La voglia di cambiare è sempre un male.
Ho contattato Monica Rossi ieri, attraverso il sistema di messaggistica interna di bakeca, e lei mi ha risposto in capo a 20 minuti - già questo doveva insospettirmi; poi, con il numero avuto per mail, ho chattato brevemente via whatsapp, senza però riuscire a parlarci - e anche questo doveva insospettirmi. Oggi invece sono riuscito a parlarci: voce giovanile, accento milanese, mi ripete che fa "tutto" eccetto anal a 150 euro l'ora; le chiedo direttamente se bacia e se accetta cunnilinguus, e lei risponde di sì. Fissiamo allora al suo loft - non menzionato nell'annuncio di bakeca: terzo indizio di falsità che non ho colto - il quale si trova in un residence in zona piazza Puccini. Arrivo nel tardo pomeriggio e mi trovo davanti una ragazzina molto giovane, bellissimo viso, fisico gradevole ma normale; scoprirò poi che le foto che posto non sono sue, avendo lei un grande tatuaggio interno gamba, e non essendo così slanciata; aggiungo che spogliata presenta un seno bruttino, a pera, di cui si vergogna. Cerco di baciarla, e mi ritrovo con un bacino a stampo che mia zia novantenne era più erotica - altro indizio per il quale dovevo darmela a gambe. Mi chiede subito il valsente, che consegno, e mi spedisce in bagno; di ritorno dalle abluzioni di rito saliamo una scaletta ripida e ci ritroviamo in una camera. Ci spogliamo, saliamo sul letto, e qui comincia l'agonia: "Sei di Firenze?", mi chiede, "Sì, e tu?" rispondo, "No" ... Ok. Mi chiede di sdraiarmi e comincia a masturbarmi con la grazia di un taglialegna - quelli che usano la scure, però. Le chiedo di baciarmi, e naturalmente nega, e dice che dà solo bacetti - il gioco cominciava a scoprirsi. Le chiedo di baciarmi i capezzoli, e lei me li torce con le mani; richiedo i baci, e mi dice che sono sudato e che devo tornare a lavarmi, cosa che faccio. Rientro in camera, risalgo sul letto, le chiedo di leccarla, e a questo accondiscende; devo anzi dire che le piace, e si bagna persino. Dopo aver lei goduto, o aver finto, le chiedo di mettermi il preservativo ma, ahimè!, non lo sa fare - giuro! Pazienza: me lo metto da solo. Le chiedo di farsi penetrare alla missionaria, ma ha paura che il preservativo si rompa, non prende la pillola etc. etc. Pausa. Le dico di sdraiarsi al mio fianco e fare due chiacchiere: casca dalle nuvole. Due parole e vien fuori che è studentessa di psicologia a Milano, che esercita da due mesi per integrare le finanze, e che in questo tempo ha avuto una ventina di clienti. A domanda risponde che non ha un fidanzato ma che ce lo ha avuto in passato - immagino perché sia scappato. Le spiego pazientemente che in certi momenti topici - absit iniuria verbis - se non si è un po' attente si rischia di annientare l'erezione del malcapitato cliente, specie se di mezza età come il sottoscritto. Quindi riprendiamo le danze con lei che cerca di farmi una smorzacandela, che per colpa in parte mia in parte sua non riesce. Le chiedo un pompino, che fa cabrio: immaginate la grazia di una che fa i gargarismi col colluttorio. Le richiedo di baciarmi i capezzoli, ma lo fa di evidente malavoglia ... Basta. Le chiedo quanto tempo eravamo rimasti insieme, mi risponde un'ora. Le dico che al massimo è mezz'ora, e di controllare al cell., e difatti non sono passati 30 minuti. Le faccio un'offerta: mi renda almeno 50 euro. Ah no! I soldi non si restituiscono: sono per lo studio. E poi è brutto chiedere indietro i soldi. Senza fare una parola mi vesto e me ne vado, non rispondendo al suo saluto.
Uscito, mi passano in testa tante cose: dovevo rimanere e passare la restante mezz'ora occupando il loft. Forse dovevo alzare la voce, come un'altra volta, e litigarci. Ma stasera ero stanco - per questo cercavo relax - e ho abbozzato. Se però troverà uno schizzato e incazzoso, per lei saranno dolori. Per me la giusta punizione per aver tradito la mia Alessandra
Ho contattato Monica Rossi ieri, attraverso il sistema di messaggistica interna di bakeca, e lei mi ha risposto in capo a 20 minuti - già questo doveva insospettirmi; poi, con il numero avuto per mail, ho chattato brevemente via whatsapp, senza però riuscire a parlarci - e anche questo doveva insospettirmi. Oggi invece sono riuscito a parlarci: voce giovanile, accento milanese, mi ripete che fa "tutto" eccetto anal a 150 euro l'ora; le chiedo direttamente se bacia e se accetta cunnilinguus, e lei risponde di sì. Fissiamo allora al suo loft - non menzionato nell'annuncio di bakeca: terzo indizio di falsità che non ho colto - il quale si trova in un residence in zona piazza Puccini. Arrivo nel tardo pomeriggio e mi trovo davanti una ragazzina molto giovane, bellissimo viso, fisico gradevole ma normale; scoprirò poi che le foto che posto non sono sue, avendo lei un grande tatuaggio interno gamba, e non essendo così slanciata; aggiungo che spogliata presenta un seno bruttino, a pera, di cui si vergogna. Cerco di baciarla, e mi ritrovo con un bacino a stampo che mia zia novantenne era più erotica - altro indizio per il quale dovevo darmela a gambe. Mi chiede subito il valsente, che consegno, e mi spedisce in bagno; di ritorno dalle abluzioni di rito saliamo una scaletta ripida e ci ritroviamo in una camera. Ci spogliamo, saliamo sul letto, e qui comincia l'agonia: "Sei di Firenze?", mi chiede, "Sì, e tu?" rispondo, "No" ... Ok. Mi chiede di sdraiarmi e comincia a masturbarmi con la grazia di un taglialegna - quelli che usano la scure, però. Le chiedo di baciarmi, e naturalmente nega, e dice che dà solo bacetti - il gioco cominciava a scoprirsi. Le chiedo di baciarmi i capezzoli, e lei me li torce con le mani; richiedo i baci, e mi dice che sono sudato e che devo tornare a lavarmi, cosa che faccio. Rientro in camera, risalgo sul letto, le chiedo di leccarla, e a questo accondiscende; devo anzi dire che le piace, e si bagna persino. Dopo aver lei goduto, o aver finto, le chiedo di mettermi il preservativo ma, ahimè!, non lo sa fare - giuro! Pazienza: me lo metto da solo. Le chiedo di farsi penetrare alla missionaria, ma ha paura che il preservativo si rompa, non prende la pillola etc. etc. Pausa. Le dico di sdraiarsi al mio fianco e fare due chiacchiere: casca dalle nuvole. Due parole e vien fuori che è studentessa di psicologia a Milano, che esercita da due mesi per integrare le finanze, e che in questo tempo ha avuto una ventina di clienti. A domanda risponde che non ha un fidanzato ma che ce lo ha avuto in passato - immagino perché sia scappato. Le spiego pazientemente che in certi momenti topici - absit iniuria verbis - se non si è un po' attente si rischia di annientare l'erezione del malcapitato cliente, specie se di mezza età come il sottoscritto. Quindi riprendiamo le danze con lei che cerca di farmi una smorzacandela, che per colpa in parte mia in parte sua non riesce. Le chiedo un pompino, che fa cabrio: immaginate la grazia di una che fa i gargarismi col colluttorio. Le richiedo di baciarmi i capezzoli, ma lo fa di evidente malavoglia ... Basta. Le chiedo quanto tempo eravamo rimasti insieme, mi risponde un'ora. Le dico che al massimo è mezz'ora, e di controllare al cell., e difatti non sono passati 30 minuti. Le faccio un'offerta: mi renda almeno 50 euro. Ah no! I soldi non si restituiscono: sono per lo studio. E poi è brutto chiedere indietro i soldi. Senza fare una parola mi vesto e me ne vado, non rispondendo al suo saluto.
Uscito, mi passano in testa tante cose: dovevo rimanere e passare la restante mezz'ora occupando il loft. Forse dovevo alzare la voce, come un'altra volta, e litigarci. Ma stasera ero stanco - per questo cercavo relax - e ho abbozzato. Se però troverà uno schizzato e incazzoso, per lei saranno dolori. Per me la giusta punizione per aver tradito la mia Alessandra