http://bellaroma.ch/
Non posso certo dire che si sia trattato di qualcosa di programmato, anzi.
Ma a volte le cose vanno cosi'.
Per qualche congiunzione astrale difficile da spiegare, vengo inviato in spedizione di "public relations" a Sondrio ed a San Gallo. Io, che sono un pessimo commerciale e non parlo una parola che sia una di tedesco.
Ma cosi' e' stato deciso ai piani superiori.
Il programma originario prevedeva una partenza dalla base di buon'ora, arrivo a Sondrio a meta' mattina, un po' di convenevoli con il cliente 1 con annessa uscita a pranzo, ripartenza verso San Gallo con arrivo a meta' pomeriggio, convenevoli con cliente 2 e ritorno post cena con rientro alla base nel cuore della notte. Una giornatina da nulla...
E invece i convenevoli con il cliente 1 si sono prolungati oltre misura, cosicche' il cliente 2 e' stato posticipato all'indomani. E allora che faccio? Finito a Sondrio mi inerpico per il Bernina, saluto i ricconi di Saint Moritz, e prendo lo Julierpass, che da buon motociclista conosco a menadito. Peccato che i miei ricordi di motociclista agostano mal si concilino con la realta' di automobilista alle porte dell'inverno, la neve sui passi non manca cosi' come i Tir che non si lasciano superare agevolmente.
Fatto sta che alle 9 di sera sono ancora nei Grigioni, a sto punto decido di fermarmi a dormire a Coira.
Dall'autostrada si stagliano due enormi torri bianche, con la scritta Hotel: perfetto, fa al caso mio. Scopriro' solo in seguito che Coira e' divisa in due, la parte vecchia dista cinque km ancora, l'albergo e' nel cuore della parte nuova, principalmente commerciale e piena zeppa di concessionari di auto. Bar o simili poco o nulla.
Ma la dea bendata mi viene in soccorso: c'e' una pizzeria italica dove parlano la lingua di Dante e cucinano pure discretamente (volendo c'e' anche mecdonaldo, ma non fa per me).
Cosi', con la panza piena, posso tornarmene in camera.
Tutta sta storiella vi interessera' poco o nulla, ma un goccio di preambolo non guastava. Insomma, non credo capiti a tutti di trovarsi, quasi per caso, a Coira.
Quasi svogliato e ben poco fiducioso, sfrutto il wifi per capire se magari ci fosse in zona qualche locale dove passare un paio d'ore "spensierate", non ho voglia di risalire in auto, alla peggio chiamo un taxi.
E invece... e invece salta fuori il "Bella Roma", che e' proprio a Coira. Non solo, e' a Coira "nuova". Di piu', e' nella stessa via del mio albergo. E sti cazzi, che culo!
Io non ero mai stato in un bordello, ne' austriaco, ne' sloveno, ne' svizzero. Ma si puo' sempre provare. Scendo, esco, faccio i 100 metri (per eccesso) che mi separano e lo trovo.
Che strano, l'ingresso e' comune a molti altri uffici, assicurazioni, consulenti, aziende. In mezzo appunto alle targhe "commerciali", ecco il Bella Roma.
Suono, si apre la porta ed entro. Non sapendo il piano, faccio le scale, per fortuna debbo fermarmi al primo: la targa d'ingresso, con le finte rovine romane, non puo' essere equivocata.
Entro e mi trovo una stanzetta piccina con un bancone da bar alla mia destra. Nessuno in vista. Pochi secondi dopo ed ecco entrare tre fanciulle:
- la prima: http://bellaroma.ch/Alicia/;
- la seconda: http://bellaroma.ch/Emili/
- la terza non ha recapiti, e' una ragazza dalla pelle d'ebano magrissima, al limite dell'anoressico. Ben piu' alta di me, ma porta delle zeppe vertiginose.
La seconda inizia a parlarmi in tedesco: al mio sguardo perplesso, mi porge senza molta grazia un foglietto scritto in 4 lingue con il tariffario della casa. A gesti, indico cosa volevo e se qualcuna parla english. Allora riprende le redini Alicia, invitandomi a scegliere quale ragazza volevo (pardonnez-moi, ma come dicevo sono novizio di bordelli). Ragioniamo un secondo:
tra le tre, la piu' gnocca e' senza dubbio la seconda (Emili), fisico da velina, viso non bellissimo ma accattivante. La nera, pur essendo molto bella in viso, e' troppo magra per i miei gusti, sembra quasi trasparente. Alicia, invece, ha un po' barato sulle foto: oltre ad essere piccina (sara' max 1.65 pur con 10 cm buoni di zeppe) e' rotondetta, non grassa per carita', ma nemmeno filiforme.
D'impulso sarebbe da scegliere Emili, ma ha un'espressione talmente scazzata che mi fa passar la voglia. In piu', per come mi ha dato il foglio tradotto mi e' sembrato come dire "toh qua coglione".
Inevitabilmente, scelgo Alicia, che almeno parla inglese e un mezzo (mezzo) sorriso lo fa.
Le altre due escono dalla stanza e si passa alla cassa. Per una mezz'ora di massaggi con Blow job finale ho pagato in franchi il corrispettivo di 156 euro. Beh insomma, non proprio regalato.
Alicia mi conduce nella sala giochi, arredata in stile Fori Imperiali di un kitsch difficilmente ripetibile. In piu', colorata rosa shocking. Ma non sono qui per fare l'interior designer.
Porge un lenzuolo pulito e mi porta da bere.
Allora: a livello di massaggi, ne ho avuti di migliori, ma dopo una giornata in auto è stato piacevole. Meglio invece la parte piu' "concreta", dove la fanciulla dimostra un certo savoir faire. Non vi ho detto prima che e' si' rotondetta, il lato B non e' proprio a mandolino ed un po' flaccido, ma in compenso ha due belle tettone pienotte tutte da pastrugnare, cosa che in apparenza non disdegna. Patatona rasata a disposizione del tatto.
Ultimato il service, restiamo a chiacchierare piacevolmente almeno per un'altra ventina di minuti, tempo di scolarmi un altro paio di birre (comprese nel price). Poi doccia (in altra stanza), rivestizione e saluto.
La distanza a piedi dall'albergo e' giusto il tempo di una sigaretta.
In conclusione, la trasferta svizzera ha avuto un risvolto inaspettato.
Dimenticavo di dirvi che nel menu sono presenti anche altre opzioni (lesbo, anal etc.) di cui non ho usufruito e di cui, sinceramente, non ricordo il rate.
Saluti e buona fine d'anno.
Cordialmente Vostro.
Non posso certo dire che si sia trattato di qualcosa di programmato, anzi.
Ma a volte le cose vanno cosi'.
Per qualche congiunzione astrale difficile da spiegare, vengo inviato in spedizione di "public relations" a Sondrio ed a San Gallo. Io, che sono un pessimo commerciale e non parlo una parola che sia una di tedesco.
Ma cosi' e' stato deciso ai piani superiori.
Il programma originario prevedeva una partenza dalla base di buon'ora, arrivo a Sondrio a meta' mattina, un po' di convenevoli con il cliente 1 con annessa uscita a pranzo, ripartenza verso San Gallo con arrivo a meta' pomeriggio, convenevoli con cliente 2 e ritorno post cena con rientro alla base nel cuore della notte. Una giornatina da nulla...
E invece i convenevoli con il cliente 1 si sono prolungati oltre misura, cosicche' il cliente 2 e' stato posticipato all'indomani. E allora che faccio? Finito a Sondrio mi inerpico per il Bernina, saluto i ricconi di Saint Moritz, e prendo lo Julierpass, che da buon motociclista conosco a menadito. Peccato che i miei ricordi di motociclista agostano mal si concilino con la realta' di automobilista alle porte dell'inverno, la neve sui passi non manca cosi' come i Tir che non si lasciano superare agevolmente.
Fatto sta che alle 9 di sera sono ancora nei Grigioni, a sto punto decido di fermarmi a dormire a Coira.
Dall'autostrada si stagliano due enormi torri bianche, con la scritta Hotel: perfetto, fa al caso mio. Scopriro' solo in seguito che Coira e' divisa in due, la parte vecchia dista cinque km ancora, l'albergo e' nel cuore della parte nuova, principalmente commerciale e piena zeppa di concessionari di auto. Bar o simili poco o nulla.
Ma la dea bendata mi viene in soccorso: c'e' una pizzeria italica dove parlano la lingua di Dante e cucinano pure discretamente (volendo c'e' anche mecdonaldo, ma non fa per me).
Cosi', con la panza piena, posso tornarmene in camera.
Tutta sta storiella vi interessera' poco o nulla, ma un goccio di preambolo non guastava. Insomma, non credo capiti a tutti di trovarsi, quasi per caso, a Coira.
Quasi svogliato e ben poco fiducioso, sfrutto il wifi per capire se magari ci fosse in zona qualche locale dove passare un paio d'ore "spensierate", non ho voglia di risalire in auto, alla peggio chiamo un taxi.
E invece... e invece salta fuori il "Bella Roma", che e' proprio a Coira. Non solo, e' a Coira "nuova". Di piu', e' nella stessa via del mio albergo. E sti cazzi, che culo!
Io non ero mai stato in un bordello, ne' austriaco, ne' sloveno, ne' svizzero. Ma si puo' sempre provare. Scendo, esco, faccio i 100 metri (per eccesso) che mi separano e lo trovo.
Che strano, l'ingresso e' comune a molti altri uffici, assicurazioni, consulenti, aziende. In mezzo appunto alle targhe "commerciali", ecco il Bella Roma.
Suono, si apre la porta ed entro. Non sapendo il piano, faccio le scale, per fortuna debbo fermarmi al primo: la targa d'ingresso, con le finte rovine romane, non puo' essere equivocata.
Entro e mi trovo una stanzetta piccina con un bancone da bar alla mia destra. Nessuno in vista. Pochi secondi dopo ed ecco entrare tre fanciulle:
- la prima: http://bellaroma.ch/Alicia/;
- la seconda: http://bellaroma.ch/Emili/
- la terza non ha recapiti, e' una ragazza dalla pelle d'ebano magrissima, al limite dell'anoressico. Ben piu' alta di me, ma porta delle zeppe vertiginose.
La seconda inizia a parlarmi in tedesco: al mio sguardo perplesso, mi porge senza molta grazia un foglietto scritto in 4 lingue con il tariffario della casa. A gesti, indico cosa volevo e se qualcuna parla english. Allora riprende le redini Alicia, invitandomi a scegliere quale ragazza volevo (pardonnez-moi, ma come dicevo sono novizio di bordelli). Ragioniamo un secondo:
tra le tre, la piu' gnocca e' senza dubbio la seconda (Emili), fisico da velina, viso non bellissimo ma accattivante. La nera, pur essendo molto bella in viso, e' troppo magra per i miei gusti, sembra quasi trasparente. Alicia, invece, ha un po' barato sulle foto: oltre ad essere piccina (sara' max 1.65 pur con 10 cm buoni di zeppe) e' rotondetta, non grassa per carita', ma nemmeno filiforme.
D'impulso sarebbe da scegliere Emili, ma ha un'espressione talmente scazzata che mi fa passar la voglia. In piu', per come mi ha dato il foglio tradotto mi e' sembrato come dire "toh qua coglione".
Inevitabilmente, scelgo Alicia, che almeno parla inglese e un mezzo (mezzo) sorriso lo fa.
Le altre due escono dalla stanza e si passa alla cassa. Per una mezz'ora di massaggi con Blow job finale ho pagato in franchi il corrispettivo di 156 euro. Beh insomma, non proprio regalato.
Alicia mi conduce nella sala giochi, arredata in stile Fori Imperiali di un kitsch difficilmente ripetibile. In piu', colorata rosa shocking. Ma non sono qui per fare l'interior designer.
Porge un lenzuolo pulito e mi porta da bere.
Allora: a livello di massaggi, ne ho avuti di migliori, ma dopo una giornata in auto è stato piacevole. Meglio invece la parte piu' "concreta", dove la fanciulla dimostra un certo savoir faire. Non vi ho detto prima che e' si' rotondetta, il lato B non e' proprio a mandolino ed un po' flaccido, ma in compenso ha due belle tettone pienotte tutte da pastrugnare, cosa che in apparenza non disdegna. Patatona rasata a disposizione del tatto.
Ultimato il service, restiamo a chiacchierare piacevolmente almeno per un'altra ventina di minuti, tempo di scolarmi un altro paio di birre (comprese nel price). Poi doccia (in altra stanza), rivestizione e saluto.
La distanza a piedi dall'albergo e' giusto il tempo di una sigaretta.
In conclusione, la trasferta svizzera ha avuto un risvolto inaspettato.
Dimenticavo di dirvi che nel menu sono presenti anche altre opzioni (lesbo, anal etc.) di cui non ho usufruito e di cui, sinceramente, non ricordo il rate.
Saluti e buona fine d'anno.
Cordialmente Vostro.
