Sindrome del missionario

Niente a che fare con la posizione. Mi riferisco al secondo "pericolo" che corre il punter, dopo quello di innamorarsi. O forse il terzo, mettendoci anche quello di essere tampinato. Vale a dire, la voglia di "redimere" la ragazza, pur non essendone innamorati. Di dire "questo non è, non deve essere il tuo mestiere, il tuo mondo, ti voglio tirare fuori". Preciso che non mi riferisco ai casi di palese schiavitù e simili, né a quelli, già trattati, in cui vuoi la ragazza per te per essertene invaghito.
Qualcuno ha esperienze da raccontare?

Credo che chiunque lo abbia sarebbe un terribile ipocrita: cioè paghi una ragazza per fare sesso e poi vuoi che smetta di prostituirsi??

Pensa che io ho la sindrome contraria, nel senso che ogni tanto incontro donne che mi arrapano così tanto che, se non fosse illegale, offrirei loro denaro in cambio di sesso in allegria.

La sindrome del maiale...ne soffro anch'io

Gentile Nautilus, vorrei ricordarti che in Italia non è illegale pagare una donna, è solo punito lo sfruttamento della prostituzione, quindi se trovi una donna che ti fa arrapare e lei è disposta per soldi a fare sesso in allegria, non preoccuparti, Berlusconi ne pagava a decine.....

Hai ragione, mi sono appena documentato in proposito.
"La Corte di Cassazione ha precisato che il reato di induzione alla prostituzione consiste in quella particolare attività di persuasione ad intraprendere il meretricio, che non può però configurarsi con la semplice promessa di denaro, ma deve essere accompagnata da ulteriori atti idonei a suscitare o rafforzare l’altrui proposito di avviarsi alla prostituzione (ad esempio fornire un alloggio).
In ogni caso, la Cassazione ha chiarito nella sentenza n. 16207/2013 che per rispondere del reato in questione è necessario che il colpevole sia un soggetto terzo rispetto alle parti coinvolte nella prestazione sessuale.Per tali motivi, è possibile affermare che chiunque offra del denaro ad una donna maggiorenne al fine di ricevere in cambio un rapporto sessuale, per quanto moralmente possa essere ritenuto deprecabile, non potrà tuttavia essere perseguito dalla Legge come reato."

tentare di "redimere" qualcuna no, ma constatare che una fosse "fuori posto" in tale ambiente e dirle che, contro il mio interesse, le auguravo di uscirne presto, prima di esserne segnata, quello sì.

Sarebbe come proporre ad un "drogato" di smettere,o ad un ex deputato di "mollarti" il suo vitalizio..

nautilus 70 ha scritto:

Pensa che io ho la sindrome contraria, nel senso che ogni tanto incontro donne che mi arrapano così tanto che, se non fosse illegale, offrirei loro denaro in cambio di sesso in allegria.

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allora io sono più grave..... praticamente mi capita tutti i giorni , più volte al giorno.....

iureswitch ha scritto:

tentare di "redimere" qualcuna no, ma constatare che una fosse "fuori posto" in tale ambiente e dirle che, contro il mio interesse, le auguravo di uscirne presto, prima di esserne segnata, quello sì.

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Anch'io l'ho fatto. Ogni volta (tante) che mi sia capitato un missile, ma per il nostro interesse, non "contro".

<<Anch'io l'ho fatto. Ogni volta (tante) che mi sia capitato un missile, ma per il nostro interesse, non "contro">>

ad essere sinceri non intendevo affatto riferirmi ai "missili"; anzi, al contrario, il discorso per me era riferito unicamente a delle "semi-prof", cioè a delle signore che si erano messe a praticare l'attività per esigenze contingenti, e ci mettevano (tranne in un caso) l'impegno di chi pratica il sesso per piacere e non per dovere. Persone in cui si intuiva intelligenza e cultura, dall'atteggiamento amichevole, che magari si confidavano, che durante l'atto a volte si lasciavano andare per cercare anche loro il proprio piacere.
Persone che quasi riuscivano a darti la sensazione di un incontro free, anzichè pay.
Per questo mi son sentito di augurare loro, sinceramente, di uscirne prima di restare segnate: perchè sarebbe stato un vero spreco, sotto il profilo umano, se fossero divenute squallide "macchinette", degli svuotatoi privi di qualsiasi capacità empatica.