si ritaglia i giusti tempi di recupero, privacy e vita tra un cliente e l’altro. Durante questi intervalli, sono riuscito a fatica a beccarla.
Lei, sempre gentile, mi ha confessato che era davvero sotto pressione, tra le decine di telefonate e i messaggi, gli impegni personali, la coda degli arrapati come me che volevano incontrarla, e dei perditempo che si divertono a radiografare le inserzioniste per poi decidere di non andare…

Alla fine, tra qualche telefonata di 15 secondi, un messaggino, e un whatsapp, sono riuscito a bloccare uno slot…
E ho rimediato, a fatica, un appuntamento…
Solo che… Diversamente da sempre, al momento in cui ho preso il numerino, non ero ancora riuscito a parlare con lei di ciò di cui avevo bisogno, di quel che lei offriva, del regalo che avrei dovuto corrispondere…
E nemmeno dell’indirizzo cui mi sarei dovuto recare!

Insomma. L’appuntamento non lo stavo prendendo io ma un mio alter ego rincojonito e principiante, lui sì assolutamente determinato a scopare…
E sino a 15 minuti prima dell’incontro, non sapevo se ci sarei andato io, lui (l’alter ego), o un altro cliente che si sarebbe infilato per le scale avendo, almeno lui, l’indirizzo dove andare…

Insomma… Tutto quello che impari a non fare con una pay in trenta anni di fruizione e improvvisamente ti ritrovi a fare personalmente senza esserne affatto convinto.

Solo una cosa mi ha trattenuto dal desistere: una immediata, inspiegabile, sensazione di simpatia che gli intermittenti riscontri di lei generavano in me.
Una indaffaratissima. Ma che non se la tira. Che quasi si scusa. Come con una vecchia amica.

Quando stavo allora per rinunciare per manifesta autocomplicazione della vita, un provvidenziale whatsapp di risposta mi diceva dove recarmi 15 minuti dopo…
Per fortuna ero a distanza copribile.
E sono andato.

Su queste basi, temevo però ancora di incontrare una scopatrice seriale, un’altra metalmeccanica della fava, una di quelle che dispensano appuntamenti in overbooking per poter stare sicure, di quelle che cambiano città ogni quattro giorni perché scremano il mercato, una nera iperattiva che ti timbra in modo anonimo e ti spedisce fuori ancora sgocciolante…
O peggio… Una meretrice lessa di stanchezza che se lo fa ciucciare con aria di sufficienza.

Non nascondo che mentre aspettavo i canonici due minuti prima dello start, mi davo del principiante per essermi fatto guidare ancora una volta dal testosterone e non dal testone.

Si. Una vocina mi diceva di fidarmi. Che era stata una buona idea. Mentre il mio Pietropaolo dava segni di impazienza.
Ma altre 1000 mi ripetevano che ero stato uno stupido a non tornare dalla fidelizzata salva vita che cura e protegge…
Alcune vocine, residuali, mi dicevano che avevo trombato sin troppo in una settimana che doveva essere dedicata al pentimento e all’astinenza e che dovevo essere a casa a guardare il TG oppure in un bel locale davanti a un Moscow Mule a chiacchierare con qualche vecchio amico di politica, borsa, auto sportive…

A dire il vero ero arrivato persino in anticipo, e quindi tutti questi quesiti esistenziali me li ponevo nell’arco di quei pochi minuti di attesa sotto al suo appartamento.

Ma ecco quindi, che all’ora prefissata, arriva puntuale, il via libera.

Accedo.

Secondo piano. Appartamento onesto. Non una reggia. Ma ambienti ampi e abbastanza luminosi.

Lei è sulla soglia: una visione color ebano in un intimo elegante.

Dalle foto, mi aspettavo una sorta di Halle Berry.
Dal vivo, una tigre nera e flessuosa, con curve pericolose e un viso intrigante, vagamente androgino, sguardo profondo e labbra indiscutibilmente invitanti.

Memore di una recente esperienza, faccio per liquidare la tariffa in anticipo.
Non vorrei mi fosse richiesta a giochi iniziati.

Lei mi chiede cosa stia facendo.
Spiego che sto predisponendo il regalo.
Mi tranquillizza spiegando che non c’è alcuna fretta.
Che ha capito che tipo di visitatore ha in casa.

Da qui in poi, mi si schiudono le porte a una esperienza del tutto nuova per me.
E fidatevi… Sono rimasto sorpreso.
Di lei.
Di me.

Perla ha un approccio tutto suo, suadente, intimo, cordiale, a temperature via via crescenti…
…Sino al punto di fusione.

Diversamente dal suo aspetto ferino, non ti salta addosso.
Ma sonda le tue aspettative.
Non lesina un po’ di conversazione. Mentre i corpi si avvicinano.
Si conoscono.
Prendono confidenza.

La parola preliminari assume un significato diverso dal solito.
E’ davvero più appropriata. Più simile a quella di una confidenza che lentamente si crea.
Cominciano da una carezza. Da un abbraccio. Da labbra che si sfiorano…
E crescono. Procedono. Si espandono come le sensazioni. All’aumentare della confidenza.

Mi perdo nel suo abbraccio nero. Sulla sua pelle morbida e idratata.

L’intimo resta addosso ancora parecchio, prima di chiedersi in quale momento sia poi sparito.

I tempi giusti. Le parole giuste. I tocchi giusti.
Mai incontrata una che entra così intimamente in empatia con le tue aspettative.
E mai incontrata una che ti induce a fare ciò che piace a lei…
… E fartelo piacere così tanto.

E c’è da giurarci.
Piace anche a lei.
Tanto.
Sarebbe inspiegabile altrimenti come ciò possa succedere.

Quando finalmente le lingue si incrociano in baci profondi, voluttuosi, indecenti…
Quasi inappropriati.
E’ già tardi. Hai perso ogni controllo. Ogni remora.
Ti chiedi come sia possibile tanta intimità con una sconosciuta.

Dopo quei baci, sai che non c’è più alcun freno.

E quando progressivamente scopri il resto del suo corpo…
Il trasporto lascia spazio allo stupore.

Le slacci il reggiseno… approcci i suoi slip…

Ti sei dimenticato che sei con una trans.
Ma mentre ti perdi nella rotondità delle sue splendide terga nere e lisce.
Scopri che il suo sesso è davvero imponente.
Trattenuto dal nylon di una mutandina fetish…
Fa capolino tra i glutei come una coda…

Un barlume di ragione ti invita alla prudenza.

Ma ormai sei suo.
E lei sembra tua.

Quando la belva è liberata e te la ritrovi addosso,
unico intralcio a una abbraccio in cui ogni parte del tuo corpo aderisce al suo,
è solo piacere reciproco.
Eccitazione massima.
Perdizione.

Le sue dita scrutano il tuo intimo.
“Voglio che tu me lo chieda”
Ti sussurra.

E io non ho il coraggio.

Ma capitolerò,
E con piacere.
Perché lei sa come.
Perché è nera, e diabolicamente perfetta.

Solo l’oggettivo limite fisico può arginare il piacere.

Minuti, mezzore, ore… Il tempo non ha più senso.
Ogni tabù si sgretola, ogni remora si scioglie, ogni principio è infranto, ogni proposto stravolto.

Avevo i miei gusti. Avevo il mio stile. Seguivo il flusso…
Ma conducevo i giochi.
Ora so che posso essere vittima, balia del piacere.
Non ci capisco più un accidente,
Lei mi porta dove non mi aveva portato mai nessuna prima.

Glielo dico.
Non mi crede.

Quando mi libero del giogo.
Lei mi chiede di rendere la pariglia…
Quasi con timidezza.
Adorabile.

Ed io col mio attrezzo standard, mi cimento in ciò che un tempo sapevo fare meglio.
Ma ancora una volta è lei che risucchia me.
E non io che penetro lei.

Le parole "cavalcare la tigre", assumono un nuovo significato per me.

Dopo tanto di tutto questo e di molto altro,
penso che potrei arrivare a concedere il suo orgasmo nella mia bocca
tanto sono succube delle sensazioni e del trasporto…

Non l’ho mai fatto.
Una sola volta nella mia vita, con chi conoscevo bene.
O credevo di conoscere così bene.
E con cui c’era molto di più che un’ora di sesso…

Ma non lo farò.
Nemmeno questa volta.
Perché mentre mi dico che non è sano e non è logico
E allo stesso tempo non sono né sano né logico nei miei pensieri…

…Le vengo copiosamente addosso.

Bianco su nero.

Nero su bianco.

Che femmina.

Questo è quanto.


______________jul
 
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da come scrivete in molti è una fortuna averla nella citta dove si abita....beati voi allora
 
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Beh Chicco, Milano non è lontana....basta organizzarsi....sapessi che numeri mi faccio io quando una mi attizza....vado ovunque...
 
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non è lontana ma nn parto dal centro italia per andare li per una puntata....magari in un wek romano si deve trovare del tempo e sperare di trovare il giusto come lei in questo caso
 
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Bella Julione...te sei fidato ed hai fatto bene. Su Roma non c'è niente del genere (che io sappia).
 
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Porca zozza! Dovevo venire a Roma per lavoro ma è sparita...Mannaggia la pupazza! :shok:
 
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