[RECE] Marcella Ferrari Trav - Varcaturo (NA) - Moscarossa

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Valutazione sintetica della mia esperienza:
(4/5) ★★★★☆
(3 per estetica e cura personale, 5 per qualità dei servizi resi)



NOME INSERZIONISTA: Marcella Ferrari

RIFERIMENTO INTERNET: https://m.moscarossa.biz/escort_trans-marcella_ferrari__trans_completissima-frosinone-325676.php

CITTA DELL'INCONTRO: Varcaturo

NAZIONALITA': Italiana, lei dice portoghese, parla un italiano fine ed educato.

ETA': 27/30 circa

CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: la prima foto la ritrae abbastanza fedelmente, nelle altre abbondante ed evidente uso di polish, sedere accentuato con qualche ritocco, il seno pure, mento ingentilito, insomma abbastanza corrispondente alle foto al netto di tutte le bizzarrie messe in atto dal fotografo in post produzione. Abbastanza fedele il testo dell’annuncio tranne per il paventato ruolo passivo che, in realtà, tende a rifuggire.

SERVIZI OFFERTI: gfe (su mia richiesta) dfk, bbbj, deepthroat, ball licking, face sitting (a lei), anal rimming(a me), rai2 att&pass, 69, cock control(a me), tease and denial(a me), spanking(a lei), cim (a lei)
COMPENSO RICHIESTO: 70 easy, 100 con calma, 150 con venuta

COMPENSO CONCORDATO: 100

DURATA DELL'INCONTRO: 1ora e 40 door to door, 1ora e 15 minuti di amplesso continuo effettivo orologio alla mano (merito suo, sa dosare bene)

DESCRIZIONE FISICA: alta 175/178 snella e longilinea, gambe dritte e leggermente magre, sedere non accentuato come in foto, addome femminile, spalle proporzionate e braccia toniche, tettine ormonate praticamente inesistenti, armonioso e piacevole, chiari i tratti androgini seppur graziosi.

DOTAZIONE (S,M,L,XL,XXL): M tendente ad L, leggera peluria corta alla base, ordinata profumata e per niente fastidiosa. Sempre, duro, sensibile e reattivo tranne quando penetrata (effetto chiocciola).

ATTITUDINE: dominante ed attiva ma su mia richiesta gfe ed “altruista”

REPERIBILITA': facile, perfetta organizzazione degli incontri ad orari ben cadenzati e prefissati, ottima comunicazione prima dell’incontro.

PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: scalini

TELEFONO: 38838466xx

ALTRA RECE: https://community.punterforum.com/showthread.php?t=263694&highlight=38838466xx


Premessa: oggetto della recensione è un femboy o trav o come cazzo vi pare, siate consapevoli che differisce da una transessuale in cui il processo di transizione è ad uno stadio solitamente più avanzato. Se non è un genere che vi interessa passate pure oltre.

LA MIA RECENSIONE:

Ad un certo punto ti chiedi fino a che punto riesci a spingerti e ti sale l’improvvisa voglia d’incularti una trav. Ho chiamato più per curiosità che per altro ed al telefono mi ha risposto una voce calma e gentile. Una persona paziente e comunicativa alla quale esprimevo qualche perplessità riguardo fantomatici miei precedenti incontri in cui la controparte assumeva tendenze eccessivamente dominanti. Chiarito il fatto che di piedi ed adorazioni varie non me ne importa una cippa, con un’onestà disarmante e non senza qualche sincera titubanza, Marcella ammette di essere tendenzialmente autoritaria ed attiva, ma dice di ritenersi capace di uscire da quel tipo di personaggio e di potermi offrire l’esperienza che cerco concedendosi a me anche in veste passiva. Comincia a guadagnare punti. Mi espone il menù dicendo che parte da 70 se ricordo bene, 100 cosa tranquilla, 150 con venuta. Le chiedo come stava messa per il pomeriggio e mi dice di avere già un incontro ale 14:30 ed un altro alle 16 quindi mi propone le 17:30. Mi ha colpito l’atipicità dell’organizzazione, impeccabile. Il fatto che cadenzi in tal modo gli incontri denota una persona che dedica del tempo effettivo a quella che chiama “una cosa tranquilla” e magari si prende anche il tempo di rassettare un pochino. Ha preso altri punti e mi ha convinto. Rimandiamo al giorno dopo, giorno in cui la chiamo ed ottengo il mio appuntamento per il pomeriggio. Solito loft a Varcaturo quello sopra la scuola di ballo, stavolta porta di fronte. Ormai conosco quei due appartamenti meglio di casa mia. Docciato stirato ed ordinato mi sparo i 60 km che mi separano dalla meta, arrivo sotto casa sua, la chiamo, mi chiede di aspettare un attimo, mi richiama dopo 10 minuti e salgo.


Gli appartamenti sono decenti ma non lucidi e fastosi, insomma un loft decente, niente di più. Dietro la porta lei in una vestaglia di seta rossa con un motivo astratto ed intimo nero. Una bella chioma nera, un fisico esile, longilineo ed armonioso ma non di certo le curve delle foto. Percepivo la sua femminilità molto spontanea già al telefono e poi confermata di persona, il suo modo di parlare e di muoversi erano leggiadri, fini. O è così o se la recita davvero bene. Piacevole ed accogliente, mi sorride, mi convinco ed entro. Mi fa accomodare in camera mentre rompiamo il ghiaccio tra battute e sorrisi. Tutto nudo e con il cazzo svettante mi giro, mi avvicino e glielo premo addosso. “Ah tu già stai così ? Cominciamo bene!”


Passo al bagno, lei mi segue, parliamo con la naturalezza di due persone pacifiche e familiari, in corpo però serbavo la celata macabra intenzione di romperle il culo. Una volta a letto, toglie la vestaglia, toglie gli slip e rimane in baby-doll e reggiseno. Mi invita alla calma, alla gradualità, ero un po’ vivace, tiro un sospiro, resetto e ne seguono baci timidi ed esplorativi. Mi invita a stendermi e si mette in ginocchio al lato del letto. Avete presente quel luogo comune che la meno portata delle trans fa sesso orale tanto meglio di una donna di talento ? Marcella ne è la dimostrazione vivente. Ha cominciato un pompino lento, profondo, bagnato, una roba davvero emozionante, mi ha portato ad un livello di godimento superiore, sentivo la mia anima defluire dal prepuzio, risucchiata dalla sua bocca, alternava leccate oscene a pompe potenti, teneva le mani parallele sul mio bacino, accovacciata come una sfinge, una figura davvero bella da vedere nel suo atto d’adorazione. L’impostazione come da mia richiesta era molto gfe, ma la sua perizia era palese, non ero per niente in procinto di venire ma mi rendo conto che una pompa così metterebbe a dura prova il miglior self control. Lei la alternava a prolungate stimolazioni orali dello scroto che leccava e succhiava in maniera divina, dando così tregua al fallo, si è spinta con la lingua e la bocca nell’interno coscia, sul perineo, in ogni dove... Se fossi venuto in quell’istante avrei benedetto il prezzo del biglietto. Ma avevo altri piani in mente, una cura medievale per il suo culo.
Le ho preso le mani e le ho tirate a me, mi sono scostato facendo spazio, si è eretta mostrando tutta la sua eccitazione. Era un conflitto ad armi pari, in questi casi vinco sempre io perché, si sa, i mercenari non combattono per la patria né per la gloria.
Si è adagiata sul fianco, così come mi ero messo io, in vice versa, consentendomi così di ricambiare le attenzioni. Ho emulato tutto quanto lei mi faceva tra le gambe, riscuotendo un certo successo, ogni tanto era lei a fermarsi ed a guardarmi allertata per non perdere il controllo. Questa cosa mi trasmetteva una forte dose di autostima.
Saturi di piacere abbiamo entrambi allentato la presa dopo un tempo abbastanza prolungato, è corsa al comodino ad infilarsi un guanto dando vita al solito siparietto. Mi rassicura dicendo che dopo si sarebbe concessa a qualsiasi cosa “se mi penetri ti tocca finire così perché a me passa tutto...”, le ho detto che qualunque cosa mi avesse fatto glielo avrei reso in doppia misura. Il tempo pareva essersi fermato, quando ho sentito il suo peso sulla schiena e la sua verga tra le natiche. Le dita a spalmarmi il gel e l’asta puntarmi nell’intimo, ho assunto la posizione sagoma da omicidio e mi sono abbandonato totalmente. È stata dolce, lenta, estraeva tutto per riaffondarlo fino alla radice, mi baciava sul collo, l’orecchio, aprivo gli occhi e me la trovavo a fissarmi estasiata, ci baciavamo come due veri amanti, mentre sentivo il suo pene farsi spazio tra le mie carni. Tutto molto intenso, dettava bene il ritmo in un crescendo culminato in un impeto che ne ha rivelato la sua vera natura, di porca, sadica dominatrice. Una goduria pazzesca, una reale sensazione di sfondamento. Approfittando di un suo momentaneo rallentamento, per prendere fiato ed immagino per non godere, ho maturato la convinzione di averne avuto abbastanza e di voler dare libero sfogo alla mia intenzione, di renderle pan per focaccia. A differenza sua non subisco alcun cedimento, la mia erezione era rimasta solida tutto il tempo, mi sono ricomposto un attimo, lei ha preso un condom come a volerselo cambiare, ne ho preso un altro anch’io, me lo sono infilato ed è partita la solita manfrina “tesoro ma io non lo faccio mai con i clienti ecc”. Ribadisco con il sorriso gli accordi, le chiedo di non rovinare tutto e di immolarsi per il mio piacere. Ridendo e bestemmiando toglie il suo guanto rosso, si lubrifica e mi raggiunge cavalcioni sul letto porgendomi il suo pene ancora duro. Ero seduto appoggiato alla testata del letto, avevo già puntato il suo culo, ho dovuto afferrarle i polsi dietro la schiena per immobilizzarla e spingerla giù sul mio pene perché provava in tutti i modi a sottrarsi al suo compito, al suo dovere. Nel fare un po’ violento, un po’ da finto stupro, si è ficcata mezzo cazzo in culo in un solo colpo partendo così di urli e lamenti. Ho estratto per farla assuefare, sono tornato ad infilzarla alzando il bacino, stretta era stretta ma le è entrato tutto. Ero troppo eccitato per ricambiare la sua gradualità, ho cominciato a pomparla con grande soddisfazione, mia ovviamente. Sentivo il suo sfintere man mano cedere e dilatarsi ed i suoi lamenti attutirsi fino a diventare pura estasi. Se lo gode il cazzo quando lo prende, si lascia andare e se lo gode davvero. Intanto ignoravo il suo sesso che aveva effettivamente battuto in ritirata, brutta storia, non si gode a cazzo moscio... l’ho girata alla missionaria, poi a scoscia gallina ma non voleva saperne “ho capito come vuoi che mi metta, lo so bene e so già che mi farai male, o così o niente” ma per piacere, mettiti bene!!! Quando proprio ormai il traforo era compiuto e la sua natica era in bella mostra le ho mostrato la mano aperta con aria interrogativa. No, non era una richiesta di cim a 50 euro extra e lei ha capito bene ed ha annuito. Si è presa schiaffoni con la pala fino a farle colorire di un bel rosso il suo incarnato chiaro. È finita poi a quattro zampe, dove ho dato libero sfogo a tutta la mia “vivacità”. Stanchi e sudati nonostante il pieno inverno, siamo tornati al punto di partenza, a 69, di fianco sul letto, qui ha dato vita di nuovo alla sua arte orale e mentre io contraevo per chiudere l’amplesso, lei da sapiente stronza mollava la presa e si spostava a leccarmi i coglioni ogni volta che stavo per venire. Intanto ricambiavo sul suo sesso che era tornato importante. Abbiamo continuato questo gioco finché davvero non riuscivo più a contenermi, mi ha detto “avvisami quando stai per scoppiare” e io “assolutamente no, continua di bocca” si è messa a ridere acconsentendo comunque ad un cim. Ha deciso lei quando farmi venire, cominciando a fagocitare tutto il pene fino alle palle, ha aumentato il ritmo, qualche colpetto di mano, fino ad allora per niente utilizzata, ha avvertito chiaramente il mio orgasmo giungere. Anche io sentivo le pulsazioni del mio cuore nel pene, il sangue pompato ritmicamente espandeva il membro che incontrava la resistenza della sua mano, lei mi ha guardato con un’espressione di controllo, possesso e goduria, ha rimesso la cappella in bocca ed ha continuato così mentre io le avrò sparato una quantità industriale di sperma in bocca. Devo aver toccato il cielo con un dito. Un appagamento paralizzante che raramente avevo provato, una soddisfazione immane.
Dopo pochi secondi sono rinsavito totalmente, non solo dall’orgasmo ma da tutta quell’atmosfera surreale ed ovattata che si era creata in quella stanza. Mi sono preoccupato di guardare il display del telefono per valutare il danno. Con lei il tempo era diventato relativo, pensavo fosse trascorsa un’eternità. Poco male, un’ora e mezza tutta a cazzo duro, quasi tutta a scopare come ricci. Sting me spiccia casa! Lascio il regalo sul mobile e la seguo. Tutti e due in bagno, lei a rinfrescarsi la natica e a sputare il mio seme, io per le abluzioni post coito. Si spazzolava i capelli col phon arricciandoli e tirandoli energicamente, come a volermi mostrare che erano naturali, erano suoi. Le ho detto che sarei tornato l’indomani alla stessa ora e mi ha guardata scherzosa ed allarmata dicendo “sei pazzo? ora ti blocco! Non farti rivedere mai più !”.
È la seconda volta che mi succede, sta cosa va chiarita, eppure pago con gratitudine e mi comporto sempre bene... :-D

 

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Sarà dai tempi del Nido che non scrivo "Bella rece"...
Che mi sia quindi concesso, per una volta, ai limiti del regolamento sovrano, di scappellarmi di fronte a cotanto fruire verbale...
La travina gode di buona letteratura... Buon per lei... E per noi utenti.

____________jul
 
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